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morodirho
morodirho
-
Inserito il 22/12/2012 alle: 10:25:50
vorrei suggerire a tutti i camperisti la lettura di un libro recente : IL COMANDANTE E LA CONCORDIA di ALESSANDRO GAETA, un libro che ho letto in 2 giorni e racconta in modo obbiettivo il naufragio della nave e le responsabilita' di molte persone e mette il comandante sotto una luce piu' vera dopo il massacro mediatico a cui è stato sottoposto. naufragar m'è dolce in questo mare moreno
albertoalberto
albertoalberto
-
Inserito il 22/12/2012 alle: 23:33:59
forse è innocente all'85%? tutto il resto è noia
morodirho
morodirho
-
Inserito il 23/12/2012 alle: 09:10:19
quote:Risposta al messaggio di albertoalberto inserito in data 22/12/2012  23:33:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>leggendo il libro,che presenta una ricostruzione rigorosa dell'incidente,viene riconosciuto l'errore di schettino relativo alla velocita' elevata nei pressi della costa ,ma l'errore che ha causato il naufragio è stata la virata a dritta fatta all'ultimo istante che è la causa diretta dell'incidente.Sicuramente un errore che pero' puo' capitare a tutti,per il resto il suo comportamento è stato piu' che regolare anche nel riuscire ad incagliare la nave sugli scogli,tra l'altro quelli a terra che in casi simili dovrebbero dare un aiuto non l'hanno fatto ,in piu' è stato anche aggredito in un momento difficilissimo per un comandante che vede affondare la ''sua ''nave e che sta facendo tutto il possibile per portare a terra i passeggeri.Questo è il risultato delle indagini ,per questo motivo hanno concesso gli arresti domiciliari ma personalmente penso che sia stato presentato come un incompetente e codardo e non mi sembra giusto.Comunque chi leggera' il il [:)]libro potra' trarre le dovute conclusioni.Buona lettura e auguri a tutti, lettori e non. moreno. naufragar m'è dolce in questo mare moreno
albertoalberto
albertoalberto
-
Inserito il 23/12/2012 alle: 12:26:03
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 23/12/2012  09:10:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>vengo da una città di mare e so che con il mare non si schera. la responsabilità è tutta di schettino, in quanto comandante. se non ci fosse stata la virata a dritta, si sarebbe schiantato di prua contro gli scogli. il comandante è lì per comandare e non farsi giustificare dagli eventuali erriri altrui. p.s. chi ha disabilitato i sistemi di sicurezza e allarme? di certo non il mozzo. schettino è colpevole di: disastro ambientale, strage, naufragio. per non parlare dei milioni di euro che ha mandato a put tane tutto il resto è noia
morodirho
morodirho
-
Inserito il 23/12/2012 alle: 13:05:42
quote:Risposta al messaggio di albertoalberto inserito in data 23/12/2012  12:26:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>non essendo un esperto di marineria,devo affidarmi alle conclusioni cui sono giunti i PM.,da quello che dicono sembra(SEMBRA) che l'errore fatale sia stata la manovra del ''tutto a dritta'',dai risultati dei dati della navigazione probabilmente se fosse andato diritto non sarebbe finito sugli scogli evidentemente in un momento di panico ha preso la decisione sbagliata.Al di la del fatto che fosse troppo sotto costa e ad una velocita' troppo elevata ,per il resto pare che il suo comportamento dopo il disastro sia stato piu' che corretto.Ripeto: mi baso su quello che hanno deciso i magistrati riportato fedelmente sul libro indicato,io non sono all'altezza di poter giudicare ciao e auguri moreno naufragar m'è dolce in questo mare moreno
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 23/12/2012 alle: 15:15:22
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 23/12/2012  13:05:42 mi baso su quello che hanno deciso i magistrati riportato fedelmente sul libro indicato >
