Servizio militare...

quote:Risposta al messaggio di navarre inserito in data 11/03/2013  11:45:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Credo che oltre ad avere in comune la passione per la cellula-pickup(se non ricordo male) vedo che la pensiamo esattamente allo stesso modo!! Ritengo ogni spesa militare superflua e inutile e quindi naturalmente esosa, aborrendo anch'io ogni impostazione militaristica...purtroppo siamo contro corrente in quanto tutto ciò che ci circonda fa capo alla vita militare ed a tutto ciò che ci sta intorno, definendola il non plus ultra...

6°/84 carrista in friuli. sicuramente in quell'anno da militare ho fatto molte esperienze ma ritengo che quelle perse da civile siano di più e ben più utili. Non mi ha cambiato la vita guidare e sparare con un carro armato, (non)lavarmi con l'acqua fredda, mangiare l'insalata coi vermi, viaggiare sul cassone di un camion o dormire in un letto polveroso. Ricordo tanto tempo sprecato in un ambiente malsano nel quale si incrociavano brave persone ma anche tanti abbuffini, frustrati, assetati di potere e malati di mente nel quale i ragazzi fragili che entravano con dei problemi dopo un anno ne uscivano peggiorati. Un breve periodo di servizio civile lo vedrei più utile e al passo coi tempi. Infatti i miei unici ricordi positivi sono l'aiuto alle popolazioni terremotate del friuli e il servizio di guardia ai seggi elettorali. [xx(] Gianni

So farmi da mangiare e sono abituato a mangiare, o perlomeno assaggiare, di tutto... So rifarmi il letto e pulire casa se occorre... So lavorare in gruppo, anche se preferisco quello individuale... So cos'è il lavoro e il rispetto per il prossimo... Ho spirito d'adattamento, posso lavarmi con l'acqua fredda e dormire sul duro... Non mi fanno paura le lunghe camminate con zaino in spalla... Preferisco sfruttare il mio tempo per cercare le soluzioni, piuttosto che per lamentarmi... Alessandro Classe 1970 - Riformato per insufficienza toracica [:D][:D][:D][:D] Trovo utilissimo il servizio militare...per gli altri [;)]

78° Btg. "Lupi di Toscana" Caserma Gonzaga a Scandicci, 8°Sc./91 incarico 54G Personalmente esperienza utilissima e divertentissima...[:)]

ovviamente non parlo per esperienza diretta, però - sono figlia di chi si è fatto sette anni di guerra e ha acceso candele perchè ai nipoti non toccasse un giorno di militare -sono moglie di un orfano di guerra, che ha dato abbondantemente sia lui sia sua madre, - madre di due obiettori di coscienza che, pur non avendo fatto un giorno di militare, mangiano di tutto, si lavano e stirano le proprie cose, si rifanno il letto, chinano la testa quando devono e vivono quotidianamente situazioni di stress, visto che questo è il mondo di oggi. capisco il rimpianto per la gioventù, capisco che il giocare ai soldatini sia insito nei maschietti, tuttavia trovo che i soldi di tutti si possano spendere in tanti modi migliori che non allenandosi a spartarsi addosso. scusate, probabilmente non interverrò più anche causa lontananza, ma non me la sentivo proprio di condividere tacendo questi elogi ad una crescita che dovrebbe essere ottenuta da tutti semplicemente maturando.

[;)]

quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 11/03/2013  18:19:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> [;)][;)][;)][:)][:)][:)][^]

quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 11/03/2013  18:19:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> [;)] condivido.[:)] Umberto Fermiamoci un attimo, arriveremo prima! (detto tuareg)

classe 1963,2 giorni in caserma a Viterbo,6 giorni all'ospedale militare Celio,steso 2 "nonni"che avevano preso di mira un ragazzo che fisicamente dimostrava dieci anni,sono stato riformato per via di un'incidente in moto ,è stata la mia fortuna altrimenti sarei ancora a Gaeta Personalmente non credo che fare il militare di leva,serva a formare una persona,ho per esempio la storia di mio fratello,carattere più mite e fragile rispetto a mè,l'abbiamo supportato per 15 anni nella causa contro il ministero della difesa,è stata la 5 causa per nonnismo vinta in Italia. marco

