http://www.gazzetta.it/Ciclismo...
In risposta al messaggio di navarre del 14/03/2016 alle 19:30:41
Direi che il film The Program spiega per bene come era il ciclismo quegli anni (e penso ancora adesso). Gianluca & C.
Se fossero animali da macello, non gli farebbero quelle cose.
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/03/2016 alle 15:20:32
Esiste solo una cosa di inverosimile di quella vicenda. Ovvero che fosse stato preso solo lui. Ai tempi per prendere dei ciclisti non era necessario alterare gli esami, ma solo farlo 10 minuti prima del previsto. Tutti,Pantani compreso, viaggiavano con una macchinetta per misurare l'ematocrito. Ma cosa se ne faceva uno sportivo in salute di una macchinetta per misurare l'ematocrito ? Come potecva mai essere che l'ematocrito non diminuisse mai in un grande giro corso a quei livelli ? Come è possibile che i tempi fatto non solo da Pantani, ma anche dai suoi diretti avversari, non siano stati, da quando è rilevabile l'Epo alle analisi, mai nemmeno avvicinati ? Potranno esserci stati anche la camorra, i complotti, e tutto quanto, probabilmente sarà anche vero, ma questo non cancella una verità ormai conclamata, che tutto il ciclismo di quegli anni, ma proprio tutto senza eccezione alcuna, è stata una completa falsità, nessun legame con una competizione sportiva vera. Si perché quello del doping ematico non è un aiutino che aiuta tutti della stessa misura lasciando quindi eguali solo spostati in avanti i valori in campo. Siccome veniva preso in modo disomogeneo da valori naturali differenti, l'effetto era ed è profondamente differente tra i diversi atleti e non in ragione di tenacia sacrificio o allenamento, ovviamente sempre parlando di sportivi professionisti che si allenavano con serietà e costanza. Noi non sapremo mai tra il gruppo di quegli anni, senza il doping, chi sarebbe stato il campione e chi il brocco. Qualche anno fa la commissione del senato francese ha rifatto le analisi dei vecchi campioni di sangue dei TDF di quegli anni. La famiglia Pantani si è opposta alla pubblicazione dei dati in quanto non sono possibili le controanalisi. Tutti gli altri hanno confessato. Io sono uno di quelli che nella famosa tappa del Galibier perse qualche lacrimuccia di emozione. Di recente l'ho rivista, e con occhi più smaliziati, vedendo quel fisico deformato e quella prestazione priva di senso, mi ha fatto una pena immensa e sopratutto mi sono reso conto dell'illusione collettiva che tutti abbiamo vissuto. Non è pensabile che in un gruppo in cui tutti erano pesantemente dopati, e tutti hanno confessato o ne è stata dimostrata in altro modo il coinvolgimento, solo il più forte, quello che dava a tutti delle mezze ore, fosse pulito. Ci sono dati fondamentali, quali ad esempio il massimo consumo di ossigeno, le potenze espresse, che dicono che è impossibile. Oggi alcune parti della medicina dello sport sono ancora avanzate, c'è un allenamento scientifico ancora più spinto, le bici hanno fatto passi avanti di 15 anni, e quei tempi non vengono avvicinati. E spesso chi si avvicina viene subito pizzicato. Quando si guarda una corsa in bici, se uno si alza e con uno scatto portentoso alla Epo stacca tutti con una emozionante acccelerazione, di quelle che fanno alzare sulla sedia, ecco, è il momento di riflettere, forse qualcosa non va. Sono tutti atleti che passano la vita spasmodicamente a cercare la forma, le differenze non possono essere clamorose. Poi oggi purtroppo questi mettono i motorini spesso invisibili anche ai raggi x. ANcora, ma non vi chiedete come mai, proprio in quegli anni, gli italiani facevano un tombino tanto agli atleti nordici di fondo ? Che incetta di medaglie d'oro si facevano alle olimpiadi invernali ? Non vi chiedete come mai gli italiani vincevano sistematicamente anche medaglie nelle discipline atletiche di fondo ? Non vi chiedete come mai molti di questi sportivi erano geograficamente non lontanissimi da quella Ferrara dove avevano base due nomi legati indelebilmente al Doping, ovvero Conconi e Ferrari ? E oggi, nelle stese discipline, quasi nulla ... Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Esiste solo una cosa di inverosimile di quella vicenda. Ovvero che fosse stato preso solo lui.
