CamperOnLine
  • Camper
    • Camper usati
    • Camper nuovi
    • Produttori
    • Listino
    • Cataloghi
    • Concessionari e rete vendita
    • Noleggio
    • Van
    • Caravan
    • Fiere
    • Rimessaggi
    • Le prove di CamperOnLine
    • Provati da voi
    • Primo acquisto
    • Area professionisti
  • Accessori
    • Accessori e Prodotti
    • Camping Sport Magenta accessori
    • Produttori
    • Antenne TV
    • Ammortizzatori
    • GPS
    • Pneumatici
    • Rimorchi
    • Provati da Voi
    • Fai da te
  • Viaggi
    • Diari di viaggi in camper
    • Eventi
    • Foto
    • Check list
    • Traghetti
    • Trasporti
  • Sosta
    • Cerca Strutture
    • Sosta
    • Aree sosta camper
    • Campeggi
    • Agriturismi con sosta camper
    • App Camperonline App
    • 10 Consigli utili per la sosta
    • Area strutture
  • Forum
    • Tutti i Forum
    • Sosta
    • Gruppi
    • Compagni
    • Italia
    • Estero
    • Marchi
    • Meccanica
    • Cellula
    • Accessori
    • Eventi
    • Leggi
    • Comportamenti
    • Disabili
    • In camper per
    • Altro Camper
    • Altro
    • Extra
    • FAQ
    • Regolamento
    • Attivi
    • Preferiti
    • Cerca
  • Community
    • COL
    • CamperOnFest
    • Convenzioni Convenzioni
    • Amici
    • Furti
    • Informativa Privacy
    • Lavoro
  • COL
    • News
    • Newsletter
    • Pubblicità
    • Contatto
    • Ora
    • RSS RSS
    • Video
    • Facebook
    • Instagram
  • Magazine
  • Italiano
    • Bienvenue
    • Welcome
    • Willkommen
  • Accedi
CamperOnLine
Camping Sport Magenta
  1. Forum
  2. Varie
  3. Altro, non sui camper
Galleria

Terremoto danni da edifici, no da terreno

Nuovo
Cerca
SostaGruppiCompagniItaliaEsteroMarchiMeccanicaCellulaAccessoriEventiLeggiComportamentiDisabiliIn camper perAltro CamperAltroExtra
1 20 23
18
StefanoSiena
StefanoSiena
15/11/2007 7649
Inserito il 04/06/2012 alle: 19:35:45
Sismologo: danni dipendono da edifici, no da terreno 04 giugno, 13:46 MILANO - I danni verificatisi agli edifici delle zone colpite dal terremoto in Emilia non dipendono dal terreno, ma dagli edifici, cioe' da come sono stati costruiti e dal rispetto o meno delle leggi antisismiche: e' questa la conclusione cui e' giunto Marco Mucciarelli, docente di Sismologia presso l'universita' della Basilicata che collabora con il Cnr, che ha monitorato i danni agli edifici in tutti i paesi dell'area dell'epicentro del sisma. ''Rispetto ad altri terremoti, come quello dell'Aquila - spiega - in cui c'era stata una risposta molto variabile del terreno da una zona all'altra dell'area, e che ha aggravato ulteriormente i danni in edifici anche ben costruiti, per l'Emilia la situazione e' diversa. Abbiamo riscontrato sul terreno della pianura padana una risposta molto uniforme''. Il che significa che i danni subiti ''dipendono dallo stato dell'edificio. E il fatto che molti abbiano subito danni gravi, induce a pensare che siano stati costruiti male''. A incidere sulla stabilita' degli edifici c'e' anche il prolungarsi delle scosse. ''La prima scossa ha lesionato alcuni edifici in modo visibile e altri in modo non evidente - continua Mucciarelli - Le altre scosse hanno quindi trovato degli edifici indeboliti dalla prima scossa. E' per questo che a Mirandola e Novi hanno prodotto piu' danni, mentre nell'area del ferrarese, dove le ultime scosse sono state meno sentite, sono stati minori''. Per quanto riguarda la liquefazione del terreno, cioe' le miscele di acqua e sabbia salite in superficie dal terreno, ''abbiamo rilevato che si e' verificata solo nel primo episodio sismico - conclude l'esperto - e si e' trattato di un evento molto direzionato. Cioe' tutti i punti di liquefazione sono allineati e vicini tra loro. C'e' quindi da capire se la colpa sta nella deviazione del fiume Reno, che ha lasciato dei sedimenti sul suo letto, o se vi sono altri terreni con lo stesso problema. Su questo la regione Emilia Romagna sta effettuando dei campionamenti''. id="Arial">id="size2">id="blue"> Poichè è da oltre 30 anni che opero nel campo delle costruzioni, voglia dare pubblicamente il mio contributo. Leggendo sul web, ognuno vuole dare la sua versione di verità, c'è chi dice che la colpa è delle costruzioni, chi da la colpa al terreno, chi ancora da la colpa alla deviazione del Fiume Reno ecc... Se ne dicono di fandonie e si sprecano le risposte altrettanto fantasione. La stabilità di qualsivoglia costruzione che essa sia una casa, una chisa, un ospedale, uno stabilimento è legata al rispetto delle leggi della statica. Quando arriva il terremoto che è un movimento di natura dinamica "cozza" con le leggi della statica e pertanto crollano anche edifici che erano in piedi indisrbatamente da 1.000 anni. Non si può certo dare quindi colpa al terreno se gli edifici sono crollati, bensì dalle costruzioni che magari soddisfacevano le leggi della statica ma non quelle della dinamica. Però, costruire su un terreno che non ha le necessarie qualità di portanza, non soffisfa in primis le condizioni della staticafiguriamoci il comportamento in presenza di movimenti dinamici. Quindi torna in ballo il terreno e chi è quindi il colpevole[?][?][?][?] il terreno, le costruzioni o entrambi[?][?][?][?][?][?][?] Per la maggior parte dei casi colpevoli sono le costruzioni, che non hanno i requisiti strutturali per sopportare il sisma, ma se la costruzione è stata realizzata su terreni che non avevano le condizioni statiche, possono esserci "concorsi di colpa"...(ed ecco spiegati il perchè dei danni anche ad edifici costruiti a regola d'arte)... In sostanza quindi, se si vuola ballare con il terremoto, ma non rimanere schiacciati dalle macerie, le costruzioni debbono essere elastiche ma ben ancorate (se sono in legno o in acciaio) e/o molto rigide rigide se sono in muratura o in cemento armato. Quindi non si può e non si deve improvvisare, neppure con l'attribuzione di repsonsabilità... Costuire, come qualsivoglia altra attività, va fatta con i debiti criteri e da persone che sanno costruire, ma spesso si improvvisa... id="size2">id="red"> con simpatia eSSe eSSe �veritas filia temporis�

