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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 29/09/2020 alle: 14:34:37
In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/09/2020 alle 14:05:48

Sottovalutate i Napoletani  solo loro riescono a cavarsela con il traffico napoletano..contromano, sui marciapiedi ecc e poi sono quasi tutti scootermuniti Ci vuole ben altro per fregare un napoletano 
Hai scritto:
... solo loro riescono a cavarsela con il traffico napoletano..contromano, sui marciapiedi ecc
e poi sono quasi tutti scootermuniti


Per il lavoro che presumo tu svolga, ritenevo che tu potresti aver avuto occasione di conoscere il contenuto di quei documenti. Però, da quello che quoto, forse non li hai mai visti. Le strade devono restare a disposizione dei soli mezzi di evacuazione, di soccorso e di sicurezza. Non è previsto andare contromano, sui marciapiedi. Ed in quei frangenti potrebbero anche essere disposte ordinanze molto efficaci e sbrigative. Fatto salvo, ripeto, non si siano modificati i piani, cosa possibilissima visto il lassismo che imperversa ultimamente nelle istituzioni.  

Giovanni
11
Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14063
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Inserito il 29/09/2020 alle: 15:05:22
Speriamo accada prima in Svizzera 
Pace, salute, serenità
8
superduke46
superduke46
27/09/2017 2701
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Inserito il 29/09/2020 alle: 15:10:00

https://www.avvenire.it/attuali...



Cemento vista vulcano. Non si è esitato a costruire laddove la logica e il buon senso l’avreb­bero sconsigliato, né si è evitato di ri­correre a bonari, e ben tassati, con­doni. Il silenzio del Vesuvio dal 1944 ha incrementato, a partire dagli an­ni Cinquanta, la cementificazione in tutta l’area del vulcano. Palazzine e villette, alberghi e ristoranti affonda­no le fondamenta sulla falda trabal­lante del Vesuvio, gli ospedali sorgo­no sulle conche laviche, la vita bruli­ca sulle vie di lava scavate nei secoli dalle eruzioni. Abusivismo cronico eppure, predicano i vulcanologi, non esiste al mondo una località a più al­to rischio vulcanico considerando l’abnorme concentrazione edilizia spintasi fino a poche centinaia di me­tri dal cratere. Nessuna via di fuga.

 
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 29/09/2020 alle: 16:11:01
La prima volta che ho visto qualcosa del piano di evacuazione della zona del Vesuvio fu al museo di scienze naturali di Londra dove a riguardo era dedicata una sezione del museo. Tanto che le nostre cose sono sempre una schifezza. Certo tra dire e il fare c'è di mezzo il mare ma ...
Se qualcuno non vuole scappare, non è più un problema nostro. Ho sentito il racconto di molti sindaci che vissero l'alluvione del Tanaro del 1994 allorquando alcune persone, sopratutto anziani, rifiutarono lo sgombero, tutti morti. Triste realtà. Un vulcano, un fiume, non lo si ferma. Più di tutto, se hanno dei bimbi, che si fa ? Io li toglierei di brutto ai genitori, poche storie.
 Aggiornamento del piano: il piano più importante di protezione civile di tutta europa, spero venga tenuto aggiornato; se accadesse qualche cosa in Svezia verosimilmente chiamerebbero noi italiani, io sono stato in qualche convegno internazionale del settore e garantisco che noi siamo tenuti in gran conto dalle altre nazioni, non fosse per il fatto che la nostra protezione civile agisce senza sosta visto che siamo un paese martoriato dalle sfighe. Anzi, mediamente noi siamo i migliori nell'immediato e poi ci perdiamo nel dopo.


 

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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jana
jana
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Inserito il 29/09/2020 alle: 16:20:29
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/09/2020 alle 16:11:01

