quote:Originally posted by ilnicolaldo> Secondo me hai perfettamente centrato il problema, quando c'è da pappare a quattro ganasse l'industriale si ingrassa, al minimo cenno di crisi via alla cassa integrazione, alla mobilità, prepensionamenti ecc. ecc. che gravano sulla comunità...bel modo di fare impresa, così è fin troppo facile.
Non sono molto informato, ma, basandomi solo su quello che ho letto nei vostri interventi, ho sempre più il sospetto che sia l'ennesima cassa integrazione di comodo. Ovviamente comodo solo per l'azienda, visto che il dipendente forzosamente a spasso si trova magarti con il problema di mettere insieme il pranzo con la cena e il contribuente si trova a pagare perché una azienda, per di più ormai straniera come capitali, possa fare il proprio comodo. Proprio una bella situazione! Personalmente non ho un camper Laika, ma anche se lo avessi, il problema dell'assistenza, invece, mi preoccuperebbe ben poco, visto che non credo possa diventare un problema. Ciao, Aldo >
quote:Originally posted by Roma 1927> Le provocazioni non vanno bene...... Ciao
quote:Originally posted by ilnicolaldo> Secondo me hai perfettamente centrato il problema, quando c'è da pappare a quattro ganasse l'industriale si ingrassa, al minimo cenno di crisi via alla cassa integrazione, alla mobilità, prepensionamenti ecc. ecc. che gravano sulla comunità...bel modo di fare impresa, così è fin troppo facile.
Non sono molto informato, ma, basandomi solo su quello che ho letto nei vostri interventi, ho sempre più il sospetto che sia l'ennesima cassa integrazione di comodo. Ovviamente comodo solo per l'azienda, visto che il dipendente forzosamente a spasso si trova magarti con il problema di mettere insieme il pranzo con la cena e il contribuente si trova a pagare perché una azienda, per di più ormai straniera come capitali, possa fare il proprio comodo. Proprio una bella situazione! Personalmente non ho un camper Laika, ma anche se lo avessi, il problema dell'assistenza, invece, mi preoccuperebbe ben poco, visto che non credo possa diventare un problema. Ciao, Aldo >
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quote:Originally posted by car47> Non ho capito cosa intendi dire, non mi sembra ci siano state intenzioni provocatorie né da parte mia né da parte di altri; abbiamo solo espresso quella che è una nostra idea. Potrebbe anche essere che io mi stia sbagliando nel valutare, ma questa è l'idea che mi sono fatto di un modo di gestire le aziende in genere che nulla ha più di etico. Se vuoi dire che sono prevenuto devo ammettere che è vero, sono certo esistano ancora aziende condotte secondo principi eticamente corretti, ma sono convinto che questo non sia vero per una gran parte delle grosse e medie aziende. Ciao, Aldo
quote:Originally posted by Roma 1927> Le provocazioni non vanno bene...... Ciao
quote:Originally posted by ilnicolaldo> Secondo me hai perfettamente centrato il problema, quando c'è da pappare a quattro ganasse l'industriale si ingrassa, al minimo cenno di crisi via alla cassa integrazione, alla mobilità, prepensionamenti ecc. ecc. che gravano sulla comunità...bel modo di fare impresa, così è fin troppo facile.
Non sono molto informato, ma, basandomi solo su quello che ho letto nei vostri interventi, ho sempre più il sospetto che sia l'ennesima cassa integrazione di comodo. Ovviamente comodo solo per l'azienda, visto che il dipendente forzosamente a spasso si trova magarti con il problema di mettere insieme il pranzo con la cena e il contribuente si trova a pagare perché una azienda, per di più ormai straniera come capitali, possa fare il proprio comodo. Proprio una bella situazione! Personalmente non ho un camper Laika, ma anche se lo avessi, il problema dell'assistenza, invece, mi preoccuperebbe ben poco, visto che non credo possa diventare un problema. Ciao, Aldo >
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quote:Originally posted by maculani> Ma Laika deve essere considerata fascia medio-bassa? Ciao, Aldo
Una cosa è certa, senza darvi ulteriori precisazioni e numeri, i camper di fascia medio bassa, non si stanno vendendo qui al nord-ovest. La situazione non ha precedenti storici per i numeri che sono in ballo di giacenza, o come si suol dire di invenduto. Questo comporta ovviamente la stagnazione del prodotto realizzato, che ovviamente rimane in fabbrica. Una produzione che ormai da qualche anno si è lanciata su migliaia di unità corre maggiori rischi rispetto a chi ha deciso di non aumentare la produzione. Sono scelte manageriali che possono essere equiparate al gioco della roulette, se va bene, fai bilanci da record, se sbagli, mandi a casa, se va bene un pò di gente, se sbagli di molto, tutta la baracca. D'altronde, in un momento di recessione come questo, il camper è un bene assolutamente voluttuario e credere che si possa continuare a vendere con gli stessi numeri e con la concorrenza che c'è, trovo che sia quanto meno fantasioso. >
quote:Originally posted by Roma 1927> Dico la mia: non è così semplice come sembra far quadrare i conti. Per uscire da una crisi o semplicemente per limitare i danni, un'azienda deve tagliare i costi fissi e nella maggior parte dei casi la voce principale è quella del personale dipendente. Per esperienza ti posso dire che gli imprenditori tagliano veramente a malincuore.