Modificato da StefanoSiena il 04/06/2012 alle 19:46:44
Kurt
Kurt
-
Inserito il 04/06/2012 alle: 19:56:33
ma quanto gudagano questi lumanari per dire queste stro.. te!! Sara', ma vado sempre a parare sui SOLDi..! Si i soldi... che straguadagnano per non saper un NULLA, e NOI paghiamo. Chiudessero tutti questi studi che dicono solo che il terremoto c'e stato e di che intensita' , pensa che sforzo! Null'altro sanno, e si fregiani titoli di ingnagnieri, dottori ecc. ecc. e noi PAGHIAMO. Quel che voglio dire ora in modo + pacato è che non ci vogliono i luminari per dire che la casa casca perche' non è idoena a sotenere tali sollecitazioni. Vi ricordo che fino al 2003 la pianura padana.. non era sismica o ritenuta tale.. ergo la colpa sempre sui sapientoni ricade! slt
jana
jana
-
Inserito il 04/06/2012 alle: 20:06:08
Amico di mia amica nel ferrarese ha fatto casa antisismica qusi tipo giapponese. Ha tenuto la casa, ha tenuto alla grande, peccato, che sta sprofondando nel terreno. nessuno ha prevvisto, che succede quelfenomeno di sprofondazione del terreno quando acque si dividono dalla terra. Buuuuuu esperti!!
19
Emme48
Emme48
rating

13/01/2006 24197
Inserito il 04/06/2012 alle: 20:10:47
Mah... io non mi occupo di ingegneria civile ma di astronomia. Il pianeta terra è fatto così e noi non siamo suoi conquistatori ma ospiti su di esso accettando di conseguenza le sue leggi. Se vuoi costruire case con la sola stabilità statica vai su Mercurio o sulla Luna. Se ti piacciono i satelliti di Giove prova su Europa o Ganimede ma non su Io che è vulcanico. Se invece vuoi costruire per forza sulla Terra accetta le regole di questo pianeta. Oppure costruisci un capannone industriale antisismico e riempilo di forme di parmigiano impilate su degli scaffali che stanno in equilibrio precario non bloccati ne triangolati tra loro in nessun modo. Dopo basta dare la colpa alla natura ed il gioco è fatto... Marco.
19
Emme48
Emme48
rating

