In risposta al messaggio di Sandvik del 20/11/2017 alle 12:41:53
Questo e' a tutti gli effetti un cantiere mobile e temporaneo soggetto al rispetto delle normative che ne regolano l'attivita' e ne definiscono le figure in esse operanti con relative responsabilita' tra cui quelle del SoggettoAppaltante (Committente). Mi spiace per la signora, ma... sed lex dura lex P.S.:pero' aveva risparmiato i soldi del Tecnico... e qui mi taccio
In risposta al messaggio di mapalib del 20/11/2017 alle 15:31:43Premetto: mi baso su quanto avete scritto voi, se avete scritto il falso, mal me ne incolga.
A me sembra che la risposta al dubbio sia già contenuta nelle parole della sentenza. La signora è stata ritenuta responsabile non per non aver adempiuto a obblighi formali, dei quali peraltro non si parla, e non per nonaver rispettato le leggi sulla sicurezza che vista la natura del lavoro da fare non era tenuta a conoscere, ma perchè l'operaio lavorava in palesi condizioni di pericolosità rilevabili anche da un comune cittadino. Se vedi qualcuno che cammina bendato in mezzo alla carreggiata non c'è bisogno che tu abbia la patente e conosca il codice della strada per sapere che quella persona è in pericolo. Se poi la strada è tua e non fai niente per eliminare il pericolo, ecco che diventi direttamente responsabile. Alla fine è il giudice che deve valutare se e quanto questa pericolosità fosse percepibile, e in questo caso ha deciso che lo fosse.
http://www.tgcom24.mediaset.it/...
http://www.ilmessaggero.it/prim...
In risposta al messaggio di alexf del 20/11/2017 alle 16:31:32Lo scribacchino non deve sapere nulla di imbracature ma deve chiamare il classico geometra di paese che fa la sicurezza per lui, ovviamente se abilitato. Come lo chiama per avere il permesso, e se questo è un professionista serio, lo avverte.
Mi dispiace Dani ma non sono d'accordo. Ok che la legge va rispettata però, qui nel forum, possiamo discuterne serenamente. Io non parlo del disoccupato che cerca di arrotondare qualche indennità potanto qualche alberoo sistemando qualche tegola ma del professionista che trovo nelle classiche 'pagine gialle' e si presenta con un furgone ben reclamizzato esplicando la sua professione ed i relativi contattati. Questo, per poter esibire e professare deve avere tutte le istruzioni, informazioni e conoscenze che la sua professione richiede. Io comittente, anziano, sprovveduto e magari un po' rinco e che di professione facevo lo scribacchino non sarò mai in grado di riconoscere se la sua imbragatura ha le corrette nomative CE, che il tradatello è correttamente posizionato e neppure posso seguire tutti i suoi movimenti e che il moschettone sia costantemente e correttmente agganciato. QUesto è quanto io contesto, e non si può sparare nel mucchio per colpire quello che non si comporta bene. I vigili, anziche nascondersì dietro l'autovelox, girino per il territorio e sorveglino cosa succede ed ai trasgressori venga data la giusta punizione! Io lavoravo in un'azienda che costruiva nel mondo grossi impianti zootecnici e quando fui inviato in Francia per organizzare l'apertura di un grosso cantiere mi si ventilò l'esistenza di certe nuove richieste da parte di un'ente comunale. Venni così a conscenza di nuove e per noi sconosciute norme sulla sicurezza e, grazie anche all'apporto di un ufficio locale, completammo il nostro primo 'piano di sicurezza e vivibilità' di un cantiere. Tutte cose belle e giustissime ma, il committente, non fu mai coinvolto nella pratica che fu condivisa tra la mia azienda e un apposito ufficio comunale con l'intermediazione di un professionista locale. Naturalmente parlo di parecchi anni fa. Quello che succede qui in Italia è il classico sistema di colpevolizzare tutti con il solo effetto di ricorrere poi nei diversi appelli ingrassando gli avvocati e non riuscire mai a colpire il vero colpevole e, a rimetterci, ci sarà solo la povera vedova.
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/11/2017 alle 15:58:51E vero Dani di quanto dci a proposito delle responsabilità del comune che non ha visto che stavano tinteggiando una casa nel loro territorio, ma è anche vero che dipende dalla grandezza del comune, dalla serietà o voglia di fare controlli da parte de loro funzionari e ... parliamo chiaro, in Italia si sono costruiti degli eco-mostri "senza che nessuno se ne accorgesse" figuriamo una casetta tinteggiata a nuovo.