La prima volta che ho visto qualcosa del piano di evacuazione della zona del Vesuvio fu al museo di scienze naturali di Londra dove a riguardo era dedicata una sezione del museo. Tanto che le nostre cose sono sempre una schifezza.
Certo tra dire e il fare c'è di mezzo il mare ma ... Se qualcuno non vuole scappare, non è più un problema nostro. Ho sentito il racconto di molti sindaci che vissero l'alluvione del Tanaro del 1994 allorquando alcune persone, sopratutto anziani, rifiutarono lo sgombero, tutti morti. Triste realtà. Un vulcano, un fiume, non lo si ferma. Più di tutto, se hanno dei bimbi, che si fa ? Io li toglierei di brutto ai genitori, poche storie.  Aggiornamento del piano: il piano più importante di protezione civile di tutta europa, spero venga tenuto aggiornato; se accadesse qualche cosa in Svezia verosimilmente chiamerebbero noi italiani, io sono stato in qualche convegno internazionale del settore e garantisco che noi siamo tenuti in gran conto dalle altre nazioni, non fosse per il fatto che la nostra protezione civile agisce senza sosta visto che siamo un paese martoriato dalle sfighe. Anzi, mediamente noi siamo i migliori nell'immediato e poi ci perdiamo nel dopo.  
...
Io non metto assolutamente in dubbio, che un piano e' stato elaborato e anche benissimo. Non sono molto fiduciosa, che va aggiornato  alle condizioni attuali man mano che cambiano.  I Svedesi si che faranno a noi fare un piano d'emmergenza, ma una volta fatto, lo faranno aggiornare periodicamente. Questo penso.
Jana - Mente Semplice tessera n.3 Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 29/09/2020 alle: 16:26:51
Mah la vita non è un film, tanto quando ti trovi nella realtà dovrei sempre improvvisare un 50%, oltretutto il vero casino non è il vesuvio ma i campi Flegrei. Li c'è uno scenario davvero apocalittico, con danni all'economia europea peggiori del covid. Il botto previsto renderebbe un petardo quello del Krakatoa.

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R.L. Stevenson
sergiozh
sergiozh
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Inserito il 29/09/2020 alle: 17:02:31
Nel passato ti chiesi dani, se tu avessi potere decisionale vieteresti il vivere e lavorare nell'area interessata dal pericolo vesuvio ? E nella zona pericolo campi flegrei ?

allora tu non risposi, e ora lo fai ?

che probabilita' ci sara' circa che nei prossimi 100 anni i campi flegrei fanno il botto grosso ?

Modificato da sergiozh il 29/09/2020 alle 17:04:28
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 29/09/2020 alle: 20:13:30
In risposta al messaggio di sergiozh del 29/09/2020 alle 17:02:31

Nel passato ti chiesi dani, se tu avessi potere decisionale vieteresti il vivere e lavorare nell'area interessata dal pericolo vesuvio ? E nella zona pericolo campi flegrei ? allora tu non risposi, e ora lo fai ? che probabilita' ci sara' circa che nei prossimi 100 anni i campi flegrei fanno il botto grosso ?
Il rischio è relativo alla probabilità di accadimento. Se capita una volta nella storia può convenire vivere nella zona e scappare quella volta sopportando i danni, visto che le vite dovrebbe essere possibile salvarle. Le zone vulcaniche sono fertili, hanno energia. Perché rinunciarvi ?

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Tore99
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10/04/2005 10625
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Inserito il 29/09/2020 alle: 20:38:26
In risposta al messaggio di jana del 29/09/2020 alle 16:20:29

Io non metto assolutamente in dubbio, che un piano e' stato elaborato e anche benissimo. Non sono molto fiduciosa, che va aggiornato  alle condizioni attuali man mano che cambiano.  I Svedesi si che faranno a noi fare un piano d'emmergenza, ma una volta fatto, lo faranno aggiornare periodicamente. Questo penso.
Il primo piano con le definizioni delle zone rosse e gialle è del 1984. Nel 2001 è stato completamente rifatto, compreso i "gemellaggi" con le regioni ospitanti. Nel 2014 si è avviata l'ennesima revisione con l'individuazione delle nuove zone rosse e gialle e con la firma dei nuovi "gemellaggi". La revisione in vari passaggi è andata avanti fino al 2016. L'ultima esercitazione è di meno di un anno fa.
 
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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14063
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Inserito il 29/09/2020 alle: 20:40:37
Senza vulcani e terremoti la vita come la conosciamo non esisterebbe 
​​​​​​.. voglio aggiungere un’altra banalità.. il rischio zero non esiste 

Io sono stato in cima al Vesuvio, c’è la strada che porta su e poi qualche centinaio di metri a piedi
impressionante la cavità vulcanica 
meraviglioso il panorama sul Golfo di Napoli
Pace, salute, serenità
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Kinobi
Kinobi
30/10/2007 5697
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Inserito il 29/09/2020 alle: 21:59:52
@dani1967
non me ne vogliano i napoletani, ma loro vanno li perchè dici il posto è perfetto. Ebbene, si grattino le conseguenze e non le scarichino addosso ad una nazione.  Si dice di un piano: ma i costi? Vermamente il resto d'Italia deve pagare i costi per chi ha costruito su un vulcano visto che verranno redistribuiti nel resto della nazione? Qui non si sta a parlare di un barcone, si sta a parlare di qualche milione. Comunque, chi vivrà, vedrà!
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Gege01
Gege01
18/07/2018 2049
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Inserito il 30/09/2020 alle: 13:24:09
Kinobi, secondo il tuo discorso allora non si sarebbe dovuto vivere neanche sulle Eolie, sull Etna, Sul Roccamonfina nel Lazio, Sul Vulture in Basilicata...

