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Luca652013
Luca652013
07/07/2013 54
Inserito il 18/08/2013 alle: 11:57:07
'...La scuola, quella tradizionale, è semplicemente un colossale impianto industriale per mezzo del quale si distribuiscono, a chi vuole e a chi non vuole, dosi massicce di anestetico intellettuale, culturale, politico e morale. Il suo prodotto finito è quel cittadino-modello desolante, amorfo e malleabile che è disperatamente incapace di critica, di ribellione e di autoaffermazione. Su questo punto vale la pena di insistere: il diventare un maneggevole e volenteroso suddito è cosa meritoria per la scuola. Il non diventarlo cosa biasimevole. Ne consegue l'opportunità di neutralizzare i recalcitranti e, prima di tutto, separarli dagli altri. Il sistema scolastico fa di tutto per tracciare una chiara linea di demarcazione fra l'area dei remissivi e quella dei sediziosi. Il metodo con cui si arriva a questa selezione è quello delle graduatorie di merito. In base a queste i bambini vengono divisi in categorie: i migliori, quelli così così e recuperabili, e i peggiori, non recuperabili. I migliori, quelli che dimostrano la loro attitudine a raggiungere la licenza, il diploma e poi la maturità e la laurea, sono i bene ammaestrati, gli indottrinati, i manipolabili, quindi i fidati. I peggiori, destinati palesemente a restare senza titoli, senza etichette, senza cultura codificata, diventeranno individui imprevedibili e quindi infidi. Si provvede dunque a incoraggiare i primi in tutti i modi e a respingere i secondi. Se vuole ottenere l'approvazione e il plauso degli adulti, il bambino è pertanto costretto a darsi da fare, in qualsiasi maniera, per entrare nella categoria degli eletti. E' così che nasce quel flagello scolastico che è la competizione. I compagni di scuola non sono più dei compagni, ma della gente da battere nella corsa verso il successo. un gioco stupido e disumanizzante che durerà per tutta la vita, che entrerà subdolamente a far parte della personalità del bambino e che lo porterà a diventare un miserevole scalatore sociale. Un gioco che sostituirà l'arrivismo al rapporto affettivo, la rivalità alla collaborazione, l'egoismo alla generosità'. (Marcello Bernardi)
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virgilio
virgilio
10/08/2003 1369
Inserito il 18/08/2013 alle: 12:50:52
ho sempre avuto l'impressione che la scuola così come è concepita nel nostro paese fosse spesso più utile per gli addetti ai lavori piuttosto che per i fruitori del servizio. a tal proposito mi viene sempre in mente una frase un po' forzata detta da un mio compagno tra i meno conformisti che ad un rimprovero della prof. rispose che gli ultimi a scuola saranno primi nella vita. non è proprio così ma comunque quel ragazzo che tuttora conosco ha una bella azienda ristorativa ben avviata ed un ottima famiglia con 4 bimbi molto rara nelle nostre zone almeno da parte di coppie autoctone. sicuramente qualcuno dei primi dell'epoca tanto considerati non avrà avuto egual fortuna
morodirho
morodirho
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Inserito il 18/08/2013 alle: 13:06:54
quote:Risposta al messaggio di Luca652013 inserito in data 18/08/2013  11:57:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>condivido al 1000% ,vogliono solo che nessuno esca dal ''gregge''[:(][:(]ma di solito chi ne esce è quello che va meglio degli altri ''pecoroni'',questo non solo in Italia.[:(][:(] aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.
