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Pattini freni bicicletta e cerchio alluminio

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Reludwig
Reludwig
22/09/2008 5061
Rispondi Abuso
Inserito il 28/06/2018 alle: 21:32:42
Buonasera, secondo voi i pattini dei freni un po' usurati, possono rovinare un cerchio in alluminio di una bicicletta, tanto che cambiando il copertone mettendolo nuovo, questo deforma il cerchio quando viene gonfiato e fa pressione sul cerchio? Spiegandomi meglio, i pattini consumati hanno rigato ed indebolito il cerchio, tanto che montando il copertone questo facendo pressione deforma il cerchio. Mi è stato detto poi dal meccanico che la gomma vecchia essendo più debole di quella nuova non riusciva a deformare il cerchio, ed è andata bene perché poteva scoppiare e far cadere.
E' vero che i pattini hanno una lamina in acciaio ad un certo punto che si consumano? Se è così ne ho imparato una nuova...
Grazie per le risposte.
Saluti Simone
10
il tornitore
il tornitore
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25/08/2015 5813
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 00:26:32
In risposta al messaggio di Reludwig del 28/06/2018 alle 21:32:42

Buonasera, secondo voi i pattini dei freni un po' usurati, possono rovinare un cerchio in alluminio di una bicicletta, tanto che cambiando il copertone mettendolo nuovo, questo deforma il cerchio quando viene gonfiato e fa
pressione sul cerchio? Spiegandomi meglio, i pattini consumati hanno rigato ed indebolito il cerchio, tanto che montando il copertone questo facendo pressione deforma il cerchio. Mi è stato detto poi dal meccanico che la gomma vecchia essendo più debole di quella nuova non riusciva a deformare il cerchio, ed è andata bene perché poteva scoppiare e far cadere. E' vero che i pattini hanno una lamina in acciaio ad un certo punto che si consumano? Se è così ne ho imparato una nuova... Grazie per le risposte. Saluti Simone
...
Buonasera, io posso riportare l'esperienza di mio figlio che ha corso in bici e tutt'ora allena i ragazzini... 
Sui pattini per le bici da corsa, da quello che ho visto io, non ci sono lamine di acciaio anche arrivati a fine disegno del pattino; dopo tanti km la pista frenante del cerchio perde quella "rigatura", per far maggior attrito, appiattendosi (quindi perde del materiale, si riduce lo spessore del materiale)... questo dopo circa 15.000km con pochissima montagna (prendo esempio la ruota di mio figlio). Per il momento il cerchio non si è deformato dopo tanti km... tenendo i copertoni a 7.5-8bar.

Per esempio sulle ruote in carbonio arrivati ad un certo punto di usura della pista frenante bisogna riportare nuovo carbonio sennò il cerchio via via è sempre più debole rischiando così di rompersi alla minima buca.
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 09:40:37
In risposta al messaggio di il tornitore del 29/06/2018 alle 00:26:32

Buonasera, io posso riportare l'esperienza di mio figlio che ha corso in bici e tutt'ora allena i ragazzini...  Sui pattini per le bici da corsa, da quello che ho visto io, non ci sono lamine di acciaio anche arrivati a
fine disegno del pattino; dopo tanti km la pista frenante del cerchio perde quella rigatura, per far maggior attrito, appiattendosi (quindi perde del materiale, si riduce lo spessore del materiale)... questo dopo circa 15.000km con pochissima montagna (prendo esempio la ruota di mio figlio). Per il momento il cerchio non si è deformato dopo tanti km... tenendo i copertoni a 7.5-8bar. Per esempio sulle ruote in carbonio arrivati ad un certo punto di usura della pista frenante bisogna riportare nuovo carbonio sennò il cerchio via via è sempre più debole rischiando così di rompersi alla minima buca.
...
Provo a dire la mia,
non puoi paragonare il cerchio di una bicicletta da corsa con quello di una bicicletta da passeggio, né puoi paragonare le pinze dei freni e relativi pattini.
Una coppia di ruote per bici da corsa in alluminio, senza cassetta pignoni, senza camere d'aria e senza copertoncini o tubolari ovvero 2 cerchi+raggi+mozzi costano dai 200 agli oltre mille euro, hanno la pista frenante fresata e sono pressoché indistruttibili.
Una coppia di ruote in carbonio partono da 1.300 euro per arrivare a 3-4 mila euro e oltre.
Ciò detto, in 35 anni che pedalo più o meno assiduamente, non mi è mai capitata l'esperienza dell'autore del topic. Mi fiderei di quanto gli ha detto il meccanico e sostituirei la ruota e i pattini.
Paolobitta51
Paolobitta51
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 09:47:28
Hai molte alternative :
- tenere la bicicletta in garage
- cadere da fermo
- cadere in salita a velocità bassa
- cadere in pianura a velocità media
- cadere in discesa magari a 50 Kmh o oltre 
Non ho tenuto conto che il tutto possa avvenire in una stada aperta al traffico !
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 09:47:29
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2018 alle 09:40:37

