quote:Risposta al messaggio di macap inserito in data 07/09/2012 15:42:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ho capito ma calcola che il silenzio dei Carabinieri è dovuto al fatto che nessun atto è giunto loro dalla procura e quindi non sanno nulla mentre l'Avvocato (che consulta il fascicolo processuale) sa tutto e anticipando le decisioni della Procura, ti ha chiamato è una prassi che si fa; è probabile che oltre all'"amico" siano coinvolte più persone in concorso con lui e chi fa questi reati informatici commettendo reati in più province (quindi più procure) genera una complicazione di competenze territoriali che non puoi immaginare. Il risarcimento della somma da parte della Banca o Poste non è semplice e immediato (per la Banca è più semplice) perchè attendono che si accerti la frode quindi è legato ai tempi del procedimento ma potrebbero anche non risarcirti ecco perchè è meglio che non ritiri nulla per adesso.
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quote:Risposta al messaggio di Roca inserito in data 07/09/2012 07:19:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> non prenderla come un offesa personale ma chi la pensa come te e' una manna per i truffatori. Non a caso chi perpetua ad esempio le truffe agli anziani pensionati (per me reato da sedia elettrica) si presenta come il classico bravo/a ragazzo/a in grande difficolta' nonostante il suo buon cuore. io penso che chi si trova in difficolta' a reperire il latte ai bambini ruba un pollo al supermercato , non organizza una truffa telematica che richiede tra l' altro attrezzature particolari. Ciao
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di macap inserito in data 07/09/2012 15:42:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> 3) La persona offesa dal reato se ha fatto esplicita richiesta all'interno della denuncia-querela di essere avvertita ha diritto a ricevere avviso della richiesta di archiviazione ed entro 10 giorni dalla notificazione può proporre opposizione presentando a pena di inammissibilità della domanda l'oggetto dell'investigazione suppletiva e i relativi elementi di prova. Senza tale richiesta, la Procura della Repubblica non ha alcun obbligo di comunicare ne l'eventuale rinvio a giudizio e ne tantomeno l'archiviazione del procedimento pen. 4)Non è dato per scontato che il p.m. titolare del proc.pen., abbia delegato all'espletamento delle indagini preliminari l'aliquota di p.g. dei carabinieri. Potrebbero anche essere stati delegati l'aliquota p.g. della guardia di finanza o l'aliquota p.g. della polizia di stato e che questi a mio modesto parere, abbiano sub-delegato una loro sezione informatica/frode o, la polizia postale. Inoltre, nessuno di questi organi di p.g. in fase di indagini preliminari, darà notizie contenute all'interno del fascicolo ne a parte offesa e ne ad avvocati della parte offesa e tantomeno alla parte indagata o a suoi difensori. 6) se i truffati sono tanti, molto probabilmente vi sarà una riunione di proc. penali dai quali, nascerà un unico procedimento penale ed a secondo della località che ha scaturito il reato più grave, esso sarà trasmesso per competenza territoriale alla procura della repubblica di quel luogo. Infine, quando vi è un proc. pen. in fase di indagini preliminari tutti gli istituti bancari centrali e loro filiali ed ivi compreso le poste italiane, devono fornire notizie e documentazione attinente solo all'autorità giudiziaria o agli organi di p.g. da loro appositamente delegati. PS. se vuoi avere notizie sullo stato del proc. penale instaurato dalla tua denuncia-querela, devi recarti nella segreteria della procura della repubblica ove è stata depositata. Se hai la fortuna di trovare una persona in quel momento disponibile forse ti dirà in quale fase si trova quel procedimento penale e chi è stato delegato per le indagini. Approfitta nell'occasione di farti dare anche il numero del procedimento penale, ti potrà essere utile in futuro.
quote:Risposta al messaggio di Roca inserito in data 06/09/2012 07:46:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Salve,facile perdonare quando i soldi sono degli altri[V][V]
quote:Risposta al messaggio di macap inserito in data 08/09/2012 08:05:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> allora il discorso è semplice...decidi quale somma (comprensiva di spese e danni) può soddisfarti, la comunichi al legale dell'interessato, se accetta passi all'incasso firmando una ricevuta, successivamente provvedi alla remissione della querela...il resto per te non è di nessun interesse...
