In risposta al messaggio di Ummagamma del 29/09/2020 alle 14:05:48Hai scritto:
Sottovalutate i Napoletani solo loro riescono a cavarsela con il traffico napoletano..contromano, sui marciapiedi ecc e poi sono quasi tutti scootermuniti Ci vuole ben altro per fregare un napoletano
https://www.avvenire.it/attuali...
In risposta al messaggio di dani1967 del 29/09/2020 alle 16:11:01Io non metto assolutamente in dubbio, che un piano e' stato elaborato e anche benissimo. Non sono molto fiduciosa, che va aggiornato alle condizioni attuali man mano che cambiano. I Svedesi si che faranno a noi fare un piano d'emmergenza, ma una volta fatto, lo faranno aggiornare periodicamente. Questo penso.
La prima volta che ho visto qualcosa del piano di evacuazione della zona del Vesuvio fu al museo di scienze naturali di Londra dove a riguardo era dedicata una sezione del museo. Tanto che le nostre cose sono sempre una schifezza.Certo tra dire e il fare c'è di mezzo il mare ma ... Se qualcuno non vuole scappare, non è più un problema nostro. Ho sentito il racconto di molti sindaci che vissero l'alluvione del Tanaro del 1994 allorquando alcune persone, sopratutto anziani, rifiutarono lo sgombero, tutti morti. Triste realtà. Un vulcano, un fiume, non lo si ferma. Più di tutto, se hanno dei bimbi, che si fa ? Io li toglierei di brutto ai genitori, poche storie. Aggiornamento del piano: il piano più importante di protezione civile di tutta europa, spero venga tenuto aggiornato; se accadesse qualche cosa in Svezia verosimilmente chiamerebbero noi italiani, io sono stato in qualche convegno internazionale del settore e garantisco che noi siamo tenuti in gran conto dalle altre nazioni, non fosse per il fatto che la nostra protezione civile agisce senza sosta visto che siamo un paese martoriato dalle sfighe. Anzi, mediamente noi siamo i migliori nell'immediato e poi ci perdiamo nel dopo.
In risposta al messaggio di sergiozh del 29/09/2020 alle 17:02:31Il rischio è relativo alla probabilità di accadimento. Se capita una volta nella storia può convenire vivere nella zona e scappare quella volta sopportando i danni, visto che le vite dovrebbe essere possibile salvarle. Le zone vulcaniche sono fertili, hanno energia. Perché rinunciarvi ?
Nel passato ti chiesi dani, se tu avessi potere decisionale vieteresti il vivere e lavorare nell'area interessata dal pericolo vesuvio ? E nella zona pericolo campi flegrei ? allora tu non risposi, e ora lo fai ? che probabilita' ci sara' circa che nei prossimi 100 anni i campi flegrei fanno il botto grosso ?
In risposta al messaggio di jana del 29/09/2020 alle 16:20:29Il primo piano con le definizioni delle zone rosse e gialle è del 1984. Nel 2001 è stato completamente rifatto, compreso i "gemellaggi" con le regioni ospitanti. Nel 2014 si è avviata l'ennesima revisione con l'individuazione delle nuove zone rosse e gialle e con la firma dei nuovi "gemellaggi". La revisione in vari passaggi è andata avanti fino al 2016. L'ultima esercitazione è di meno di un anno fa.
Io non metto assolutamente in dubbio, che un piano e' stato elaborato e anche benissimo. Non sono molto fiduciosa, che va aggiornato alle condizioni attuali man mano che cambiano. I Svedesi si che faranno a noi fare un piano d'emmergenza, ma una volta fatto, lo faranno aggiornare periodicamente. Questo penso.
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di Giovanni del 29/09/2020 alle 14:34:37Scusa mi sono accorto solo ora ...