Braun48
Braun48
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Inserito il 18/08/2013 alle: 13:37:53
quote:Risposta al messaggio di Luca652013 inserito in data 18/08/2013  11:57:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Condivido poco. La scuola descritta è quella dei miei tempi: se eri bravo diventavi il cocco del maestro/professore, se eri scarso venivi considerato irrecuperabile, messo da parte e perso del tutto. Ora, in classe, spesso si rallenta sul programma per i 'rimasti indietro' e trovo ciò molto democratico. Vi sono insegnanti che sfidano giornalmente sprezzanti genitori, rei di frenare il fulgido avvenire culturale dei propri illuminati figli. Bruno
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marcoalderotti
marcoalderotti
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01/10/2006 9444
Inserito il 18/08/2013 alle: 16:44:23
quote:Risposta al messaggio di Luca652013 inserito in data 18/08/2013  11:57:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Chi ha scritto simili cose ha avuto problemi a scuola,oppure i propri figli hanno avuto problemi,oppure figli non ne ha. Non entro nel merito della scuola perche' sarebbe fin troppo facile parlarne aprendo il discorso con la seguente frase: 30 RAGAZZI PER CLASSE Generalmente,chi ne parla male,sparando a zero su tutti gli insegnanti, la ignora e cerca di giustificare i problemi dei propri figli. Dico solo che riversare sulla scuola i problemi della societa' e darne ad essa le colpe è sbagliato e sinonimo di qualunquismo e approssimazione. I ragazzi passano a scuola 5 ore al giorno cioè un terzo della loro giornata,per 200 giorni all'anno,cioè 2 terzi del loro tempo Il restante periodo sono sotto al responsabilita' dei genitori che forse,parlando come chi ha scritto il primo intervento ne hanno fatto dei caratteriali problematici.

Modificato da marcoalderotti il 18/08/2013 alle 16:46:45
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Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 18/08/2013 alle: 17:19:07
La sQuola[:D], a tutti i livelli, tende ad essere rappresentativa del modello sociale di riferimento. Nel ventennio fascista rappresentava quel modello, prima un'altro, successivamente un altro ancora e non potrebbe (ne dovrebbe) discostarsene perchè, si presume, che quello è il modello che la società ha scelto di seguire. Paesi che in determinati periodi storici hanno abbattuto la sQuola, i docenti, gli studenti e tutto quello che rappresentava la cultura e la scienza (Cambogia e Cina ad esempio, tanto per fare qualche nome e cognome) hanno pagato con l'arretratezza, la povertà economica e culturale e, non ultimo, diritti civili sottosviluppati o inesistenti. Se la sQuola è responsabile di tutto quanto affermato è probabile che nessuno ricordi, ed è merito della sQuola, di cosa era responsabile l'ignoranza e l'analfabetismo... io ricordo ancora mio nonno paterno che 'firmava' con una croce mentre io bambino di otto anni sapevo leggere e scrivere e ricordo anche la sua espressione quando passavo le estati da lui e facevo i compiti delle vacanze... era un misto tra orgoglio e vergogna e non credo fosse orgoglioso del suo analfabetismo.

Modificato da Decimo Massimo il 18/08/2013 alle 17:21:06
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virgilio
virgilio
10/08/2003 1369
Inserito il 18/08/2013 alle: 17:19:32
infatti buona parte delle colpe va all'educazione dei propri genitori che spesso corrono a lamentarsi sommariamente del comportamento degli istruttori ,a prescindere, senza neanche valutare gli elementi.pochi anni fa nella mia vecchia scuola ,a seguito di un rimprovero con conseguente intervento del figlio poliziotto del prof ,il padre del ragazzo in questione uccise l'agente di polizia sparandogli all'uscita della palestra che frequentava.ed io vivo in un paese non certo a rischio dove eventi del genere non sono cosa comune.tuttavia non si può certo negare che come ci sono alunni e genitori difficoltosi esistono parecchi insegnati che sono li come si diceva una volta per scaldare la sedia e diversamente dai sopra citati vengono retribuiti almeno per insegnare a chi li vuole ascoltare. poi se quando si è ragazzi spesso fa più piacere un professore simpatico di uno bravo è un altro discorso ma rimane compito degli adulti dare esempio
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marcoalderotti
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01/10/2006 9444
Inserito il 18/08/2013 alle: 21:21:02
