In risposta al messaggio di pallinoinviaggio del 30/07/2018 alle 12:34:33Una scelta di vita,come tante altre.Difficile affermare che sia quella giusta o sbagliata,per quanto riguarda l'educazione dei figli.
Ciao a tutti, un caro saluto. Dopo 11 anni e meravigliose esperienze abbiamo deciso di vendere il camper (ne abbiamo avuti 3). Motivazione? Con i bimbi di 6 e 2 anni ora praticamente facciamo vacanze fermi in campeggio, cosiche i bimbi possano socializzare, fare amicizie, divertirsi in campeggio con l'animazione ecc ecc. Il camper per come lo abbiamo vissuto quando non c'erano i bimbi era perfetto: viaggi itineranti, lunghi... Il camper lo concepiamo in questo modo...Ci torneremo? Non lo so... per ora facciamo una pausa e poi...vedremo quando crescono i nostri bimbi. L'importante per noi è vederli felici :-))) Grazie a tutti voi
In risposta al messaggio di Giovanni del 02/08/2018 alle 06:50:03Ciao Giovanni, come a volte succede i messaggi vengono male interpretati. Vorrei spiegare cosa intendevo dire con "divertirsi con l'animazione": io e mia moglie ci stiamo rendendo conto di come crescano veloci i nostri bimbi e mai abbiamo parlato di "parcheggiarli" a fare animazione. Infatti nei momenti dell'animazione siamo sempre con loro proprio perchè godiamo dello stare insieme. Abbiamo scelto i campeggi più stanziali (tipo 10 gg) proprio perchè ce li possiamo godere dalla mattina alla sera. Sinceramente, per come sono fatto io, quando devo muovermi ogni mattina per spostarmi, mentre guido non me li godo, mentre impreco perchè devo cercare l'area, scaricare caricare, non me li godo, in giro a visitare sono piccoli e la mia attenzione non è esclusivamente su di loro e me li godo di meno che non giocare al mare insieme a loro fino dalla mattina appena svegli alla sera al tramonto in spiaggia giocando insieme ed inventandoci giochi. Poi la sera animazione che null'altro è, alla loro età, 1 ore di baby dance dove si divertono come matti contenti che il loro papà e la loro mamma li guardino e applaudiscano ad ogni caduta. :--))) Insomma. La nostra decisione è stata presa proprio per goderceli al massimo. Oltre a questo, vorremmo approfittare per fare almeno uno o due viaggi in aereo con noleggio auto magari in posti più lontani (cosa che personalmente, con il camper che annualmente anche fermo ha determinati costi non mi sentivo di fare) :-)))
Mario, le tue considerazioni posso condividerle. Il problema è che nel discorso di apertura di questa discussione, era messo in evidenza il fatto che i bambini venivano parcheggiati all'animazione, quindi non in compagniadei genitori. Ovvio che camper o non camper, tenda o non tenda, albergo o non albergo, il discorso non cambi: i figli, piccolissimi, piccoli o adolescenti, al giorno d'oggi sono costantemente parcheggiati da qualcuno che non è un genitore e, vedendo i miei nipoti ma anche altri piccoli, adorano, preferiscono la compagnia dei genitori a quella dell'animatore. Questo indipendentemente dall'ambiente in cui si trovano, che sia casa, camper, roulotte o albergo. Il nipote di un mio conoscente, per esempio, che ancora non sa né leggere e né scrivere, consulta il calendario e chiede il giorno: aspetta sempre che sia 'S' o 'D' per stare con i genitori! Giovanni
In risposta al messaggio di Viaggincamper del 02/08/2018 alle 09:33:16Viaggincamper, non avevo ancora letto il tuo post quando ho risposto a Giovanni. Bravo, è proprio come dici tu :-))))))