quote:Originally posted by ilnicolaldo> Secondo me hai perfettamente centrato il problema, quando c'è da pappare a quattro ganasse l'industriale si ingrassa, al minimo cenno di crisi via alla cassa integrazione, alla mobilità, prepensionamenti ecc. ecc. che gravano sulla comunità...bel modo di fare impresa, così è fin troppo facile.
Non sono molto informato, ma, basandomi solo su quello che ho letto nei vostri interventi, ho sempre più il sospetto che sia l'ennesima cassa integrazione di comodo. Ovviamente comodo solo per l'azienda, visto che il dipendente forzosamente a spasso si trova magarti con il problema di mettere insieme il pranzo con la cena e il contribuente si trova a pagare perché una azienda, per di più ormai straniera come capitali, possa fare il proprio comodo. Proprio una bella situazione! Personalmente non ho un camper Laika, ma anche se lo avessi, il problema dell'assistenza, invece, mi preoccuperebbe ben poco, visto che non credo possa diventare un problema. Ciao, Aldo >
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quote:Originally posted by maculani> Non conosco le statistiche di vendita dei camper divise per fascia di prodotto, ma se quello che dici è vero, e non stento a crederci visto che automobili se ne vendono sempre meno e il mercato immobiliare sembra fermo, significa che non si comprano più camper. Tranne forse quelli di fascia alta. Ma quanti camper di 80/100 mila euro vengono venduti in un anno, in rapporto a quelli sotto di 45 mila euro?
Una cosa è certa, senza darvi ulteriori precisazioni e numeri, i camper di fascia medio bassa, non si stanno vendendo qui al nord-ovest. La situazione non ha precedenti storici per i numeri che sono in ballo di giacenza, o come si suol dire di invenduto. Questo comporta ovviamente la stagnazione del prodotto realizzato, che ovviamente rimane in fabbrica. Una produzione che ormai da qualche anno si è lanciata su migliaia di unità corre maggiori rischi rispetto a chi ha deciso di non aumentare la produzione. Sono scelte manageriali che possono essere equiparate al gioco della roulette, se va bene, fai bilanci da record, se sbagli, mandi a casa, se va bene un pò di gente, se sbagli di molto, tutta la baracca. D'altronde, in un momento di recessione come questo, il camper è un bene assolutamente voluttuario e credere che si possa continuare a vendere con gli stessi numeri e con la concorrenza che c'è, trovo che sia quanto meno fantasioso. >
quote:Originally posted by ilnicolaldo> Concordo pienamente con Aldo. E' sempre la solita zuppa italiana. Gli utili sono dei privati ed i debiti sono del pubblico (cioè di tutti noi). Per quanto riguarda il livello occupazionale del settore camper in toscana ne abbiamo già parlato in un altro post. Raccolgo quello che hanno seminato. Una regione che occupa nel settore della produzione dei camper qualche decina di migliaia di persone dovrebbe avere una politica di accoglienza verso il turismo itinerante e fungere da esempio per le altre regioni. Invece tutte le mete turistiche della regione sono piene zeppe di divieti per camper. Raccolgono quello che hanno seminatoid="size4">id="blue">. Luigi
Non sono molto informato, ma, basandomi solo su quello che ho letto nei vostri interventi, ho sempre più il sospetto che sia l'ennesima cassa integrazione di comodo. Ovviamente comodo solo per l'azienda, visto che il dipendente forzosamente a spasso si trova magarti con il problema di mettere insieme il pranzo con la cena e il contribuente si trova a pagare perché una azienda, per di più ormai straniera come capitali, possa fare il proprio comodo. Proprio una bella situazione! Ciao, Aldo >
quote:Originally posted by ilnicolaldo> Ormai, credo proprio di si.[:)][:)][:)]La maggior penetrazione sul mercato l'acquisisce con la serie x e Ecovip.