> Primo: i magistrati non 'decidono' ma indagano, appurano i fatti. Secondo: riportato fedelmente nel libro; 'fedelmente' secondo chi? Secondo l'Autore del libro e non facilmente verificabile. Resta il fatto indiscutibile che il Comandante di una nave è il Padrone assoluto del mezzo; tutto quanto accade sopra quel natante rientra fra le sue responsabilità; in più, un Comandante abbandona la nave solo quando tutti gli occupanti se ne sono andati e non scappa per primo per assistere al dramma ben comodo (senza rischi) su uno scoglio. Io credo che un po' di rispetto per i Morti e per i Superstiti sia doveroso, specie quando la tragedia avviene per colpa di qualcuno. Giovanni
Braun48
Braun48
-
Inserito il 23/12/2012 alle: 15:42:34
Non ho letto il libro, come tutti ho sentito la registrazione del colloquio tra lo Schettino e la capitaneria; a me pare che stesse tagliando la corda con parecchia gente ancora a bordo. Bruno
morodirho
morodirho
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Inserito il 23/12/2012 alle: 18:14:32
penso di aver chiarito di non essere un esperto e anch'io ero del parere di quasi tutti,ma il giornalista che ha scritto mi ha perlomeno aiutato a capire meglio la dinamica del naufragio e il comportamento di SCHETTINO,tra l'altro sul libro sono riportati i pareri di vari commodori contrammiragli e persone esperte di questa materia che sostengono che anche altre persone hanno delle gravi responsabilita,'certamente riconoscendo l'errore del comandante ma evitando di definirlo codardo .Ripeto: parlo da inesperto ma il libro mi ha chiarito molte cose,leggetelo, è una tragedia che va parzialmente rivista con piu' obbiettivita.' buona lettura. naufragar m'è dolce in questo mare moreno
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 23/12/2012 alle: 18:40:41
Perchè leggere qualcosa che offende persone che hanno subito una tragedia? Praticamente, perchè dar soldi ad un opportunista? Schettino, nella sua figura di Comandante, è stato un codardo, un vigliacco e comportalmente molto lontano dal ruolo che rivestiva. Giovanni
Geogalle
Geogalle
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Inserito il 23/12/2012 alle: 20:45:34
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 23/12/2012  09:10:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ..la virata a dritta? ma dopo l'impatto non è stato accertato che il timone non rispondeva più?.. Guarda cos'hà combinato. Non si è mai visto al mondo...Vedi lo scoglio? Lui era seduto lì...e la gente a bordo urlava e piangeva... [img][/img]
bruno b
bruno b
-
Inserito il 23/12/2012 alle: 21:08:07
Giudicare gli altri è sempre cosa facile. Ciascuno di noi dovrebbe interrogarsi su ciò che avrebbe fatto in situazione analoga. Molta gente fugge dopo aver provocato un incidente stradale. Chi può affermare che in situazioni analoghe non lo farebbe ?. Io la mano sul fuoco non ce la metto in quanto a mente fredda sono certissimo che mi assumerei le mie responsabilità, ma non sono certo di come reagirei nel momento del panico. Ma siccome è facile ergersi a giustizieri degli altri quando si sta comodi in pantofole, avanti i prossimi giustizialisti specialisti di navigazione di comportamenti marinari di rotte e quant'altro. Tanto parlare non costa nulla. Bruno id="size3">id="green"> La Verità è paradossale, noi non la possediamo, è Lei che ci possiede;
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mrlifeguard
mrlifeguard
12/06/2009 3304
Inserito il 23/12/2012 alle: 21:52:51
credo che un comandante dovrebbe saper fare il suo lavoro, tra le altre cose c'è anche il controllo del panico proprio e del personale addetto ai servizi d'emergenza, ci sono fior di corsi per imparere le tecniche di controllo e le metodologie per fare la differenza in momenti di catastrofe e soccorso ne so qualcosa! invece mi chiedo una cosa: perchè sulle compagnie italiane, sempre di più a bordo si trova del personale che non solo parla la nostra lingua ma se va tutto bene non conosce neanche l'inglese che dovrebbe essere internazionale su navi di lungo corso ad esempio, se il nocchiero invece che indonesiano fosse stato un italiano normalmente udente, la nave avrebbe urtato ugualmente lo scoglio? io penso di no... a parte le responsabilità personali del ex comandante che saranno valutate dalla magistratura, la compagnia Costa quanta responsabilità ha?
