In risposta al messaggio di ezio59 del 24/12/2019 alle 12:37:50
E' fuori dubbio che se le cose fossero così tutti hanno colpa, ma le due ragazze sono morte e il ragazzo non doveva nemmeno sedersi in auto, altro che viaggiare!. Scrivere che l'omicidio stradale non dovrebbe esserci e fa ****** sono piccolezze di gente senza una coscienza comune.
In risposta al messaggio di ecostar del 24/12/2019 alle 12:59:10L'omicidio stradale è un provvedimento che già ai tempi della sua creazione destava molti dubbi, in quanto esisteva già il reato di omicidio colposo. Non aumenta il livello di sicurezza stradale. Il problema al limite era come veniva interpretata e sanzionata quella norma.
Ezio non immagini quanto ti do piena ragione ma cosa vuoi farci , sembra che tutto sia dovuto pur essendo in totale torto , addirittura pare che guidare sbronzi o siringati stia diventando una moda ,e che diamine , ma forse noi due non sappiamo comprendere testi scritti ne sappiamo leggere mario
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)In risposta al messaggio di campersempre del 24/12/2019 alle 13:53:4952 minuti di applausi..
Secondo me una sana educazione stradale dai primi anni scolastici fino ad almeno alle superiori dovrebbe essere un programma di governo di qualsiasi colore ed opinione sia. Le pagine dei giornali sono piene ogni giorno dierrori di autisti giovani e non che si mettono al volante anche con pochi mg di alcool nel corpo, tantissimi pedoni (ma forse anche ciclisti), giovani e non, su strisce pedonali e non, che non seguono le più elementari regole della circolazione sulla strada pubblica a cominciare dal controllare (possibilmente sulla direzione giusta) dell'eventuale approssimarsi di autovetture. Proprio ieri su un corso cittadino, ha attraversato davanti a me una ragazza, io stavo già rallentando ed era comunque ad una distanza di sicurezza, ma tale da osservarla bene. Da almeno 5 metri prima del passaggio pedonale, è scesa sulla strisce pedonali, le ha attraversate completamente e ha raggiunto il marciapiede opposto, sempre, ripeto sempre per tutto l tragitto, mentre telefonava con il cellulare contro il viso, che le copriva completamente il viso sul lato verso di me e senza fare alcun cenno di voltare la testa o girare gli occhi, visto che erano coperti dal cellulare, e controllare se arrivavano auto o meno. Casi simili capitano quasi tutti i giorni da parte di chiunque, senza parlare di ciclisti che circolano in coppia o anche in tre, occupando il 70% della corsia. Con questo non voglio assolutamente scusare gli automobilisti, ubriachi, drogati o meno che siano, ma voglio solo accentuare l'attenzione che il codice della strada deve essere fatto per gli automobilisti, i motociclisti, i ciclisti (o con monopattini, pattini a rotelle, ecc) e i pedoni, nessuno escluso, e per fare in modo che queste nome siano rispettate da tutti, deve essere portato a conoscenza delle persone, e quale modo migliore per fare ciò è introdurre nei programmi scolastici un po' di educazione stradale, almeno credo che possa esserlo.
In risposta al messaggio di campersempre del 24/12/2019 alle 13:53:49
Secondo me una sana educazione stradale dai primi anni scolastici fino ad almeno alle superiori dovrebbe essere un programma di governo di qualsiasi colore ed opinione sia. Le pagine dei giornali sono piene ogni giorno dierrori di autisti giovani e non che si mettono al volante anche con pochi mg di alcool nel corpo, tantissimi pedoni (ma forse anche ciclisti), giovani e non, su strisce pedonali e non, che non seguono le più elementari regole della circolazione sulla strada pubblica a cominciare dal controllare (possibilmente sulla direzione giusta) dell'eventuale approssimarsi di autovetture. Proprio ieri su un corso cittadino, ha attraversato davanti a me una ragazza, io stavo già rallentando ed era comunque ad una distanza di sicurezza, ma tale da osservarla bene. Da almeno 5 metri prima del passaggio pedonale, è scesa sulla strisce pedonali, le ha attraversate completamente e ha raggiunto il marciapiede opposto, sempre, ripeto sempre per tutto l tragitto, mentre telefonava con il cellulare contro il viso, che le copriva completamente il viso sul lato verso di me e senza fare alcun cenno di voltare la testa o girare gli occhi, visto che erano coperti dal cellulare, e controllare se arrivavano auto o meno. Casi simili capitano quasi tutti i giorni da parte di chiunque, senza parlare di ciclisti che circolano in coppia o anche in tre, occupando il 70% della corsia. Con questo non voglio assolutamente scusare gli automobilisti, ubriachi, drogati o meno che siano, ma voglio solo accentuare l'attenzione che il codice della strada deve essere fatto per gli automobilisti, i motociclisti, i ciclisti (o con monopattini, pattini a rotelle, ecc) e i pedoni, nessuno escluso, e per fare in modo che queste nome siano rispettate da tutti, deve essere portato a conoscenza delle persone, e quale modo migliore per fare ciò è introdurre nei programmi scolastici un po' di educazione stradale, almeno credo che possa esserlo.