In risposta al messaggio di doppioross del 14/03/2016 alle 18:15:30
...quando non si riesce a trovare il colpevole...allora c'è dietro la camorra o gli anarco-insurrezionalisti. Camper Diem (Orazio ed io)
...quando non si riesce a trovare il colpevole...allora c'è dietro la "camorra" o gli "anarco-insurrezionalisti".
In risposta al messaggio di mapalib del 14/03/2016 alle 18:04:41
abbiamo capito che per te sono tutti colpevoli a prescindere, però qui si parla d'altro...
Io penso che la giustizia a decenni di distanza non dice nulla. Per quanto abbiano complottato la sostanza non cambia. L'unico elemento sospetto è che solo lui fosse preso mentre se avessero voluto con qualche trucco prendevano tutti.
In risposta al messaggio di Kinobi del 15/03/2016 alle 08:05:10
Dipende... Lui aveva dato evidenza che ne prendeva veramente tanta. Faccio l'esempio di Cancellara: se solo avesse dato poco gas alla bici elettrica e non aperto il potenziometro a balla, tutti sarebbero stati d'accordo che era un fuoriclasse. Invece il mondo sa che è un baro!. Moderazione... parola chiave. E
Quel tipo di ausilio elettrico è On/OFF, non è modulabile.
In risposta al messaggio di dani1967 del 14/03/2016 alle 21:20:19
Io penso che la giustizia a decenni di distanza non dice nulla. Per quanto abbiano complottato la sostanza non cambia. L'unico elemento sospetto è che solo lui fosse preso mentre se avessero voluto con qualche trucco prendevano tutti. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
Ma sai di cosa stiamo parlando? Hai letto le conclusioni della magistratura?
In risposta al messaggio di mapalib del 15/03/2016 alle 10:17:38
Ma sai di cosa stiamo parlando? Hai letto le conclusioni della magistratura? Per quanto tu possa avere le tue opinioni sulle pratiche mediche estreme nel ciclismo, per quanto abbastanza condivisibili, Pantani non è statobeccato! Tanto è vero che quel giorno a Campiglio non furono analizzati i suoi campioni di sangue (peraltro sempre regolari fino al giorno prima, e tu mi insegni che quelle pratiche non funzionano ON/OFF come la bicicletta di Cancellara, per stare a un altro esempio di imbroglio riportato qui), ma quelli di un altro grazie alla corruzione/ricatto di un medico della commissione antidoping! Pantani lo ha detto fin dal primo giorno che qualcuno, pur non avendo idea di chi potesse essere e perchè, lo aveva voluto fregare, e i suoi fans erano con lui, ma nell'ambiente c'era un sacco di gente che non vedeva l'ora di fargliela pagare e non ci ha pensato pensato su neanche un attimo per dargli addosso e metterlo alla gogna, Armstrong in testa! Lui aveva un carattere particolare, orgoglioso al limite della superbia che gli ha permesso di superare infortuni e sfortune che probabilmente avrebbero schiantato la maggior parte degli altri, ma fragile di fronte alle ingiustizie, e questa cosa lo ha purtroppo fatto andare fuori di testa. Quanto alle pratiche del ciclismo di allora, non sono poi diverse da quelle, ad esempio, del tennis di adesso, dove atlete sanissime si bombano di farmaci contro il diabete solo perchè non sono espressamente vietati, salvo poi dimenticarsi di controllare gli aggiornamenti periodici della lista nera ed essere beccate... E pensa che c'è pure chi ha criticato gli sponsor che hanno preso le distanze!