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 18/08/2013  17:19:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> D'accordo con te,ma tuo padre ti avra' raccontato che se andava male a scuola erano botte e non proteste contro i professori...[:)] Effettivamente la scuola degli ultimi venti anni è diventata la fotografia della massa di persone che hanno votato Berlusconi credendo che facesse l'interesse della nazione Analisi perfetta Complimenti... Peccato che in quei pochi anni di governo di sinistra si è continuato a tagliare,usandola come un sistema su cui risparmiare Peccato peccato...[:(]
peg1
peg1
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Inserito il 19/08/2013 alle: 10:39:24
quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 18/08/2013  21:21:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Più che a immagine di un decennio berlusconiano la scuola mi sembra immagine di un clientelismo tipico della sinistra, e di un totale appiattimento delle ideologie, e del merito, una scuola dove un documento no deve essere piu riconsegnato debitamente compilato ma "ritornato" il giorno successivo, dove la prima voce di spesa si chiama spreco, e i compiti non vengono piu dettati o scritti sulla lavagna ma fotocopiati e dove il principale interesse no è piu insegnare, ma preparare gli alunni per superare brillantemente le prove invalsi, inutili all'apprendimento ma utili alla verifica delle capacita di insegnamento delle caste che vi insegnano.... Come sempre si confonde disponibilità economica e capacità e merito.... Ruggero "Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima." (Albert Einstein)
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marcoalderotti
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01/10/2006 9444
Inserito il 19/08/2013 alle: 12:25:49
quote:Risposta al messaggio di peg1 inserito in data 19/08/2013  10:39:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> "Attività: il meno possibile" Questo è quanto leggo nel tuo profilo e quindi immagino che sia la legge che trasmetti ai tuoi figli. Con idee simili,per te va bene la scuola privata,in cui si paga e si passa. Sai,io sono uno di quelli all'antica che pensa che per fare soldi si debba lavorare tanto,non truffare il prossimo sistematicamente. A scuola non ci sono nemmeno i soldi per la carta igienica,dove sarebbe lo spreco ? Fare le fotocopie è una soluzione estrema e comunque serve a risparmiare tempo nelle classi di 30 ragazzi,sai quanto impiega un insegnante a dettare ? Se conosci insegnanti che ne fanno un uso eccessivo vuol dire che il dirigente lo permette,altrimenti basta contarle e una volta arrivati ad un numero Stop. Le prove invalsi le ha fortemente volute il governo Berlusconi,e generalmente vanno male,non so da che scuola tu prenda le tue " conoscenze" Le caste sono nella scuola privata,dove si assume per conoscenza, perche' in quella pubblica si entra per concorsi di merito e si assume su graduatoria. Per quanto riguarda il tuo finale "Come sempre si confonde disponibilità economica e capacità e merito..." Ce lo ha insegnanto Berlusconi che con i soldi si compra tutto: mezzo parlamento,giovani ragazze ecc... BELL'ESEMPIO PER I NOSTRI FIGLI...
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poesiadAmore
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14/09/2010 8274
Inserito il 19/08/2013 alle: 14:35:47
Interessantissima discussione. Non sono pienamente d'accordo con le riflessioni nel senso che trovo che oggi come oggi se è vero che ( e sottolineo se) c'è una tendenza a prediligere i più bravi e quelli che si adeguano all'insegnamento senza spiccare per capacità critiche non è dovuto tanto all'amore per l'omologazione ma al disinteresse, alla poca passione, al menefreghismo di ALCUNI insegnanti forse perchè non motivati e non sempre per una loro colpa. Però è bello leggere certi interventi di addetti ai lavori che vivono la scuola giornalmente e quindi possono parlare a ragion veduta anzichè sparare nel mucchio. Condivido inoltre che certi insegnamenti che ci sono stati dati da una classe politica e in una persona in particolare ha fatto si che raggiungessimo una bassezza e una mancanza di valori che mai abbiamo raggiunto. La cosa che da più fastidio è il sorriso scaltro di questi furboni che mandano in rovina i nostri figli e si proclamano innocenti. Ma qui sto andando fuori tema[V] Quando ero alle superiori io la mia prof di scienze mi ha ripresa dicendomi: tu non ti devi chiedere il perchè delle cose tu devi stupirti di quello che ti dico! Ecco l'insegnante che non vorrei mai che mia figlia avesse!

