quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 07/09/2012 21:06:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> chi la pensa come me credo che voglia esattamente quello che volete tutti voi.... i delinquenti in galera! e mi pare pure di averlo gia scritto. io ho risposto soffermandomi sul perdono.... spiegando, se succedesse, perche potrei perdonare.[^] ______________________________________________ e piu facile torcere una manopola che raddrizzare un telaio Roberto
quote:Risposta al messaggio di Roca inserito in data 09/09/2012 12:18:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> per avere i delinquenti in galera servono le carceri e in italia come in altre nazioni sono sovraaffollate e ne servirebbero altre. inoltre c'è un'altra considerazione da fare: si sa che quando uno lascia il carcere esce peggio di come è entrato (perso lavoro se l'aveva, più difficile il riinserimento sociale...) e per questo la probabilità che delinque all'uscita dal carcere è maggiore della probalbilità che delinque prima di entrare in carcere. in questo senso il carcere serve a poco per la società se non scontano un ergastolo vero dove non escono più.
quote:Risposta al messaggio di Roca inserito in data 09/09/2012 12:18:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> per come la vedo io il perdono e' l' ultima cosa alla quale effetivamente si puo' anche ricorrere secondo coscenza. Troppo spesso si tira in ballo il perdono fosse solo per aumentare la tirature. Il giornalista che intervista so sventurato al quale hanno sterminato la famiglia e appena individuato il colpevole e domandano se e' intenzionato a perdonare... ma cosa perdona ? non ha nemmeno fatto 5 minuti di galera e gia' deve perdonare ? il perdono va sopratutto meritato e guadagnato come giustamente ha detto chi mi ha preceduto se uno ha rubato 1000 euro , a distanza di tempo non puo' sperare nel perdono se restituisce solo i 1000 dimostri di accettare su di se il sacrificio che 1000 richiedono impegnandosi per 2000.
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roca inserito in data 10/09/2012 12:53:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Guarda che da una parte io ti invidio, non è facile saper perdonare. 5 giorni fà a Latina, vicino casa mia, un papà ha visto sua figlia di 15 anni essere travolta da un'auto pirata mentre attraversava la strada. Il tizio è scappato via senza prestare soccorso, la ragazza è morta e lui ancora non si costituisce. Hanno individuato la macchina, forse lo acciufferanno. La soddisfazione del papà sarà proprio quella di guardarlo negli occhi e perdonarlo.... Se facessimo come disse qualcuno: "porgi l'altra guancia" a prendere gli schiaffi saremmo sempre gli stessi... Credimi, io non parlo male dell'italia, ho solo una sfortuna: quella di guardare i TG e leggere i giornali, le considerazioni poi mi vengono da se... _______________________________________________________________ Ho una famiglia serena ed un camper.....cosa posso volere di più...!!!
quote:Risposta al messaggio di mondovado inserito in data 10/09/2012 14:30:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di Roca inserito in data 10/09/2012 12:53:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> perdonami [:D] ma non riesco a seguirti... in un post scrivi "chi la pensa come me credo che voglia esattamente quello che volete tutti voi... i delinquenti in galera!" in un altro promuovi il perdono. sono curioso di sapere come coniughi i due pensieri. Ciao
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 10/09/2012 21:48:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> la risposta e nell'intervento di Sergiozh[;)] ma possibile che vita natural durante non vi è mai capitato di perdonare quando il pentimento e d'avvero sincero? potrebbe darsi che questo povero cristo e solo l'ultima ruota del carro... magari si e pentito e cerca di mettersi sulla giusta via per ottenere il permesso di soggiorno e vivere il resto dei suoi giorni con la coscienza pulita. ma potrebbe anche essere il peggior delinquente di tutti i tempi... allora meglio chiuderlo e buttare la chiave. ______________________________________________ e piu facile torcere una manopola che raddrizzare un telaio Roberto
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 10/09/2012 21:48:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Il perdono è un sentimento personale. La pena per un delitto è uno strumento 'sociale'. Sul piano personale ognuno prova ciò che il suo animo gli suggerisce. Sul piano sociale si applicano gli strumenti pensati a tutela del vivere civile. Il perdono non deve diventare sinonimo di assoluzione il NON perdono non deve diventare sinonimo di condanna. Assolve o condanna un giudice non la vittima di un atto criminale; che poi il nostro ordinamento giuridico preveda di non procedere in caso di ritiro di una denuncia può essere discutibile ma non risponde alla logica del 'perdono' ma a quella, molto più pratica, di 'economia della giustizia' infatti solo per alcuni reati questo è previsto. Il sentimento non esclude lo strumento e viceversa ma non vanno mescolati perchè sono su due piani differenti. Ciao
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 11/09/2012 07:26:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> quoto[;)] è dall'inizio del tread che sostengo il concetto.[;)] ______________________________________________ e piu facile torcere una manopola che raddrizzare un telaio Roberto
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 11/09/2012 07:26:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> quindi si può perdonare il gesto ma continuare con l'iter giudiziario senza essere tacciati di incoerenza?
quote:Risposta al messaggio di KryDanLory inserito in data 11/09/2012 10:49:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Come dicevo il perdono è un sentimento personale. Io non mi preoccuperei di ciò che pensano/dicono gli altri circa la coerenza o meno perchè è un mio 'sentire' e non deve rispondere al 'sentire' altrui.
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 11/09/2012 10:54:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> si hai ragione mi sono espressa male, dicendo "tacciati di incoerenza" si poteva fraintendere che al primo posto io metta l'interesse verso il pensiero altrui, chiedo venia, spesso scrivere è molto più complicato che parlare[:D]. E' molto chiaro il tuo discorso sul perdono. Però di fatto si può perdonare con il cuore e pretendere invece di sapere la verità dell'accaduto proseguendo l'iter giudiziario senza che i due sentimenti cozzino[;)][;)]Questo modus operandi è più mio...Comprendo benissimo però che c'è gente che con il perdono riesce ad "archiviare la pratica" e preferisca chiuderla là...io non ci riuscirei ma non per vendetta,ma solo per avere chiarezza sull'accaduto. Un saluto, spero di essermi spiegata meglio[;)]
quote:Risposta al messaggio di mondovado inserito in data 11/09/2012 11:16:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> vale anche per gli italiani o solo per gli stranieri ?
quote:Risposta al messaggio di KryDanLory inserito in data 11/09/2012 11:07:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi trovi perfettamente d'accordo. Io tra l'altro non sono molto sbilanciato verso il perdono per natura e tendo a distinguere tra la colpa e il dolo. Potrebbe anche essere il caso che uno ritira la denuncia per opportunità ma non perdoni per 'sentimento'. [:)]