Sono emersi elementi dai quali appare credibile che reiterate condotte minacciose ed intimidatorie siano state effettivamente poste in essere nel corso degli anni e nei confronti di svariati soggetti che, a vario titolo, sono stati coinvolti nella vicenda del prelievo ematico”, scrive il pm Sottani. “Tuttavia gli elementi acquisiti non sono idonei ad identificare gli autori dei reati ipotizzati”. Ecco la richiesta di archiviazione. (da gazzetta) Forse non mi sono fatto ben capire. Io non voglio per nulla negare i fatti eventuali di cronaca, anche se non mi paiono conclusioni così tranchant.. Potrà anche esserci stato il complotto della camorra, sicuramente ci saranno state delle minacce, potranno anche aver fatto uno scambio di provette: inutile oltretutto, bastava fare un prelievo reale 1/4 d'ora prima, prima che l'albumina o altri diluenti facessero effetto, e inoltre mi permetto di avere qualche dubbio sulla conclusione della procura, visto che a posteriori, su quelle provette, fu effettuato il test DNA. Il numero di clinici minacciati e che mai hanno parlato si alza sempre di più, cosa che fa traballare sempre le teorie del complotto (del resto, se no, non avrebbero richiesto l'archiviazione). Ma dal punto di vista sportivo questo non sposta la realtà di un millimetro. La cosa losca di quei tempi, e spesso ancora odierna, è che i controlli antidoping venivano effettuati in sostanziale accordo tacito con i corridori. Nessuna sorpresa, appena finita la gara i corridori bevevano sostanze (e veniva lasciato loro il tempo a riguardo), che tiravano giù l'ematocrito di quel tanto che stava appena i
http://www.corriere.it/sport/sp...
In risposta al messaggio di mapalib del 14/03/2016 alle 14:38:22
Spero che ora che la verità, come al solito tardiva, è stata svelata, quelli che allora furono pronti a scagliarsi contro di lui si vergognino almeno un po'. A quelli come me, che hanno sempre sostenuto l'inverosimilità della vicenda, resta, purtroppo, una ben effimera e amara soddisfazione... ...
Maurizio, all'epoca anche io sostenevo la tua tesi....
In risposta al messaggio di dani1967 del 15/03/2016 alle 11:49:15
Sono emersi elementi dai quali appare credibile che reiterate condotte minacciose ed intimidatorie siano state effettivamente poste in essere nel corso degli anni e nei confronti di svariati soggetti che, a vario titolo,sono stati coinvolti nella vicenda del prelievo ematico”, scrive il pm Sottani. “Tuttavia gli elementi acquisiti non sono idonei ad identificare gli autori dei reati ipotizzati”. Ecco la richiesta di archiviazione. (da gazzetta)Forse non mi sono fatto ben capire. Io non voglio per nulla negare i fatti eventuali di cronaca, anche se non mi paiono conclusioni così tranchant.. Potrà anche esserci stato il complotto della camorra, sicuramente ci saranno state delle minacce, potranno anche aver fatto uno scambio di provette: inutile oltretutto, bastava fare un prelievo reale 1/4 d'ora prima, prima che l'albumina o altri diluenti facessero effetto, e inoltre mi permetto di avere qualche dubbio sulla conclusione della procura, visto che a posteriori, su quelle provette, fu effettuato il test DNA. Il numero di clinici minacciati e che mai hanno parlato si alza sempre di più, cosa che fa traballare sempre le teorie del complotto (del resto, se no, non avrebbero richiesto l'archiviazione). Ma dal punto di vista sportivo questo non sposta la realtà di un millimetro. La cosa losca di quei tempi, e spesso ancora odierna, è che i controlli antidoping venivano effettuati in sostanziale accordo tacito con i corridori. Nessuna sorpresa, appena finita la gara i corridori bevevano sostanze (e veniva lasciato loro il tempo a riguardo), che tiravano giù l'ematocrito di quel tanto che stava appena i Una simile situazione di diffusa illegalità rendeva il sistema debolissimo, soggetto all'arbitrio di chiunque volesse intaccare il sistema. Oggi sappiamo per certo che Pantani al