Modificato da poesiadAmore il 19/08/2013 alle 14:39:21
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xc70
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05/03/2013 2132
Inserito il 19/08/2013 alle: 15:44:30
Una volta tanto, complimenti a Marcoalderotti![:)]
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marcoalderotti
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01/10/2006 9444
Inserito il 19/08/2013 alle: 19:45:00
Riconosco di esserci andato pesante sulla riflessione "Attivita': il meno possibile" Ognuno di noi è libero di pensarla come crede,fare altrettanto e insegnare ai propri figli la sua filosofia Mi scuso con Peg per questo eccesso di critica Rispondendo Poesia D'amore,posso affermare che purtroppo c'è poco da motivare. " al disinteresse, alla poca passione, al menefreghismo di ALCUNI insegnanti forse perchè non motivati e non sempre per una loro colpa" Non pochi sono gli insegnanti che hanno ripiegato,con una laurea,sull'insegnamento e riversano la loro frustrazione sui ragazzi. Per questa gente non c'è modo di attivare la motivazione,magari aumentando lo stipendio... Certe persone non dovevano fare gli insegnanti,perche' non stanno bene in classe e non sono comunicativi... Sono cosi' e resteranno in quel modo Purtroppo non sono tanto pochi,anche se io conosco una realta' molto circoscritta e posso aggiungere che piu' alto è il grado della scuola e maggiori probabilita' ci sono di incontrarne...

Modificato da marcoalderotti il 19/08/2013 alle 19:46:13
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annapasqua
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19/11/2009 3797
Inserito il 19/08/2013 alle: 20:36:54
io sono fuori a da tre anni e quindi so solo quello che mi raccontano i colleghi. so che la situazione non è uguale ovunque, l'Italia è parecchio lunga[:)], sicuramente ci sono problematiche e sacche di spreco, anche se penso sia molto difficile sprecare nelle situazioni in cui c'è sempre meno. si, io ho usato molto le fotocopie, un anno, con la complicità di alcuni genitori, ci abbiamo addirittura fatto il libro di storia e geografia, in questo modo abbiamo potuto usare i buoni per i testi per molti più libri, che hanno anche permesso di confrontare diverse ipotesi. mi ricordo che allora questo modo di procedere si chiamava democrazia. per tacere di tutti i testi di aggiornamento acquistati in proprio perché la scuola non aveva fondi e dopotutto interessavano a me... sinceramente non ho mai visto mio marito, che lavorava per grandi multinazionali, andare ad acquistare penne, matite, carta o qualsiasi altro oggetto inerente il suo lavoro.
