Come erano i camper di una volta?

In primis negli anni '70 era molto piu' usata la definizione di camper solo per i furgoni attrezzati mentre si usava motorcaravan o motorhome per le altre due tipologie. I furgoni erano molto piu' diffusi di oggi, per una serie di ragioni: 1. la domanda partiva dai campeggiatori che volevano qualcosa in piu' della tenda, oggi parte spesso da possessori di villette che vogliono rinunciare al meno possibile 2. le regole di omologazione di un camper su furgone, anche usato, erano meno restrittive 3. il costo di un motorcaravan era decisamente superiore ad un furgone puro Il mio primo (1978) fu un Bedford con il tetto a soffietto e il wc porta-potti nella cassapanca. Un fornello con bombola da 3kg e un lavello con tanica da 15 lt.

quote:Risposta al messaggio di Cordy inserito in data 23/09/2010  16:34:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Touchè [V] In effetti sono andato a rivedere sul libretto, di cui conservo ancora una fotocopia e c’è scritto bello chiaro kw e non cv. [V][V][V] Ne approfitto per notare altri due particolari: In cabina si poteva stare in tre, posti omologati con tano di cinture. Quando l‘ho venduto aveva circa 210.000 km, quindi stando a quello che mi dici avrebbe potuto farne ancora 800.000. [:D] www.regoleo.altervista.org

quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 24/09/2010  09:19:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Dunque... facciamo due conti... 663.657 miglia x 1,609344 = 1.068.052,411 km![:D] E dato il club del milione di miglia... se il tuo mezzo aveva "solo" 210.000 km... plic, plic, plic... 1.609.344 - 210.000 = avresti potuto fare ancora ALMENO 1.399.344 km! [:o)] Circa 7 volte la percorrenza assommata in... 20 anni? Forse di più, ma se così fosse, corrisponderebbe ad altri 140 anni circa. Niente male...[:p] Un po' di info in più (spiacente, in inglese...): [url]http://tinyurl.com/6brpmw [url]http://en.wikipedia.org/wiki/Mile

Beh, mi ci metto anch'io. INSUPERABILE Freccia 360 del Giugno 1987. E' stato uno dei primi ad essere prodotto per cui abbiamo chiesto ad Arca di sostituire il letto superiore del castello longitudinale con un pratico mobiletto a pensili. Cosi, da sei, i posti letto in 360cm di cellula sono scesi a 5. Lunghezza fuori tutto 6mt Lunghezza cellula 3.6mt Motorizzazione Ducato 14, 2500D, 72CV. Turbo optional. Passo. sono pressoche' sicuro che fosse 3.9mt ma qualcuno dice che e' impossibile. Luminosissimo per via dei mobili "tipo frassino" e delle grandi finestre. Vivibilita': OTTIMA nonostante le dimensioni ridotte. Ci abbiamo fatto settimane e settimane bianche. Per questo dico insuperabile. - Doccia integrata - Serbatoi nautici (30 + 60 Lt) - Due dinette (4 e 2 posti) - 3 cassapanche sotto sedute (una parzialmente sacrificata da vano bombole - Otto Pensili (5 originali e 3 dal sacrificio del letto - Armadio praticamente doppio anche se con anta singola - Stufa Truma 3000 canalizzata (optional) - Frigorifero manuale Electrolux da 110Lt - Boiler ATI da 12Lt - Batteria servizi 100Ah - Centralina di, non mi ricordo, forse era una delle prime CBE - Gavone posteriore a tutta larghezza, ci tenevo sci da fondo da 2.10mt Aggiunte oltre la dotazione di serie (all'acquisto): - Aria forzata stufa, praticamente mai usata vista la buona coibentazione - Conduttura acqua per sciacquone water. Incredibilmente non c'era e si sarebbe dovuto usare la doccetta. - Portapacchi e scaletta Unici problemi fino al 2003: Sostituita guarnizione del water Thetford e la pompa acqua. Prezzo, a memoria sui 35Mlit, con 50 si acquistava un ARCA vero con disposizione simile ma meglio rifinito, massello invece che laminato, etc. Per chi dice che i CV non bastano mai, si e' fatto praticamente tutti i passi alpini, Stelvio incluso. Ed e' ancora in giro in mano di amici. Ha sofferto una infiltrazione alla mansarda, non grave e anche dovuta al fatto che da anni dorme all'aperto Se c'e qualche roulottista... La Nardi negli anni '80, io avevo il modello Cinzia, pur non avendo serbatoi di scarico di serie in dotazione dava: - Struttura portante in alluminio - Pareti con camere d'aria oltre al coibentante - Fondo in lamiera di alluminio - Serbatoio acque chiare da 80Lt - Pompa Shurflo a depressione - Predisposizione batteria di servizio (la batteria non era inclusa) - Sistema di riscaldamento Primus a radiatori con boiler ad accumulo. Antesignana di ALDE, aveva una caldaietta a tre stadi e tre livelli di potenza. Il primo bastava a riscaldare 4.5 mt di roulotte a -20/-25 - Doccia - Centralina con livelli e voltmetro - Illuminazione con interruttori come a casa e luci di cortesia - Frigorifero da 85Lt + fornello a tre fuochi. - Gradino ingresso manuale - Aspiratore sul tetto - Aspiratore dal fondo per aria fresca d'estate - Luce esterna - Zanzariere Qualcosa mi dimentico e ancora rimpiango di averla venduta Massimo