13/01/2006 24197
Inserito il 04/06/2012 alle: 20:16:19
quote:Risposta al messaggio di Kurt inserito in data 04/06/2012  19:56:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Mi dispiace contraddirti. I sismologi, da sempre, considerano la pianura padana zona sismica a causa del sottosuolo (molto studiato grazie a passati studi petroliferi) e a causa della storia che ci racconta di grandi e piccoli terremoti nel tempo anni, decenni o secoli che fossero. Dal 2003 c' stata una riclassificazione politica e non geologica di quelle terre con tanto di insofferenze popolari causate dalla riclassificazione e dall'obbligo di costruire in maniera un po' più costosa di come invece si poteva fare fino a prima del 2003. Marco.
Cornovaglia in Camper - II episodio
Cornovaglia in Camper - II episodio
Belgio e Paesi Bassi in camper
Belgio e Paesi Bassi in camper
Natale in Alsazia
Natale in Alsazia
Cornovaglia in Camper
Cornovaglia in Camper
Reno e Mosella in camper, estate 2025
Reno e Mosella in camper, estate 2025
Previous Next
jana
jana
-
Inserito il 04/06/2012 alle: 21:25:45
Il paese di San Carlo (dalle parti di San Agostino e Buonacompra) sta sprofondando, case antisisimiche o no. Se ne parla poco... Sa sprofondando nella melma che sta uscendo dalla terra, nessuno gliel'ha detto, che puo succedere. E stanno sprofondando anche le case antisismiche.
18
StefanoSiena
StefanoSiena
15/11/2007 7649
Inserito il 05/06/2012 alle: 09:07:43
quote:Risposta al messaggio di jana inserito in data 04/06/2012  21:25:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Oggi si può costruire ovunque o quasi, con i dovuti criteri ovviamente. Se così non fosse, non esisterebbero città, come per esempio Pisa, il cui sottosuolo è per gran parte costituito dai detriti alluvionali dell'Arno, di scarsa consistenza. La domanda è: resisterebbe Pisa ad un evento sismico conme quello dell'emilia-romagna...ma questo è un altro film. Per tornare alla casa dell'amico di tua figlia, è evidente che quel terreno non era idoneo a soddisfare neppure le legge della statica, figuriamoci quella della dinamica.... con simpatia eSSe eSSe “veritas filia temporis”

Modificato da StefanoSiena il 05/06/2012 alle 09:20:48
18
StefanoSiena
StefanoSiena
15/11/2007 7649
Inserito il 05/06/2012 alle: 09:18:37
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 04/06/2012  20:16:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Caro Marco, purtroppo in Italia, amiamo classificarci tra i paesi più evoluti, quando invece non si perde occasione per dimostrare che siamo "africani del nord"...con il dovuti rispetto per gli africani.... Costreuire in maniera ANTISISMICA comporta un incremento di costi che va dal 20 al 25% sul valore delle opere strutturali. Poichè a loro volta le opere strutturali incidono per un 30% sul costo complessivo delle costruzioni, ne deriva che la costruzione ANTISISMICA non comporta aumenti costi in generale non superiore ad un 7-8%. Quindi, non è certo questo valore a fare la differenza. E' inoltre possibile pareggiare i costi di questo 7-8% in più, semplicemente razionalizzando il progetto e/o agire sulle finiture dell'edificio.... Quindi volendo avremmo sicurezza a parità di costi o quasi.... con simpatia eSSe eSSe “veritas filia temporis”
ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 05/06/2012 alle: 09:28:05
Sono d'accordo con Stefano solo in parte. Qui da noi i fenomeni di sprofondamento del terreno sono stati più limitati, vista anche la composizione più solida del sotto suolo, ma ci sono stati lo stesso. In via Campo di Fossa, nelle vicinanze si un fabbricato completamente raso al suolo (se ben ricordo ci sono stati una ventina di morti solo lì), si è aperta una enorme voragine che ha inghiottito anche le auto parcheggiate. Subito dopo il sisma era necessario accedere con prudenza a viadotti e gallerie, perchè si formavano gradini (anche di una ventina di cm) nella giunzione fra il terreno ed il ponte. Alcuni fabbricati, nelle zone "alluvionali", hanno subìto inclinazione. La Pianura Padana è una zona dove il sottosuolo è composto prevelentemente da terreni sedimantari e dove spesso ci sono enormi bacini sotterranei. Lo spostamento delle falde, provocato dal terremoto, può provocare il movimento e la trasmigrazione dell'acqua dei bacini sotterranei, creando quindi zone che, con il passar del tempo, sono destinate ad abbassarsi di livello. Questi fenomeni possono essere lenti (bradisismi) o veloci, quali lo sprofondamento improvviso di una zona. E' quello che purtroppo sta accadendo nelle zone terremotate dell'Emilia. Altro fenomeno osservato è la "liquefazione" del suolo. Nelle zone dove nel sottosuolo c'è sabbia mista ad acqua, può verificarsi tale fenomeno che accompagna quelli di abbassamento del terreno. Naturalmente il tutto è condito da fratture varie degli strati superficiali. Contrariamente a quanto si pensa, un terreno composto in maggior parte da sedimi acquosi, non ammortizza la scossa ma può AMPLIFICARLA. Il principio è quello della risuonanza. Ogni materiale ha la sua frequenza di risuonanza e, se le vibrazioni della scossa raggiungono quelle frequenze, abbiamo l'effetto di amplificazione. Un esempio possiamo averlo osservando la corda di una chitarra che vibra. Veniamo ora ai danni. Certo, sono sempre i manufatti dell'uomo a costituire pericolo. Il terremoto di per sè, anche se traumatico, costituisce un pericolo molto limitato per l'uomo. Il pericolo viene da quello che l'uomo ha costruito non tenendo conto della possibilità di tale evento. C'è da dire però che le costruzioni realizzate fino a qualche anno fa, non tenevano conto dello stato del suolo, se non della sola parte superficiale. Oggi per costruire una casa è necessario fare vari saggi nel terreno, arrivando fino alla profondità di almeno trenta metri; più se non si ha certezza della tenuta del suolo; il progetto dovrà tener conto della tipologia del suolo IN PROFONDITA', prevedendo se necessario la posa in opera di palificazioni in cemento armato atte a raggiungere strati di terreno stabili. Di questo non si è tenuto conto, in passato, nella Pianura Padana, ecco che oggi gli edifici sprofondano, di inclinano e cadono per cedimenti del suolo. E' COLPA DELL'UOMO! Dobbiamo però dire a nostra difesa che, regolamenti a parte, in passato, ai tempi del boom economico, quando c'è stato lo sviluppo effettivo delle zone oggi terremotate, tali tecniche non si conoscevano neppure. Per rispondere a chi pensa che il terremoto può derivare dall'immagazzinamento o prelievo di materiali sotterranei, posso dire che al massimo tali operazioni possono provocare fenomeni di bradisismo o smottamenti localizzati SOLO nella zona interessata da tali operazioni e che, per arrivare a questo è necessario movimentare volumi enormi, quasi impossibili da raggiungere nell'ordinario. Quello che sta avvenendo nella nostra penisola, invece, è straordinario. Per quanto possiamo ricordare, non abbiamo mai avuto fenomeni sismici importanti nell'arco di così poco tempo. La frequenza dei terremoti disastrosi si è sempre aggirata nell'ordine di uno ogni 15-20 anni; la punta minima è stata intorno ai dieci anni. Oggi siamo a tre anni e, studi che ritengo attendibili, prevedono un prossimo sviluppo sismico in sud Italia. La nostra penisola si sta muovendo, spinta dalle falde africane. E' difficile dire quanta energia libererà tale movimento; penso che comunque dovremo imparare a difenderci dal terremoto, anche in zone dove la terra non ha tremato quasi mai, se non di riflesso da sismi lontani.

