In risposta al messaggio di Rascal del 29/02/2020 alle 12:18:19Non è che ci siamo dimenticati come fare le cose, è che per noi produrre quelle cose non è conveniente, è più conveniente farle produrre agli altri dove i salari sono una ciotola di riso e dell'acqua, e poi rivenderli qui con il giusto margine di guadagno.
Con l'avvento dell'era virus si sono scoperte cose impensabili, tra le tante i farmaci generici alcuni sono prodotti in cina, le materie prime per la produzione farmaci son pure esse fatte in cina, la componentistica in buonaparte pure essa è fatta in cina, computer, decoder, valvolame per idraulica, utensili, macchinari vari ecc. ( l'elenco e molto lungo e non finisce qui ) sempre tutto fatto in cina come se noi europei ed italiani non fossimo più capaci di fare niente. Ci siamo dimenticati del nostro passato ed abbiamo distrutto tutto quello che dava lavoro e faceva crescere la nostra economia. L'unica persona che ha capito cosa è successo ed ha bloccato questo processo è stato Trump con i suoi dazi ha impedito che gli USA facessero la fine dell'europa totalmente dipendente come un drogato dalla produzione cinese. Mi sto chiedendo chissà se quello che sta succedendo farà ripensare ai big questa politica sbagliata e miope e riporterà in europa ed italia un po di lavoro sopratutto per le nuove generazioni che hanno con questa realtà un futuro molto nero.
In risposta al messaggio di Armando del 29/02/2020 alle 14:22:54sei andato a parare sul concetto che ponevo stamattina dicendo 9 container su 10 tornano in cina vuoti.la globalizzazione sinonimo di progresso si sta dimostrando a mio parere errore enorme.tornare completamente indietro sarà difficile se non impossibile a meno che veramente ci si ponga il concetto di vivere la vita in senso vero e non solo computer ultimo smartfone ecc. speriamo intanto di uscire fuori da sto virus senza tutte le ossa rotte.per il resto ci vorrebbero i sindacati in cina ma campa cavallo.ho fatto trasporti per circa 50 anni e ho visto zone tipo prato padova milano dove intere strade con capannoni di cinesi lavorare tipo medioevo sporcizia lasciamo perdere tutti vedono ma lasciano andare.diventeremo razzisti volente o nolente.
Forse nel concetto di convenienza a suo tempo si sarebbe dovuto tener conto del valore del know-how che, dislocando produzioni nostre in Cina, di fatto gli passavamo gratis .. anzi pagandoli pure.Questo ha alimentato, neglianni seguenti, una concorrenza che ci ha messo e ci mette tuttora in enormi difficoltà. Magari ci saremmo arrivati lo stesso prima o poi, ma certo abbiamo affrettato un processo che, avvenendo invece più tardi quando ci fosse stato un certo riallineamento dei costi, avrebbe potuto essere meno dirompente.