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korsara
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26/02/2013 2855
Inserito il 19/08/2013 alle: 21:03:50
La scuola...ce n'è da dire veramente tanto. Credo innanzitutto poca omogeneità nei sistemi di insegnamento ed educazione, anche tra due comprensori vicini ci possono diversità abissali. Per non parlare delle differenze di insegnamento che si possono incontrare tra scuole di città e di paese. Dirigenti e segretari che sembrano dotati di poteri che possono influire sull'insegnamento e sull'atteggiamento di quasi tutti i professori o maestri. Questa è l'idea che mi son fatto da quando i miei figli frrequentano la scuola e da quando mia moglie è collaboratrice scolastica. Vero che, come al solito, tra i professori c'è chi lavora per tre e chi distrugge anche i progressi di altri. Per tornare all'argomento estrapolato dal libro Quando di Marchesini ( http://books.google.it/books?id=2t06I_kybdcC&pg=PT44&lpg=PT44&dq=La+scuola,+quella+tradizionale,+%C3%A8+semplicemente+un+colossale+impianto+industriale+per+mezzo+del+quale+si+distribuiscono,+a+chi+vuole+e+a+chi+non+vuole&source=bl&ots=nJpJJUQcXd&sig=Xoa0nwKFZGSgb9MfzoNNvTsQFxY&hl=it&sa=X&ei=H2gSUtKUCKe14AS_moGQDQ&ved=0CEcQ6AEwBA#v=onepage&q=La%20scuola%2C%20quella%20tradizionale%2C%20%C3%A8%20semplicemente%20un%20colossale%20impianto%20industriale%20per%20mezzo%20del%20quale%20si%20distribuiscono%2C%20a%20chi%20vuole%20e%20a%20chi%20non%20vuole&f=false), che è comunque una memoria di gioventù, mi sembra non sia una realtà delle scuole moderne. Correggo. Il libro dal quale è stato estrapolato il testo è ancora più retrò, si tratta di un edizione del 1980 di Bernardi (nato nel 1922[:0]). Stefano Heleanna Stefano Lorenzo Elisa e ... Nerone

Modificato da korsara il 19/08/2013 alle 21:23:00
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marcoalderotti
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01/10/2006 9444
Inserito il 19/08/2013 alle: 21:52:07
Sprechi,sprechi... Vabbe' che c'è la fissazione degli sprechi nel pubblico impiego ma mi piacerebbe leggere qualche esempio di spreco nella scuola... La questione delle fotocopie,invece va chiarita. Infatti ,in alcuni casi,si fanno decine di migliaia di fotocopie,il tutto perche' gli insegnanti non si trovano bene con i libri che si ritrovano in classe. Dovete sapere che,con la precarieta' che c'è oggi e le cattedre che appaiono e scompaiono,non sempre i docenti hanno in classe un libro con cui si trovano bene. Come spiegare la cosa... insomma, è come un camper,ognuno di noi si trova bene sul suo e trova agli altri mezzi difetti ovunque... Insomma,il libro calza a pennello la personalita' di un insegnante e se questo non si trova in una classe da anni,spesso ha un libro scelto da altri con cui lavora male e sopperisce a questo con le fotocopie,migliaia,decine di migliaia... E le macchine fotocopiatrici si consumano e i costi salgono. Io ho la fortuna di essere in una scuola da venti anni e raramente faccio fotocopie... ma comprendo chi le fa,rientra nella liberta' di insegnamento... Almeno quella,nessun governo ce l'ha levata,anche se ultimamente resta sempre piu' diffcile bocciare un ragazzo che ha l'insufficienza anche nella maggioranza delle materie... E questo è stato il risultato della politica negli ultimi venti anni CHIUNQUE FOSSE AL GOVERNO...