Modificato da ik6Amo il 05/06/2012 alle 09:36:58
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31280
Inserito il 05/06/2012 alle: 10:16:05
quote:Risposta al messaggio di StefanoSiena inserito in data 04/06/2012  19:35:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> In generale quanto affermato é sempre vero. I Italia dopo quello Irpino tutti i terremoti sono stati terremmotini,i morti sono sempre arrivati per il modo vergognoso di costruire. Ad ogni fase di classificazione i comuni hanno sempre fatto la corsa per non farsi classificare sismici, solo ultimamente si spera si sia messa una quadra. I comuni hanno sempre avuto come missione principale quella di far costruire il piu` possibile, non importa il come o dove. L'importante é che imprese e professionisti del paese (che poi spesso coincidono con gli amministratori) vendano e incassino. A me é proprio capitato di cercare di far rispettare queste norme. Non vi dico gli sgurdi straniti, l'evidente irritazione, la sensazione di essere preso per idiota. E questo proprio sulla valutazione della risposta sismica locale, che solo oggi il pubblico scopre che fa la differenza. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
17
masivo
masivo
rating

24/08/2008 15228
Inserito il 05/06/2012 alle: 10:26:07
Dire che è colpa degli edifici e non del terremoto è dire un initile ovvietà, in pianura padana sapevamo che le probabilità di terremoti del genere erano quasi nulle, dimostrate dal fatto che chiese e edifici secolari erano ancora integri appunto da parecchi secoli, perciò è una cosa che seppur poco probabile poteva succedere, e ce ne siamo preoccupati troppo tardi, ora bisogna prendere ciò che viene e agire in futuro di conseguenza. Io temo che il nostro sistema Italia farà più danni del sisma, dal punto di vista economico, certo non è un buon momento questo però...speriamo in bene e confidiamo nella forza della popolazione Emiliana che conosco bene, in quanto confinante. Poi per il futuro, si parla da molto tempo di grossi sismi e eruzioni vulcaniche al sud, e sappiamo che prima o dopo succederanno, e allora che dobbiamo fare: evacuare intere regioni oppure tutta l'area del Vesuvio? Purtroppo credo che ogni uno di noi debba riflettere su se stesso e agire di conseguenza, decidendo se e come accettare questo genere di rischi, anche a costo di doversi trasferire in altri siti ritenuti più sicuri. Io abito a 10km sopra il Po vicino alle zone colpite, ho amici di quelle zone che pur non avendo subito danni dormono fuori casa, per adesso io dormo in casa pur sapendo che non è antisismica, anche perchè da noi, le cose non sono gravi, solo scuole chiuse per precauzione. Certo da noi nessuno avrebbe mai pensato a una cosa del genere, così grave, razionalmente credo che il peggio sia passato, ma il fattore psicologico rimmarrà per sempre. Ivo
18
StefanoSiena
StefanoSiena
15/11/2007 7649
Inserito il 05/06/2012 alle: 13:00:20
quote:Risposta al messaggio di masivo inserito in data 05/06/2012  10:26:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Caro masivo, mi spiace ma non la penso come te... Sappiamo delle zolle e sappiamo delle faglie che ci interessano, ma non abbiamo fatto tesoro nè delle ricerche scientifiche nè degli avvenimenti. Il terremoto che colpì il Friuli nel 1976, costituiva una anomalia rispetto alle conoscenze che individuavano il rischio solo nella zona a cavallo dell'appennino e doveva far comprendere che il fenonomeno poteva varcare i "confini" ed estendersi anche a zone considerate sicure. D'altra parte anche l'Emilia Romagna, così come il Veneto e la Lombardia non sono certo immuni da terromoti... Se andiamo a vedere nel dettaglio, sono moltissimi i terremoti che hanno riguardato le zona sopra dette e noi percepiamo solo quelli di maggiore intensità....ma i dati dell'INGV dovevano indurre qualcuno a riflettere.... L'anomalia del Friuli, doveva essere il campanello d'allarme per classificare ed estendere i criteri antisismici a tutto il territorio nazionale e non a macchia di leopardo, con i riusltati che vediamo. con simpatia eSSe eSSe “veritas filia temporis”

