E mancato oggi all'età di 88 anni.
Sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, obbligato a lavorare nei Sonderkommando Auschwitz, squadre composte da internati e destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi mediante gas. Aveva il compito di radere i capelli alle donne gasate prima che passasero per il camino.
Una sua toccante testimonianza:
« Altre volte mi hanno chiesto, per esempio, se qualcuno sia mai rimasto vivo nella camera a gas. Era difficilissimo, eppure una volta è rimasta una persona viva. Era un bambino di circa due mesi. All'improvviso, dopo che hanno aperto la porta e messo in funzione i ventilatori per togliere l'odore tremendo del gas e di tutte quelle persone - perché quella morte era molto sofferta - uno di quelli che estraeva i cadaveri ha detto: “Ho sentito un rumore”. Normalmente quando uno muore, dopo un po' finché non si assesta, il corpo ha dentro dell'aria e fa qualche rumore. Abbiamo detto: “Questo poverino, in mezzo a tutti questi morti, comincia a perdere il lume della ragione”. Dopo una decina di minuti ha sentito di nuovo. Abbiamo detto: “Tutti fermi, non vi muovete”, ma non abbiamo sentito niente e abbiamo continuato a lavorare. Quando ha sentito di nuovo, ho detto: “Possibile che senta solo lui? Allora fermiamoci un po' di più e vediamo cosa succede”. Infatti, abbiamo sentito quasi tutti un vagito da lontano. Allora uno di noi sale sui corpi per arrivare laddove veniva il rumore e si ferma dove si sente più forte. Va vicino e, insomma, là c'era la mamma che stava allattando questo bambino. La mamma era morta e il bambino era attaccato al seno della mamma. Finché riusciva a succhiare stava tranquillo. Quando non è arrivato più niente si è messo a piangere - si sa che i bambini piangono quando hanno fame. Il bambino era quindi vivo e noi l'abbiamo preso e portato fuori, ma ormai era condannato. C'era l'SS tutto contento: “Portatelo, portatelo”. Come un cacciatore, era contento di poter prendere il suo fucile ad aria compressa, uno sparo alla bocca e il bambino ha fatto la fine della mamma. Questo è successo una volta in quella camera a gas. Ci sono tanti racconti, ma io non racconto mai cose che hanno visto gli altri e non io. »id="blue">
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[;)]73 de alvaro IZ2MHT
l' anno scorso sono stato a Dachau...
a mio avviso la realta' delle cose non e' narrata fino in fondo .
cio' che mi ha lasciato perplesso e' la scritta , apposta fuori dalla camera a gas
questa camera non e' stata usata...
chissa' cosa intendono dire ?
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
Io non so come si faccia a non impazzire con le esperienze che ha fatto lui.
Io penso che sarei diventata pazza di dolore, e mi sarei ammazzata in qualche modo: non posso reggere nemmeno i film su questo argomento, figuriamoci se fosse la realtà che vivo...
Shalom Shlomo ! ora riposa in pace
Purtroppo il tempo passa e ne rimangono sempre meno a testimoniare personalmente e contrastare i negazionisti che sempre più spesso tornano alla carica [V][V][V]
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