la penso esattamente come te; ovvio che non tutti possiamo avere la stessa idea sul servizio militare, io stesso per "colpa" di questo anno "prestato" allo Stato ho perso molte possibilità di lavoro [:(], che dopo un anno non si sono più ripresentate, ma sarà perchè nei Carabinieri facevo un servizio "vero" e non di attesa, moltissime volte sulle gazzelle (in più di una occasione ho rischiato dei conflitti a fuoco durante inseguimenti di rapinatori...una paura indescrivibile [:o)]), per mia fortuna molto ben retribuito [:)] e soprattutto senza aver subito alcun atto di nonnismo, che ho sempre trovato ignobile ed assurdo, per quello che è la mia esperienza, ho trovato l'anno di naja positivo

quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 11/03/2013  19:58:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Sergio

quote:Risposta al messaggio di marcoalderotti inserito in data 11/03/2013  19:58:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> "..Annapasqua... sembra che tu non ti renda conto delle condizioni di molti giovani di oggi,ma dove vivi ?.." [:)][:)][:)] Hai ragione, ci stiamo avvicinando a una realtà sempre più virtuale per allontanarci dalle responsabilità quotidiane, concrete ma scomode. Mi hai anticipato la risposta. Non è vero che chi tace acconsente...chi tace non dice niente[:D] Saluti.

Condivido in pieno con coloro che pensano che l'anno dedicato alla naja sia stata la porta per entrare nel modo degli adulti. Mi dispiace che non ci sia più questa occasione per svegliare qualche bamboccione destinato a restale tale per tutta la vita. Io avrei un'idea: perchè non prestare un anno del proprio tempo o poco meno al servizio pubblico del proprio comune di residenza (protezione civile, vigili del fuoco, servizi sociali, ecc)? Pernotto a casa ed il solo buono pasto pagato dal comune; ovviamente ragazzi e ragazze appena diplomati. Dimenticavo: ho fatto l'ufficiale ma non ho mai rubato nulla; in alcun situazioni ho mangiato m...a ma in altre mi sono divertito. Esperienza indimenticabile. Saluti.

Un anno buttato nel cesso! Perdita di denaro pubblico e privato, parecchi hanno imparato a fumare, bere farsi le canne, alcuni sono tornati ingrassati come maiali, tutti ricordano le gogliardie in camarata pochi con piacere le marce sotto il sole. Personalmente per sentirmi più utile ho optato per l'obiezione di coscienza, umanamente penso di aver imparato molto di più di un soldatino che diceva sempre signorsì signore. Abolire la leva obbligatoria è stato un atto dovuto. Ah dimenticavo: sono diventato adulto, mi sono formato una famiglia contribuisco per il bene della società! Francesco

15 mesi passati a battere i tacchi davanti a dei cocchioni presuntuosi. E dire che ero pure tra i fortunati in quanto facevo l'autista di un colonnello prima e di un Generale poi. 15 mesi sottratti al mio lavoro per fare le fesserie più assurde . Penso che i giovani d'oggi maturino ben prima di quanto maturassimo noi e lo stanno imparando in fretta visto che mentre noi giocavamo alla guerra loro devono quotidianamente combattere la guerra del cercarsi un lavoro[:(!]. Brunoid="size3">id="green"> Chavez: “Se il clima fosse stato una banca, già lo avrebbero salvato”

Beh l'anno di leva vi avrà anche formati ma vi ha lasciati maleducati [;)] Ad una signora non si dice "ma dove vivi", anzi non si dice proprio a nessuno "dove vivi" a chi ha un'idea diversa dalla vostra. Ma dove vivete? [:D][xx(] L'educazione, così come la formazione personale, dipende da molti e svariati fattori. Sta a noi decidere se delegare lo stato( con dispendio di risorse fondamentali ) o se pensare ad un'alternativa socialmente utile. Personalmente sono per la seconda ipotesi. La formazione caratteriale dipende da altri fattori e non è certo una palla gonfiata che ti maltratta che "forma" un uomo, semmai gli inculca ideologie a volte assurde.

quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 12/03/2013  08:40:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Come sempre, ottimo ed abbondante! [;)]

quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 12/03/2013  09:25:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> ECCEZIONALE!![:)][:)][:)] Ma no, a proposito, che dici? ha insegnato la disciplina!!

