quote:Risposta al messaggio di ecostar inserito in data 03/11/2012 16:49:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Credo che molti di noi vorrebbero darvi un briciolo di sollievo ma è già difficile trovare le parole anche solo per avvicinarsi al vostro dolore con rispetto e non scadere nel retorico e nel banale che sperare di darvi conforto è impensabile. Mi sento solo di stringervi in un abbraccio.
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di ecostar inserito in data 03/11/2012 16:49:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Caro Mario, leggendoti mi è venuto un brivido, ricordandomi quando successe a me dieci anni fa perdendo quello che era lo scopo della mia vita. Ho conosciuto per la prima volta cosa vuol dire depresione, la casa era vuota ogni oggetto mi ricordava Lei, le sue premure, il suo amore per il camper che considerava la nostra “capanna” con le ruote, la sua intelligenza e capacità di socializzare a tutti i livelli,...finì tragicamente la nostra storia, purtroppo. Dopo un periodo che non auguro a nessuno, ho incontrato un “Angelo”, concedimi questa affermazione perché così sono convinto che sia, apparsa nella mia vita all’improvviso dotata di una grazia e dolcezza speciale, prendendomi per mano mi ha fatto capire quanto bella è ancora la vita, nuovi orizzonti si sono aperti davanti a noi, da nove anni viviamo una vita serena, e ho ritrovato la gioia di ricostituire quella “capanna” con le ruote che fu tanto amata e ancora attuale. Caro Mario, non riesco a scrivere i miei sentimenti come vorrei, ma voglio solo farti comprendere che Dio non vuole che ci fermiamo, le persone amate che abbiamo perso ci stanno aiutando, vogliono il nostro bene e, dopo che ho incontrato il mio “Angelo” sono convinto più che mai che questo legame esiste, non siamo dimenticati e non vogliono che la nostra vita sia fatta solo di ricordi, sia pure necessari, ma vissuta serenamente sino in fondo. Vivi con tua moglie la vita, prendi un camper nuovo, Paolino ne sarebbe felice, e sono convinto che da lassù stia “lavorando” in questo senso. Un abbraccio a tutti voi Lucianoid="size1">
Sono stato un'Alpino e lo sarò per sempre.
quote:Risposta al messaggio di ecostar inserito in data 03/11/2012 22:59:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Mario e Gabriella, non ci conosciamo e questo mi dispiace, leggendo la Vostra sensibilità, noi abbiamo un figlio di 9 mesi, quando ancora era in pancia, al 5 mese, dopo la visita morfologica, l'ecografo a trovato una variazione sulla misurazione del mento, ci ha mandato in una clinica specializzata a Bologna dove avendo macchinari più sofisticati ci avrebbero saputo dire se di sindrome si fosse trattato e di quale genere... immaginerete il nostro stato d'animo... a Bologna ci hanno confermato la leggera variazione di misurazione non associata ad altri parametri sballati, ma non ci hanno escluso eventuali sindromi o malformazioni che si fossero poi venute a creare nei mesi di gravidanza successivi... a questo punto essendo già al quinto mese ci hanno dato le 2 possibilità, andare a vanti o abortire finchè in tempo... ci siamo fatti forza l'uno con l'altra e siamo andati a vanti... ogni 25 giorni una nuova ecografia sempre nello stesso centro, ogni mese ci escludevano (perfortuna) alcune tipologie di sindromi..arrivati al nono mese ci hanno consigliato di andare a partorire in un ospedale di terzo livello, attrezzato ad ogni tipo di evenienza vista che il bimbo poteva avere la lingua attaccata o un buchetto sul palato... siamo stati un mese a Udine a d aspettare questo momento...finalmente il primo febbraio è nato Lapo, sano, soltanto con il mento un po' indietro rispetto alla "normalità"... pensa se avessimo fatto la scelta sbagliata [V] Ho voluto con Voi e a questo punto con tutti condividere questa nostra esperienza, perchè pur essendo tutt'altro rispetto a quello che disgraziatamente è successo a Voi, vorrei esserVi vicino comprendendo quello che in parte è stato ed è il Vostro dolore... coraggio!
quote:Risposta al messaggio di Anto15 inserito in data 04/11/2012 13:17:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Perdonami l'osservazione, ma se come dici te "vanno e sono" in un posto migliore, se sono al cospetto di Dio, se sono stati da Lui chiamati a diventare angeli come viene insegnato, come mai questo stato quasi immotivato di disperazione? Angeli, stelle, fonti di guida, è tutto un non senso, legato ad insegnamenti religiosi incongruenti nel loro stesso essere! Non mi permetto di cercare di comprendere il dolore che un genitore prova nella perdita di un figlio, perchè è innaturale che un genitore sopravviva ad un figlio, innaturale ed inaccettabile! Tanto che il dolore che si prova per la morte di un genitore è sicuramente più sopportabile che l'afflizione, il dolore, il senso di impotenza legata a disperazione che si vive nel caso opposto. Mi permetto solamente di confidare nel fatto che Mario e Gabriella abbiano la capacità di affrontare questa tragedia proseguendo il loro cammino di vita assieme mano nella mano, sorreggendosi vicendevolmente...Ve lo auguro di tutto cuore! Chiedo scusa per l'intervento fuori dal coro, ma non me la sentivo di condividere un pensiero che non mi appartiene...Se lo trovate sconveniente per la sensibilità della maggioranza, specialmente per Mario e Grabriella, vi chiedo cortesemente di farmi cuttare.
quote:Risposta al messaggio di cielele inserito in data 04/11/2012 16:09:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> la disperazione per la perdita di un caro è una reazione comune sia ai credenti che per gli atei, con una differenza però, gli atei piangono e basta, mentre un credente oltre a piangere si consola, egli sà che un giorno ritroverà tutto quello che ha perduto. La fede è veramente un dono di Dio, il credente non ha bisogno di pensare se ciò che hanno tramandato le sritture sono vere o sono fantasia, e per questo oltre a soffrire nutre quella speranza che attenua la sofferenza. Chi crede in Dio non si pone dei dubbi è sereno, al contrario l'ateo, colui che pensa di detenere le verità di questo mondo, sarà sempre alla ricerca di quella prova che lo giustifichi, passerà la sua vita a cercare di dimostrare che la fede è un'alibi, non vivrà sereno perchè non la troverà, e forse negli ultimi istanti della sua vita, in quel preciso momento si chiederà, ma per quale motivo sono vissuto se dopo la morte c'é il nulla? forse in quel momento capirà. Tu Ceciele ti poni la domanda perchè li ha chiamati, non ci sono risposte a questa domanda, non è permesso a noi mortali di conoscere il disegno Divino. Saluti id="size1"> anch'io mi scuso per questa divagazione id="size1">
Sono stato un'Alpino e lo sarò per sempre.