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Ummagamma
Ummagamma
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12/12/2013 14085
Inserito il 17/04/2017 alle: 09:03:36

Difficile capire o stabilire cosa conviene fare in caso di attacco NBC..secondo quanto registrato ad Hiroshima è meglio morire subito possibilmente vaporizzati..
nel caso di sopravvivenza l'istinto porta a combattere per la vita con  o senza zaino.
Auspicabile un nuovo ordine mondiale dove a nessuno sia consentito di fare lo spiritoso con missili, atomica o altro..ma molto realisticamente 
prima o poi succederà visto che è nella natura degli umani ..a meno di una mutazione genetica 

Modificato da Ummagamma il 17/04/2017 alle 10:25:27
13
Dash
Dash
10/03/2012 8136
Inserito il 17/04/2017 alle: 10:06:12

Quote:
Lo zaino potrebbe servire in caso di terremoto, ma li bastano mutande e calze.

Nel mio intervento precedente facevo riferimento proprio a quello (per gli attacchi NBC mi gratto le bolas), nello specifico deve essere una cosa leggera da arraffare per fare le scale di volata, mica una roba da trasloco...

Per esempio: in uno zaino leggero, è meglio un paio di coperture di alluminio riflettenti usa e getta (50 grammi) piuttosto che sacchi a pelo e coperte. Ognuno si fa lo zaino che più si adatta a come è, e a dove si trova. Una lista è però un buon punto di partenza, migliorabile e ottimizzabile.

Poi fra i vari rischi non c'è solo il terremoto, ci sono anche incendi e alluvioni, dove magari non c'è tempo di mettersi lì a pensare "Dunque, cosa porto?"

Ciao da Dash
 

Modificato da Dash il 17/04/2017 alle 10:22:13
12
4road
4road
23/03/2013 882
Inserito il 17/04/2017 alle: 22:19:34
A militare avevamo lo zaino tattico affardellato appeso in fondo alla branda, pronti a partire in qualsiasi momento, dentro c'erano una mimetica, 2 cambi di intimo, una coperta, un telo mimetico con paletti tenda, un litro d'acqua,set per l'igiene personale, maschera antigas, ma l'unica cosa che mi dava un pò di fiducia per un'eventuale emergenza era il FAL e 6 caricatori !
Anche perchè non appena vedevi le piaghe sulla pelle dovute alle radiazioni potevi infilarti la canna in bocca e farla finita....



 
il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)
18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31280
Inserito il 20/04/2017 alle: 10:55:43
In risposta al messaggio di 4road del 17/04/2017 alle 22:19:34

A militare avevamo lo zaino tattico affardellato appeso in fondo alla branda, pronti a partire in qualsiasi momento, dentro c'erano una mimetica, 2 cambi di intimo, una coperta, un telo mimetico con paletti tenda, un litro
d'acqua,set per l'igiene personale, maschera antigas, ma l'unica cosa che mi dava un pò di fiducia per un'eventuale emergenza era il FAL e 6 caricatori ! Anche perchè non appena vedevi le piaghe sulla pelle dovute alle radiazioni potevi infilarti la canna in bocca e farla finita....   il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)
...

Da buon uomo di mondo ho fatto il car a cuneo. Il mio scaglione era fatto perlopiù di quelli che avevano fatto scadere il rinvio naturalmente per interruzione studi, quindi un buon 40% di neolaueati, non pochi in materie scientifiche e ingegneria.
A fare i caporali istruttori erano invece ragazzini 18enni arroganti che non capivano che le stesse persone avrebbero potuto trovarsele nella vita reale 6 mesi dopo a ruoli molto invertiti, ma noi portavamo una gran pazienza. Pazienza che però si incrinò leggermente il giorno della lezione sulla guerra NBC, dove davvero facevamo fatica a non cappottarci dal ridere. Sopratutto alla lezione su come difendersi dalle esplosioni nucleari, col telo. Davvero, ho sentito delle cose che mi hanno spiegato come sia stato possibile che i soldati italiani siano partiti per la campagna di Russia.

http://tinyurl.com/od3vvte
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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dani1967
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03/09/2007 31280
Inserito il 20/04/2017 alle: 11:13:50
In risposta al messaggio di Dash del 17/04/2017 alle 10:06:12