quote:Originally posted by maculani> Ma Laika deve essere considerata fascia medio-bassa? Ciao, Aldo
Una cosa è certa, senza darvi ulteriori precisazioni e numeri, i camper di fascia medio bassa, non si stanno vendendo qui al nord-ovest. La situazione non ha precedenti storici per i numeri che sono in ballo di giacenza, o come si suol dire di invenduto. Questo comporta ovviamente la stagnazione del prodotto realizzato, che ovviamente rimane in fabbrica. Una produzione che ormai da qualche anno si è lanciata su migliaia di unità corre maggiori rischi rispetto a chi ha deciso di non aumentare la produzione. Sono scelte manageriali che possono essere equiparate al gioco della roulette, se va bene, fai bilanci da record, se sbagli, mandi a casa, se va bene un pò di gente, se sbagli di molto, tutta la baracca. D'altronde, in un momento di recessione come questo, il camper è un bene assolutamente voluttuario e credere che si possa continuare a vendere con gli stessi numeri e con la concorrenza che c'è, trovo che sia quanto meno fantasioso. >
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quote:Originally posted by chorus> Per darti un idea su un altro settore ben più anziano di quello ricreazionale, la nautica, quella del piccolo diporto stà lentamente sparendo. A Torino negli anni 80 vi erano 12 concessionari per il piccolo diporto, oggi tre e soffrono ogni anno sempre di più. La nautica alta continua ad andare e a fare numeri. In questi ultimi 5 anni si è venduto più camper con patente "C" che negli ultimi 20.
quote:Originally posted by maculani> Non conosco le statistiche di vendita dei camper divise per fascia di prodotto, ma se quello che dici è vero, e non stento a crederci visto che automobili se ne vendono sempre meno e il mercato immobiliare sembra fermo, significa che non si comprano più camper. Tranne forse quelli di fascia alta. Ma quanti camper di 80/100 mila euro vengono venduti in un anno, in rapporto a quelli sotto di 45 mila euro?
Una cosa è certa, senza darvi ulteriori precisazioni e numeri, i camper di fascia medio bassa, non si stanno vendendo qui al nord-ovest. La situazione non ha precedenti storici per i numeri che sono in ballo di giacenza, o come si suol dire di invenduto. Questo comporta ovviamente la stagnazione del prodotto realizzato, che ovviamente rimane in fabbrica. Una produzione che ormai da qualche anno si è lanciata su migliaia di unità corre maggiori rischi rispetto a chi ha deciso di non aumentare la produzione. Sono scelte manageriali che possono essere equiparate al gioco della roulette, se va bene, fai bilanci da record, se sbagli, mandi a casa, se va bene un pò di gente, se sbagli di molto, tutta la baracca. D'altronde, in un momento di recessione come questo, il camper è un bene assolutamente voluttuario e credere che si possa continuare a vendere con gli stessi numeri e con la concorrenza che c'è, trovo che sia quanto meno fantasioso. >
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quote:Originally posted by maculani> Almeno prima dell' estate qui a roma, secondo il conc. le linee più vendute erano serie X e Rexosline.
Ormai, credo proprio di si.[:)][:)][:)]La maggior penetrazione sul mercato l'acquisisce con la serie x e Ecovip. >
quote:Originally posted by navarre> Tu sai che il Nord è circa il 75% delle immatricolazioni. I REX sono andati bene, anche al nord ma poi vi è stato il raffreddamento per una serie di motivi e vi è già del prodotto usato in circolazione che penalizza il nuovo. Comunque la serie X (tragedia per me della Laika) mezzi che si accavallano quasi con gli Eco, stanno ancora beneficiando del nome ma anche questo si esaurirà.
quote:Originally posted by maculani> Almeno prima dell' estate qui a roma, secondo il conc. le linee più vendute erano serie X e Rexosline.