Premetto: mi baso su quanto avete scritto voi, se avete scritto il falso, mal me ne incolga. Una sentenza come questa è meno stupida di quanto uno creda. Purtroppo è un principio consolidato. Per quanto apparentemente contro-intuitivo,visto che logica porterebbe a quanto dice robvision, è consolidata la responsabilità del committente. Negli anni in cui non era così non c'erano norme più disattese di quelle sulla sicurezza, e per un camperlento che è coscienzioso, ce ne sono 99 che non lo sono, esperienza diretta. IL principio è questo, tu committente, baderai ovviamente ad avere il lavoro finito ad arte al minor prezzo possibile,e quindi non te ne frega nulla se questo vuol dire tagliare sulla sicurezza, e quindi chi taglia sulla sicurezza vince sempre se non muore. Ora, se sei tu ad essere responsabile, forse ci pensi due volte a prendere il primo che passa. Ma la sentenza è ancora più sottile, ovvero, pur essendo tu il responsabile pur avendo dimenticato per ignoranza tu di nominare i responsabili che ti avrebbero parato il sedere, non ti sei nemmeno resa conto che quello che faceva quel lavoratore era palesemente sbagliato non solo rispetto alla norma, ma anche al senso comune. Ovvero nemmeno di fronte a quelle attenzioni di cui parla camperlento, che prescindono dalla legge. Una sentenza che ci può stare. Sulla ignoranza della legge però bisognerebbe fare di più. @campersempre certo che un comune che non si accorge della realizzazione di una tinteggiatura non autorizzata e una ditta che fai lavori senza autorizzazione configura su quella morte delle responsabilità che vanno oltre la vecchietta. Visto che molti nemmeno qui sono a conoscenza che una ritinteggiatura necessità di determinate autorizzazioni, non fosse altro che per il piano colore del comune, forse ci sono un po' troppe consuetudini negative accettate da tutti.
In risposta al messaggio di campersempre del 20/11/2017 alle 17:04:05Forse in molti casi ci possono essere necessità di autorizzazioni paesaggistiche da ottenere dalla Regione
E vero Dani di quanto dci a proposito delle responsabilità del comune che non ha visto che stavano tinteggiando una casa nel loro territorio, ma è anche vero che dipende dalla grandezza del comune, dalla serietà o vogliadi fare controlli da parte de loro funzionari e ... parliamo chiaro, in Italia si sono costruiti degli eco-mostri senza che nessuno se ne accorgesse figuriamo una casetta tinteggiata a nuovo. I Piani del colore come penso saprai c'é a Torino, ma in molte località della cintura no, vedi Collegno, Grugliasco, Moncalieri, forse nemmeno la tua bella Avigliana, anche se hanno dei centri storici di tutto rispetto. Forse in molti casi ci possono essere necessità di autorizzazioni paesaggistiche da ottenere dalla Regione, ma se la costruzione si trova in siti ambientali di una certa importanza.
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/11/2017 alle 16:51:23scribacchino non deve sapere nulla di imbracature ma deve chiamare il classico geometra di paese che fa la sicurezza per lui.
Lo scribacchino non deve sapere nulla di imbracature ma deve chiamare il classico geometra di paese che fa la sicurezza per lui, ovviamente se abilitato. Come lo chiama per avere il permesso, e se questo è un professionistaserio, lo avverte. Anche a me questa legge non piace per nulla, ma i giudici non hanno inventato nulla, e comunque vale parimenti per tutti. Io mi riferivo a un altro topic in cui già si parlava di deroghe di legge a favori di novantenni, sempre nel campo di abusi edilizi. Certo che, posto per vero quanto riferisce campersempre, la questione non si pone, in quante la signora non poteva aver fatto una scia da sola, e se si è rivolta a qualcuno, questo la doveva avvertire dei suoi obblighi di legge. Se invece non ha nemmeno fatto la scia, c'è anche l'abuso edilizio, anche qui deroghiamo perché una povera signora anziana ?
In risposta al messaggio di alexf del 20/11/2017 alle 17:13:20giuro non volevo ...
