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____________________________________________________ Si los hombres han nacido con dos ojos, dos orejas y una sola lengua, es porque se debe escuchar y mirar dos veces antes de hablar. (Marquesa de Sévigné)
quote:Risposta al messaggio di impiegatodelvolante inserito in data 24/09/2012 11:43:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ce l'hanno già: i politici _______________________________________________________________ Ho una famiglia serena ed un camper.....cosa posso volere di più...!!!
quote:Risposta al messaggio di cortav inserito in data 23/09/2012 21:58:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Credo lo pagherebbero molto volentieri pur di essere legalizzate come nel resto d'europa! In Italia la legge Merlin chiuse i bordelli trasformando un "lavoro" che poteva essere controllato sia sanitariamente sia fiscalmente ESSENDO ALLA LUCE DEL SOLE in qualcosa di losco in mano a malavitosi, sfruttatori e ovviamente senza controlli sanitari e fiscali. Prof. Antonio Calosci
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 24/09/2012 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sai che bello: mamma, mamma da grande voglio fare la put(ta)na, guadagnerò un sacco di soldi, pagherò tante tasse, e non dovrò nemmeno studiare... spero!! Ed in tempo di crisi come questo offertona speciale paghi una (prestazione) e prendi 3... Oh raga, che figo.... Siano lodate!! _______________________________________________________________ Ho una famiglia serena ed un camper.....cosa posso volere di più...!!!
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 24/09/2012 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sono assolutamente d'accordo con te[}:)][}:)][}:)] Negli altri Paesi ci sono i quartieri a luci rosse, controllati, legalizzati e visitati da medici. Se si è rimasti alla legge Merlin evidentemente fa comodo a parecchi[:(!]Ecco un articolo del 2002: Siamo forse alla vigilia di una nuova regolamentazione della prostituzione nel nostro Paese. Se invece di essere in Italia fossimo in uno Stato completamente laico e tollerante, la cosa verrebbe risolta con soluzioni razionali, come quelle olandesi e tedesche, magari guardando appunto alle soluzioni trovate all'estero. Ma siamo in Italia, Stato laico ma con forti influssi confessionali e con scarsa abitudine a trattare con lucidità temi a carattere sessuale. Le prime bozze di proposte di legge, infatti, fanno presagire la possibilità che si arrivi ad una "regolamentazione" ispirata da una parte da principi xenofobi, dall'altra da personalissimi principi morali (per lo più di stampo cattolico). Non so quale di questi due pericoli sia il maggiore. La xenofobia nell'approccio alla prostituzione andrebbe combattuta definendo un modello razionale di prostituzione che regolamentasse equamente anche la prostituzione straniera: è una cosa ineludibile ma affrontabile senza neppure troppa difficoltà, anche se non voglio qui addentrarmi pure su questo tema. Mi limito a far notare che se si considera la prostituzione come un lavoro e la si regolamenta come tale, la questione "prostitute straniere" si riduce alla concessione del permesso di soggiorno per lavoro. Voglio quindi affrontare il secondo pericolo, quello del moralismo intollerante, perchè esso è stato sostenuto in questi anni da una asfissiante propaganda mistificatoria. Dico subito che le argomentazioni che porto sono piuttosto corpose e dettagliate, perfino prolisse. E richiedono quindi pazienza per chi le vuole esaminare per intero. Ma sono alcune goccie di verità contro un mare di mistificazioni portate avanti in modo quasi indisturbato, in questi anni, da Don Oreste Benzi e da coloro che a lui si ispirano. So che l'affermazione è sgradevole, perchè l'opinione diffusa su Don Benzi è quella di un benefattore delle prostitute, uno verso il quale non si può provare che rispetto, ammirazione e riconoscenza. La mia opinione, invece, maturata dopo lunga riflessione ed esperienze, è decisamente più articolata: tanto di cappello a Don Benzi per l'opera di assistenza a quelle prostitute schiave che ha aiutato ed aiuta; critica molto forte verso la sua impostazione moralistica e intollerante verso la prostituzione; censura senza attenuanti per la sua continua opera di mistificazione, fosse pure in buona fede. Ritengo la sua opera di mistificazione particolarmente grave, perchè cerca di indurre in errore quando si affrontano due domande fondamentali: 1) la questione "prostituzione straniera" è una questione di ordine pubblico, ovvero di criminalità? L'aspetto criminale è così prevalente da giustificare una generalizzata politica unicamente repressiva? 