Quote: Lo zaino potrebbe servire in caso di terremoto, ma li bastano mutande e calze. Nel mio intervento precedente facevo riferimento proprio a quello (per gli attacchi NBC mi gratto le bolas), nello specifico deve essere
una cosa leggera da arraffare per fare le scale di volata, mica una roba da trasloco... Per esempio: in uno zaino leggero, è meglio un paio di coperture di alluminio riflettenti usa e getta (50 grammi) piuttosto che sacchi a pelo e coperte. Ognuno si fa lo zaino che più si adatta a come è, e a dove si trova. Una lista è però un buon punto di partenza, migliorabile e ottimizzabile. Poi fra i vari rischi non c'è solo il terremoto, ci sono anche incendi e alluvioni, dove magari non c'è tempo di mettersi lì a pensare Dunque, cosa porto? Ciao da Dash  
...

Detto tra di noi io ho fatti in casa tre zaini, quello da scialpinsmo, quello da arrampicata e quello da mtb. Il mio tempo di preparazione di uno zaino completo di tutto difficilmente tuttavia supera il minuto, nessun elenco, è una vita che mi preparo zaini, lo faccio ad occhi chiusi.
Lasciando stare le guerre e scenari distopici, dovessi uscire di brutto di casa senza poter salire sul camper, io mi prenderei tenda (ne ho un paio microscopiche), saccoapelo in piuma d'oca, materassino e 4 cose da mangiare e bere, addosso indumenti caldi e impermeabili, scarponi da trekking. In Italia la protezione civile arriva nel giro  di 24 ore con le colonne mobili qualsiasi cosa capiti, quello è il tempo cui uno deve pensare.
Piuttosto una cosa che non fanno i comuni e che invece dovrebbero fare è rendere noti i piani comunali di protezione civile. Come sappiamo purtroppo nei comuni colpiti dal terremoto erano documenti in gran parte farlocchi, ma altrove esistono e sono veri.
I comuni hanno già definito le aree di ammassamento sia di persone che di materiali, sapere cosa fare e  dove andare, trovandoti al buio nella confusione, è invece assolutamente fondamentale.
Io trovo che chi vive in realtà medio piccole dovrebbe far parte dei volontari del proprio paeselllo.
Quando penso all'idea renziana post terremoto di costruire dove e come prima, anche questo mi manda in bestia. Un comune in classe sismica 1 e 2 deve avere non solo le singole costruzioni antisismiche, ma anche una urbanistica che già tenga conto delle esigenze di protezione civile, prevedendo percorsi di fuga e ammassamento di cose e persone, senza che uno venga ammazzato da un comignolo mentre scappa. E se uno non demolisce un centro abitato storico per quello, quando a demolirlo ci pensa un terremoto, allora lo si ricostruisca anche con questo criterio.

http://tinyurl.com/od3vvte
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson
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4road
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23/03/2013 882
Inserito il 20/04/2017 alle: 21:15:58
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/04/2017 alle 11:13:50