Ormai, credo proprio di si.[:)][:)][:)]La maggior penetrazione sul mercato l'acquisisce con la serie x e Ecovip. >
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quote:Originally posted by maculani> Secondo me non hai centrato la questione, non è che non vendono i camper di medio basso livello per via della qualità espressa, non li vendono per il semplice fatto che la classe medio borghese italiana si sta via via sempre più impoverendo, con lo stesso sistema socio-economico tipico del sud-america invece ne risente di meno il prodotto di lusso. Dopo l'avvento dell'euro e con l'inflazione reale che c'è stata il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti si è dimezzato pari pari, chi prima si poteva permettere una vita agiata adesso annaspa, è chiaro che i VR essendo un prodotto di cui se ne può tranquillamente fare a meno è uno dei primi ad andare in crisi, anche se, facendo una analisi dei consumi, addirittura è diminuito il consumo di beni necessari come gli alimentari. C'è anche da dire che non si capisce queste aziende che analisti abbiano, perchè anche se per ipotesi la situazione economica era buona una contrazione del mercato dei VR era ampiamente prevedibile, un mercato così particolare come quello dei camper alla fine si satura, non è pensabile che tutte la famiglie ne abbiano uno.
quote:Originally posted by navarre> Tu sai che il Nord è circa il 75% delle immatricolazioni. I REX sono andati bene, anche al nord ma poi vi è stato il raffreddamento per una serie di motivi e vi è già del prodotto usato in circolazione che penalizza il nuovo. Comunque la serie X (tragedia per me della Laika) mezzi che si accavallano quasi con gli Eco, stanno ancora beneficiando del nome ma anche questo si esaurirà.
quote:Originally posted by maculani> Almeno prima dell' estate qui a roma, secondo il conc. le linee più vendute erano serie X e Rexosline.
Ormai, credo proprio di si.[:)][:)][:)]La maggior penetrazione sul mercato l'acquisisce con la serie x e Ecovip. >
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quote:Originally posted by Roma 1927 C'è anche da dire che non si capisce queste aziende che analisti abbiano, perchè anche se per ipotesi la situazione economica era buona una contrazione del mercato dei VR era ampiamente prevedibile, un mercato così particolare come quello dei camper alla fine si satura, non è pensabile che tutte la famiglie ne abbiano uno. >> Visto che qui parliamo di Laika, in un comunicato di poco tempo fa si è saputo che l'azienda ha fatturato 100 milioni. Con tutto il rispetto, che analisti vuoi che abbia un'azienda così piccola? In ogni caso, in economia le crisi non dipendono mai da una sola variabile. Non occorre essere esperti per capire che il mercato dei v.r. è caratterizzato da due variabili importanti: il vr è un bene voluttuario ed esistono 30 (40?) marchi. Non c'è spazio per tutti!
quote:Originally posted by maculani> se fosse come dici te, questo forum avrebbe 100 iscritti invece di 1.000 .... Detto questo, pretendere il mezzo industriale, cioè alla portata di tutti, e poi stupirsi che come accade ovunque licenzino personale, ... beh, mi sembra di sognare
Per quanto mi riguarda quello che ha rovinato il settore, è proprio la mentalità imprenditoriale moderna, tutto doveva rimanere ad un livello più artigianale e meno convulso anche a scapito dei grandi numeri. Non è detto che l'occupazione si debba per forza trovare nelle fabbriche dei v.r..[:)][:)] >
quote:Originally posted by cippalippa> Ma dove stà scritto che dobbiamo per forza andare tutti in camper. Tanti anni fa erano in pochi ad averlo, ma gli altri andavano in vacanza ugualmente, tende, caravan, bungalow, case in affitto a scrocco, con l'autostop, alla Fantozzi muniti di bianchina. Poi BUM, tutti in camper (soprattutto in Italia). La caravan, bleeee che schifo, i bungalow, non esistono praticamente più perchè abbiamo le mobilhome con tanto di condizionatore a 130 euro al giorno, se fai l'autostop ti investono, la bianchina e Fantozzi sono spariti pure loro, ma in vacanza puoi anche andare in altri modi.[:)][:)][:)]
quote:Originally posted by maculani> se fosse come dici te, questo forum avrebbe 100 iscritti invece di 1.000 .... Detto questo, pretendere il mezzo industriale, cioè alla portata di tutti, e poi stupirsi che come accade ovunque licenzino personale, ... beh, mi sembra di sognare
Per quanto mi riguarda quello che ha rovinato il settore, è proprio la mentalità imprenditoriale moderna, tutto doveva rimanere ad un livello più artigianale e meno convulso anche a scapito dei grandi numeri. Non è detto che l'occupazione si debba per forza trovare nelle fabbriche dei v.r..[:)][:)] >
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