Hai scritto: ... solo loro riescono a cavarsela con il traffico napoletano..contromano, sui marciapiedi ecc e poi sono quasi tutti scootermuniti Per il lavoro che presumo tu svolga, ritenevo che tu potresti aver avuto occasionedi conoscere il contenuto di quei documenti. Però, da quello che quoto, forse non li hai mai visti. Le strade devono restare a disposizione dei soli mezzi di evacuazione, di soccorso e di sicurezza. Non è previsto andare contromano, sui marciapiedi. Ed in quei frangenti potrebbero anche essere disposte ordinanze molto efficaci e sbrigative. Fatto salvo, ripeto, non si siano modificati i piani, cosa possibilissima visto il lassismo che imperversa ultimamente nelle istituzioni. Giovanni
In risposta al messaggio di Gege01 del 30/09/2020 alle 13:24:09Credo che vi siano altri segnali oltre ai bradisismi. Quando esplose il st. Helens lon si era ampiamente previsto.
Kinobi, secondo il tuo discorso allora non si sarebbe dovuto vivere neanche sulle Eolie, sull Etna, Sul Roccamonfina nel Lazio, Sul Vulture in Basilicata... Come dice giustamente Dani, la terra vulcanica è fertilissima,in Italia come nel resto del Mondo. Non si può chiedere alle popolazioni di disertare una terra fertile e di coltivare l'insalata nel deserto... Problema Vesuvio. Come detto i piani ci sono e vengono periodicamente revisionati ed aggiornati. I problemi legati all'evacuazione sono, in ordine di importanza crescente:la viabilità insufficiente; la disobbedienza civica degli Italiani (in generale!); la responsabilità di dichiarare una evacuazione. Avete idea di cosa significhi mettere in moto una macchia evacuativa per 3 milioni di persone? E se poi il Vesuvio non esplode? Chi si fa carico della responsabilità di decidere, facendo spendere soldi allo Stato per i trasferimenti e facendo perdere gli incassi a tutte le attività commerciali della zona? In base a quali certezze si procede ad evacuare, visto che nessun fenomeno premonitore può dare certezza dell'eruzione? Anche i fenomeni descritti nel video non danno la certezza che poi il Vesuvio possa eruttare a breve. E se eruttasse dopo 6/12/18 mesi? Chi mantiene tutte le persone evacuate che non hanno più alcuna fonte di reddito? Ricordo che negli anni 80 i Campi Flegrei furono interessati da un innalzamento del suolo di oltre 1 metro, segno inequivocabile di attività vulcanica e di risalita del magma dalle profondità della Terra. Ciò nonostante non ci fu nessuna eruzione. Se si fosse fatta evacuare la zona, avete idea di quante denunce ci sarebbero state per procurato allarme? Chi si prende la responsabilità? Come vedete il problema esiste, ma è di difficilissima soluzione.
In risposta al messaggio di dani1967 del 01/10/2020 alle 09:55:52Da quanto tempo hai cambiato idea e non sei piu' un pasdaran ?
Credo che vi siano altri segnali oltre ai bradisismi. Quando esplose il st. Helens lon si era ampiamente previsto. Non è una specialità italiana, in tutto il mondo le aree vulcaniche sono abitate. In Perù ad esempio. L'interaIslanda. Io ero in precedenza un pasdaran a riguardo e ritenevo l'urbanizzazione dei vulcani un crimine. Il problema forse è il dove e il come, o il quanto. Comunque un eventuale fenomeno dei campi flegrei avrebbero effetti gravi ad un raggio molto più ampio della diretta zona della morte, quindi non è solo un problema dei napoletani.
In risposta al messaggio di Gege01 del 01/10/2020 alle 11:50:38Mi è capitato numerose volte di cacciare via gente di casa, chiudere strade, etc ... e un pochino uno poi ci spera che accada il fatto, ma poi spesso non capita nulla. Poi mi è anche capitato di passare da qualche parte, dirmi che posto di m..a e poi vedere che il giorno dopo il fattaccio è capitato.
Dani lo sai meglio di me che pur essendo previsto non è detto che poi avvenga. E se per il St. Helens era irrilevante che l'esplosione avvenisse o meno, per i Vulcani urbanizzati diventa una informazione essenziale. Sefai spostare 3 milioni di persone perché il Vesuvio prevede di eruttare, ma poi non lo fa che succede? Non credo che esista persona al mondo che possa prendersi una tale responsabilità.