Dico la mia, tanto per portare il mio umile contributo. L'autore del post non ha detto che parcheggia i figli tutto il giorno con l'animatore, magari li lascia solo una o due ore quel tanto per farli divertire e durante ilresto del giorno se li gode e cura lui, insieme a sua moglie. Perlomeno rileggendo il suo messaggio questo posso capire. Il punto secondo me è un altro: che la stanzialità in un campeggio non apporta lo stesso grado di conoscenza, informazione e crescita ai ns piccoli. Viaggiare e vivere in camper insegna a noi adulti a programmare un viaggio, a farsi bastare il budget di spesa se lo abbiamo, a rispettare orari e giorni se abbiamo molto da visitare, insegna il risparmio delle fonti energetiche (corrente, acqua), un viaggio itinerante ti mostra varietà di paesaggi, persone sempre diverse, usi, costumi, cucina sempre varia. Noi abbiamo iniziato con il camper quando è arrivato il 4 figlio nel 2011 (prima solo piccole esperienze a noleggio ma anche con camper di prorietà). Poi con l'arrivo del 5 figlio sarebbe stata cmq una scelta obbligata per limitare i costi di una vacanza di una famiglia cosi numerosa. Ma oggi coinvolgiamo i 3 figli di 9, 8 e 6 anni (i primi 2 oramai non vengono più con noi) nella scelta della destinazione, nella programmazione, ci godiamo il viaggio perchè anch'esso è vacanza e fonte di apprendimento, abbiamo girato buona parte dell'europa ed a scuola, spesso, quando le insegnanti parlano di qualche posto loro sono già preparati perchè ci sono stati e possono portare le loro esperienze vissute. Il Grande Amico Armando Yuma una volta mi proibì di portare i figli piccoli nei campi di sterminio, non accettai il consiglio, e li portai. Ancora oggi per loro quello fu stato un grande insegnamento, cosi come i musei che hanno visto e tutte le esperienze che hanno vissuto. In tenera età i bimbi sono delle spugne e apprendono molto, cose che, secondo me, un campeggio a 5 stelle oro non ti darà mai.
In risposta al messaggio di navarre del 02/08/2018 alle 15:49:15Ciao Navarre, qualcosa si è rotto ma non nell'amore per il camper (compreso scarichi, carichi e altro) ma per la modalità di viaggio e tutto quanto comporta con i figli di questa età. Poi...vedremo più avanti :-)))))
Io concordo con Gianni, infatti non ho mai insinuato che l'interesse era parcheggiare i figli. Ritengo anche io che muoversi e vedere luoghi nuovi sia un arricchimento. Un campeggio è purtroppo un non luogo (al pari di uncentro commerciale). Ad esempio ricordo ancora ora l'eccitazione e la meraviglia al museo dello sbarco in Normandia e a vedere carri e mezzi del medesimo, contrapposti alla quasi indifferenza se non sofferenza (causa file...) mostrata a Disneyland del nostro nano di 6-7 anni! Però nessuno afferma che l'unico viaggio possibile sia in camper, anche perché quando si prova insofferenza nella ricerca della sosta, nello scarico e in tutte le normali attività dell'abitar viaggiando,è evidente che qualcosa si è rotto..
In risposta al messaggio di pallinoinviaggio del 30/07/2018 alle 12:34:33Ho trovato un sacco di interessanti spunti di riflessione in queste due pagine.
Ciao a tutti, un caro saluto. Dopo 11 anni e meravigliose esperienze abbiamo deciso di vendere il camper (ne abbiamo avuti 3). Motivazione? Con i bimbi di 6 e 2 anni ora praticamente facciamo vacanze fermi in campeggio, cosiche i bimbi possano socializzare, fare amicizie, divertirsi in campeggio con l'animazione ecc ecc. Il camper per come lo abbiamo vissuto quando non c'erano i bimbi era perfetto: viaggi itineranti, lunghi... Il camper lo concepiamo in questo modo...Ci torneremo? Non lo so... per ora facciamo una pausa e poi...vedremo quando crescono i nostri bimbi. L'importante per noi è vederli felici :-))) Grazie a tutti voi