Qualcuno per caso ha visto in giro una Lander Graziella? Si quelle che potevano "guadare"un fiume... Nardi! Quella con la stufa esterna che sembrava un radiatore? Se ricordo bene una aveva i radiatori a liquido.Giusto? Il futuro forse era l'altro ieri,poi è arrivata l'involuzione e gli specchietti... Ciao a tutti.Eta Beta

quote:Risposta al messaggio di Sonia72 inserito in data 23/09/2010  15:57:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Le foto cercherò di trovarle... hai ragione tu, la mansarda era enorme e allungabile, mi ricordo che lo vendetti anche per via della mansarda, chi lo comprò era un signore enorme e fu entusiasta nel vedere che entrava benissimo... Ma quello che mi piaceva di +, era il bagno della COLEMAN con tazza retraibile... SALUTONI

quote:Risposta al messaggio di eta beta inserito in data 25/09/2010  21:13:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Il sistema Primus era alloggiato nel gavone sul timone ed era composto da: - Una caldaietta, un parallelepipedo, grosso modo da 25x25x50. Aveva tre stadi di potenza con diverse calorie fornite. In pratica tre valvole che attivate facevano arrivare piu' gas al bruciatore. - Una pompa di mandata acqua ai termosifoni distribuiti nell'abitacolo. Fra l'altro mi sembrano se non identici, molto simili a quelli Alde. - Un boiler coibentato delle dimensioni, piu' o meno della Truma Combi. Il liquido era composto da una miscela di acqua e antigelo per motori. IL tutto funzionava molto bene e dava un confort "da casa" e temperature uniformi anche con quella esterna a -20/-25. La delicatezza stava nel liquido che mal sopportava temperature polari. Ho dovuto cambiare due boiler. Massimo p.s. Ho incrociato l'ultima Graziella vista lo scorso Agosto in Inghilterra. Fra l'altro, ai tempi, sono stato molto in dubbio tra la Nardi e il modello 474 della Lander.

quote:Risposta al messaggio di Giovanpietra inserito in data 23/09/2010  23:57:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Che malinconia, quelli si erano tempi buoni, altro che i cassoni di oggi!