Geogalle
Geogalle
-
Inserito il 23/12/2012 alle: 23:22:15
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 23/12/2012  21:08:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ..nessuno vuol fare il giustizialista, sono considerazioni. Ma su 2500 tra membri dell'equipaggio e croceristi è stato l'unico a farsi prender dal panico? Il comandante? Gli altri hanno abbandonato la nave in ordine...o no Bruno? ( e mi raccomando non in**** che siamo "avanti" con l'età)[:D][:D][:D])

Modificato da Geogalle il 23/12/2012 alle 23:31:38
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 24/12/2012 alle: 08:39:57
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 23/12/2012  21:08:07 Giudicare gli altri è sempre cosa facile. Ciascuno di noi dovrebbe interrogarsi su ciò che avrebbe fatto in situazione analoga. Molta gente fugge dopo aver provocato un incidente stradale. Chi può affermare che in situazioni analoghe non lo farebbe ?. Io la mano sul fuoco non ce la metto in quanto a mente fredda sono certissimo che mi assumerei le mie responsabilità, ma non sono certo di come reagirei nel momento del panico. Ma siccome è facile ergersi a giustizieri degli altri quando si sta comodi in pantofole, avanti i prossimi giustizialisti specialisti di navigazione di comportamenti marinari di rotte e quant'altro. Tanto parlare non costa nulla. Bruno >
> E' vero, parlare non costa nulla, specie quando si fanno discorsi senza senso e campati in aria magari con lo scopo di salvare l'insalvabile. Molta gente fugge dopo un incidente stradale, un Comandante di una nave, responsabile della vita di migliaia di persone, non deve e non può scappare per primo dove la legge del mare lo impegna a scappare per ultimo dopo aver messo in salvo tutti gli altri. E' addestrato e pagato anche per questo. E' questo il punto tragico della questione Schettino: essere scappato di fronte al dramma; questo lo rende essere ignobile. Tutto questo a prescindere dal come e perchè quella nave si trovasse in quel punto ed a quella velocità, forse probabile conseguenza della gara fra Comandanti a chi passasse più vicino all'isola. E' l'essere scappato, scappato, quando lui doveva essere là. Un Comandante che si fa prendere dal panico non è un Comandante, ma è un uomo piccolo piccolo, più piccolo del suo più modesto collaboratore che, guarda caso, questi ultimi dell'equipaggio sono stati gli unici che son rimasti al loro posto ad aiutare i passeggeri e, se non ricordo male, qualcuno di loro si è anche sacrificato. Ed anche persone che non erano dell'equipaggio (p.e. animatori) si son prodigate nell'aiutare i passeggeri: ma non il Comandante che doveva essere il primo! Lui era in salvo su uno scoglio, scappato con una scialuppa prima che l'inclinazione della nave rendesse difficoltosa, od impossibile, questa operazione. Quindi non darmi del "giustizialista": è la realtà dei fatti che grida Giustizia. Giovanni
morodirho
morodirho
-
Inserito il 24/12/2012 alle: 09:17:38
quote:Risposta al messaggio di Geogalle inserito in data 23/12/2012  20:45:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>da quello che hanno appurato i vari esperti,la ''virata a dritta ''è stata la conseguenza del disastro in quanto se giri con una nave lunga 300 mt,mentre la prua si sposta da un lato ,la poppa segue uno spostamento laterale e questa è stata la ragione dell'impatto (queste sono le considerazioni a cui sono giunti gli esperti,io mi limito a riferire)tra l'altro quando gli è stato ordinato di salire a bordo non avrebbe potuto farlo in quanto la biscaglina serviva a far evacuare i passeggeri ,comunque rileggendo il libro è indiscutibile che altre persone abbiano delle gravissime colpe ,ma lui è stato letteralmente ''crocefisso'' prima ,e questo non mi sembra corretto.Spero che non sia il capo espiatorio unico di questa tragedia. naufragar m'è dolce in questo mare moreno
18
teista
teista
05/04/2007 2769
Inserito il 24/12/2012 alle: 09:23:29
Non ti sembra corretto? Questo con il suo comportamento o con le sue mancanze ha, forse, la responsabilità di più di una trentina di morti. Sono abbastanza per crocifiggerlo o ne servivano di più?