Modificato da StefanoSiena il 05/06/2012 alle 13:06:44
Kurt
Kurt
-
Inserito il 05/06/2012 alle: 13:10:07
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 04/06/2012  20:16:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> E' una precisazione che conferma che dobbiamo riferici a quelle che ci piacciano o no chiamansi :" Istituzioni". Sono loro che hanno messo nero su bianco il cambiamento. slt
ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 05/06/2012 alle: 15:13:03
quote:Risposta al messaggio di masivo inserito in data 05/06/2012  10:26:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ho timore che purtroppo il peggio non sia passato. Come dicevo prima, noto diverse anomalie nella situazione sismica italiana. A parte un terremoto in Emilia che già si è verificato nel periodo del 1500 e del quale purtroppo non conosco la storia, quello che mi allarma, come dicevo prima, è il susseguirsi di terremoti disastrosi in Italia, a distanza di pochi anni l'uno dall'altro. Se torniamo indietro nel tempo scopriamo che, fra un terremoto e l'altro, c'è sempre stato un cospicuo lasso di tempo; in media dai 15 ai 20 anni, se non addirittura più. Qui stiamo assistendo ad una sequenza che, a distanza di tre anni dal terremoto dell'Aquila, ci presenta un'altra sequenza sismica disastrosa, in una zona dove il sisma era praticamente dimenticato e ripetuto a più riprese, con scosse paragonabili alla prima che dovremmo considerare quella principale. La cosa non mi convince molto. Siamo di fronte ad una reazione sismica diversa dal solito che definirei eccezionale. Come sappiamo le placche africane spingono sull'Italia che reagisce in questo modo, spostandosi verso la chiusura del canale d'Otranto. Studi attendibili profetizzano che, fra qualche migliaio di anni, l'Adriatico non sarà più un mare ma un lago. Ma allora c'è da chiedersi: Che sia aumentata la pressione da parte delle placche africane? E se si, quali saranno gli sviluppi della situazione? Per mia esperienza, avendo visto determinate cose prima e durante il terremoto aquilano, penso che non ci venga detto tutto quello che gli studiosi sanno. Ad es., mi chiedo perchè dalla fine di marzo 2009, fino al terremoto del 6 aprile, nel recinto della caserma di Polizia della mia città stazionava un camper di quelli usati per le stazioni mobili, all'estremità del recinto, alimentato da un cavo di corrente e con la luce interna accesa di notte. Lo so perchè in base a quanto avevo osservato a livello sismico, avevo capito che ci sarebbe stato un forte terremoto e, dalla fine di marzo del 2009, fino al 6 aprile 2009, andavo a dormire in camper e la caserma della Polizia si trovava sul mio percorso. Ma allora le Istituzioni aspettavano il sisma? Molti aquilani si chiedono questo, avendo visto comportamenti istituzionali strani prima del 6 aprile.
18
Clay
Clay
18/02/2007 2185
Inserito il 05/06/2012 alle: 16:29:47
Il problema che in Italia,e non solo siamo tutti fenomeni dopo, mai prima, ovvero si chiude la stalla dopo che i buoi sono scappati. Io abito in periferia di Mn ai bordi della città dove sotto 2 mt di terra c'è sabbia e acqua, non sabbia di fiume s'intende, cioè quella fine grigia quella che da noi viene usata per la malta fine di stabilitura per le rifiniture. Qui le costruzioni sono tutte così da secoli, dai tempi dei Gonzaga, il castello di Mn e del 1200 e modificato nelle mura esterne dagli Austriaci nel 1700 per reggere alle cannonate,al momento non ha subito danni così gravi ma solo piccolezze, il danno più grosso e stato sul campanile sempre adiacente al castello. Ma voglio venire al sodo , io non credo ai vari personaggi televisivi che appaiono in tv solo al momento della disgrazia e li fanno passare per luminari della scienza ,super geologi ,vulcanologi ecc i quali fino ad ieri davano il loro parere favorevole per costruzioni tipo centrali nucleari, depositi di gas sotterranei ecc ed ora si affrettano a smentire . Signori tutto gira intorno al denaro firmano documenti ,danno pareri favorevoli solo per denaro e basta e poi in caso di disastro dicono: Io ho detto che è a basso rischio non che non ci possa essere un terremoto ,dalla serie "intanto mi riparo il didietro " Poi fanno riferimento alle normative del 2003 sulle costruzioni e li mi viene da ridere, voglio proprio vedere che le rispetta visto che le imprese edili "serie" sono ormai un miraggio, la maggior parte sono extracomunitari dove forse qulcuno costruiva case o si è improvvisato qui e poi chissà perchè costano sempre meno. L'Italia è simica ? Si bene allora si prende riferimento al punto più grave o alla scossa più grave avvwenuta in passato e le costruzioni devo reggere almeno 2/3punti superiore che sia in pianura o su alpi o apennini, invece che blaterare su forse ,ma , può essere , ecc ecc. E che Dio ci protegga !
18
ecostar
ecostar
rating