2) anche ammettendo che ci sia una quota, grande o piccola che sia, di prostituzione schiavizzata, se fosse possibile eliminare lo schiavismo, mettere gli sfruttatori in condizioni di non nuocere nè direttamente nè indirettamente alle prostitute, cosa farebbero quelle stesse prostitute ora schiavizzate? Tornerebbero tutte ai loro paesi, si cercherebbero tutte un altro tipo di lavoro o rimarrebbero ad esercitare la prostituzione in piena autonomia? In altre parole: quante di queste prostitute hanno scelto volontariamente di prostituirsi? E quante, perfino quando sono maltrattate, preferiscono continuare a farlo anche in condizioni di disagio piuttosto che cercarsi un molto meno remunerativo lavoro "normale"? Rispondere correttamente a queste domande significa anche rispondere correttamente sul piano legislativo. Don Benzi dice che "tutte sono schiave" e che "nessuna donna si prostituisce per scelta". Ci sono ottimi e concreti motivi per essere certi che Don Benzi sia in clamoroso errore (o menta clamorosamente ...). Rivolgo una preghiera a chi, scorrendo le pagine di questo sito, non se la senta di leggere tutto: legga almeno il (non lungo) capitolo "LE RICERCHE SCIENTIFICHE". Quel capitolo è il cuore di tutto lo scritto che tratta della "Leggenda Metropolitana di Don Benzi", perchè riporta i riferimenti a quelle ricerche che sono imprescindibili per la comprensione del fenomeno della prostituzione straniera e della tratta schiavistica. Questo scritto non esisterebbe se non esistessero quelle ricerche. Se quegli studi non fossero stati fatti o avessero portato a risultati diversi, suffraganti le affermazioni di Don Benzi, non avrei avuto alcun motivo di scrivere queste cose. Ma quegli studi esistono, non li ho fatti io nè li hanno fatti organizzazioni malavitose interessate a coprire lo schiavismo, ma li hanno fatti reputati istituti della cui correttezza nessuno ha mai avuto motivo di dubitare. Spero che questo mio scritto possa essere utile a coloro che vogliono affrontare l'argomento "prostituzione straniera in Italia" senza preconcetti e con la volontà di trovarne una regolamentazione che vada incontro non solo alle esigenze dei cittadini ma anche incontro alle reali necessità delle prostitute stesse e tolga così il terreno da sotto i piedi agli sfruttatori schiavisti. In altri paesi ci sono riusciti, non vedo perchè non ci si possa riuscire in Italia. Jonathan, ottobre 2002
"A chi clitica le azioni degli altli ma non le sue..gli caschi non un collione ma tutti e due.." copyright by Ziopimbo
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 24/09/2012 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Perfettamente d'accordo con Lei prof. Fin da piccolo ho sempre sentito i miei genitori, religiosi fino al bigottismo, criticare senza remore l'ipocrisia della chiesa cattolica in fatto di morale sessuale. E sostenevano: 1) la necessità di introdurre l'istituto del divorzio; 2) l'abolizione del celibato obbligatorio per i preti cattolici; 3) l'abolizione della stupidissima legge Merlin. Come loro la pensavano, e la pensano, la stragrande maggioranza degli italiani. Siamo vittime di un grande equivoco: quello di ritenere l'Italia un paese cattolico. Questo è vero su un piano politico: il potere della gerarchia religiosa è ancora enorme nel Paese. E', invece, clamorosamente falso sul piano sociale: gli Italiani sono un popolo protestantissimo, da molto tempo. E subiscono, ma non condividono, molte norme oscurantiste della nostra legislazione.id="navy"> Saluti, Corrado.
quote:Risposta al messaggio di laroby 64 inserito in data 24/09/2012 14:07:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Anche lo sfruttamento schiavistico della prostituzione è conseguenza diretta della mancata regolamentazione. Come anche in altre cose il proibizionismo è all'origine di comportamenti malavitosi e una fonte di reddito per la delinquenza.id="navy"> Saluti, Corrado.