Forse in molti casi ci possono essere necessità di autorizzazioni paesaggistiche da ottenere dalla Regione AGHHHH Brunooo, allora ce l'hai con me! Sempre per i miei famigerati pannelli fotovoltaici ed abitando vicinoal Brenta ho dovuto chiedere anche il permesso per 'L'impatto ambientale' quindi foto, disegni e scartoffie inviate a Venezia ed atteso i 30gg più 5gg di impegno postale per far intervenire poi l'immancabile 'silenzio assenso'. Io però quell'incartamento l'ho pagato ed a Venezia qualcuno l'ha protocollato ed archiviato e per cosa? Per alcuni pannelli solari che da qualunque parte si guardi la mia casa non ci si accorge di nulla. Abbiamo creato una burocrazia che ci sta asfissiando e non porta a nulla.
In risposta al messaggio di campersempre del 20/11/2017 alle 17:22:31
giuro non volevo ... Hai ragione, ma l'alternativa è andare in qualche altro paese dove c'è meno burocrazia, ma cerchiamola bene perché non è poi così semplice. Ma scusa, per caso hai mica fatto la richiesta dellaagevolazione fiscale per il fotovoltaico? perché se non lo hai ancora fatto preparati che la burocrazia non è ancora finita ... Scusa non volevo girare il coltello nella piaga! Dai che ora risparmi un po' di soldi in energia, se ti va bene magari la vendi pure ... Ciao non farti sangue cattivo che non vale la pena.
In risposta al messaggio di alexf del 20/11/2017 alle 18:05:52Avevo capito che fosse un intervento recente. Comunque bravo complimenti, come giustamente dici tu sarà un fattore positivo per le generazioni future, anche se è una infinitesima cosa rispetto a quello che si potrebbe fare, per te avrà senza dubbio un valore immenso e credo che le tue nipoti ti saranno grate ...
Ahh Bruno, è bello disquisire per queste cose! L'unica cosa che mi soddisfa del mio impianto fotovoltaico è laggere il dato della quantità di CO2 che non ho immesso nell'ambiente. Pensa che uso meno di un terzo dell'energiache produco e le bollette sono più o meno le stesse. Vendo il surplus ma ne lo pagono ad una cifra ridicola. Ormai sono 5 anni che funziona e pure bene ma non sono ancora rientrato nella metà della spesa. Sono soddisfatto perchè penso di aver fatto qualcosa per le future generazioni, per le mie nipotine. Ah, ..quale agevolazione fiscale? Questa mi manca! Il mio impianto risale all'incentivazione del GSE, fatta domanda durante il secondo piano ed avviato a pochi SECONDI dalla scadenza del quarto ed ultimo piano e, questo, grazie appunto alla burocrazia.
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/11/2017 alle 15:58:51Ma la sentenza è ancora più sottile, ovvero, pur essendo tu il responsabile pur avendo dimenticato per ignoranza tu di nominare i responsabili che ti avrebbero parato il sedere,
Premetto: mi baso su quanto avete scritto voi, se avete scritto il falso, mal me ne incolga. Una sentenza come questa è meno stupida di quanto uno creda. Purtroppo è un principio consolidato. Per quanto apparentemente contro-intuitivo,visto che logica porterebbe a quanto dice robvision, è consolidata la responsabilità del committente. Negli anni in cui non era così non c'erano norme più disattese di quelle sulla sicurezza, e per un camperlento che è coscienzioso, ce ne sono 99 che non lo sono, esperienza diretta. IL principio è questo, tu committente, baderai ovviamente ad avere il lavoro finito ad arte al minor prezzo possibile,e quindi non te ne frega nulla se questo vuol dire tagliare sulla sicurezza, e quindi chi taglia sulla sicurezza vince sempre se non muore. Ora, se sei tu ad essere responsabile, forse ci pensi due volte a prendere il primo che passa. Ma la sentenza è ancora più sottile, ovvero, pur essendo tu il responsabile pur avendo dimenticato per ignoranza tu di nominare i responsabili che ti avrebbero parato il sedere, non ti sei nemmeno resa conto che quello che faceva quel lavoratore era palesemente sbagliato non solo rispetto alla norma, ma anche al senso comune. Ovvero nemmeno di fronte a quelle attenzioni di cui parla camperlento, che prescindono dalla legge. Una sentenza che ci può stare. Sulla ignoranza della legge però bisognerebbe fare di più. @campersempre certo che un comune che non si accorge della realizzazione di una tinteggiatura non autorizzata e una ditta che fai lavori senza autorizzazione configura su quella morte delle responsabilità che vanno oltre la vecchietta. Visto che molti nemmeno qui sono a conoscenza che una ritinteggiatura necessità di determinate autorizzazioni, non fosse altro che per il piano colore del comune, forse ci sono un po' troppe consuetudini negative accettate da tutti.
