quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 08/07/2012 11:42:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nessuno ne dubita ma le statistiche, anche grossolane, pendono da una parte in modo molto netto. Accademicamente nessuno può sostenere che il discorso non riguardi tutti ma nella realtà le vittime sono nella stragrande maggioranza le donne e i loro figli.
quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 08/07/2012 11:42:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Probabilmente no, perchè questa è la sua vera attitudine comportamentale....Per le persone, tutte, non esiste una cosa giusta o sbagliata, una cosa vera o falsa, una cosa da fare o da non fare quando si affrontano certi argomenti. Per molti la pulizia è una prerogativa, per altri un fattore di secondaria importanza, per alcuni la dipendenza dall'alcool è una piaga sociale, per altri l'unica gancio che li tiene saldi a questa vita, per qualcuno la ragionevolezza è cosa buona, altri la confondono come detto da MassimoDecimo per debolezza... Non vi sono delle circostanze assolute in questi casi a mio avviso, solo la sofferenza dell'altra persona è certa.
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 08/07/2012 11:46:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> come le vittime economiche sono per la maggior parte maschi.gente che deve pagare mutuo, alimenti e non arriva apagare anche l'affitto per se per cui nel tempo diventa barbone. son tornato
quote:Risposta al messaggio di azur54 inserito in data 08/07/2012 20:36:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E quindi?
quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 08/07/2012 18:56:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se analizziamo il problema estrapolando le vittime principali della situazione logicamente al primo posto potremmo mettere le donne che pagano sempre più con la vita la loro la possibilità di potersi esprimere nella loro esistenza ma non dobbiamo dimenticare anche gli uomini che vivono situazioni critiche dal punto di vista economico dopo una separazione non sempre desiderata. Ma per risolvere queste questioni è poco producente analizzare senza proporre possibili soluzioni. Poi sono stanca di sentire dire che una volta si taceva ed ora per fortuna c'è la libertà di decidere e basta poco per lasciarsi...quante coppie dopo un mese di matrimonio e anni di fidanzamento decidono di separarsi. Non possiamo ridurre tutto al desiderio di libertà e con questo non voglio assolutamente dare una giustificazione a chi compie atti di violenza motivati da gelosie e frustrazioni. La libertà come diceva Giorgio Gaber non è star sopra un albero e nemmeno il volo di un gabbiano ma è ...partecipazione e quindi impegno a migliorarsi mettendocela tutta! Ho 26 anni di matrimonio "alle spalle" e non è stata sempre rose e fiori ma ancora ci crediamo e andiamo ritagliandoci perle di felicità andando in giro con questo "giocattolo". Ciao Ari
quote:Risposta al messaggio di Pierucci inserito in data 09/07/2012 07:26:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> credo che si stia andando ot, comunque io ho 37 anni di matrimonio alle spalle e forse un minimo di esperienza anch'io. per tornare in tema, sicuramente in alcuni casi c'è superficialità, in altri poca disponibilità al sacrificio, in altri problemi economici, però nulla di tutto ciò deve giustificare la violenza credo che spesso gli uomini si siano trovati impreparati ai grandi cambiamenti della società, lavoro femminile,divorzio,libertà di avere o no figli. sono tutte situazioni che, se da una parte davano maggiore libertà alle donne, dall'altra toglievano uno sbagliato senso del potere agli uomini. i più intellignti,e per nostra fortuna sonola maggioranza, hanno capito che da tutto ciò potevano nascere rapporti più autentici, alcuni si sono sentiti maggiormente frustrati. mettiamoci anche che le donne, uscendo di casa, hanno cominciato a confrontarsi e prendere coscienza di avere anche qualche diritto. sicuramente ci sarà chi di questi diritti ha esagerato e oggi vede un marito come un possibile "pollo", ma per molte ha voluto dire capire che non tutto quello che vivevano in casa era legittimo e magari non a tutte le donne disperate capita di vedere come unica soluzione al proprio problema, l'impiccarsi, come successo alla sorella di mia nonna. penso che parlare di questi problemi, in tutte le sedi possibili, isa un passo avanti, l'altro, il decisivo, spetta alle istituzioni,noi possiamo solo fare presione perchè se ne discuta.
quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 09/07/2012 08:29:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusa ma non so cosa significa andare ot e non trovo giusto dire ot (penso sia fuori argomento) quando non si è in accordo ! per il resto perfetta sintonia e naturalmente non volevo assolutamente che gli anni di matrimonio potessero dare maggiore voce in capitolo ...non è la quantità che fa la differenza! Forse sarò un pò "controcorrente" ma non posso pensare che fare ciò che si vuole in nome della libertà sia sempre giusto " parità", parola tanto abusata, raggiunta dopo tanti sacrifici dovrebbe essere vista come esaltazione delle differenti qualità e non come imitazione delle brutte abitudini che hanno corredato fino a pochi anni fa principalmente il mondo maschile. I ruoli di ambedue sono importanti ma differenti e questa è la mia idea naturalmente.
