quote:Risposta al messaggio di Salvo Sa 2 inserito in data 02/07/2012 21:22:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Credo che chiedere ad un matto se è matto sicuramente serva a poco, quindi come dici te, chi è in grave sofferenza non è consapevole di necessitare di un aiuto. Ritengo altresì che, come molti sono affetti da una grave patologia e totalmente dipendenti da essa, altri ci arrivino tramite i percorsi più svariati, anche influenzati e indotti dalle circostanze. Ecco che il futuro carnefice inizia il suo percorco per diventare tale, inizialmente anch'esso da vittima....
quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 03/07/2012 20:34:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ...e quindi tornando al tuo post d'apertura, come si concilia?
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 03/07/2012 20:40:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Urco, hai fatto centro con un colpo solo! Grande! Ecco, che iniziamo dopo pochi interventi a dividere "il malato" già in due sicure categorie... E' verissimo ciò che scrivi, ma altrettanto preoccupante, pensa: tutti potenzialmente potremmo ammalarci un giorno...
quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 03/07/2012 20:44:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> senti caro amico, ho degli amici , ma veramente "pezzi di pane" che oltre che hanno avuto problemi fino a decidere una imminente separazione , ancora sono perseguitati .. ti giuro ! dalle cose che mi hanno raccontato , devo dire che e' una grandissima fortuna che questi sono realmente" pezzi di pane " , altrimenti qualche guaio accadeva.. si inventano di tutto .. anche quella di privare la visita dei propri figli CIAO ! elio.m Roma [IMG][/IMG] [IMG]http://i44.tinypic.com/kokqp.gif[/IMG]
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 03/07/2012 21:04:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Con me sfondi una porta aperta amico mio.... A mio avviso sarebbe inizialmente da aiutare chi strumentalizza queste situazioni. Ecco perchè ritengo che il potenziale carnefice a volte sia esso stesso la prima vittima. La legge della natura insegna che ad ogni azione vi è una reazione conseguente. Secondo la logica del buon senso, se tu mi prendi per un braccio posso chiederti gentilmente di togliere la mano perchè mi dai fastidio. Se mi trattieni e strattoni per la maglia, magari uso una maniera più decisa e probabilmente meno gentile, ma se mi sento prendere per il collo a piene mani e sento stringere alla carotide con i pollici, quale potrebbe essere la reazione conseguente più immediata? Stiamo in questo modo già spostando il focus della situazione dal carnefice alla vittima, sostenendo che se aiutata quest'ultima a rapportarsi in maniera differente, probabilmente potrebbe avere salva la vita....
http://www.gazzettino.it/artico...
Solo l'ultimo degli esempi. Ma è possibile che nessuno si fosse reso conto che c'era quel pericolo? Dal racconto pare ci fosse premeditazione ( vedi tanica di benzina preparata precedentemente). Ma siamo accecati, indifferenti, impotenti, impreparati o siamo tutti "cugghioni"? NOn so più che dire...[V]
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quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 07/07/2012 17:38:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Roby.... per l'ennesima volta suggerisci alla tua amica di acquistare una cal. 22 ad "uso sportivo", basta iscriversi ad un poligono di tiro e andare ad allenarsi. L'acquisto è consentito, dopo l'iscrizione al poligono. E' un'arma da "difesa" che all'occorrenza può salvarle la vita, ma non ce ne sarà bisogno. Quando il "tizio" verrà a saperlo s'eclisserà naturalmente. Una mia amica, sposata con un'italiano aveva lo stesso problema, botte.. dalla mattina alla sera,carabinieri ecc. ecc.. Ha seguito lo stesso consiglio, ora il suo ex abita a 900 km. di distanza. Ciao Tony ps. anche la spesa è contenuta, max 400/600 euro, compreso corso di tiro/difesa
quote:Risposta al messaggio di banacoa inserito in data 07/07/2012 18:09:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sai cosa le ho consigliato? Di assoldare uno senza scrupoli che lo riempia di tante di quelle botte da fargli passare la voglia di respirare la stessa aria di lei nel raggio di un km[}:)][}:)][}:)] E che gli prometta che la prossima volta se non è bastata la lezione lo scioglierà nell'acido..lei purtroppo è un tipo mite e tranquillo, non ce la vedo con un arma in mano[V]id="Comic Sans MS">id="size4">id="purple">
