Inserito il 10/03/2010 alle: 15:23:39
Ciao a tutti. Ho pensato di intervenire dopo avere letto alcuni msg che mi hanno stuzzicato. Si parlava di delusione, di luoghi comuni, di argomenti triti e ritriti, abbandoni e lagnanze. E' con un certo disagio che mi accingo a dire quello che dirò sperando di non urtare la sensibilità di nessuno. Mi riferisco a: cos'è il camper (in tutte le sue varianti), cosa è diventato?
Ma forse sarebbe meglio dire più in generale "che cos'è il tempo libero"?
E' chiaro che è una merce, né più né meno come è una merce il nostro tempo-lavoro.
E più in particolare è un settore che viene spremuto fino all'impossibile, senza alcun criterio, senza alcuna visione "sociale" senza umanità.
C'è poco da fare, il nostro sistema è questo. Il consumo è il carburante che fa girare la macchina. A noi basta raccattare qualche briciola di surrogato di libertà (il tramonto al mare, la neve, i bambini che giocano ecc.ecc.), qualcuno si arricchisce, tutti paghiamo un prezzo ancora da definire ma che cominciamo ad intravedere.
E questo svelarsi dei retroscena della "crescita infinita" non spaventa ancora, ma lo farà presto.
Non sono un catastrofista, e ci mancherebbe altro, a me basta un bicchiere, anche vuoto mi va bene....si riempirà, ma ho avuto un bel pò di tempo per osservare quello che mi stava succedendo intorno.
Mi occupo di nautica da sempre; per passione e, da poco tempo, per lavoro. Badate bene il mio non è affatto un "amarcord" se racconto che tanti anni fa, c'erano poche barche per mare, molte a vela, poche a motore (se non per la pesca), tutte piccole. Gli "armatori" erano di tutte le estrazioni. Chi aveva soldi comprava la barca nuova, chi non li aveva comprava una vecchia "bizzocca" ma andava nello stesso mare, negli stessi ormeggi, godeva delle stesse sensazioni. Quasi sempre curava personalmente la manutenzione e le eventuali riparazioni e migliorie, conoscendo a fondo la sua barca e traendo da questo sicurezza e soddisfazione. Piano piano il "mercato" con le sue leggi si è appropriato di quel mondo. I piccoli cantieri sono scomparsi, l'artigiano non esiste quasi più. Naturalmente i grandi gruppi si sono fusi e hanno cominciato a dettare le nuove regole. In mare, ora, ci sono quasi esclusivamente grandi yacht a motore. Il simbolo ha prevalso anche qui sulla sostanza e sul sogno. Le piccole barche non esistono più perchè i marina sono diventati salotti e al posto dell'officina ci trovate Cartier, Valentino Armani ecc.ecc. i produttori costruiscono solo per i Charter e non si trovano quasi più barche armatoriali paer un piccolo nucleo familiare. Le barche si misurano da dodici metri in su tant'è vero che nei nuovi porti non ti vogliono se hai la barca più piccola.
E' vero queste barche danno lavoro, anche se a Viareggio i cantieri dei megayacht per gli arabi stanno chiudendo. La bolla Dubai ha fatto il botto. In mare, se non ti porta l'amico dentista (non me ne vogliano i dentisti per piacere) non ci vai più.
La stessa cosa sta succedendo nel mondo dei veicoli ricreazionali. E' per questo e per certi interventi che mi sono messo a scrivere.
E' con grande tristezza che ho letto, in una risposta a chi chiedeva dritte per l'acquisto di un usato, che 10.0000 euro per un Euro 1 erano soldi buttati e che in fondo un "level entry" può costare SOLO 30.000 euro. Voglio ricordare che per la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani (dipendenti, quindi dati VERI) 30.000 euro rappresentano più di un anno di lavoro.
Vogliamo anche soffermarci sul dato numerico e sull'incidenza sull'ambiente dei veicoli ricreazionali? Secondo voi, le assicurazioni ci tratterebbero con i guanti come fanno, rispetto le auto, se i nostri "cosi" girassero per lo stesso tempo esponendosi a sinistrosità analoga? Oppure: avete idea di quello che produce un mercantile in quanto ad inquinamento o un aereo? E' vero una goccia in meno a volte aiuta a stare nel vaso ma certa demagogia e quel certo compiacimento che vorrebbe vedere le strade liberate dai vecchi cassoni mi amareggia parecchio.
Una giovane coppia di ragazzi ha comprato un camper originale Fiat su 238 !!Non riuscivano ad uscire da una porta perchè la serratura era rotta e l'impianto a gas vecchio come il cucco stentava a far partire il motore. Li ho aiutati volentieri e altrettanto volentieri ricevo le loro telefonate da ogni angolo d'italia. E non è sentimentalismo è solo condivisione. Per me il veicolo ricreazionale deve servire appunto a questo: ricreare.
L'altro ieri mi sono seduto nel mio nuovo "coso" con un bicchiere di vino e ho cominciato a pensarlo diverso e più rispondente ai miei desideri. Ho preso il metro, la penna e un pò di carta. Sì ci stà !! Costruirò un letto matrimoniale fisso dietro, sposterò il bagno più avanti e doterò la cucina di un piano di lavoro più "giusto". La mia compagna che si spaventa quando mi vede quello sguardo, mi ha suggerito di andare a vederne qualcuno già fatto. Così è stato. Abbiamo visto dei Rapido, dei nuovi Mobilvetta e altri. Mi sono cadute le braccia. E' già successo quello che temevo sarebbe successo magari un pò più in là. Proprio come le barche!! Legni pregiati, tappezzerie importanti, divani da salotto buono, tappeti. Ho provato ad immaginarmi due bambini con gli amici, un cane, fare la pasta sulla spianatoia o il cacciucco nel tegame di coccio e mi è venuto da ridere.
Ma tanto, come quelle povere barche, molti di questi "salotti" giaceranno immobili all'ormeggio undici mesi e mezzo l'anno, per uscire a farsi vedere, rigorosamente in un campeggio cinque stelle o come pied-a-terre fermi su un lungomare compiacente a prezzi da albergo.
La considerazione finale è che il camper è già diventato uno status sybol da pensionati (e si fuma la liquidazione) o da facoltosi professionisti che purtroppo per loro, non hanno il tempo di goderselo come vorrebbero.
E ora via agli insulti [:)][:)][:)][:)][:)][:)]