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korsara
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26/02/2013 2855
Inserito il 19/08/2013 alle: 22:12:35
quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 19/08/2013  21:52:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Sprechi ce ne sono come in tutta la carente macchina organizzativa statale. Si può iniziare dagli sprechi per pagare dei precari che dovrebbero sostituire ma che a loro volta vengono sostituiti perchè in malattia. Dallo spreco per le circolari e per la distribuzione delle stesse (solo dall'anno scorso le circolari nella scuola di mia moglie vengono spedite alle mail dei professori). Ai giornali che periodicamente vengono comperati per la scuola. Dagli sprechi per lo Stand-by estivo in strutture che potrebbero essere sfruttate per funzionare e riempire lacune anche in estate. Stefano Heleanna Stefano Lorenzo Elisa e ... Nerone
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dani1967
dani1967
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03/09/2007 31283
Inserito il 19/08/2013 alle: 22:25:58
Facendo mio figlio ancora la materna (privata) e non potendo esprimermi sulla base di notizie frammentarie di nipoti cugini etc ..., per me la scuola è ancora quella che ho fatto io. Ecco, da quell'esperienza posso dire con grande tranquillità che quanto detto in apertura del topic è un luogo comune pazzesco, secondo forse soltanto a quello che vorrebbe le generazioni moderne peggiori rispetto alle precedenti (in questo caso col passare delle generazioni dovremmo già essere oggi più arretrati di un organismo monocellulare). No, mi spiace, ai miei tempi chi andava male non era ribelle, anticomformista, diverso o che, ma non sapeva fare di conto, non spiccicava una parola in lingua straniera, non aveva idea dell'uso dei verbi e spesso quando gli veniva spiegato pensava ad altro, non ascoltava, e a casa non faceva assolutamente niente. Arrivava da famiglie dove lo studio non veniva considerato importante, dove non esisteva un libro a pagarlo oro; era figlio di una cultura dove chi era bravo a scuola tutto sommato era un secchione antipatico sfigato, mentre essere ignoranti e prendere un votaccio era davvero ganzo, da vantarsi (fenomeno in crescita esponenziale oggigiorno). Spesso quelli che andavano male non erano capaci di esprimere idee e opinioni, erano semplicemente disinteressati mentre alla fine chi era che rompeva le scatole, era polemico, contestava i professori ? Guardacaso chi almeno aveva capacità di capire quello che faceva, ovvero chi prendeva voti almeno decenti. Sono passati i tempi dei figli di un mondo rurale che venivano esclusi perché il prof parlava una lingua diversa e se ne fregava. Oggi la TV ha trasformato totalmente la realtà rispetto a quella di 45 anni fa, e ci si deve arrendere che il mondo non è più quello di allora. Non solo, cosa significa essere ribelli ? Forse può valere in un paio di materie in 5 superiore. Quest'idea è ancora figlia del sistema gentiliano che ha cancellato la cultura scientifica dal nostro sistema. Invece di preoccuparci dei luoghi comuni sessantottini dovremmo ricordare che ancora oggi partoriamo, nell'era della tecnologia informatica, generazioni si studenti che hanno paura della matematica e della fisica e che spesso fanno le scelte successive per "evitare" quelle materie. Oggi non subiamo solo la concorrenza dei lavoratori a basso costo manovali, ma di generazioni di indiani e pakistani che con le materie scientifiche entro breve ci surclasseranno. Ecco, se proprio dovessi preoccuparmi, mi preoccuperei di quello. Dopodichè i mali della scuola sono infiniti e potremmo parlarne per ore, tirare fuori le destre e le sinistre, parlare di metodi educativi, di tagli e di sprechi, ma spesso dimentichiamo la funzione primaria della scuola: insegnare a leggere, a scrivere, a fare di conto e dare le nozioni necessarie che servono ai giovani per affrontare la vita. Poco serve l'educazione civica o una libera discussione nella scuola se poi un ragazzo esce che non sa mettere insieme soggetto verbo complemento oggetto, Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 19/08/2013 alle 22:29:22
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marcoalderotti
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01/10/2006 9444
Inserito il 20/08/2013 alle: 14:18:47