Provo a dire la mia, non puoi paragonare il cerchio di una bicicletta da corsa con quello di una bicicletta da passeggio, né puoi paragonare le pinze dei freni e relativi pattini. Una coppia di ruote per bici da corsa in
alluminio, senza cassetta pignoni, senza camere d'aria e senza copertoncini o tubolari ovvero 2 cerchi+raggi+mozzi costano dai 200 agli oltre mille euro, hanno la pista frenante fresata e sono pressoché indistruttibili. Una coppia di ruote in carbonio partono da 1.300 euro per arrivare a 3-4 mila euro e oltre. Ciò detto, in 35 anni che pedalo più o meno assiduamente, non mi è mai capitata l'esperienza dell'autore del topic. Mi fiderei di quanto gli ha detto il meccanico e sostituirei la ruota e i pattini.
...
Gli unici inconvenienti che mi sono capitati sulle ruote in oltre 35 anni di pedalate sono: un cerchio crepato, un paio di cuscinetti rotti e una caduta in conseguenza ad un tubolare montato male: frenando il tubolare è girato sul cerchio riscaldato dai freni fino a quando si è spaccata la valvola e sono rimasto senza tubolare. Un fatto successo a fine anni '80: da allora non ho più utilizzato i tubolari, nonostante negli ultimi anni dicono che siano efficientissimi, e molto robusti riguardo alle forature.
Ripeto che non si può confrontare una bicicletta da corsa con una bicicletta da passeggio: è come confrontare un'utilitaria con una formula uno.
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navarre
navarre
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 13:19:43
Mai sentita una cosa del genere...a meno che il freno è proprio finito e frenavi con il metallo invece che con il pattino, un "rumorino" dovresti averlo udito.

Ad ogni modo non capisco perché non adottino universalmente e definitivamente il freno a disco, è imparagonabile con i freni a pattini, in qualsiasi condizione.



 
Gianluca & C.
Paolobitta51
Paolobitta51
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 13:23:06
In risposta al messaggio di navarre del 29/06/2018 alle 13:19:43

Mai sentita una cosa del genere...a meno che il freno è proprio finito e frenavi con il metallo invece che con il pattino, un rumorino dovresti averlo udito. Ad ogni modo non capisco perché non adottino universalmente e definitivamente il freno a disco, è imparagonabile con i freni a pattini, in qualsiasi condizione.  
Concordo sull'efficienza dei freni a disco ma .... ci sono freni a disco e freni a disco. Anche in questo caso la qualità si paga cara  come del resto nei tubolari e nei copertoncini per le biciclette. 
navarre
navarre
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 13:28:59
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 29/06/2018 alle 13:23:06

Concordo sull'efficienza dei freni a disco ma .... ci sono freni a disco e freni a disco. Anche in questo caso la qualità si paga cara  come del resto nei tubolari e nei copertoncini per le biciclette. 
Dipende dal concetto di "caro". In ambito mtb già con un centinaio di euro, dischi compresi,  hai dei freni a disco che vanno bene per un uso normale.
 
Gianluca & C.
Paolobitta51
Paolobitta51
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 13:32:09
In risposta al messaggio di navarre del 29/06/2018 alle 13:28:59

Dipende dal concetto di caro. In ambito mtb già con un centinaio di euro, dischi compresi,  hai dei freni a disco che vanno bene per un uso normale.  
Prova a frenare con le pinze Shimano a 4 pistoncini e quelle a 2 pistoncini e poi mi saprai dire. 
17
Reludwig
Reludwig
22/09/2008 5061
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 13:48:41
Il cerchio e i pattini li ho comunque cambiati.  Il pattino non frenava bene perché era bloccato quindi è probabile che abbia consumato male il cerchio. La bicicletta era di una mia zia che non l'ha mai controllata e la usava anche come macchina perché non ha la patente. Il discorso della lamina di ferro dentro i pattini mi sembra una cavolata ma vorrei essere smentito, giusto per non essere passato da quello che ha bevuto quello che ha detto il meccanico. 
Saluti Simone
10
il tornitore
il tornitore
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25/08/2015 5813
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 14:05:59
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2018 alle 09:40:37