quote:Risposta al messaggio di macap inserito in data 08/09/2012 08:05:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> La tua è una palese contraddizione? Se il tuo obiettivo è essere risarcito dei tuoi soldi e non perseguitare il reo penalmente ci può anche stare. Cosa che personalmente non approvo in rispetto del lavoro che ho svolto e che mi ha dato da mangiare per più di 30 anni. (ultimi dieci passati in una squadra di p.g. presso una Procura della Republica) Ma, asserire di credere in una giustizia giusta bè scusami.... lascia il tempo che trova poichè con la remissione della querela tutto viene interrotto e la giustizia in questi casi, deve fare indietro tutta e rendere completamente inoperoso e completamente inutile tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Ti posso assicurare che sono pochi i casi come il tuo in cui, viene identificata una persona fisica che di sicuro non è quella che ha messo in pratica la frode ma solamente un piccola testa di legno o un semplice prestanome. Tutto ciò, avviene soltanto grazie all'ottima professionalità, serietà ed esperienza nel settore di chi svolge e dirige tutta la mole di indagini che sicuramente, non sono poche. Sia chiaro, questo è solo un mio pensiero poi ognuno è libero di fare quello che meglio ritiene opportuno per se chiaramente in rispetto del Codice Penale e quello di Procedura Penale nonchè quello Civile e deontologico.
quote:Risposta al messaggio di colombina inserito in data 08/09/2012 09:12:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ciò che dici è vero...però, se effettivamente è stata contestata solo la frode informatica, o altro reato perseguibile a querela di parte, e la competenza fosse di un Tribunale lontano da Macap, cosa succederebbe? 1) per riavere il denaro macap deve costituirsi parte civile e nominare un legale che lo rappresenti in loco (altre spese da sostenere) 2) possibilità, tra prescrizioni, amnistie d altro, che l'interessato venga condannato quasi prossime allo zero 3) possibilità che lo stesso venga condannato ad una pena detentiva sicuramente pari allo zero 4) possibilità di avere il denaro a seguito di sentenza di condanna prossime allo zero 5) quasi sicuramente, però, ed ammesso che ve ne sia la possibilità, per averlo deve procedere in maniera coattiva (altre spese da sostenere)... insomma, la convenienza per macap qual'è?...se la giustizia funziona male non è colpa sua...
quote:Risposta al messaggio di ippocampo2009 inserito in data 08/09/2012 09:27:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ok, sono d'accordissimo con tutti i punti che hai elencato d'altronde è una realtà di fatto e, allo stato delle cose, nessuno può asserire il contrario. Però, scusami, sono comunque tutti interrogativi che nascono a monte e cioè ancor prima di sporgere denuncia. Quello che mi preme sottolineare e che quelle poche volte che si riesce ad individuare fisicamente il reo ed averne l'identificazione in atti se non altro, interrompe almeno temporaneamente una organizzazione criminale che approfitta appunto dell'anonimato per continuare a mettere a segno truffe della fattispecie. Se non altro, saranno costretti per un bel pò di tempo a trovarsi nuovi meccanismi e prestanomi o riprodursi altri documenti non a loro riconducibili. Purtroppo, è questo l'unico modo per combattere/neutralizzare seppur in modo temporaneo questo tipo di truffa.
quote:Risposta al messaggio di colombina inserito in data 08/09/2012 09:52:38 (Visualizza messaggio in nuova finestra)Però, scusami, sono comunque tutti interrogativi che nascono a monte e cioè ancor prima di sporgere denuncia.>> Però se macap non avesse sporto querela, non sarebbe stato identificato il reao e quindi egli non avrebbe avuto la possibilità di riavere il denaro...[;)] per il retso, dubito molto che un procedimento penale possa creare problemi ad una organizzazione di tale fatta...
quote:Risposta al messaggio di macap inserito in data 08/09/2012 08:05:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Come hanno tolto il pane di bocca a te anni fa senza tanti indugi e/o problemi tu fai cosi' con loro con un 'ricatto' economico. Visto che loro chiedono a te quella cosa e per loro e' importante e ne hanno bisogno tu fai leva su questo e chiedi il maltolto + valuta cifra equa per la rottura di [8][8] subita. E' ora che la gente paghi... e di tasca propria. Solo cosi' capiscono cosa e' giusto e cosa no. Il perdono lascialo ai preti che e' il loro mestiere, sempre se riescono a farlo visto ultimamente i fatti visti e sentiti. E se al personaggio non va bene.. se ne vada pure a casa sua che e' anche lo stesso. L'italia non ha bisogno di disonesti oltre quelli che gia in larga parte ci sono. Tanto i soldi non li avevi prima e non li hai nemmeno ora.
quote:Risposta al messaggio di macap inserito in data 08/09/2012 19:54:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> se qualcuno preleva illegalmente dei fondi da un conto postale chi ha il danno finale non dovrebbe essere la posta che risarcisce il malcapitato a cui hanno sottratto in modo fraudolento dei soldi dal suo conto ?
quote:Risposta al messaggio di digisnard inserito in data 08/09/2012 22:36:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> "poi ci sono i magistrati che la applicano male tutti impastati di un buonismo vomitevole verso questi stranieri, che ha fatto arrivare questa nostra italietta a quello che è." che lui sia straniero o italiano per me non importa per la decisione di ritirare la denuncia o no. Non credo che l'italia è messa male per gli stranieri che vi vivono. Chi la amministra, fa le leggi e ha fatto il debito pubblico italiano era italiano non straniero.