11/01/2007 37101
Inserito il 05/06/2012 alle: 19:13:33
credo che per il miglior sismologo e le migliori ricerche davanti a questi fatti sia una amara sconfitta e sempre lo sarà , spesso mi chiedo a cosa servano tutti quegli studi e ricerche se non sono in grado di tutelarci , io non so esattamente ma lo so solo amrginalmenmte come sia classificata l'emilia romagna e tutte le atre regioni ma so che davanti a questi eventi si è tutti impotenti , eventi che purtroppo non saremo mai in grado di prevedere , francamente a mè non interessa sapere di quale grado sia l'eventuale evento sismico oramai in corso ma interessa sapere con un minimo di errore e certezza quali siano le regioni e terreni più a rischio con un minimo di preavviso prima dell'evento , è giusto investire nella ricerca e guai se non lo facessero ma non bisognerebbe insistere magari sprecando anche fondi di tutti dove sappiamo a priori che sarà una sconfitta , sapere e conoscere dopo o durante l'evento oramai è troppo tardi e saperlo prima credo sia e rimarrà impossibile ma spero solo di sbagliarmi , l'emilia per i sismologhi e loro ricerche è classificata o meglio lo era a basso rischio sismico ma i fatti recentissimi e passati confermano il contrario e questo anche al giorno d'oggi lo sappiamo non dalla ricerca sismologa ma solo durante e dopo l'evento stesso sono rimaste in piedi con pochi danni strutture centenarie mentre altre recenti e recentissime sono crollate o stanno sprofondando , alcune zone interamente distrutte mentre altre vicine solo lesionate o anche immuni eppure in questo ultimo sisma come in tutti quelli precedenti di altre regioni il grado sismico di quelle zone era uguale , purtroppo ho la sensazione che i quatrini di tutta una popolazione indirizzati verso quella tipologia di ricerca a beneficio della nostra tutela siano in parte sprecati ma anche in questo caso spero di sbgliarmi Emiliani - Lombardi tenete duro , la vita continua , preparatevi/prepariamoci alla ricostruzione , oggi avrei dovuto essere con voi ma questo piccolo granello di sabbia è tremendamente colpito da una influenza e dissenteria ma non vedo l'ora di essere di nuovo in mezzo a voi mario
17
masivo
masivo
rating

