quote:Risposta al messaggio di flavius inserito in data 18/02/2013 20:40:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io credo che il risarcimento lo possano avere le vittime acclarate nei processi che si stanno tenendo o si sono tenuti, in pratica quello di Casale. Non so se c'è stato qualcosa anche a Balangero. Un risarcimento non può che discendere da una sentenza. Avete capito dove aveva respirato il minerale ?
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson quote:Risposta al messaggio di flavius inserito in data 18/02/2013 20:40:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Che io sappia il risarcimento può esservi solo a seguito di sentenza che riconosce colpe del datore di lavoro che non ha adottato misure di protezione e prevenzione per i lavoratori. Per le tantissime morti per cancro ai polmoni riconducili all'amianto dovute a fibre aerodisperse di cui sono piene le città italiane, nessuno risarcisce. Sono gli "effetti oollaterali" del nostro progresso. Da mettere assieme alle polveri sottili, diossine, atrazine, radiazioni, ecc. ecc.
quote:Risposta al messaggio di flavius inserito in data 19/02/2013 20:45:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Da anni mi sono occupato anche delle morti da amianto per la maggior parte di lavoratori che hanno lavorato nella cantieristica navale, con la raccolta di dati e documentazione, incarichi per consulenze tecniche e per esami autoptici per mesotelioma da asbesto. Il picco dei decessi si presume fra qualche anno, nel 2017 per gli operai che lavoravano 20/30 anni fa sulle navi. Il problema principale è che i dirigenti che allora avevano dai 50 ai 70 anni sono quasi tutti deceduti, quindi morto il reo, il reato si estingue. La vedo molto dura per i risarcimenti che a mio avviso sarebbero dovuti e sacrosanti. Ciao