quote:Risposta al messaggio di cchei inserito in data 07/05/2013 11:55:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Giusto. Spesso si tende a confondere dati sensibili con dati personali, che ricevono trattamenti e spesso consensi differenti. Secondo la normativa vigente (D. Lgs. 196/03) il dato personale è "qualunque informazione relativa a persona fisica, identificati o identificabili, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale". I dati personali sono, per esempio: -Nome, cognome -numeri di telefono -email -indirizzo ed abitazione -partita IVA e codice fiscale -un identificativo (per esempio il tuo numero di matricola al lavoro) Ma attenzione, che questi dati diventano personali se vengono associati o combinati. Nome e cognome di per sé non meritano nessun trattamento speciale, così come non lo merita un numero di telefono o una email. Ma se si mette in relazione un numero di telefono con un nome e cognome, il dato deve essere trattato nel modo opportuno (e qui si apre un mondo sul come, che esula da questa discussione). Banalmente anche un biglietto da visita è un dato personale e chi te lo affida si dovrebbe aspettare che tu non lo diffonda senza il suo esplicito consenso e che tu lo conservi nel modo corretto (per esempio non perdendolo). La legge italiana è fra le più restrittive in Europa, anche troppo ed è molto complicata da mettere in atto. Di fatto il Garante per la privacy non decide mai in modo netto, ma valuta di volta in volta. Difficilmente potrà perseguire qualcuno se perde un biglietto da visita, ma punirebbe chi per dolo od imperizia perde o cede un database di dati personali (o sensibili).