quote:Originally posted by mastroenrico> Ho da fare pure io un lavoretto sotto al camper, e dopo quello che ti è successo, starò molto più attento circa il sistema di sollevarlo un pò, in sicurezza, per lavorarci meglio sotto. Ti è andata bene, e sono molto contento di ciò, ma questo deve insegnare a tutti (a me ed a te ed agli altri, che a volte una valutazione non troppo consona, può causare incidenti gravi)....
L'altro giorno stavo finendo di montare l'impianto del riscaldatore supplementare e come già facevo da diversi giorni, ero sdraiato sotto il mezzo Superbrig a fissare le staffe per bloccare le tubazioni. Per l'esattezza ero sdraiato trasversalmente con la testa all'altezza del cambio dove parte l'albero di trasmissione. Normalmente il mezzo è posizionato con le ruote anteriori su grossi blocchetti di cemento ma siccome lo spazio era ancora troppo esiguo avevo pensato bene di aggiungere un altro paio di blocchetti presi da una lastra di laterite da 11,5 cm. di spessore. Mentre avvitavo una autofilettante con l'avvitatore ho avuto una specie di vertigine, per un attimo ho perso la messa a fuoco e maledicevo di non aver portato gli occhiali. Gia, peccato che non erano gli occhi a tradirmi ma la laterite[:0][:0] uno dei blocchetti ha ceduto di botto e si è sbriciolato facendo abbassare il mezzo di una decina di centimetri improvvisamente. Quando sono uscito da la sotto ero dello stesso colore del camper. Cavolo, visti da sopra sono grandi ma visti da sotto sono enormi. Spero che anche noi si sia dotati di 7 vite come i gatti, altrimenti vuol dire che io sono già a meno una.[:D][:D] >
Gianni
... (2009 Anno della Libera)id="size1">id="Comic Sans MS">id="size4">id="purple">quote:Originally posted by mastroenrico> è vero ,e lo dico da artigiano[:)] IVO ps e la condensa come và?
Sugli altri forum dove sono presente per la lavorazione del legno( Liuteria , tornitura, restauro) ho coniato un motto che rispecchia proprio la realtà delle cose. " L'unica macchina veramente pericolosa in un laboratorio è........l'artigiano " >
quote:Originally posted by PinkPauly> Confermo, da noi vedo sempre usare i ceppi in legno. Ti è andata bene. Accendine anche due, di ceri! [8D]
... magari sostituendoli con dei robusti ceppi o travi in legno...ma meglio sono i cavalletti in ferro appositi (non quelli dei centri faidate che si piegano col peso di una motocicletta)... [/size=1][/i]id="Comic Sans MS">id="size4">id="purple"> >
quote:Originally posted by xy01> Figuriamoci quando lavori con una Toupie, una delle mecchine più infide che esistano in giro. Ma , come dico spesso , le macchine da sole non costituiscono mai un pericolo, non ho mai sentito di un falegname che fosse stato inseguito da una Toupie per tutto il laboratorio. C'è sempre lo sbaglio umano dietro, la disattenzione, la sufficienza e in ultimo ma non per importanza, la stanchezza. A mio avviso la macchina meno pericolosa che trovo nel laboratorio è la sega a nastro. Cionondimeno parecchi artigiani per eccesso di confidenza ci rimettono un dito. Il livello di attenzione cala in proporzione alla nostra dimestichezza col macchinario e questo è molto più pericoloso del macchinario stesso.
Per un momento di presunzione, di arroganza, per essere sciocco, ho perso la punta di un dito. Grande fortuna , perchè ho salvato la mano, ma è una misera consolazione. Adesso, da bravo cocone, sta molto attento anche quando pianto un chiodo, figuriamoci con sega a banco, trapano e fresatrice. Metto sempre gli occhiali, i guanti, sicure e distanze di sicurezza. >
quote:Originally posted by xy01> Non demoralizzarti con te stesso, incidenti più o meno gravi son successi a tutti, ed a posteriori ci si riflette e si dice....mannaggia quanto sono stato idiota!!!!!!!, però si dice sempre dopo..... Comunque, ricordiamoci tutti (me lo dico a me stesso per primo) la prudenza non è mai troppa, perkè gli incidenti succedono proprio quando la pratica e quando come hai detto la presunzione di avere il perfetto controllo della situazione, ci inducono a commettere le imprudenze che poi generano gli incidenti.... Con simpatia StefanoSiena
Per un momento di presunzione, di arroganza, per essere sciocco, ho perso la punta di un dito. Grande fortuna , perchè ho salvato la mano, ma è una misera consolazione. Adesso, da bravo cocone, sta molto attento anche quando pianto un chiodo, figuriamoci con sega a banco, trapano e fresatrice. Metto sempre gli occhiali, i guanti, sicure e distanze di sicurezza. >