In risposta al messaggio di icaro2002 del 01/04/2016 alle 13:56:21
Ragazzi, vorrei un vostro parere in base alle vostre esperienze. In questi giorni mi sto muovendo perché sono alla ricerca di un posto dove poter rimessare il mio camper. bene ne trovato uno, che ha un bel capannonevuoto, e parlando un po con il proprietario, mi è scattata la molla dell'imprenditore....cioè, in accordo con il proprietario, vorrei realizzarci un rimessaggio per altri camper. come dovrei muovermi??Serve qualche permesso, ho ci si puo accordare tra le parti in qualche modo??in pratica...se voi trovate un posto al coperto per il vostro camper, cosa chiedete in cambio??? (In un mondo dove tutto è verità ed ogni verità è illusione,......l'unica certezza è il dubbio!!)
Per quanto riguarda i permessi, sicuramente dovrai chiedere un autorizzazione al Comune per l'apertura dell'attività se nel rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie (ma non credo ci siano problemi) e per eventuali interventi di adeguamento. Possibile necessità di avere autorizzazione dell'ASL per l'apertura dell'attività, specie se si prevedono punti scarico CS per modalità di realizzazione, scarico e depurazione. In base al numero di mezzi rimessati al chiuso, oltre un certo numero è obbligatorio avere il CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) che si ottiene con richiesta al comando dei Vigili del fuoco di zona; è possibile che chiedano alcuni interventi edilizi ed impiantistici di adeguamento dell'immobile (uscite di sicurezza, impianti di spegnimento automatici e no, evacuatori di fumo, deposito esterno delle bombole gas dei mezzi rimessati al chiuso, ecc.)
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck) In risposta al messaggio di campersempre del 01/04/2016 alle 15:19:03
Per quanto riguarda i permessi, sicuramente dovrai chiedere un autorizzazione al Comune per l'apertura dell'attività se nel rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie (ma non credo ci siano problemi) e per eventuali interventidi adeguamento. Possibile necessità di avere autorizzazione dell'ASL per l'apertura dell'attività, specie se si prevedono punti scarico CS per modalità di realizzazione, scarico e depurazione. In base al numero di mezzi rimessati al chiuso, oltre un certo numero è obbligatorio avere il CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) che si ottiene con richiesta al comando dei Vigili del fuoco di zona; è possibile che chiedano alcuni interventi edilizi ed impiantistici di adeguamento dell'immobile (uscite di sicurezza, impianti di spegnimento automatici e no, evacuatori di fumo, deposito esterno delle bombole gas dei mezzi rimessati al chiuso, ecc.) Riguardo ai rapporti con il proprietario del capannone: dipende se fare una società con lui o lui ne rimane a parte affittando solo i locali (in questo caso bisogna capire se partecipa comunque in parte ai costi di intervento e adeguamento del suo immobile, che comunque rimarranno quando il rimessaggio in futuro dovesse chiudere). Dovrai sicuramente avere una polizza assicurativa che copra in qualche maniera i beni che sono depositati presso il tuo rimessaggio, cosa e come assicurare dipende anche da come è protetto l'immobile (impianti antincendio, allarme anti intrusione, ecc.) Riguardo ai servizi che devi fornire per un rimessaggio: ritengo che è opportuno che ci sia all'esterno un punto CS con carico acqua e scarico cassetta wc e serbatoi fissi, all'interno del capannone avere la possibilità di ricaricare le batterie con colonnine con pagamento a consumo con gettoni o badge. CS e torrette prese elettriche sono identiche a quelle utilizzate nelle moderne aree attrezzate. Un servizio igienico per quando uno è nel rimessaggio senza dover usare quello del proprio mezzo. Il capannone può anche non essere riscaldato, anzi meglio di no: risparmiando quindi in costi di impianti, consumi gas ed energetici e costi di adeguamento dell'immobile per il rispetto delle norme per il contenimento dei consumi energetici (isolamenti termici, serramenti di un certo tipo, ecc.) Questo quello che io ritengo debba essere fatto per un rimessaggio con le carte in regola e nel pieno rispetto delle normative, anche sull'esperienza del rimessaggio dove io tengo il mio mezzo. Poi naturalmente in giro per l'Italia è pieno di rimessaggi nati dal nulla, dove l'unica regola è quella di far entrare il numero più alto possibile di mezzi ad un costo di affitto spesse volte più alto di quello che viene applicato nei rimessaggi che rispettano le leggi, poi purtroppo ogni tanto si legge sui giornali o anche qui sul Forum, rimessaggio andato a fuoco a ... 10/20 camper andati distrutti, le cause probabili corto circuito, mancanza di impianto ... e via andare, dove molte volte quello che ne paga le conseguenze non è il gestore del rimessaggio ma il proprietario del camper andato distrutto, che non riesce ad ottenere gli adeguati rimborsi da fantomatiche compagnie assicurative o dal gestore stesso. Auguri e buon lavoro. Saluti e buoni km a tutti. BrunoLe persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
Minchia........se gli dico al proprietario dell'immobile che per farci un rimessaggio bisogna creare tutto questo ambaradan, già so cosa mi risponde.