Detto tra di noi io ho fatti in casa tre zaini, quello da scialpinsmo, quello da arrampicata e quello da mtb. Il mio tempo di preparazione di uno zaino completo di tutto difficilmente tuttavia supera il minuto, nessun elenco,
è una vita che mi preparo zaini, lo faccio ad occhi chiusi. Lasciando stare le guerre e scenari distopici, dovessi uscire di brutto di casa senza poter salire sul camper, io mi prenderei tenda (ne ho un paio microscopiche), saccoapelo in piuma d'oca, materassino e 4 cose da mangiare e bere, addosso indumenti caldi e impermeabili, scarponi da trekking. In Italia la protezione civile arriva nel giro  di 24 ore con le colonne mobili qualsiasi cosa capiti, quello è il tempo cui uno deve pensare. Piuttosto una cosa che non fanno i comuni e che invece dovrebbero fare è rendere noti i piani comunali di protezione civile. Come sappiamo purtroppo nei comuni colpiti dal terremoto erano documenti in gran parte farlocchi, ma altrove esistono e sono veri. I comuni hanno già definito le aree di ammassamento sia di persone che di materiali, sapere cosa fare e  dove andare, trovandoti al buio nella confusione, è invece assolutamente fondamentale. Io trovo che chi vive in realtà medio piccole dovrebbe far parte dei volontari del proprio paeselllo. Quando penso all'idea renziana post terremoto di costruire dove e come prima, anche questo mi manda in bestia. Un comune in classe sismica 1 e 2 deve avere non solo le singole costruzioni antisismiche, ma anche una urbanistica che già tenga conto delle esigenze di protezione civile, prevedendo percorsi di fuga e ammassamento di cose e persone, senza che uno venga ammazzato da un comignolo mentre scappa. E se uno non demolisce un centro abitato storico per quello, quando a demolirlo ci pensa un terremoto, allora lo si ricostruisca anche con questo criterio. Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson
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Probabilmente per noi che abbiamo la fortuna di avere un camper la cosa più saggia da fare è quella di tenere a portata di fuga le chiavi del mezzo . Poi tenere un minimo di equipaggiamento sul camper sempre pronto ,tipo un cambio d'abiti , il pieno di gasolio, bombola di gas piena, una decina di bottiglie d'acqua e kit di pronto soccorso che non dovrebbe mai mancare. Chi abita in zone sismiche e chi ha provato il terremoto anche solo in modo molto lieve è normale che si porti la paura addosso e viva sempre col timore che possa capitare di nuovo, per fortuna il Piemonte è una delle poche regioni d'Italia dove il terremoto non ha mai colpito e non mi sono mai posto questo problema ma per quasi tutti gli italiani convivere con questa paura è normale.
Stiamo sempre parlando di eventuali rimedi per fronteggiare catastrofi dovute ad eventi naturali , in caso di guerra nucleare FAL e canna in bocca !

 
il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)
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dani1967
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03/09/2007 31280
Inserito il 20/04/2017 alle: 21:23:46
In risposta al messaggio di 4road del 20/04/2017 alle 21:15:58

Probabilmente per noi che abbiamo la fortuna di avere un camper la cosa più saggia da fare è quella di tenere a portata di fuga le chiavi del mezzo . Poi tenere un minimo di equipaggiamento sul camper sempre pronto ,tipo
un cambio d'abiti , il pieno di gasolio, bombola di gas piena, una decina di bottiglie d'acqua e kit di pronto soccorso che non dovrebbe mai mancare. Chi abita in zone sismiche e chi ha provato il terremoto anche solo in modo molto lieve è normale che si porti la paura addosso e viva sempre col timore che possa capitare di nuovo, per fortuna il Piemonte è una delle poche regioni d'Italia dove il terremoto non ha mai colpito e non mi sono mai posto questo problema ma per quasi tutti gli italiani convivere con questa paura è normale. Stiamo sempre parlando di eventuali rimedi per fronteggiare catastrofi dovute ad eventi naturali , in caso di guerra nucleare FAL e canna in bocca !   il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)
...

Lettura consigliata 
https://www.ibs.it/terra-trema-terremoto-del-1808-libro-gianfranco-fioraso/e/9788898345403#
Rari,  meno forti,  ma ci sono.  Riflettere quando si fanno lavori in casa. 

http://tinyurl.com/od3vvte
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R.L. Stevenson
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4road
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23/03/2013 882
Inserito il 20/04/2017 alle: 22:00:50
In risposta al messaggio di dani1967 del 20/04/2017 alle 21:23:46

Lettura consigliata  Rari,  meno forti,  ma ci sono.  Riflettere quando si fanno lavori in casa.  Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. R.L. Stevenson

Acc.. questa non la sapevo!  Stasera dormo con le chiavi del camper sul comodino !

 
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dani1967
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03/09/2007 31280
Inserito il 21/04/2017 alle: 09:17:59
In risposta al messaggio di 4road del 20/04/2017 alle 22:00:50

Acc.. questa non la sapevo!  Stasera dormo con le chiavi del camper sul comodino !   il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra...(Vasco Rossi)

In ogni caso l'opzione camper vale nel caso non si debba fare strada o uno abbia in mente percorsi sicuri. In caso di terremoti alluvioni o incendi andare in giro sulle strade, magari al buio  , è la cosa più rischiosa. 
Ripeto, il meglio è avere in mente il piano di protezione civile del proprio Comune e pretenderlo se assente o lacunoso. 
 

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R.L. Stevenson
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