Beh stiamo parlando di due cose uniche,forse irripetibili,un po' come i razzi che hanno portato l'uomo sulla Luna.Oggi con tutta la tecnologia attuale non riescono a superare quella di allora,specie in affidabilita'e quindi al max si gira intorno al ns pianeta.Se ho letto bene hanno dichiar. che se vuole tornare lassu' si devono usare i soliti razzi vettori.La dice lunga...Comunque in particolare la Lander Graziella,ancora oggi è insuperata come tecnologia ed assemblaggio,ne il sistema di riscaldamento Nardi,che oggi viene riproposto come innovazione su alcuni camper.Per chi non lo sapesse,la Graziella era una caravan in monoscocca di vetroresina,praticamente "STAGNA" in grado di passare in quasi un metro d'acqua senza problemi (in altezza intendo).Prova a farlo oggi con un camper... Ciao eta beta.

quote:Risposta al messaggio di eta beta inserito in data 26/09/2010  21:46:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Per dirla precisa, le Lander erano "bi-scocca". Nel senso che erano costruite abbinando due semigusci, come se fosse una noce. Mi ricordo che al salone di Torino, credo del 1983, esposero un angolo di scocca e un martello da circa mezzo chilo, invitando i visitatori a provare immaginate cosa. Dentro pero erano un po' poverelle e il modello "Pierre Cardin" fu una specie di fallimento, troppo costosa per quello che dava. Mi risulta che la societa' esista ancora ma si dedichi alla costruzione di "cassonetti". Qualcuno propose una cordata per rilevare gli stampi ma non se ne fece niente. Massimo p.s. Tra i marchi triveneti di buona qualita' ma spariti cito anche Laverda e Valsugana (VS). La prima forse troppo avveniristica nelle proposte.

Mitica Lander Graziella. Era sponsorizzata da un noto mensile femminile, che prestò il nome anche a una famosa e diffusissima bicicletta pieghevole, per la verità un po’ pesantuccia ma robustissima. Negli stessi anni erano popolarissimi i ciclomotori mini bike della Benelli, anche questi semi pieghevoli. Ve li ricordate? Due articoli che farebbero molto comodo ai camperisti di oggi. E’ vero che si trova ancora qualcosa di simile ma a prezzi improponibili. [xx(] www.regoleo.altervista.org

La Graziella,bici,la ricordo eccome,ne vedo in giro ancora oggi. Le caravan Laverda,verdi o azzurre,con un enorme finestrone bombato e con la parete di coda ribaltabile con tenda a soffietto per aumentare il volume in sosta.Le mitiche "VS" vals.caravan,ancora oggi se ne vedono.Una Laverda se ricordo bene staziona al passo del Cerreto,sottostrada dietro alla Stella Alpina(se c'e' sempre). Confermo che la ditta che produceva le Graziella si era dedicata alla produzione di cassonetti per immondizia in vetroresina. Gli affari sono affari,sai il numero di cassonetti in produzione ? Hai voglia di fare caravan... Ciao Eta Beta

quote:Risposta al messaggio di Cordy inserito in data 23/09/2010  16:34:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Anche io avevo il camper con questo motore. Un mulo ma andava sempre. sparati 1.300 km appena preso per portarlo da Hannover a Venezia senza alcun minimo problema. Per la causa esista un taxista di Atene che con una Mercedes 240d ha fatto ben 2.400.000km. La Mercedes gli ha ritirato la'uto mettendola nel loro museo interno e regalandogli una classe E nuova. Basta questo per capire la solidità di quei motori. Ciao Stefano

Or che mi sovviene,la VS era l'unica che produceva il doppio tetto,con camera d'aria tra i due.che fungeva da isolante termico.A quei tempi le studiavano davvero tutte.Ricordo una caravan dela Roller con il letto matrimoniale centrale che veniva traslato da orizzontale a verticale e bloccato in due fasce verticali,in modo da lasciare libera la dinette,durante il giorno.E poi i primi camper,con sedili automobilistici a ribalta per dormire,i primi Westfalia,i vari autocostruiti,che girano tutt'oggi(ne ho visto uno bellissimo ieri a Firenze su SAVIEM ultradatato)ecc.ecc. Adun raduno de Le Vecchie Glorie sono arrivati dal nord est con un OM (corrierina camperizzata) da vedere,una favola.Se la volete vedere c'e' la foto sull'omonimo sito. Ciao Eta beta