Provo a dire la mia, non puoi paragonare il cerchio di una bicicletta da corsa con quello di una bicicletta da passeggio, né puoi paragonare le pinze dei freni e relativi pattini. Una coppia di ruote per bici da corsa in
alluminio, senza cassetta pignoni, senza camere d'aria e senza copertoncini o tubolari ovvero 2 cerchi+raggi+mozzi costano dai 200 agli oltre mille euro, hanno la pista frenante fresata e sono pressoché indistruttibili. Una coppia di ruote in carbonio partono da 1.300 euro per arrivare a 3-4 mila euro e oltre. Ciò detto, in 35 anni che pedalo più o meno assiduamente, non mi è mai capitata l'esperienza dell'autore del topic. Mi fiderei di quanto gli ha detto il meccanico e sostituirei la ruota e i pattini.
...
Chiaro... mi pare scontato... Io ho semplicemente riportato l'esperienza di mio figlio che per 6 anni ha corso a livello agonistico facendo 4 allenamenti alla settimana di 100-120km più la gara con medie di 39-40kmh; in 6 anni ha fatto circa 100.000km in bici... penso che di esperienza ne abbia. 
So benissimo le caratteristiche e i costi delle diverse componenti della bici da corsa... Mio figlio se n'è appena assemblata una da zero (compreso montaggio movimento centrale e cavi interni) tutta in carbonio.
Comunque ci sono ruote in alluminio per bici da corsa molto delicate in quanto il limite di peso che accettano è 70kg... tutto per ridurre il peso, quindi hanno meno materiale... non le ritengo indistruttibili; basta una buca sufficientemente grande e il cerchio si deforma.
Al massimo la pista frenante delle ruote in alluminio sono tornite da quello che posso capire dalla finitura superficiale, di certo non sono fresate.

In ogni modo quando il disegno del pattino è finito, o si vede ancora per poco il disegno, significa che è arrivata l'ora di sostituire i pattini.
Sulle bici che hanno i V-brake (alcuni modelli) i pattini presentano la sede filettata (ovviamente in metallo) per fissarli ai bracci del sistema frenante... forse intendeva questo il meccanico
 
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 14:38:38
In risposta al messaggio di navarre del 29/06/2018 alle 13:19:43

Mai sentita una cosa del genere...a meno che il freno è proprio finito e frenavi con il metallo invece che con il pattino, un rumorino dovresti averlo udito. Ad ogni modo non capisco perché non adottino universalmente e definitivamente il freno a disco, è imparagonabile con i freni a pattini, in qualsiasi condizione.  
Se universalmente e definitivamente adottassero i freni a disco avrei finito di acquistare biciclette da corsa nuove!
Esteticamente li trovo inguardabili e trovo altresì inguardabili le modifiche e gli adattamenti che subiscono i telai per ospitarli.
Ma non faccio testo, sono un talebano della bici (per me la bici DEVE ESSERE: (i) telaio rigorosamente italiano e fatto a mano in Italia, (ii) montata Campagnolo, (iii) ruote, sella, manubrio, pipa o attacco manubrio italiani, (iv) l'eccezione - che conferma la mia personale regola - sono i pedali, ahimè stranieri, perché non ce ne sono italiani).
Scusate l'OT
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 14:48:39
In risposta al messaggio di il tornitore del 29/06/2018 alle 14:05:59

Chiaro... mi pare scontato... Io ho semplicemente riportato l'esperienza di mio figlio che per 6 anni ha corso a livello agonistico facendo 4 allenamenti alla settimana di 100-120km più la gara con medie di 39-40kmh; in
6 anni ha fatto circa 100.000km in bici... penso che di esperienza ne abbia.  So benissimo le caratteristiche e i costi delle diverse componenti della bici da corsa... Mio figlio se n'è appena assemblata una da zero (compreso montaggio movimento centrale e cavi interni) tutta in carbonio. Comunque ci sono ruote in alluminio per bici da corsa molto delicate in quanto il limite di peso che accettano è 70kg... tutto per ridurre il peso, quindi hanno meno materiale... non le ritengo indistruttibili; basta una buca sufficientemente grande e il cerchio si deforma. Al massimo la pista frenante delle ruote in alluminio sono tornite da quello che posso capire dalla finitura superficiale, di certo non sono fresate. In ogni modo quando il disegno del pattino è finito, o si vede ancora per poco il disegno, significa che è arrivata l'ora di sostituire i pattini. Sulle bici che hanno i V-brake (alcuni modelli) i pattini presentano la sede filettata (ovviamente in metallo) per fissarli ai bracci del sistema frenante... forse intendeva questo il meccanico  
...
Pur non avendo il fisico di un ciclista mai e poi mai acquisterei ruote che non sopportino almeno 90 kg di peso (pur pesando abbondantemente meno).
A me la grammomania mi ha veramente stufato: a cosa servono 2 kg in meno di bici quando magari sei 5 kg in sovrappeso?
Paolobitta51
Paolobitta51
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 14:48:50
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2018 alle 14:38:38

