In risposta al messaggio di Giovanni del 31/10/2017 alle 11:16:18
Quando il grano non era probabilmente inquinato, ma chi lo sa, allora non si controllava nulla, la vita media era meno di 50 anni: ora, che mangiamo avvelenato, cancerogeno, inquinato, il vita media è sugli 80 anni. Se vogliamo mangiare tutti, dobbiamo accettare dei compromessi: il grano non cresce spontaneamente e non si salva autonomamente dai parassiti. Quindi pasta, pane, carne, vino, acqua inquinati e vivere fino ad 80 anni o mangiare pulito ma molto poco e vivere fino a 40 anni. Fate voi. Poi ci sono gli ambientalisti di professione atti solo a far danni all'ambiente ed a noi: gli Ogm possono essere una soluzione di mezzo dandoci la possibilità di avere coltivazioni che, in parte, si auto proteggono, ma guai! Fortunatamente l'hanno fatto negli anni 50 col grano, senza questi problemi, perché gli ambientalisti ancora non si vedevano in giro, altrimenti la produzione di frumento sarebbe stata un terzo di quella attuale, con i conseguenti problemi di approvvigionamento; l'hanno fatto negli anni 70 con i pomodori che non marciscono più... ma questo gli ambientalisti non lo sanno. Giovanni
Quando il grano non era probabilmente inquinato, ma chi lo sa, allora non si controllava nulla, la vita media era meno di 50 anni: ora, che mangiamo avvelenato, cancerogeno, inquinato, il vita media è sugli 80 anni..
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Quando la vita media era meno di 50 anni, non c’era cibo a sufficienza, era mal conservato, non c’erano fogne, non c’erano medicinali salvavita, ecc. ecc. ecc.
Non è il cibo irrorato di chimica ad aver allungato la vita. Questo, assieme ad altre componenti (aria, sedentarietà e stress in primis) è la ragione per cui a fronte di un’aspettativa di vita allungata, sta avvenendo da tempo una diminuzione degli anni in salute. (Dati Eurostat)
Il problema di fondo è un solo un numero: sette miliardi…..
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Ci sono un miliardo e mezzo di persone sul pianeta che mangiano in eccesso e sono colpiti da malattie legate a questa sovralimentazione.
Un conto è nutrirsi dal regno animale un altro nel gradino sotto nella catena alimentare.
La mancanza di consapevolezza porta la maggior parte della gente a considerare ciò che si porta alla bocca, come un qualsiasi altro prodotto di consumo: scelta basata da un mix di marchio, estetica e miglior costo.
Particolari per far capire che chi fa uso massiccio di glifosato o altri prodotti chimici, non lo fa preoccupato della gente da sfamare sul pianeta ma semplicemente per produrre di più a costi minori.
//// "Non c’è nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi ci portano non dove dobbiamo arrivare, ma dove vanno tutti” SENECA