In risposta al messaggio di backmarker del 01/04/2016 alle 20:16:33
per una cosa ben fatta come dice campersempre un investimento direi non inferiore a 3/400.000 €. con 5 o 6 camper non ci paghi nemmeno l'affitto del capannone...
no credo che l'interesse del proprietario alla cosa può essere solo per il fatto di avere questo capannone non credo proprio in regola e annesso a questo una tettoia che all'epoca serviva come rimessa bestiame, dove comunque ci vanno bene sotto una 15à di camper, più quelli che potrebbero stare nel capannone, si può arrivare al massimo ad una 20à di camper.
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck) In risposta al messaggio di icaro2002 del 01/04/2016 alle 20:37:04
no credo che l'interesse del proprietario alla cosa può essere solo per il fatto di avere questo capannone non credo proprio in regola e annesso a questo una tettoia che all'epoca serviva come rimessa bestiame, dove comunqueci vanno bene sotto una 15à di camper, più quelli che potrebbero stare nel capannone, si può arrivare al massimo ad una 20à di camper. Il problema e sapere se tutto questo si può in qualche modo fare realizzare senza investire un patrimonio. (In un mondo dove tutto è verità ed ogni verità è illusione,......l''unica certezza è il dubbio!!)
Se la tettoia era adibita al bestiame è assolutamente necessario bonificare il terreno, asportando un buon strato di terreno e ricostruire una pavimentazione in ghiaia o cemento.
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck) In risposta al messaggio di campersempre del 02/04/2016 alle 10:38:43
Se la tettoia era adibita al bestiame è assolutamente necessario bonificare il terreno, asportando un buon strato di terreno e ricostruire una pavimentazione in ghiaia o cemento. Molti anni fa avevo il mio primo camper alchiuso sotto una tettoia chiusa ai lati, ma con pavimento in piena terra; per un anno ho dovuto tenerlo fermo senza usarlo e spostarlo, quando finalmente l'ho utilizzato per la prima volta, il meccanico da cui l'ho portato per fare un po' di verifiche e manutenzioni si è messo le mani nei capelli esaminando lo stato del fondo: ruggine e sporcizia. Un pavimento in terra, anche se al chiuso, può in alcune stagioni buttare fuori tanta di quell'umidità che uno non si immagina. Saluti e buoni km a tutti. BrunoLe persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
La pavimentazione sotto la tettoia è già in cemento, quindi non ci sono problemi né di umidità né di transito.
..bene ora sei sulla strada giusta partendo da se succede un furto un incendio un malessere/ferimento
in questi casi se c'è una denuncia dovrebbero esserci degli accertamenti quindi più si è in regola meglio si vive
ti hanno già detto meno di dieci niente antiincendio ecct certificato obbligatori ma ...prende fuoco e' meglio poter limitare i danni un assicurazione aiuta ma anche lei vuole un minimo di sicurezze installate ...furto con denuncia idem...malore incidente con attrezzi hobby idem...insomma se non possiedi nulla nulla tenente senza figli a cui lasciare i debiti di un risarcimento e mitici anche che sei fortunato grande grosso cattivo quanto basta per intimorire gli affittuari in caso di sfiga...fai tutto in nero ...
...di tanti che feccero nel tempo una domanda qui su COL nessuno e ' più tornato a cercare clienti...una delle due o gli aveva tutti già prima oppure a lasciato perdere
In risposta al messaggio di icaro2002 del 09/04/2016 alle 20:52:13
Breve aggiornamento, a titolo informativo. L'idea del rimessaggio è stata accantonata, soprattutto dal fatto che il proprietario di quel sito di cui vi ho parlato, non è interessato alla cosa.....mah Io non capisco.....c'ègente che possiede sto mondo e quell'altro, però preferisce lasciarlo marcire piuttosto che dargli un senso....Perle ai porci !!! (In un mondo dove tutto è verità ed ogni verità è illusione,......l''unica certezza è il dubbio!!)
Probabilmente non lo vede come investimento , se le cifre sono quelle prospettate da altri come dergli torto ?
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 26/04/2016 alle 08:48:56
Ciao Bruno credo che il tuo disorso valga al 100%, ma SOLO perchè hai parlato di 80 mezzi dentro e 80 fuori.....e con 160 mezzi......più o meno siamo a 85000 / 100000 euroanno.... se ragioni su un piccolo rimessaggio da20 posti, se ti va bene ti entrano 12000 euroanno....sarai sotto con le spese e non di poco. Gianni da Latina Partire e non voler arrivare mai e soprattutto dalla parte opposta di dove va la massa!!!
Si hai ragione anche tu, la capienza conta sicuramente, ma il mio discorso riguardava più il generalizzare sul fatto che per aprire un rimessaggio occorre necessariamente non essere in regola ed evadere sui pagamenti.
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)