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 24/09/2012 13:20:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quoto tutto parola per parola! NOn solo si tratta di lavoro nero ed evasione fiscale, ma anche di sfruttamento, di "attentato alla salute" (dei clienti, dato che purtroppo non sono controllate in nessun modo) e di favoreggiamento della criminalita' organizzata che dietro a questa facciata fa poi le peggio cose, partendo dal ricattare le ragazze (o ragazzi che siano), al costringerle a fare certe cose ecc.ecc.ecc. Certo, non e' che il ritorno dei "casini" andrebbe ad eliminare la gente dalle strade...la concorrenza, l'evasione fiscale, il guadagno "piu' facile" portera' sempre ad avere una parte di persone che lavorera' in nero, senza controlli e magari sfruttata, ma affiancando questo ad un controllo rigido per lo meno potremmo risolvere qualcosa dando diritti alle "operatrici del settore". Io la penso così, poi il mondo e' bello perche' e' vario
quote:Risposta al messaggio di mondovado inserito in data 24/09/2012 14:03:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nessuno dice che sia bella una situazione come da te descritta! Ma dimmi, preferiresti che tua figlia facesse tale mestiere in mezzo alla strada, al freddo, al caldo, quando sta male ecc., sfruttata, non controllata, magari violentata, senza diritti e magari alla merce' di chissa' quale maniaco oppure in un luogo stra-controllato, supervisionato, visitata spessissimo e ciclicamente, con i diritti che un lavoratore ha (ferie, malattia, pensione ecc.)? E dimmi, preferiresti che tuo figlio andasse con una prostituta in mezzo alla strada o in macchina in mezzo ad un campo, col rischio di prendere qualche malattia venera perche' lei non e' controllata e col rischio che un rintronato che idolatra " Il Pacciani" vada a rompergli le scatole ? Non tutti quelli che vanno a prostitute possono permettersi una Escort stra fixa da 1000€ "a botta" che ti riceve in casa in vestaglia trasparente e ti fa accomodare in un ambiente accogliente[;)][;)][;)] Ricordiamoci inoltre che spesso chi va a prostitute sono proprio le persone da cui non te lo aspetteresti mai!
quote:Risposta al messaggio di Luca19 inserito in data 25/09/2012 15:01:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Già, in primis quelli che le etichettano come donnacce![}:)][}:)][}:)]
"Sì viaggiare, evitando le buche più dure.."
quote:Risposta al messaggio di impiegatodelvolante inserito in data 24/09/2012 11:43:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Beh, effettivamente una prostituta e' pericolosa quanto un mafioso, uno stupratore, un rapinatore o un violento che picchia la moglie! Non ci avevo pensato! O forse spesso sono persone che vivono ai margini della societa' o, nel caso delle straniere, che vengono attirate da noi con il miraggio di trovare una vita migliore e quando sono qua vengono derubate dei documenti e mandate in mezzo alla strada a prostituirsi contro la loro volonta? O a volte addirittura sono ragazze vendute dalle proprie famiglie per 2 spiccioli pur di tirare avanti lasciandole al proprio destino! Ce ne sono poche che lo fanno perche' gli piace la professione: sono rare, a volte ci si ritrovano a farlo e sicuramente non sono pericolose come un mafioso o un delinquente! Per non parlare di quelle che vengono picchiate dai protettori e mandate in strada anche in condizioni di salute vicino al ricovero! Ricordiamoci che ancora oggi si sente spesso parlare di protitute morte o uccise o dai protettori o dai clienti! Qui da me proprio l'anno scorso ne hanno buttata fuori una dalla macchina in corsa: ha battuto la testa e dopo 3 giorni di agonia e' morta! E non abito in una grande citta', ma in una cittadina di provincia di 100.000 abitanti! All' epoca delle case di tolleranza questo non succedeva, ma giustamente sono tutte delinquenti, al pari dei mafiosi, quindi chissenefrega che ne muore una in piu' o una in meno! Per lo meno c'e' meno rischio che venga la voglia di andarci, no??
quote:Risposta al messaggio di Luca19 inserito in data 25/09/2012 15:11:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ci si lamenta tanto delle condizioni delle donne in Medio Oriente ma poi quando leggo di queste cose mi domando se a casa nostra sia poi così meglio..[}:)][:(!][V]
"Sì viaggiare, evitando le buche più dure.."