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quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 08/07/2012 10:53:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quando dici che chi ha comportamenti violenti va aiutato sono d'accordo, il problema è che chi ha comportamenti violenti deve essere il primo a voler essere aiutato perchè si è reso conto che così NON VA, e deve farlo PRIMA che certi comportamenti si cancrenizzino diventando per l'individuo in questione PERFETTAMENTE NORMALI. Se poi ci mettiamo che da troppo tempo vige la regola: "tra moglie e marito.." ecco che ci ritroviamo queste situazioni che poi esplodono nei fatti di cronaca, quando è ormai troppo tardi.[:(] Cosa fareste voi in queste situazioni? Io non ho una risposta, fortunatamente non vivo una realtà del genere ma mi fa veramente male sapere che alla fine viene sempre a soccombere chi è più debole. E chi è debole si abitua a vivere col suo carnefice pensando che non può fare altrimenti, scusandolo addirittura per anni! E quando cerchi di uscirne sei DA SOLO a gestire una situazione impossibile che ti fa vivere nel costante terrore, guardandoti sempre alle spalle, scegliendo una strada invece di un altra, un supermercato invece di quello dove va lui, limitandoti in tutto quello che fai. Ma vi pare giusto che chi sta cercando di ricostruire faticosamente la sua vita debba subire tutto questo? Finirà male me lo sento, molto male![xx(][xx(][xx(][:(][:(][:(]id="Comic Sans MS">id="size4">id="blue">
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quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 08/07/2012 11:11:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Purtroppo non esiste una pillola per curare questo male, come non esistono persone che vivono di violenza tutte per lo stesso motivo. Per qualcuno è innata, per altri è una conseguenza di una violenza a loro volta subita, per altri è il risultato di soprusi ricevuti, quindi una forma di difesa. Le persone alla nascita sono tutte pressochè uguali, avendo i medesimi bisogni e necessità, seno da succhiare, sonno, urinare e defecare, poi con il tempo ogni individuo inizia a differenziarsi prendendo ad esempio ciò che viene considerata la figura leader all'interno del nucleo famigliare, del branco, e paradossalmente a volte un genitore, piuttosto che un parente stretto con attitudini violente, può venire identificato come tale, leader appunto e si cresce per osmosi, a somiglianza. Bisognerebbe interrompere questo anello della catena, e questo dovrebbero farlo persone preparate.... Nel caso di specie da te citato, si dovrebbe far comprendere esattamente questo: Perchè non prendi un tizzone in mano? Perchè ti ustioneresti...Perchè non cammineresti mai a piedi scalzi sopra a dei cocci o frammenti di vetro? Perchè ti causeresti inevitabilmente una ferita....conseguentemente se ti rapporti con l'altra persona in modo incivile e violento. Le persone saranno violente, ma non autolesioniste e stupide. Io noto sempre la medesima circostanza: uccidono e poi "tentano" in suicidio...dove difficilmente mettono a segno il colpo! Bah, sarà un caso[xx(]
quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 08/07/2012 11:11:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La questione può anche essere affrontata da un punto di vista sociologico, psicologico e giuridico ma nel tempo che la società impiega a prendere coscienza di questa piaga (mi chiedo quanti drammi devono consumarsi ancora) ci sono le situazioni contingenti ad alto rischio di trasformarsi in altre tragedie. Io sono convinto che se la società con la sua architettura giuridica non è in grado di difendermi devo, mio malgrado, difendermi da me e allora ben venga una mazza da baseball, una '22', un 'amico zozzo'. La maggior parte di questi individui sono profondamente vigliacchi e approfittano delle situazioni e della 'pazienza' della vittima che interpretano come debolezza... è necessario fornire loro 'elementi tangibili' perchè maturino una 'diversa interpretazione'.
quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 08/07/2012 11:31:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Credimi se tu vedessi com'è conciato l'essere ( non lo chiamo UOMO perchè uomo non è più da un pezzo ) che sta tormentando la mia amica capiresti quanto sia autolesionista, va in giro come un barbone non si lava più, non si taglia i capelli non ha i soldi per mangiare ma appena ha qualcosa li spende per bere fino a ubriacarsi e giocare..ha gli occhi iniettati di sangue spaventa la gente quando va in giro ma lui continua a dire che è perfetto sono gli altri ad essere sbagliati. Non è autolesionismo questo?[V]id="Comic Sans MS">id="size4">id="purple">
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