Se universalmente e definitivamente adottassero i freni a disco avrei finito di acquistare biciclette da corsa nuove! Esteticamente li trovo inguardabili e trovo altresì inguardabili le modifiche e gli adattamenti che subiscono
i telai per ospitarli. Ma non faccio testo, sono un talebano della bici (per me la bici DEVE ESSERE: (i) telaio rigorosamente italiano e fatto a mano in Italia, (ii) montata Campagnolo, (iii) ruote, sella, manubrio, pipa o attacco manubrio italiani, (iv) l'eccezione - che conferma la mia personale regola - sono i pedali, ahimè stranieri, perché non ce ne sono italiani). Scusate l'OT
...
Quindi puoi comperare una bici italiana con freni a disco italiani .... devi scegliere tra super record, record (questi con cambi sia meccanici che elettronici), chorus e potenza (solo meccanici)
Io ho avuto anche i "delta" .... quelli con i leveraggi dentro un carter a forma triangolare , ma stiamo parlando di molti anni fa.
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 14:52:26
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 29/06/2018 alle 14:48:50

Quindi puoi comperare una bici italiana con freni a disco italiani .... devi scegliere tra super record, record (questi con cambi sia meccanici che elettronici), chorus e potenza (solo meccanici) Io ho avuto anche i delta .... quelli con i leveraggi dentro un carter a forma triangolare , ma stiamo parlando di molti anni fa.
Sono modelli che conosco bene e che ho montato sulle mie bici, ma per i freni a disco (e per il cambio elettronico) non sono mentalmente pronto.
Prima o poi dovrò acquistare una bici con i Delta: un prodotto di un design unico, originale e di una bellezza disarmante, che solo noi italiani potevamo fare!
10
il tornitore
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25/08/2015 5813
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 15:18:27
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2018 alle 14:48:39

Pur non avendo il fisico di un ciclista mai e poi mai acquisterei ruote che non sopportino almeno 90 kg di peso (pur pesando abbondantemente meno). A me la grammomania mi ha veramente stufato: a cosa servono 2 kg in meno di bici quando magari sei 5 kg in sovrappeso?
Non è questione di grammomania... Quando uno corre a livello agonistico (quindi il ciclista è in peso forma con dovuta preparazione atletica) cerca qualsiasi soluzione per risparmiare Watt. Mio figlio preferisce togliere 100gr sulle ruote che sul telaio o gruppo... Poi il limite di peso a livello agonistico è di 6.8kg... le bici più leggere arrivano anche a 4.5kg (ovviamente cambio meccanico e freni tradizionali).
Per esempio mio figlio approva i freni a disco sulle bici da corsa... perchè così si possono usare ruote in carbonio senza rifare la pista frenante e senza aver paura, dopo una discesa, che il tubolare scoppi o si scolli causa temperature elevate che si sviluppano.
La bici di mio figlio ha il telaio italiano (una Wilier 101Air), ruote italiane (marchisio T800 Aero 38/58mm), gruppo Sram Red 2018 meccanico, pedali Time Xpresso 10... 6.8kg pronta all'uso.
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
Paolobitta51
Paolobitta51
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 15:30:32
WILIER , Wiva Italia Libera E Redenta ! Dopo la seconda guerra mondiale diventò WILIER Triestina .... per le note vicende politiche.
Dei freni Delta non si trovano più i ricambi dei pattini .
Per quanto riguarda i cambi elettronici faccio notare che Campagnolo progettò il primo prototipo nel 1985 , o meglio il primo circuito stampato per il cambio elettronico Campagnolo è del 1985 , ben 33 anni fa !
navarre
navarre
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 15:56:14
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 29/06/2018 alle 13:32:09

Prova a frenare con le pinze Shimano a 4 pistoncini e quelle a 2 pistoncini e poi mi saprai dire. 
Io posso solo dire che, pur pesando (ahem...) oltre 100 kg, con freni a 2 pistoncini non sono mai caduto in un dirupo ne dato una facciata contro un albero.
 
