Inserito il 04/11/2010 alle: 16:38:42
Ancor ritorno e sempre novelle raconto , se fa per dire perché son cose vere , ma l’umana gente è’ così abudante de stranezze che a le veder te da piacevolezze.
A la locanda mia , preferita da li carrettieri tutti, se dividon in gruppi, ce son li allupati che sempre penson ad una cosa sola e lo capo de cotesta masnada è un senese che per lo peso non delicato non potea cavalcar le puledre de la sua contrada e agogna a cavalcar topine , ma a quanto par lo successo è perso e se limita a editar de’ licenzioso verso.
Ad uno tavolo vicino lì soliti quattro gatti, da lo insulto facile, stanno a scannarsi da la mattina a la sera per far capir che lo loro protetto e cullo che ruba meno ed è lo meno gnorante, ma li ingenuotti nun sanno che la torta è una e le fette se le mangian tutti.
A non scordar che la mia locanda è posto de incontro de carrettieri ce pensan li altri avventori che parlan sempre de ronzini e de carrettini, ce ne son un paio che parlan sempre de leggi e de editti ,hanno sotto lo braccio lo codice e basta toccar lo pastrano che li recitano mano mano, finchè
qualcuno scocciato, non tappa loro la bocca con un pò de moscato.
C’è poi chi a lo ronzino suo vol aumentar la putenza e un verbo strano se sente , rimapar o rimappall ,nun ho ben capito se aumentar li attributi voglion per render la bestia più pimpante ed far con essa scorribande, però me pare strano che molti usan metter lo peperoncino dentro l’ano e lo ronzino, poverino, si più forte corre, ma con rumoroso lamento, e con olezzanti fumi, che inquinan pure i fiumi.
C’è poi chi non vede l’ora de far saper de quanti anni va con li carretti ,e il vantar la sua esperienza gli sembra giusto, mentre è facile capire che è di dubbio gusto, e c’è chi si lamenta perché il posto non c’è chi glielo tenga, ma le teste sono tante e non tutte sacrosante.
Qui interrompo lo raconto e a lo prossimo ve rimando, sempre se cosa gradita sia a lo popol de li lettori mia.