In risposta al messaggio di dani1967 del 24/12/2019 alle 13:12:31
L'omicidio stradale è un provvedimento che già ai tempi della sua creazione destava molti dubbi, in quanto esisteva già il reato di omicidio colposo. Non aumenta il livello di sicurezza stradale. Il problema al limiteera come veniva interpretata e sanzionata quella norma. Trovami dove ho scritto che il ragazzo non dovrebbe essere anche duramente sanzionato per le condizioni in cui si è messo alla guida. Ma resta un fatto. Che per il diritto la sua condizione è rilevante solo se poteva fare in maniera di evitare il sinistro. Il dubbio che io ho posto è che nelle medesime condizioni anche ad un medio conducente sobrio e sveglio, poteva capitare la stessa cosa, anzi era estremamente probabile che capitasse. Ho visto quella strada, Tequi romano me lo ha confermato, attraversare quella strada non è stata una leggerezza, ma una follia, una roba diversa dalla vecchietta investita sulle strisce. Poi ovviamente io non emetto sentenze come non ne emettete voi, il giudice dati alla mano dovrà decidere se la condizione del ragazzo ha influito o meno sulla dinamica dei fatti. Certo, ammetto che è facile prendersela con lui visto che oggettivamente ha messo insieme una serie di cose innominabili. Per favore la smettete con gli apprezzamenti personali ? Io non li faccio mai.
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di ezio59 del 24/12/2019 alle 12:37:50Però se per un attimo mettiamo da parte i sentimenti li ad aver torto sono in diversi, il ragazzo non doveva salire e le ragazze non dovevano attraversare.
E' fuori dubbio che se le cose fossero così tutti hanno colpa, ma le due ragazze sono morte e il ragazzo non doveva nemmeno sedersi in auto, altro che viaggiare!. Scrivere che l'omicidio stradale non dovrebbe esserci e fa ****** sono piccolezze di gente senza una coscienza comune.
In risposta al messaggio di Grinza del 24/12/2019 alle 14:59:13Hai perfettamente ragione, è quello che sostengo,
Però se per un attimo mettiamo da parte i sentimenti li ad aver torto sono in diversi, il ragazzo non doveva salire e le ragazze non dovevano attraversare. Sfortunatamente la cavolata delle ragazze è stata fatale e questo rende tragicissima la cosa, non vorrei mai trovarmi in una situazione simile..
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" questo
). Le ho insegnato sulla strada "vera" come si attraversa una strada. Credo che la principale responsabilità dell'educazione, anche stradale, ricada sui genitori e che debba basarsi soprattutto sull'esempio.In risposta al messaggio di SergioRM del 24/12/2019 alle 15:34:35Giusto condivido, prima dell'educazione a scuola, ci deve essere l'educazione dei genitori, come lo fai tu, come l'ho fatto io e sicuramente come lo hanno fatto molti altri ... ma purtroppo non tutti lo fanno nel modo giusto e attento. Se non è un genitore a dirgli ai nostri giovani neopatentati o anche prima, che quando si va in giro o non si beve o si fa guidare chi non ha bevuto e occorre anche che si rendano conto che il resto del gruppo dei loro amici siano coscienti di questo fatto e che se non è così, forse perché non hanno il genitore che lo ha istruito, non escono con quel gruppo ... non facile tutto questo. Sicuramente una sana educazione scolastica o una sana educazione dei propri figli può sembrare inutile a molti, ma sicuramente è un buon inizio.