24/08/2008 15228
Inserito il 05/06/2012 alle: 21:15:18
Premesso che penso anche io che l'Italia vada considerata tutta sismica e si debba costruire di conseguenza, ma per l'esistente che facciamo? Anche ammesso che non ci dicano tutto (cosa molto probabile) e sappiano che più o meno in una determinata zona potrà verificarsi una scossa di rilevante entità, cosa dovrebbero fare? Cosa dobbiamo fare esattamente ora per il sud e per la zona Vesuviana? Ivo
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31280
Inserito il 05/06/2012 alle: 22:58:47
quote:Risposta al messaggio di ecostar inserito in data 05/06/2012  19:13:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> A dire il vero la nuova normativa permette di fare una previsione piuttosto precisa http://www.geostru.com/Geoapp/Parametri-Sismici.aspx Guardate che questo applicativo ci azzecca abbastanza, da delle accelerazioni dello stesso ordine di quelle verificatesi. Uno dei problemi di questa vicenda è che il grande pubblico si è trovato proiettato,dapprima ignaro, in una vicenda che si trascina da circa 10 anni, molto sofferta, con aspetti vergognosi e altri meno. Vicenda che risulta ostica anche per chi l'ha seguita da vicino, ed è un esempio di come in questi anni l'informazione abbia completamente glissato su alcuni aspetti fondamentali della vita politica. Da notare è che i medesimi ragionamenti si potevano anche fare per il terremoto in Abruzzo, ma presi dalle vicende di Giuliani ci si è dimenticati del problemino NTC. Lasciatemi però difendere un pelo la categoria; perché in altre discipline è ammesso che vi sia un progressivo aumento delle conoscenze e invece in questo campo no,tutto doveva essere noto da sempre ? Alcuni aspetti, come l'amplificazione sismica locale, erano pressoché ignoti fino al terremoto di città del Messico del 1985, ovvero 10 anni dopo la scrittura della prima nostra normativa del 1974. Bella l'idea di considerare tutto il territorio sismico. In effetti anche i comuni di cat. IV sono considerati sismici. Francamente farei una petizione per l'eliminazione del par. 2.7 delle NTC. Ma se dovessimo considerare tutto il territorio al pari di Messina quanto credereste che duri ? Costruire tutti gli edifici isolati sismicamente, con un aggravio del 50% dei costi ? Oggi è facile dirlo, ma domani chi lo fa rispettare diventa un "burocrate" che blocca l'economia e l'impresa. Solo oggi si è preso coscienza che si devono indagare i primi 30 metri di terreno (la qual cosa a dire il vero è una "prassi" derivante da esperimenti condotti negli usa senza una vero fondamento: potrebbero essere significativi 25 come 50 metri a seconda dei casi); assicuro che chiedere, come ho fatto io, indagini a 30 metri si veniva fino a ieri additati come pazzi. In questa situazione non si speri di fare solo più costruzioni isolate sismicamente come se fossimo a Tokyo. E forse, aggiungo, sarebbe anche eccessivo, visto che è sufficiente molto meno. Sappiamo tutto ? NO Oggi abbiamo una macrozonazione sismica, ma il campo della microzonazione sismica per ora tutto da affrontare. Da questi indirizzi http://www.protezionecivile.gov.it/cms/view.php?dir_pk=188&cms_pk=17270 si è cominciato a lavorare ma è tutto un immenso lavoro da fare su tutto il territorio. Cosa ne verrà fuori ? Forse di nuovo che dovremmo rivedere qualche aspetto della nostra programmazione territoriale. Lasciatemi dire un'ultima cosa sulla questione capannoni. Sappiamo oramai tutti che a fronte di una discreta tenuta dell'insieme edificatorio dell'Emilia, la vera caporetto spetta a capannoni. Mi hanno raccontato di capannoni crollati a fianco di supermercati senza nemmeno un vetro rotto. Questa storia fa il pari con quanto accaduto quest'inverno con analoghe strutture sotto la neve, e anche con alcune cose che sentii dopo l'alluvione nel Veneto. Con tutta questa storia dei lacci e lacciuoli, delle imprese imbrigliate e legate, col fatto che si deve velocizzare e semplificare,la verità è che in Italia tutto si può fare salvo che dire anche solo be di fronte alla costruzione di un capannone. Se si vuole fare in mezzo a un fiume lo si faccia e si metta una difesa spondale anche se è una cosa sciocca, nessuno guardi come viene fatto etc etc etc ... Insomma, sono degli oggetti intoccabili, di cui è stato riempito il territorio a dismisura per poi avere enormi superfici spesso abbandonate in breve. E oggi scopriamo che sono stati costruiti alla membro di canide. Infine rassicuro: non c'è nessun aumento dell'attività sismica o del movimento delle placche tettoniche negli ultimi anni, anzi, forse siamo molto lontani da terremoti seri come quello Irpino o quello di Messina. Noi siamo si un paese sismico ma ricordiamo che i nostri terremoti fanno ridere se raffrontati ad esempio con quelli di Java e Sumatra. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 05/06/2012 alle 23:05:20
18
ecostar
ecostar
rating

11/01/2007 37101
Inserito il 06/06/2012 alle: 00:15:32
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 05/06/2012  22:58:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>ho sempre rispettato l'evolversi di questa tipologia di ricerche e spero di continuare ma da quello che ho capito dal tuo interessantissimo intervento che apprezzo pur non essendone all'altezza mi sembara di capire che quest'ultimo sisma non sia un vero e proprio terremoto ma una situazione anomala , ora da inespreto in merito mi vien da chiederti il perchè non sia stato possibile prevederlo o quantomeno sospettare di una situazione anomala imminente , questo è quello che intendevo nel mio precedente intervento che detto in lettere terra terra è come dire a cosa serve monitorare un scorreggia quando oramai la puzza è divulgata come ti ho detto io non sono all'altezza della situazione ne di affrontare una discussione del genere e l'evolversi lo lascio volentieri in mano a voi esperti ma fateci sapere tenendoci informati anche se per voi in un certo qual modo ci sarà qualche bastone tra le ruote che per una ragione o per l'altra vi creerà impedimento , fete in modo che chi si fida di voi come il sottoscritto non vengano strane senzazioni ho letto il tuo intervento con grande interese e spero di leggerne altri altrettanto interessanti , anche un profano come mè sarà in grado di capire e apprendere chiudo con un semplice e umile grazie mario
18
StefanoSiena
StefanoSiena
15/11/2007 7649
Inserito il 06/06/2012 alle: 08:24:27
quote:Risposta al messaggio di dani1967 inserito in data 05/06/2012  22:58:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ma se dovessimo considerare tutto il territorio al pari di Messina quanto credereste che duri ? Costruire tutti gli edifici isolati sismicamente, con un aggravio del 50% dei costi ? id="Arial">id="red"> Caro Dani, a parte che un aggravio di costi del 50% per le costruzioni antisismiche è un valore esagerato...si aggira dal 20 al 30%...ma se anche fosse il 50% è sempre comunque riferito alla parte strutturale non all'intero costo di costruzione. La struttura nuda e pura incide per circa il 30% sul complessivo, quindi anche un aumento del 50% sulle strutture sarebbe un 15% sul complessivo. Ti faccio un esempio: di norma, la costruzione di un edificio di media rilevanza, impiega perlomeno un paio di anni, ma con una ottimale pianificazione dei lavori che permettesse di completerali con tre mesi di anticipo già avremmo un risparmio del 4,2%, quindi se unissimo questo fattore ad una sistematica semplificazione progettuale, non sarebbe difficile recuperare i maggoori costi, dando garanzie antisismiche ed opere di identica qualità e caratteristiche. Il problema cari amici è un altro, in Italia come qualcuno ha detto, si diventa tutti esperti quando c'è un emergenza o un fatto mediatico, poi tutti si torna nel guscio come le chiocciole.... Succede per la giustizia (è trantanni che si parla di farla funzionare e nessuno la fa funzionare), succede per le riforme istituzionali (anc'esse è da trentanni che sappiamo che ci vogliono e nessuno le fa) e così per l'antisismica...ci ricordiamo della cosa solo quando vengono i terremoti.... con simpatia eSSe eSSe “veritas filia temporis”