quote:Risposta al messaggio di korsara inserito in data 19/08/2013  22:12:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Korsara,per quanto ne so rispondo punto per punto agli sprechi da te elencati. I precari che vengono sostituiti da altri insegnanti... Dunque... io sono un precario e aspetto che qualcuno si ammali per fare supplenza: se io mi ammalo,mentre supplisco,non vengo sostituito da un altro a pagamento,proprio no... Se poi alludi ai precari "storici "che da 20 anni sono nella scuola allora è vero. Se io ,che aspetto da anni di entrare e lavoro regolarmente ma non sono di ruolo,mi ammalo,non ho forse lo stesso diritto ad essere supplito da un altro a pagamento ? Guarda che quando non suppliscono,i danni li subiscono i ragazzi,mica l'insegnante che sta a casa con regolare certificato... Quindi questo è un diritto che tutti i lavoratori hanno,anche solo nel comparto scuola,ogni giorno di malattia ci vengono detratti 8 euro ! ti pare giusto ? Anche a me che prendo 4/5 g per influenza ogni 4/5 anni...? Alla mia scuola,le circolari vengono messe in un quaderno,dove ogni docente firma per presa visione Una circolare = un foglio Da anni dico al Preside di inviarcele per posta elettronica ma sembra che non tutti i colleghi aprano la posta... Se poi in altre scuola,di ogni circolare se ne fa una copia per docente,questo dipende dal dirigente... I giornali che vedi a scuola,vengono inviati gratis dai quotidiani,da noi in toscana arriva " la nazione" " il tirreno " ecc... ma sono tutti gratis e noi insegnanti li usiamo in classe per abituare i ragazzi a leggere la mia scuola,il pomeriggio in cui non ha attivita' didattiche,ospita altri centri giovanili e pure in estate... le scuole che non lo fanno o non anno richiesta o il comune non vuole. Lo sai che la scuola è del comune e non del dirigente..? Gli sprechi,ormai nella scuola,non ci sono piu'. L'unica cosa che potremmo fare noi docenti( compreso nello stipendio) sarebbe quella di organizzare dei SERI corsi di recupero,sia pomeridiani che a fine scuola. Cosa che a parole fanno tutti,di fatto sono un numero esiguo di ore che vengono retribuite come straordinario ai singoli docenti... Se i miei colleghi leggono la mia ultima affermazione,mi mangiano vivo...[:)]
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annapasqua
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19/11/2009 3797
Inserito il 20/08/2013 alle: 14:54:40
attualmente no so, qualche anno fa gli straordinari erano pagati 17 euro lordi l'ora, per un massimo annue di 20 ore. naturalmente venivano pagati l'anno successivo. il che voleva dire farle perché ci si credeva, non certo per guadagno. ho avuto occasione di confrontarmi più volte co colleghi stranieri e in tutte le occasioni come scuola abbiamo sempre ricevuto stima e non ci siamo mai sentiti in inferiorità. parlo per le elementari, ma credo che la scuola italiana possa davvero definirsi "buona" e non certo grazie a chi governa, quanto piuttosto grazie a chi si sbatte tutti i santi giorni e continua a crederci nonostante tutto. certo gli impreparati e i nullafacenti ci sono come in ogni categoria, ma credo siano una minoranza e credo anche che dovrebbero poter essere messi all'angolo, cosa che però non dipende né dai dirigenti né dai colleghi
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korsara
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26/02/2013 2855
Inserito il 21/08/2013 alle: 16:03:51
quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 20/08/2013  14:18:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Marco, vero che gli sprechi nel pubblico sono diminuiti negli utlimi anni. Per precisione gli sprechi da queste parti sono più nell'ambito superiori (quindi strutture amministrate dalla provincia), scuole enormi lasciate per mesi aperte senza essere sfruttate... almeno in quella che dovrebbe essere la loro funzione. Gli edifici comunali vengono usati anche qui, e non con un piano di rientro dei soldi pubblici spesi o investiti. Nella scuola di mia moglie i giornali si acquistavano in edicola e l'utilizzo era sporadico. Altri sprechi sono ad esempio l'utilizzo della struttura nel serale, senza accentrare e quindi utilizzare al meglio personale, energia elettrica e riscaldamento. Paradossalmente si risparmiano dei soldi su carta igienica (mia figlia alle elementari deve chiederla alla maestra e solo per le cose solide), non esitstono salviette per le mani e sapone. Alle elementari mio figlio non aveva una palestra per l'attività fisica e ci hanno fatto pagare per iscrivere i bambini della scuola ad un corso di nuoto negli orari di attività. Stefano Heleanna Stefano Lorenzo Elisa e ... Nerone
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