Riflessione molto personale. Si è saputo (saputo?) solo un po' per volta quello che è successo. Ogni giorno è emerso un nuovo elemento e altri potrebbero emergere. Non mi sento di formulare giudizi, ancora meno di anticiparesentenze. La mia riflessione, in quanto padre, è di altra natura. Non credo molto ai corsi di educazione stradale nelle scuole, perché i ragazzi le seguono... stando seduti. Mia figlia ha imparato i primi rudimenti del codice della strada quando la portavo a guidare in un circuito per bambini (questo). Le ho insegnato sulla strada vera come si attraversa una strada. Credo che la principale responsabilità dell'educazione, anche stradale, ricada sui genitori e che debba basarsi soprattutto sull'esempio. Su un punto mi sento tranquillo. Mia figlia non si sognerebbe mai di guidare dopo aver bevuto. Quando ai tempi dell'università usciva in gruppo con gli amici per una cena, chi avrebbe guidato al ritorno non beveva. Mi sento un po' meno tranquillo su un altro punto. Sì, le avevo insegnato ad attraversare quando era piccola, ma non mi era mai venuto in mente di metterla in guardia dalla pioggia: attraversare con la pioggia, anche sulle strisce, richiede maggiore prudenza perché chi guida ha un minor controllo che sull'asciutto. Lo so bene come motociclista, ma non ne ho mai parlato con lei. Non mi era mai venuto in mente di dirle quello che faccio io: quando attraverso e la macchina a me più vicina si ferma, non proseguo mai senza aver controllato che non sbuchi qualcuno che le stava dietro, come purtroppo può capitare (è capitato a una mia collega: due vertebre rotte). Mia figlia vive lontano da Roma ma stasera ci vediamo tutti. Quasi quasi proverò a sondare il terreno... Buon Natale a tutti voi e ai vostri figli
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)In risposta al messaggio di Tequi del 24/12/2019 alle 11:00:46A me è capitato di dover schivare all'ultimo momento un idiota che viaggiava in bici su una strada ad alto traffico, senza marciapiede, non illuminata, senza dispositivi di segnalazione e per di più vestito con abiti scuri.
Attraversare in quel punto è un suicidio, farlo di notte durante un temporale è ancora peggio. La legge sull'omicidio stradale è una boiata voluta dal popolino vendicatore, lo è non nel caso specifico, abbiamo un ragazzoubriaco e positivo all'alcol test, lo è perchè la legge contempla la guida pericolosa e dopo i 40 gg di prognosi si finisce nel penale qualsiasi sia la dinamica dell'incidente perchè la guida pericolosa la danno sempre quando c'è un incidente. Lo so perchè ci sto passando per un incidente accorso a mio padre lo scorso anno, ha preso un ciclista che viaggiava di notte senza luci su una statale non illuminata, per fortuna non è morto ma ha comunque avuto più di 40 gg di prognosi e nonostante a discapito di mio padre ci siano anche altri testimoni che dicono di non aver visto il ciclista perchè impossibile da vedere ora si trova impelagato in un processo penale che comporta nell'ordine:esborso economico da parte di mio padre intasamento dei tribunali, già scarsamente efficienti, a causa di questi procedimenti idioti.La legge già c'era, prevedeva l'omicidio colposo che comportava fino ad 8 anni di reclusione. Il problema era il fatto che non c'era certezza della pena, bastava applicarla.
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In risposta al messaggio di dani1967 del 24/12/2019 alle 09:20:26Concordo assolutamente e perfettamente con Te !
