Ogni riferimento a luoghi o persone realmente esistiti è puramente casuale...forse...
Fuori dall’area di sosta, lungo la statale che costeggiava il parcheggio, sorgeva un gruppetto di case che, nel suo piccolo, doveva sembrare un paesino con tanto di cartello di località e gemellaggio con altra città di “Marte”; Borgo San Fancazio, gemellato con Città di Panciolle, prerogativa della zona non fare un “cip” tutto il giorno e sforzarsi di fare un “ciop” la sera…sindaco sig.Biagio Natostanco , assessore sig. Placido Ramengo originario del sud…ore di qualcun altro.
Sulla piazzetta si intravedeva l’insegna di un negozio che attirò subito l’ attenzione di Oby e Milly,
un’insegna sbiadita dal tempo diceva:
“ da Mustang specialità equine”
Si guardarono un attimo, quel negozio faceva proprio al caso loro, non che fossero intenzionati ad acquistare carne di cavallo per la loro grigliata ma era pur sempre una macelleria e qualcosa avrebbero trovato.
Entrarono attraverso una porta di legno basculante tipo saloon e un muggito lugubre accompagnò il loro passaggio, era un ambiente fresco e in penombra, addossate alle pareti c’erano cesti contenenti diversi tipi di erbe aromatiche, granaglie e spezie varie, alcuni cartellini ne decantavano il contenuto, “Fagioli Grancassa”, “Erba Pipa”, “Peperoncino Profondo Rosso” ecc.ecc.
Sugli scaffali, vasi, vasetti, barattoli dal contenuto indefinibile arricchivano la gamma dei prodotti,
utensili vari, sacchi di juta e trecce di agli e cipolle completavano la coreografia.
Nel bancone refrigerato da macellaio si trovavano alcuni tagli di carne, molto pochi per l’esattezza, talmente pochi che non pareva neppure di essere entrati in un negozio specializzato.
Pareva, più che altro, di essere entrati nell’antro di uno sciamano.
Da dietro una tenda di perline indiane comparve un uomo ben piantato, con un viso segnato dal tempo, pelle abbronzata e coriacea, capelli grigi e lunghi legati con uno spago e due occhi penetranti e sinceri che, si capiva, guardavano lontano.
“Cosa posso fare per voi?”
“Salve…abbiamo visto l’insegna…dobbiamo fare acquisti…ci serve della carne da grigliare…”
“Intanto vorrei sapere chi siete…non vendo a chicchessia…i miei prodotti potrebbero essere molto nocivi pertanto mi serve un’accurata anamnesi…”
“Ma noi stiamo benissimo…”
“COME VI CHIAMATE!” Disse l’uomo con voce autoritaria.
“Io sono Obiuan-Tottidè-Kenobi,…comune mortale…”
“E io sono Mileyla, pulzella intergalattica della dinastia Star Wars…probabilmente anch’io comune mortale…o no?”
“Ecco, avete visto, non ci voleva poi molto….adesso che vi siete presentati posso aiutarvi…mi chiamo Mustang, e come avete visto nell’insegna mi occupo di specialità equine…”
“Ma noi non volevamo acquistare carne di cavallo…”
“No, non avete capito…voglio dire che mi occupo di specialità, cioè cavalli,muli, asini e somari, qualche zebra ma soprattutto puledri…tutti rigorosamente vivi.
Sapete, tra tutte le razze i cavalli fanno parte dell’elite, come per la razza umana, sono quelli che danno il loro meglio, quelli che si impegnano in quello che fanno,quelli che hanno cuore, un cuore molto grande, poi ci sono i muli… loro non è che non si impegnano o non hanno cuore…è solo che non lo sanno fare o non lo sanno usare, non hanno nessuno che li gestisce o gli insegna a vivere, spesso sono sfruttati e a capo chino vivono una vita triste, infine…arrivano gli asini e i somari…quelli sono proprio… che dire…per gli asini c’è speranza, sono solo molto ignoranti e mostrano tutta la loro asinaggine per mancanza di materia grigia sufficiente ma possono migliorare, mentre per i somari, quelli sono proprio somari dentro…sono quelli che, oltre ad essere somari di natura, ce la mettono tutta anche per dimostrarlo e si ostinano caparbiamente a non voler neppure provare a migliorarsi… casi senza speranza…
Le zebre sono un settore di nicchia, la parte esotica della razza, casi eccentrici e alternativi che non devono mancare mai in tutti i branchi.