Gianluca & C.
navarre
navarre
-
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 16:01:40
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2018 alle 14:38:38

Se universalmente e definitivamente adottassero i freni a disco avrei finito di acquistare biciclette da corsa nuove! Esteticamente li trovo inguardabili e trovo altresì inguardabili le modifiche e gli adattamenti che subiscono
i telai per ospitarli. Ma non faccio testo, sono un talebano della bici (per me la bici DEVE ESSERE: (i) telaio rigorosamente italiano e fatto a mano in Italia, (ii) montata Campagnolo, (iii) ruote, sella, manubrio, pipa o attacco manubrio italiani, (iv) l'eccezione - che conferma la mia personale regola - sono i pedali, ahimè stranieri, perché non ce ne sono italiani). Scusate l'OT
...
Ok, a una questione di principio c'è poco da contestare.
Però obiettivamente anche gli agonisti su strada che sono contrari, lo sono solo per paventati motivi di sicurezza in caso di cadute multiple, non per carenze tecniche dei freni a disco. Sicurezza che si potrebve ottenere con piccole modifiche o protezioni al bordo dei dischi.
Gianluca & C.
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 16:15:44
In risposta al messaggio di il tornitore del 29/06/2018 alle 15:18:27

Non è questione di grammomania... Quando uno corre a livello agonistico (quindi il ciclista è in peso forma con dovuta preparazione atletica) cerca qualsiasi soluzione per risparmiare Watt. Mio figlio preferisce togliere
100gr sulle ruote che sul telaio o gruppo... Poi il limite di peso a livello agonistico è di 6.8kg... le bici più leggere arrivano anche a 4.5kg (ovviamente cambio meccanico e freni tradizionali). Per esempio mio figlio approva i freni a disco sulle bici da corsa... perchè così si possono usare ruote in carbonio senza rifare la pista frenante e senza aver paura, dopo una discesa, che il tubolare scoppi o si scolli causa temperature elevate che si sviluppano. La bici di mio figlio ha il telaio italiano (una Wilier 101Air), ruote italiane (marchisio T800 Aero 38/58mm), gruppo Sram Red 2018 meccanico, pedali Time Xpresso 10... 6.8kg pronta all'uso.
...
La grammomania ... (mi si perdoni l'OT) io ho un'incredibile passione per la bici da corsa, inversamente proporzionale alle mie performance ciclistiche, dove resto una pippa di dimensioni imbarazzanti.
Ciò premesso, sono convinto che la ricerca del risparmio di peso dipenda dal marketing, convengo con tuo figlio quando dice 100 grammi di risparmio sulle ruote (una massa in movimento) sono di molto superiori al medesimo risparmio di peso sul telaio (massa statica).
Ciononostante non faccio testo, visto che mi sto sempre più appassionando alle biciclette vintage, costruite dai migliori telaisti al mondo (italiani) della migliore scuola al mondo (presumibilmente quella meneghina), ovvero biciclette con un'anima e un cuore, non semplici pezzi di plastica (pardon di carbonio) messi assieme da una macchina e figli di un processo industriale.
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 29/06/2018 alle: 16:19:11
In risposta al messaggio di chorus del 29/06/2018 alle 16:15:44

La grammomania ... (mi si perdoni l'OT) io ho un'incredibile passione per la bici da corsa, inversamente proporzionale alle mie performance ciclistiche, dove resto una pippa di dimensioni imbarazzanti. Ciò premesso, sono
convinto che la ricerca del risparmio di peso dipenda dal marketing, convengo con tuo figlio quando dice 100 grammi di risparmio sulle ruote (una massa in movimento) sono di molto superiori al medesimo risparmio di peso sul telaio (massa statica). Ciononostante non faccio testo, visto che mi sto sempre più appassionando alle biciclette vintage, costruite dai migliori telaisti al mondo (italiani) della migliore scuola al mondo (presumibilmente quella meneghina), ovvero biciclette con un'anima e un cuore, non semplici pezzi di plastica (pardon di carbonio) messi assieme da una macchina e figli di un processo industriale.
...
A proposito di peso, sapete chi ha il record della Milano Sanremo? Bugno, nel 1990, il secondo miglior tempo ce l'ha Merckx ottenuto nel 1969. Ciò significa che le bici di 28 anni fa o di una 50ina d'anni fa, che pesavano 8-10 kg, non erano meno performanti di quelle attuali.
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