Tutta la nazione parla del fatto, uno di quegli episodi di cronaca stranamente elevato dalla stampa, quando nello stesso momento capitavano altre tragedie altrettanto dolorose. Ma ci può stare, del resto erano ragazzinee il dramma della loro scomparsa è incredibilmente incommensurabile. Beh, i reo dell'investimento è un cattivo quasi perfetto, ragazzo della Roma bene, giovane e con troppi soldi in tasca, lontano da qualsiasi regola. IN GALERA. Però ... se seggo questo Viene fuori che le ragazze hanno attraversato una strada ad alto scorrimento, la notte, fuori dalle strisce. Ma siamo davvero certi che una persona totalmente sobria avrebbe avuto qualche possibilità di evitarle ? Signori Romani, li qualcuno va a 50 km/h ? Io non conosco il posto ... A me sta legge sull'omicidio stradale continua a far storcere il naso. Francamente a mio avviso sto ragazzo dovrebbe essere sanzionato duramente per le condizioni fisiche con cui si è messo alla guida, ma considerarlo un omicida... Quanto capitato è il peggior incubo per chi è alla guida, ragazzi che si gettano al buio sotto la macchina e tu non puoi fare nulla ... possibile che sia il destino a trasformarti in un omicida ? Il fatto che sia una tragedia incommensurabile non toglie che il comportamento delle due ragazzine è stato altrettanto esecrabile e se non erano in grado di gestirsi non dovevano essere lasciate sole in giro la notte. Il dolore non deve far perdere la lucidità, lo dico io che sono andato a funerali di amici che hanno fatto cavolate colossali.
In risposta al messaggio di SergioRM del 24/12/2019 alle 15:34:35Da motociclista ho cercato di inculcare nella testa di mia figlia anche un'altro aspetto dell'attraversamento che trovo estremamente pericoloso, attraversare davanti ad un mezzo grande tipo furgone o autobus ancora di più se fermo in fila.
Riflessione molto personale. Si è saputo (saputo?) solo un po' per volta quello che è successo. Ogni giorno è emerso un nuovo elemento e altri potrebbero emergere. Non mi sento di formulare giudizi, ancora meno di anticiparesentenze. La mia riflessione, in quanto padre, è di altra natura. Non credo molto ai corsi di educazione stradale nelle scuole, perché i ragazzi le seguono... stando seduti. Mia figlia ha imparato i primi rudimenti del codice della strada quando la portavo a guidare in un circuito per bambini (questo). Le ho insegnato sulla strada vera come si attraversa una strada. Credo che la principale responsabilità dell'educazione, anche stradale, ricada sui genitori e che debba basarsi soprattutto sull'esempio. Su un punto mi sento tranquillo. Mia figlia non si sognerebbe mai di guidare dopo aver bevuto. Quando ai tempi dell'università usciva in gruppo con gli amici per una cena, chi avrebbe guidato al ritorno non beveva. Mi sento un po' meno tranquillo su un altro punto. Sì, le avevo insegnato ad attraversare quando era piccola, ma non mi era mai venuto in mente di metterla in guardia dalla pioggia: attraversare con la pioggia, anche sulle strisce, richiede maggiore prudenza perché chi guida ha un minor controllo che sull'asciutto. Lo so bene come motociclista, ma non ne ho mai parlato con lei. Non mi era mai venuto in mente di dirle quello che faccio io: quando attraverso e la macchina a me più vicina si ferma, non proseguo mai senza aver controllato che non sbuchi qualcuno che le stava dietro, come purtroppo può capitare (è capitato a una mia collega: due vertebre rotte). Mia figlia vive lontano da Roma ma stasera ci vediamo tutti. Quasi quasi proverò a sondare il terreno... Buon Natale a tutti voi e ai vostri figli
In risposta al messaggio di Tequi del 24/12/2019 alle 17:09:49Concordo !
Da motociclista ho cercato di inculcare nella testa di mia figlia anche un'altro aspetto dell'attraversamento che trovo estremamente pericoloso, attraversare davanti ad un mezzo grande tipo furgone o autobus ancora di piùse fermo in fila. Ogni volta che sorpasso un autobus fermo a far scendere le persone (lo dico per i giustizieri della notte.. autobus fermo lato strada, nella sua piazzola, sorpassato a sx rimanendo nella mia carreggiata.. ) lo faccio a passo d'uomo perchè c'è sempre quello che va di fretta e attraversa davanti al muso dell'autobus sbucandoti all'improvviso spesso senza darti neanche il tempo di frenare. La tragedia che ha colpito questi ragazzi e le loro famiglie è immane ma continuare a pensare che a prescindere dal comportamento la colpa sia sempre e solo da una parte non aiuta alla corretta educazione stradale di tutti quelli che le strade le calcano che siano automobilisti, motociclisti, ciclisti o pedoni.