Come dice giustamente Dani, la terra vulcanica è fertilissima, in Italia come nel resto del Mondo. Non si può chiedere alle popolazioni di disertare una terra fertile e di coltivare l'insalata nel deserto...

Problema Vesuvio. Come detto i piani ci sono e vengono periodicamente revisionati ed aggiornati. I problemi legati all'evacuazione sono, in ordine di importanza crescente:
  • la viabilità insufficiente;
  • la disobbedienza civica degli Italiani (in generale!);
  • la responsabilità di dichiarare una evacuazione.

Avete idea di cosa significhi mettere in moto una macchia evacuativa per 3 milioni di persone? E se poi il Vesuvio non esplode? Chi si fa carico della responsabilità di decidere, facendo spendere soldi allo Stato per i trasferimenti e facendo perdere gli incassi a tutte le attività commerciali della zona? In base a quali "certezze" si procede ad evacuare, visto che nessun fenomeno premonitore può dare certezza dell'eruzione?
Anche i fenomeni descritti nel video non danno la certezza che poi il Vesuvio possa eruttare a breve. E se eruttasse dopo 6/12/18 mesi? Chi mantiene tutte le persone evacuate che non hanno più alcuna fonte di reddito?

Ricordo che negli anni 80 i Campi Flegrei furono interessati da un innalzamento del suolo di oltre 1 metro, segno inequivocabile di attività vulcanica e di risalita del magma dalle profondità della Terra. Ciò nonostante non ci fu nessuna eruzione. Se si fosse fatta evacuare la zona, avete idea di quante denunce ci sarebbero state per "procurato allarme"? Chi si prende la responsabilità?

Come vedete il problema esiste, ma è di difficilissima soluzione.
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)
ezio59
ezio59
-
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Inserito il 30/09/2020 alle: 16:10:20
Si parla solo di piano di evacuazione ma questo va a braccetto con il piano regolatore ed entrambi non sono stati o sono presi seriamente per cui San Gennaro è l'arbitro.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
11
Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14063
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Inserito il 30/09/2020 alle: 20:52:48
In risposta al messaggio di Giovanni del 29/09/2020 alle 14:34:37

Hai scritto: ... solo loro riescono a cavarsela con il traffico napoletano..contromano, sui marciapiedi ecc e poi sono quasi tutti scootermuniti Per il lavoro che presumo tu svolga, ritenevo che tu potresti aver avuto occasione
di conoscere il contenuto di quei documenti. Però, da quello che quoto, forse non li hai mai visti. Le strade devono restare a disposizione dei soli mezzi di evacuazione, di soccorso e di sicurezza. Non è previsto andare contromano, sui marciapiedi. Ed in quei frangenti potrebbero anche essere disposte ordinanze molto efficaci e sbrigative. Fatto salvo, ripeto, non si siano modificati i piani, cosa possibilissima visto il lassismo che imperversa ultimamente nelle istituzioni.   Giovanni
...
Scusa mi sono accorto solo ora ...
hai ragione non conoscevo i piani di evacuazione, mi occupavo di tutt’altro 
e se li conoscevo mi sono pure scordato perché sono quasi da 10 anni in pensione da quel lavoro
ora mi occupo di tutt’altro e non vivo di ricordi come tanti 
comunque io facevo solo ironia ma pro i napoletani che sanno cavarsela e se la caveranno anche tra 4000 anni quando il Vesuvio esploderà 
Pace, salute, serenità
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 01/10/2020 alle: 09:55:52
In risposta al messaggio di Gege01 del 30/09/2020 alle 13:24:09

Kinobi, secondo il tuo discorso allora non si sarebbe dovuto vivere neanche sulle Eolie, sull Etna, Sul Roccamonfina nel Lazio, Sul Vulture in Basilicata... Come dice giustamente Dani, la terra vulcanica è fertilissima,
in Italia come nel resto del Mondo. Non si può chiedere alle popolazioni di disertare una terra fertile e di coltivare l'insalata nel deserto... Problema Vesuvio. Come detto i piani ci sono e vengono periodicamente revisionati ed aggiornati. I problemi legati all'evacuazione sono, in ordine di importanza crescente:la viabilità insufficiente; la disobbedienza civica degli Italiani (in generale!); la responsabilità di dichiarare una evacuazione. Avete idea di cosa significhi mettere in moto una macchia evacuativa per 3 milioni di persone? E se poi il Vesuvio non esplode? Chi si fa carico della responsabilità di decidere, facendo spendere soldi allo Stato per i trasferimenti e facendo perdere gli incassi a tutte le attività commerciali della zona? In base a quali certezze si procede ad evacuare, visto che nessun fenomeno premonitore può dare certezza dell'eruzione? Anche i fenomeni descritti nel video non danno la certezza che poi il Vesuvio possa eruttare a breve. E se eruttasse dopo 6/12/18 mesi? Chi mantiene tutte le persone evacuate che non hanno più alcuna fonte di reddito? Ricordo che negli anni 80 i Campi Flegrei furono interessati da un innalzamento del suolo di oltre 1 metro, segno inequivocabile di attività vulcanica e di risalita del magma dalle profondità della Terra. Ciò nonostante non ci fu nessuna eruzione. Se si fosse fatta evacuare la zona, avete idea di quante denunce ci sarebbero state per procurato allarme? Chi si prende la responsabilità? Come vedete il problema esiste, ma è di difficilissima soluzione.
...
Credo che vi siano altri segnali oltre ai bradisismi. Quando esplose il st. Helens lon si era ampiamente previsto.
Non è una specialità italiana, in tutto il mondo le aree vulcaniche sono abitate. In Perù ad esempio. L'intera Islanda.