21
rataplan
rataplan
09/12/2004 1697
Inserito il 24/12/2012 alle: 09:59:00
quote:Risposta al messaggio di teista inserito in data 24/12/2012  09:23:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Per me è sufficente la morte di quella bambina che era in viaggio con il padre... poi i libri li scrivono in troppi e chi li pubblica lo fa per venderli e questo a me basta e avanza. La VERITA' purtrppo non la sapremo mai Saluti Aldo Prima di insegnare bisogna imparare e per insegnare poco bisogna imparare molto
morodirho
morodirho
-
Inserito il 24/12/2012 alle: 10:11:06
forse non riesco a spiegarmi e cerco di chiarire.Non dico che non abbia colpe,ma seguendo la dinamica dell'incidente non è il solo ad averne,certamente paghera' per queste sue gravi colpe ,ma non vorrei che fosse l'unico capro espiatorio di una tragedia che ha anche altri colpevoli,come ad esempio i vari addetti della societa' che in casi simili dovrebbero aiutare un comandante in una simile situazione e invece l'hanno ''scaricato e hanno ritardato l'avviso ai soccorritori preoccupandosi prima del problema della nave anzichè dei passeggeri,stesso comportamento del sig,DE FALCO ,che invece di chiamare velocemente le unita' di soccorso ha colpevolmente ritardato le operazioni gridando con SCHETTINO CHE ,AL DI LA DELLE COLPE,in quel momento andava quantomeno aiutato.Queste sono le impressioni che si ricavano leggendo la ricostruzione rigorosa del naufragio e che ,ripeto,mi limito a riproporre,non essendo certo in grado di stabilire la colpevolezza di nessuno ma sono considerazioni condivise da varie personalita'ed esperti di marineria. naufragar m'è dolce in questo mare moreno
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MrFloyd
MrFloyd
05/06/2007 5880
Inserito il 24/12/2012 alle: 10:32:14
quote:Risposta al messaggio di morodirho inserito in data 24/12/2012  10:11:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Io ho letto la perizia tecnica e mi sono fatto una mia opinione. Prima di tutto: la nave non doveva essere lì. Avvicinarsi così tanto alla costa è stata un'imprudenza fatta in condizioni di navigazione normale, quindi se il comportamento successivo si può in parte scusare con una "crisi di panico" o un blocco psicologico di "rifiuto della realtà" (qui entra in gioco la Costa che non ha valutato correttamente la stabilità psicologico/emotiva di un suo Comandante), la decisione dell'inchino sotto la distanza di sicurezza è imperdonabile. Il comportamento del responsabile della sala di emergenza della Costa, non adeguato alla situazione, è stato anche sviato dalle dichiarazioni di Schettino che cercava di minimizzare i danni dell'impatto, probabilmente perché non si era reso conto della gravità dell'impatto e sperava di cavarsela con i rimorchiatori. Comunque l'abbandono nave va dato dal Comandante, non da chi è in una sala operativa a centinaia di km e si basa solamente sulle parole di chi è sul posto, senza poter verificare visivamente la situazione. E l'abbandono nave è stato dato con molto ritardo, un ritardo che è costato vite umane... Io come Bruno a mente fredda ragiono in un modo e in una situazione del genere avrei potuto anche comportarmi da codardo come Schettino; ammetto che non ho un particolare sangue freddo, non per niente guido una Passat e non una nave da crociera con 5.000 anime a bordo...
18
teista
teista
05/04/2007 2769
Inserito il 24/12/2012 alle: 12:58:37
......Giudicare gli altri è sempre cosa facile. Ciascuno di noi dovrebbe interrogarsi su ciò che avrebbe fatto in situazione analoga... ....Molta gente fugge dopo aver provocato un incidente stradale. Chi può affermare che in situazioni analoghe non lo farebbe ? ... ....Ma siccome è facile ergersi a giustizieri degli altri quando si sta comodi in pantofole, avanti i prossimi giustizialisti specialisti di navigazione di comportamenti marinari di rotte e quant'altro...... Quello che scrive brunob è, secondo me, fuori luogo. E' come una accusa a chi parla di questa roba. Siccome non siamo navigatori, psicologi ecc.ecc. allora non dovremmo parlare di questa faccenda. Di più. Di fatto ci si accuserebbe anche che visto che c'è chi fugge in caso di incidente stradale figuriamoci se non si fugge in un caso simile. Mi dispiace per lui ma io no. Io non fuggirei!! E non discuto di questo. Forse lui fuggirebbe, se lo scrive. Tanto scrivere non costa nulla.
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