In risposta al messaggio di Sandvik del 20/11/2017 alle 12:41:53Questo e' a tutti gli effetti un "cantiere mobile e temporaneo" soggetto al rispetto delle normative che ne regolano l'attivita' e ne definiscono le figure in esse operanti con relative responsabilita' tra cui quelle del Soggetto Appaltante (Committente).
Questo e' a tutti gli effetti un cantiere mobile e temporaneo soggetto al rispetto delle normative che ne regolano l'attivita' e ne definiscono le figure in esse operanti con relative responsabilita' tra cui quelle del SoggettoAppaltante (Committente). Mi spiace per la signora, ma... sed lex dura lex P.S.:pero' aveva risparmiato i soldi del Tecnico... e qui mi taccio
In risposta al messaggio di ergosum del 20/11/2017 alle 19:12:57Ti intestardisci su tue convinzioni pur avendo trascritto in toto gli articoli.
Ma la sentenza è ancora più sottile, ovvero, pur essendo tu il responsabile pur avendo dimenticato per ignoranza tu di nominare i responsabili che ti avrebbero parato il sedere, Questo è un concetto superato da decennie dalle Norme attuali. Nei grossi stabilimenti industriali degli anni 60-70, veniva nominato un Responsabile della Sicurezza che fungeva da parafulmine per tutte le beghe. Ora il complesso sistema della Sicurezza consente la delega di determinate funzioni ma non sgrava la responsabilità personali delle figure coinvolte. Una tinteggiatura con stesso colore e all'interno di area privata, è una manutenzione ordinaria. Come tutti i lavori che ripristinano solo le condizioni o la funzionalità originale e non apportano modifiche, migliorie, installazioni, ampliamenti, ecc Ma lascerei stare il caso specifico e penserei ai mille lavori su abitazioni, che possono causare infortuni. Se si vuole crescere civilmente occorre che tutti facciano la loro parte e acquisiscano coscienza in tal senso. Ma se per i lavoratori, capireparto, dirigenti, datori di lavoro, RSPP, RLS; ecc c'è la formazione obbligatoria, chi forma il proprietario di casa che non sa nulla di tutto ciò, sui suoi obblighi? Se lo stesso tipo di lavoro, avesse riguardato anziché una privata abitazione la facciata di uno stabilimento, la legge prevede una serie interminabile di adempimenti: coordinatore della sicurezza, P.O.S., DUVRI per interferenza con le attività delle maestranze o altre ditte appaltatrici, DURC per la regolarità contributiva, sopralluoghi, verbali, ecc. ecc. Spesso montagne di carta che nessuno guarda...fino a quando non succede qualcosa e allora si vanno a vedere anche le virgole delle scartoffie.
In risposta al messaggio di morodirho del 21/11/2017 alle 08:37:04Secondo il decreto 81 e smi, non basta nominare il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (od anche quello in fase di progettazione se necessario) per scaricarsi dalla responsabilità. Se ci sono carenze dal punto di vista della sicurezza, il responsabile dei lavori risponde in solido con lui. Il responsabile dei lavori, se non nominato espressamente, è sempre il committente.
alcuni chiarimenti per dire come sono le cose nella mia ''ridente cittadina..... Quando ho dovuto rifare le facciate mi è stato chiesta una documentazione per l'impatto ambientale ( la mia casa confina con la ferrovia),poi ho dovuto specificare il colore ,mi hanno chiesto di chiedere il permesso alle ferrovie(??) e quando ho tinteggiato una parete che confina con il vicino,ho chiamato una impresa con una gru a braccio che potesse raggiungere l'altezza del piano superiore (11 mt) e il vicino ha chiamato i vigili dicendo che manovrando il braccio avevo invaso il suo spazio (aereo) Tutto questo sempre sotto la responsabilita' del geometra che ha mandato le pratiche per i lavori in comune..Devo pero' ammettere che non ho mai subito sanzioni ne richiami di nessun genere ( ed è la rabbia del mio vicino)