TDF precedente, quello della mitica tappa delle Duex Alpes, fece massiccio uso di Epo, provato incontrovertibilmente dal Senato Francese. Poi faceva le cose per bene, arrivava, beveva roba, e tirava giù i valori e risultava pulito ai test. Probabilmente aveva fatto così anche a Madonna di campiglio, magari si era pure testato con la macchinetta che si portava dietro, e quindi quel test non funzionava. Già si sapeva dei valori assurdi di ematocrito, trovati durante l'incidente di Torino, tanto da far temeri i medici per la sua vita: oggi valori simili di ematocrito sarebbero immediatamente stroncati dal passaporto biologico senza aspettare di trovare sostanze (vedi squalifica di due anni di Pellizotti), oltre che comportare di ufficio una inchiesta penale. C'è, e questo si dimentica, una assoluzione per Pantani non per non avere commesso il fatto, ma perché il fatto non costituiva reato in quanto precedente all'istituzione della legge sul Doping. Quindi l'assunzione di sostanze proibite da parte sua è stato certificato da un tribunale penale, è solo stato detto che il fatto non costituisce reato. Non dimentichiamo che lui subì una sospensione di 15 gg, per proteggere la sua salute e non per positività. Non fu quindi in quella occasione dichiarato positivo dalla giustizia sportiva. Ad esempio nemmeno Ivan Basso fu mai trovato positivo. Hanno solo trovato una sacca di sangue che richiamava il suo nome (c'è ne era anche una che richiamava il nome di Pantani, ma lasciamo perdere), e si è fatto DUE ANNI, due anni per TENTATO doping (che poi abbia praticato prima è fortemente sospettabile, ma non dimostrato). Basso è tornato, con ritmi più umani e tempi normali, ed ha vinto un Giro. Ma lui dietro non aveva un mito, non aveva il castello mediatico, aveva una banale famiglia e un lavoro come un altro. Non quel micidiale intruglio di fragilità, incredibili interessi, e improvviso abbandono. Anche se parte dei fatti discussi sembrano essere superati, io vedo ancora valido, nella sostanza, quello che dice Capodaqua a riguardo, sopratutto riguardo la tragica vicenda umana. Ancora oggi il doping non viene preso sul serio. L'antidoping difatti è sulle spalle del Coni che vive sul successo degli atleti. Certo, non è nemmeno così sfacciato come una volta, tanto che Pantani oggi darebbe manciate di MINUTI sulle principali salite a Froome, Contador, Nibali e Aru. Tutti brocchi ? Nessuno che abbia saputo allenarsi come lui ? Eppure Simoni (mai beccato), Di Luca, Riccò, Amstrong invece facevano tempi molto più vicini. Direi di aver detto tutto quel che penso, ciascuno si può fare la propria opinione. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
io non ho mai detto che Pantani fosse puro e immacolato, attenzione, anzi, ho più volte riportato anche qui la storia del mio ex collega che da giovane fu in squadra con Marco e lasciò il ciclismo proprio quando capì cosa avrebbe dovuto fare per restare al passo.
In risposta al messaggio di mapalib del 15/03/2016 alle 13:37:59
io non ho mai detto che Pantani fosse puro e immacolato, attenzione, anzi, ho più volte riportato anche qui la storia del mio ex collega che da giovane fu in squadra con Marco e lasciò il ciclismo proprio quando capì cosaavrebbe dovuto fare per restare al passo. ho però anche detto sempre che la storia di Campiglio puzzava più del dovuto, ma nessuno se ne è preoccupato veramente. quasi tutti gli addetti ai lavori hanno preferito credere all'ennesima storia del campione beccato in flagrante, mentre quel giorno, lassù, pare proprio che sia successo ben altro per opera di ben altri attori. l'archiviazione poi, per quanto se ne sa, è per avvenuta prescrizione.
ma nessuno se ne è preoccupato veramente Allora siamo quasi in accordo. A dire il vero a memoria mi pare che a riguardo siano state fatte almeno due inchieste, l'ultima era finita con archiviazione del PM è del 2014. Oltre a un immenso numero di libri, articoli, etc..