"A chi clitica le azioni degli altli ma non le sue..gli caschi non un collione ma tutti e due.." copyright by Ziopimbo
quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 09/07/2012 10:40:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Hai centrato il problema per capire gli sviluppi di una situazione è necessario andare alle radici dei problemi e come è facilmente comprensibile chi non semina non raccoglie compiendo dei danni a volte irreparabili. Non possiamo delegare tutto alla società la risoluzione dei problemi che quando sono diventati insormontabili ci rendono incapaci e poco propensi alla riflessione sulle possibili cause! Un po come quando un cane ha morso il proprio padrone se ci fate caso mai viene descritto come e dove ha vissuto questo cane e l'opinione pubblica si avventa inesorabilmente e superficialmente sul cane ( di quella particolare razza). Non si analizzano mai i problemi da più punti di vista e tutto ciò alimenta ignoranza, luoghi comuni e superficialità.
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 08/07/2012 21:05:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>E quindi inizi a diventare vulnerabile e più soggetto all'essere vittima di un meccanismo che se innescato ti porta inevitabilmente alla rovina ed ipoteticamente ad azioni che altrimenti non prenderesti nemmeno in considerazione.... Qualcuno si suicida, altri uccidono, a mio avviso in questi casi non vi è differenza.... Mi permetto di far notare che non esiste solamente il risvolto economico, ma soprattutto quello affettivo nel caso in cui ci fossero dei figli, "merce di scambio" MOOOOOLLLLTO remunerativa....
quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 09/07/2012 20:11:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non condivido assolutamente la 'consecutio'... equivale a dire... "poverino/a è stato provocato/a dall'ex moglie zoccola o dall'ex marito ******iere che gli ha portato via tutto..." è una deriva pericolosa perchè è un modo di fornire un'attenuante. Non esiste al mondo un solo motivo valido per uccidere la persona con cui si è vissuto o, a maggior ragione, si sono messi al mondo dei figli. Qui di 'vulnerabil' e di 'vittime' ci sono solo quelle donne che hanno subito violenza fino alle estreme conseguenze e, guarda caso, quelle fatte fuori non sembra che siano state uccise per motivi economici. No io non vi seguo in questa 'traslazione' della vittima.
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 09/07/2012 20:59:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ci sono comportamenti che si possono comprendere, ma che non si DEVONO assolutamente scusare! Purtroppo sono le vittime stesse a scusarli, tante, troppe volte..Poverino ha problemi sul lavoro, ma sai i parenti lo stressano, fa così perchè ha bevuto un bicchiere di troppo ma poi torna quello di sempre, ah, i bambini hanno fatto casino e lui se l'è presa con me! Invece NO, non esistono scusanti per dei comportamenti violenti, nemmeno le corna![}:)] Ti ha fatto le corna? Soffrirai un po' ma poi te ne trovi un altra! Non esiste modo di tenere legata a te una persona che non ti vuole più[xx(]
"A chi clitica le azioni degli altli ma non le sue..gli caschi non un collione ma tutti e due.." copyright by Ziopimbo
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 09/07/2012 20:59:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Io non sto giustificando, voglio solo comprendere... Concordo sul fatto che nessuno ha il diritto di mettere fine ad una vita, anche se la parola fine può assumere molteplici significati. Tu parli bene di persone che hanno condiviso un periodo della loro vita, mettendo al mondo dei figli, ma spesso questo diventa un punto di forza per usare violenza nei confronti di chi è meno tutelato. A volte le reazioni sono delle conseguenze, ingiustificabili, ma comprensibili. Se ti prendo per un braccio, tu che fai? E queal'è la tua reazione se ti afferro per i capelli e tento di scaraventarti per terra? Rimane la stessa se poi tento di soffocarti? Ne dubito...Ecco che si innesca un meccanismo di azione/reazione, un volano inarrestabile, dove anche un animale mansueto ma ferito e privato dei cuccioli può arrivare al punto di azzannarti... Questa purtroppo è una realtà oggettiva.