Per i puledri…beh, per quelli ho un settore speciale…loro sono il nostro futuro…dobbiamo allevarli al meglio, siano essi cavalli, muli, asini, o somari…si anche somari…io nutro speranze…”
“Caspita signor Mustang, si direbbe che più che un macellaio lei sia un vero filantropo, un vetrin-filantropo, se ne intende davvero di tutte queste bestie…”
“Certo, certo, ultimamente preferisco le bestie agli uomini…per quello che riguarda le donne…”
Un occhietto porcino iniziava a comparire sul volto dell’uomo mentre sbirciava nel davanzale di Mileyla.
“Senta…scusi se interrompo il suo filosofeggiare…ma davvero, volevamo delle costolette di maiale…18 chili…ma vedo che lei non ha…”
“Non si preoccupi, sono fornito della ciccia migliore, la tengo nel retrobottega…posso darle la qualità migliore di costolette, sono rifornito di quelle all’ultimo grido, costolette autocombuste a strappo con osso a rendere. Sa, per il riciclaggio dei rifiuti differenziati, l’osso, basta riportarmelo indietro e io lo riciclo e lo rigenero fin quasi a rifarne un maiale nuovo…con le ossa faccio miracoli…riesco a farlo anche con lo stinco…dopo zoppica un po’ ma si vede appena…vede quella targa alla parete…sono stato insignito del premio alla carriera come miglior “massaggiatore di prosciutto” di questa parte del pianeta”
La coppia era veramente sbalordita, erano incappati in un personaggio alquanto bizzarro ma simpatico e quasi all’unisono decisero di invitare anche lui per quella sera.
“Allora, caro Mustang…vada per le costolette…18 chili…e poi…se le va…venga con noi stasera…siamo gia diversi…e in compagnia ci si diverte…”
“Ma…non saprei…a volte la gente…non mi comprende…”
“Ma che dice ? Uno come lei…sembra una garanzia….”
“…e chi ci sarebbe…?”
“Ma, non so, gente conosciuta di la in campeggio, noi, Mirò il pittore, Raffaella la pasticcera, e un certo Decimo…”
Un silenzio corposo era calato nel negozio e si sentiva solo lo sgocciolio del grasso che colava dalle costolette.
Oby e Mileyla si guardarono, Mustang si era immobilizzato e stava fissando un punto lontano davanti a se…sembrava di sentire il rumore dei suoi pensieri.
“Va bene, scusi ma adesso andiamo…lei ci pensi.” Disse Oby mettendo sul banco la Col Card che era convenzionata per l’aquisto di materiale da grigliata su tutto il pianeta e nessuno la poteva rifiutare.
“Non volevo essere sgarbato” disse Mustang registrando i dati della tessera, “E solo che …quel nome…Decimo…mi dice qualcosa…poi, questa sera deve arrivare un mio amico…arriva da molto lontano…lui è un gran viaggiatore…si chiama EtaVonDentieraBeta, fa l’odontotecnico…viaggia per galassie a risollevare tutti i molari e a ripristinare masticazioni scorrette…”
“Ma porti anche lui… che diamine,con tutto quello che ci sarà da masticare questa sera...!” Esclamo Oby senza pensarci.
“Non so come possa fare, lui è molto “ingombrante”, non che sia grasso, ma non si separa mai dal suo astrolabcamperatorio , un mezzo formidabile, pensi che per guidarlo la sua patente va dalla A alla Z e quando arriva, oscura il sole per almeno mezz’ora buona.”
“Comunque …se venite…ne saremmo felici…vero Milly?”
“Certo, sono convinta che ci divertiremo, l’aspettiamo e porti anche sua moglie” disse Mileyla che non aveva fatto a meno di notare che l’uomo portava la fede al dito. “Poi, volevo ringraziarla del tempo che ci ha dedicato, penso che lei sia proprio una brava persone…io queste cose le sento a pelle…Arrivederci…”
“Arrivederci…anche a voi”
Detto questo, uscendo dal negozio inforcarono le loro scialuppe a pedali e si diressero nuovamente verso l’area inseguendo ognuno i propri pensieri, Obi continuava ad arrovellarsi del perché…Decimo…ancora Decimo… facesse sempre quell’effetto strano…a molti…mentre Mileyla, aveva avuto la percezione che quella nuova conoscenza avesse in serbo tante sorprese. Proprio una brava persona…
Non me ne volere Mus e neppure tu Eta…ognuno…si diverte come può…[:D][:D][:D]
[:D]
Modificato da tott i de il 06/04/2011 alle 22:37:11