Modificato da StefanoSiena il 06/06/2012 alle 08:29:13
18
dani1967
dani1967
rating

03/09/2007 31280
Inserito il 06/06/2012 alle: 11:40:02
quote:Risposta al messaggio di StefanoSiena inserito in data 06/06/2012  08:24:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> La tua valutazione è per una costruzione che rispetti le ordinarie norme sismiche. Io parlo di edifici isolati sismicamente http://it.wikipedia.org/wiki/Isolatori_sismici Usati nelle situazioni sismiche più disperate. Ammetto però di averla sparata li per i costi, che è una cosa di cui non mi occupo. @ecostar Non vorrei che avendo messo in piedi degli elementi MOLTO tecnici di aver fatto confusione. Cerco allora di semplificare. IL presente terremoto non ha nulla di inaspettato dal punto di vista tecnico scientifico. C'erano i dati storici e geologici a supporto. L'unico vero problema è che questi studi sono relativamente recenti e che quindi sono stati trasformati in norma molto di recente. Sul sito della regione Emilia si trova la carta sismotettonica al 250.000 della regione, pubblicata nel 2005, che delinea alla perfezione la situazione verificatasi. Ovviamente dice COSA e DOVE può capitare ma NON quando (inteso in come dove quando), la qual cosa non è prevedibile. Applicativi online permettono di definire cosa può accadere in ogni punto del territorio, per cui di nuovo QUANTO e DOVE, ma non QUANDO. Questi applicativi come tutte le cose di umana origine sono soggetti ad errore, ma in questo caso ci sono andati vicino, per cui sicuramente chi ha sviluppato questo sistema per questa volta ha tirato su un bel respiro. Certo che è una bella sfortuna beccarsi la massima botta possibile. Questo vale per tutto il territorio nazionale. Oggi tutti sappiamo bene dove e quanto ma non il quando. Secondo me è inutile scervellarsi sulla prevedibilità dei terremoti. Ammettiamo che si sappia che forse nel norditalia si potrebbe verificare un terremoto. Cosa facciamo, evacuiamo per una settimana 20 milioni di persone ? E se poi capita nulla ? Ritorno a noi. Lo scandalo unico è stato il lunghissimo periodo di "regime transitorio" che ha permesso di posticipare la piena applicazione delle nuove norme. Gli studi non sono finiti e non finiranno. Gli studi di micronazione sismica sono ancora da fare e sarebbe il caso che si verificasse, ognuno per i propri paraggi, se davvero vengono effettuati. Secondo me la soluzione è solo una. Comportarsi come se per chiunque domani arrivasse il terremoto limite previsto. Quindi tassellare i mobili ai muri, evitare di piazzare la treccani sopra il letto del figlio, etc ... E sopratutto, le case non sismiche dovrebbero valere molto meno delle altre. Vorrei aprire un altro fronte. All'estero è ORDINARIO fare esercitazioni antincendio, antisimiche, etc ... Da noi questo non avviene mai, a meno che non si facciano megasimulazioni a scala regionale con immensa spesa pubblica. Perché da noi non si fa mai ? Far esercitare in ufficio piuttosto che a scuola l'evacuazione, il terremoto etc indurrebbe tutti a ragionare SEMPRE su questi temi. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 06/06/2012 alle 11:41:34
SostaGruppiCompagniItaliaEsteroMarchiMeccanicaCellulaAccessoriEventiLeggiComportamentiDisabiliIn camper perAltro CamperAltroExtra
Come-scegliere-il-camper
2
164k Facebook
342k Instagram
42,6k TikTok
72,6k Youtube
CamperOnLine - Copyright © 1998-2025 - P.Iva 06953990014
Informativa privacy
Loading...

Accedi

Recupera Password
Nuovo utente

Vuoi eliminare il messaggio?

Sottoscrizione

Anteprima

PREFERENZA

Il messaggio è in fase di inserimento.

loading

CamperOnLine

Buongiorno gentile utente,

da oltre 20 anni Camperonline offre gratuitamente tutti i suoi servizi
grazie agli inserzionisti che ci hanno dato la loro fiducia, permettici di continuare il nostro lavoro disattivando il blocco delle pubblicità.

Grazie della collaborazione.

Azione eseguita con successo

Azione Fallita

Condividi

Condividi questa pagina con:

O copia il link