Se c'è un luogo comune diffuso e che non crollerà mai è quello sulle nove generazioni che non sono come quelle di una volta. Probabilmente quando invecchiamo tendiamo sempre a sviluppare una lettura mitica della nostra gioventù, diventiamo sempre fortissimi, indefessi tombeur des femmes, eroi, privi di ogni umana debolezza. Di tutti i problemi che avevamo connessi alla crescita, alla nostra maturazione etc .. tutti facciamo finta di dimenticarcene. E non vediamo la benché minima qualità dei giovani d'oggi. Io francamente ogni tanto ho a che fare con i ragazzi, e devo dire che la media non mi sembrano ne meglio ne peggio di come eravamo noi, anzi molto sotto certi aspetti sono pure più svegli. L'unico problema odierno è che la nostra generazione di genitori è iperprotettiva per cui sono privi di capacità di movimento in autonomia. E' ovvio che la naja serviva a qui ragazzi che per vari motivi erano da sempre stati reclusi in casa e privati di ogni esperienza di vita. Ma in questo caso lo stato semplicemente suppliva a carenze educative. Io non ho visto una sola persona migliorata dalla naja, se si esclude le persone che erano rimaste per 18 anni barricate in casa. Ma va anche detto che, finita la scuola, se fossero andati a lavorare avrebbero imparato a sbrogliarsela lo stesso col vantaggio che nessuno insegnava loro ad ammazzare e a fregare il prossimo. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Io credo che ognuno si sia fatto la propria esperienza a militare,non credo la ferma obbligatoria sia stata una scuola di disciplina ,piuttosto una scuola di vita ,ma ribadisco ognuno di noi ha avuto la sua storia ,le sue esperienze,il suo modo di affrontare la vita a 19, 20 anni. Ho girato quasi tutta Italia senza TomTom, io che abitavo e abito tuttora in una città che è poco più che un paese, mi ritrovai a girare di notte nel 1981 per la metrò di Roma da solo alle 2300, dove nei tunnel della B c'erano solo barboni e drogati,ed omosessuali che ti aspettavano fuori dalla stazione della Laurentina. Passeggiare per piazza Navona dove i ragazzi romani di avvicinavano per offrire del fumo ,ed io indigeno di Mantova non sappevo neppure cosa fosse! Io che non avevo il telefono neppure a casa perchè era un lusso, sono stato in Calabria venti giorni e nessuno lo sapeva ,io che tornai a casa per Pasqua in autostop da Roma con 300 lire in tasca,non avevo neppure i soldi per pagarmi il bigletto del treno. Poi sul confine in alto adige dove al tempo gli abitanti del posto di dicevano Italien raus caput , dove tiravano le molotov contro la case dei militari di ferma, o facevano saltare i tralicci con il tritolo. Dove più di una volta eri aggredito dagli abitanti perchè militare dove dovevi tirare fuori i gioielli di famiglia tutti i giorni per farti rispettare. Per me un'esperienza che mi ha cambiato si partiva ragazzo e si tornava uomo, ma sicuramente non per tutti , se avessimo tutti la stessa testa porteremmo tutti lo stesso cappello [:)] Al vin l'è la teta di vec

leggendo tutti i post, mi viene da pensaread una cosa. la naja non è servita a nulla a nessuno, visto che i ragazzi di oggi di cui ci si lamenta sono i figli di coloro che hanno fatto la leva. se davvero fosse servita, credo che avrebbero trasmesso i valori anche ai propri figli. io l' ho fatta nel 93/94, mi sono davvero divertito ed ho conosciuto tanta brava gente, ma non mi è servita un gran che. ho perso un anno di stipendio, notti insonni a fare la guardia al nulla, mangiare poco e male, e più importante ,tempo sottratto ai mie cari.