Io ero in precedenza un pasdaran a riguardo e ritenevo l'urbanizzazione dei vulcani un crimine. Il problema forse è il dove e il come, o il quanto. 
Comunque un eventuale fenomeno dei campi flegrei avrebbero effetti gravi ad un raggio molto più ampio della diretta zona della morte, quindi non è solo un problema "dei napoletani".

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R.L. Stevenson
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Gege01
Gege01
18/07/2018 2049
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Inserito il 01/10/2020 alle: 11:50:38
Dani lo sai meglio di me che pur essendo previsto non è detto che poi avvenga. E se per il St. Helens era irrilevante che l'esplosione avvenisse o meno, per i Vulcani urbanizzati diventa una informazione essenziale. 

Se fai spostare 3 milioni di persone perché il Vesuvio prevede di eruttare, ma poi non lo fa che succede?
Non credo che esista persona al mondo che possa prendersi una tale responsabilità.
Gegè (e non Gege01!) su Boeing 747 (Katamarano 50 MY19)
14
Roca
Roca
05/10/2011 5864
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2020 alle: 12:42:04
un antico detto napoletano recita  " ò NAPULITANO SI FA SICCO MA NU MORE"  tradotto, il napoletano si fa magro ma non muore. 
se poi aggiungiamo la supervisione di San Gennaro il problema non si pone .
Se non riesci a ripararlo a martellate deve trattarsi di un guasto elettrico.

Roberto

sergiozh
sergiozh
-
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2020 alle: 12:59:38
In risposta al messaggio di dani1967 del 01/10/2020 alle 09:55:52

Credo che vi siano altri segnali oltre ai bradisismi. Quando esplose il st. Helens lon si era ampiamente previsto. Non è una specialità italiana, in tutto il mondo le aree vulcaniche sono abitate. In Perù ad esempio. L'intera
Islanda. Io ero in precedenza un pasdaran a riguardo e ritenevo l'urbanizzazione dei vulcani un crimine. Il problema forse è il dove e il come, o il quanto.  Comunque un eventuale fenomeno dei campi flegrei avrebbero effetti gravi ad un raggio molto più ampio della diretta zona della morte, quindi non è solo un problema dei napoletani.
...
Da quanto tempo hai cambiato idea e non sei piu' un pasdaran ?
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2020 alle: 13:29:58
In risposta al messaggio di Gege01 del 01/10/2020 alle 11:50:38

Dani lo sai meglio di me che pur essendo previsto non è detto che poi avvenga. E se per il St. Helens era irrilevante che l'esplosione avvenisse o meno, per i Vulcani urbanizzati diventa una informazione essenziale.  Se
fai spostare 3 milioni di persone perché il Vesuvio prevede di eruttare, ma poi non lo fa che succede? Non credo che esista persona al mondo che possa prendersi una tale responsabilità.
...
Mi è capitato numerose volte di cacciare via gente di casa, chiudere strade, etc ... e un pochino uno poi ci spera che accada il fatto, ma poi spesso non capita nulla. Poi mi è anche capitato di passare da qualche parte, dirmi che posto di m..a e poi vedere che il giorno dopo il fattaccio è capitato. 
Non ho letto il piano, ma credo che si vada per gradi. Però non c'è alternativa, se c'è il rischio quel lavoro va fatto. Le alternative di far cambiare subito casa a 3 mln di persone o non fare nulla non sono percorribili.

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R.L. Stevenson
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MisterX1
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09/04/2014 1329
Rispondi Abuso
Inserito il 04/10/2020 alle: 10:31:37
Io mi preoccuperei più della pioggia non mi pare che le strade ed i ponti siano costruiti al meglio eppure dovrebbero essere abituati alle fitte piogge.
 
Keep ca(L)m..per
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