Rispondo per l'ultima volta poi mi sgancio per evitare che questo post diventi come quello dei Carthago (e altri). Inutile. Anche se sono contento di aver contribuito e di non essere l'unico a pensarla in un certo modo. Quando ho definito il Freccia 360 come INSUPERABILE intendevo che in 3.60metri di cellula trovavi: - 2 Dinette - Spazi stivaggio ben studiati e funzionali - Dotazione di base come molti di oggi - Coibentazione "Arca" e non polistirolo in lastre inscstrate e non incollate. - Riscaldamento efficiente e "battery-free" o quasi. Collaudato in settimane bianche fino a -30. - Stretti ma sei posti letto (per noi scesi a 5) e mai frequentati in piu' di 4. Quando ho deciso di sosituirlo ho scritto ad Arca per ringraziare loro e il loro impeccabile e amico concessionario. Mi hanno risposto chiedendomi perche' fossi passato alla concorrenza. E a loro risposi con le stesse motivazioni. Massimo p.s. Anche NARDI Aveva il doppio tetto. Ma non solo. Doppio tutto, pareti e pavimento inclusi, quest'ultimo non come lo intendiamo adesso ma ai soli fini di coibentazione.

Ok. La risposta alla domanda "Come erano i camper di una volta?" emerge, sin qui, chiarissima: meglio! [:D] Però... però... la mia innata oggettività (come sono modesto...[:o)]) mi porta ad evidenziare un altro aspetto, che qui forse non è stato messo nella giusta evidenza. Mi spiego con un link. Sul mio sito ho pubblicato la copia del listino prezzi originale dei tempi del mio mezzo. Per chi si volesse togliere la curiosità: [url] http://www.hymerclubitalia.it/cataloghihymer/1982/1982.pdf Ora... facendo due conticini, il mio Panzer ai tempi dev'essere costato al primo proprietario la bella cifra di Lit. 40.085.000 + iva trasporto e messa su strada. Tralasciamo gli optional, altrimenti non ce la caviamo più (il riccone ne ha fatto un quasi-full-optional!). Ci mettiamo su solo il 20% di IVA e diciamo un 3% di trasporto (perché sono buono...). Lit. 49.545.060 A questo dobbiamo aggiungere il diverso valore del denaro. Prendendo come base il marco tedesco, che è sempre stato più stabile della nostra liretta, scopriamo che quel prezzo di listino è stato determinato sulla base di un cambio lit./DM di 525lit=1DM (vedi nota sul listino). Il che significa che i nostri 49 e passa milioni di lire erano in effetti 94.371,54 DM. Semplicemente cambiando il DM in € (cioè non considerando il DM del 1982 come svalutato rispetto all'€ odierno, ipotesi poco plausibile...) abbiamo: Prezzo di listino iva compresa e senza optional: € 48.641,36 Voi li spendereste quasi 49mila euro per un mezzo da 100 km/h, senza aria condizionata? Mi si consenta di dubitare...[8)] Certo è che quando si dà per scontato che un mezzo nuovo da 50-60.000 euro abbia lo stesso livello di durevolezza si commette un errore grossolano. Ma il punto è che nessun produttore usa più come argomento di vendita il "engineered to last forever" (progettato per durare per sempre), perché sono loro i primi a sperare che non sia vero![}:)] o forse, [:D][:p]

..come erano i camper di una volta. ____________________________________id="navy"> Come adesso..anzi no(parliamo della cellula). Tecnologia medesima, progettualità della serie 'nulla è cambiato', interni soliti con stessa dinette trasformabile, mancavano le finiture 'finto ricco'. Mancava l'immancabile 'garage' e non se ne sentiva la mancanza(a me no di sicuro). Per la mancanza del 'garage'(e non solo), giravi con un mezzo dalle dimensioni umane, nel senso che poteva starci tra le righe di un parcheggio ed eri un pochino meno appariscente(ma credo che per alcuni sia un difetto). Per forma e colori non erano come quelli di adesso, erano meglio(basta dare una sbirciatina alle foto). In una cosa le generazioni diverse sono perfettamente uguali..la capacità di infiltrare..anzi no quelli di prima forse tenevano di più. Bruno

quote:Risposta al messaggio di mtravel inserito in data 27/09/2010  15:03:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Forse non hai visto mai un FARA FALCO 480....

