In risposta al messaggio di dani1967 del 01/12/2025 alle 09:35:27
Nel mio primo intervento ho presentato dei dati Istat. I dati istat, quindi non mie fantasie o fonti di parte, dicono che quasi un terzo delle donne ha subito una qualche forma di violenza sessuale (non necessariamente uno stupro), direi quasi la totalità delle forme di molestie, e che in buona parte dei casi questo avviene in un ambiente amico, ovvero in famiglia o con amici o ex. Meno del 10% avviene da parte di sconosciuti, a riprova del fatto che la ragazza in minigonna per la strada è sostanzialmente più sicura che a casa, malgrado il diverso pregiudizio. Ma anche vuol dire che con questi numeri, non sono persone particolarmente disturbate, ma persone che semplicemente ritengono di avere il diritto divino di farlo. Altrimenti avremmo un numero spaventoso di disturbati. Non confondiamo chi commette feroci femminicidi di con chi attua violenze. Ovviamente in questo quadro vi è un problema ineludibile. Salvo davvero una persona disturbata, certi atti avvengono in intimità. E quindi dimostrare il consenso o il dissenso è molto complicato. Io continuo a non vedere differenza. Se una moglie in contrasto ti vuole fregare, tra dire che l'hai minacciata e dire che semplicemente ti ha detto di no, se non era vero, sempre una balla è e non c'è alcuna differenza. Ma sempre vale la presunzione di innocenza, e il fatto che lei deve dimostrare la cosa. Il tutto è, ammetto complicatissimo. Fatto sta che è ben difficile che capiti se tu lo fai con una donna che ci sta davvero, nella mia esperienza di vita non ho mai avuto rapporti in cui non ci fosse non solo consenso, ma un decisissimo interesse di entrambe le parti. In realtà questa legge cambia relativamente poco. Quello che cambia, in sostanza, è che in alcuni dibattimenti le donne vittime sono state accusate di non difendersi attivamente o non scappare mezze nude per la strada. Questo è conseguenza di un noto fenomeno di immobilismo da terrore. Si da per scontato che se non picchi l'aggressore, se non sei blu per le botte, allora ci stavi. Questo evita questa parte dibattimentale. Così come lo shock è tale che spesso ci vogliono ore, giorni per elaborare e denunciare, altro fenomeno noto. Per quanto riguarda i litigi matrimoniali, è un gran problema indubbio e bisognerebbe fare in modo che i giudici fossero più preparati in merito.
Non ti si può dar torto, è ovvio. Ma qui si sta discutendo, come al bar, su questa nuova legge che dovrebbe essere approvata dal Senato e che, per me giustamente, è stata rinviata per approfondire meglio il problema ed i criteri di intervento. Così com'è messa, da quello che leggo virgolettato sui media ed anche su questo forum, potrebbero nascere davvero delle situazioni difficili da affrontare.
Avevo promesso due casi di provocazione. Ero alla sede della Direzione Generale, diversi saloni dove a gruppi si svolgevano delle attività. Davanti a questi saloni, lungo il largo corridoio, c'erano dei salottini per riprendere fiato. Io ed un collega usciamo dalla sala, e troviamo sul divano una, passami il termine, vera gnocca. Ma non era tanto la bellezza quanto la minigonna non eccessiva ma che copriva/scopriva il bordo delle calze autoreggenti (sto parlando di primi anni novanta del secolo scorso). Stava seduta sul divano a mo' di lasciar intravedere buona parte del didietro e, davanti, il bordo superiore della mutandina bianca. Col collega si stava parlando di una nota trasmissione televisiva alla quale partecipava frequentemente come pubblico e veniva fatto sedere in prima fila (l'ho poi visto spesso in tv). Questa ragazza, neo assunta, si alza, entra nei nostri discorsi e poi ci dice che lei, neo assunta, nel giro di due anni voleva raggiungere un inquadramento per il quale, ad un normale collega, non sarebbero bastati 10 anni di sudore. E per lei questo obiettivo era
costi quel che costi, ripetuto più d'una volta. Il collega le disse che sarebbe stato difficile, me lei ha ripetuto ancora
costi quel che costi. Non so se ci avesse scambiato per dirigenti in grado di poter intervenire sulla sua carriera. Com'è andata a finire, meglio tacere per questioni di privacy, ma questa non è provocazione?
L'altro caso a cui ho accennato, brevissimamente. Una vedova della mia stessa età, che col marito erano amici di famiglia e col figlio che lavora a 400 km da casa, qualche volta devo fare le iniezioni ed ogni sei mesi l'iniezione sulla pancia. Premetto che non è per niente attraente, non lo è mai stata. Ma se vado a farle le iniezioni assieme a mia moglie, si mette sul letto, tira appena giù il pantalone e mutanda e faccio l'iniezione. Se vado da solo, in piedi, fa scendere pantalone e mutanda fino ai piedi e si mette sul letto ovviamente a bocca sotto. E' bruttina di faccia ma ha due chiappe da far invidia ad una ventenne. Quelle due volte l'anno che le faccio l'iniezione sulla pancia, tira giù pantaloni e mutanda fin quasi alle ginocchia. Onestamente, però, devo dire che non allarga le gambe. Non è provocazione, questa?
Mah! Ormai ho appeso l'attrezzo al chiodo ma se non l'avevo ancora fatto, cosa poteva succedere?
Giovanni