Io sono tornato da poco camperista, con il mio primo camper. In famiglia però abbiamo avuto due roulotte e due camper (e prima la tenda, a 4 mesi io ero già lì [;)]) Per certe cose ho ricordi sfumati, ma molte cose erano inaccettabili per i camperisti moderni, ma a noi hanno permesso di girare tutta l'Europa invece che stare a Bibbione o Rimini a cucerci nei bagni [xx(] Con le roulotte (prima una Roller, poi una Laika) abbiamo girato come se fossero dei camper. Ricordo delle manovre da cinema di mio padre per uscire da vie strette o per fare inversione. Erano spartane, ma io non ricordo che mi sia mai mancato nulla. La Roller aveva l'acqua a pompetta manuale in cucina, e il bagno non ricordo neanche se avesse l'acqua (c'era il portapotti). Poi il primo camper nell'82/83, un Capelli&Carletti Igloo, una produzione molto artigianale toscana (oggi fallito da molti anni). Non ricordo i dettagli (anzi, chi li sapesse e me li dice mi fa un piacere, che mio padre ha poca memoria [8D]). Mi rendo conto che alcune cose possono sembrare strane per chi conosce solo i camper moderni, ma ripeto, non ci è mai mancato nulla: -serbatoio acque chiare e grigie sempre sufficienti per 5 -serbatoio acque nere (con ahimè, scarichi selvaggi nei tombini...) -gavone in coda comunicante con la panca della dinette -frigo piccolo ma sufficiente (ma non stava mai acceso a gas... ricordo le bestemmie dei miei) -stufa canalizzata ma funzionava anche senza corrente. Non saprei dare dettagli su cosa e come era coibentato, ma ricordo che molte volte siamo stati in vacanza d'inverno e pur essendo bamino non ho mai sentito freddo; certo, ci si copriva bene [:p] -era un Transit seconda serie con trazione posteriore e gemellato; lento, lentissimo... e rumorossisimo [:0] Poi ricordo certi aspetti che sembrano folcloristici: -per buttare acqua nel wc si doveva usare una pompetta manuale, tipo pompa per le bici -gli oscuranti non erano belli come quelli di oggi: non erano integrati con la finestra e dai lati entrava sempre un po' di luce e non c'erano le zanzariere. Erano a rullo a molla e se li lasciavi a scatto si chiudevano violentemente -i posti pronti erano... mezzo! Ovvero sulla mansarda si poteva stare in uno, ma con un'estrazione tipo cassetto diventava matrimoniale. Un secondo letto era proprio dietro alla cabina guida ricavato dai sedili passeggeri (e fra l'alto era una seconda minuscola dinette opzionale per noi bimbi). Il letto della dinette era uno specie di tangram tanto era complicato far quadrare i cuscini (che erano morbidissimi e cedevoli). Ogni sera le operazioni per mettersi a letto prendevano almeno 15-20 minuti e spesso si scendeva mentre mamma preparava il tutto. -Di TV neanche a parlarne e non ne abbiamo mai sentito la mancanza. -Posti 5, tutti rigorosamente senza cinture [V]. Dvanti si stava in 3, con una panchetta per 2 (i miei poi la cambiarono con due sedili singoli negli ultimi anni) Su Vintage camper ho trovato le foto pubblicate da dei ragazzi che ne hanno preso uno di recente: Poi mio padre si prese un bel Laika Laserhome 57 (di seconda mano) che usa ancora oggi con piacere. Ma quello l'ho usato solo una volta in prestito perchè ormai ero troppo grande per andare in vacanza coi miei [:D]

Salve noi siamo diventati camperisti da un anno e mezzo con un Hymer mansardato che non arriva a cinque metri ma non abbiamo mai abbandonato la nostra vecchia Lander graziella 401 che teniamo al coperto in un rimessaggio mentre il povero camper sta per la strada in mezzo alle intemperie.Abbiamo avuto per la roulotte molte richieste ma specialmente io non ho il coraggio di abbandonarla ci sono dentro i migliori anni della nostra vita.