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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 12/01/2011 alle: 00:14:30
L'alba, fredda e perlacea stava sorgendo lentamente sul parcheggio. Durante la notte altri equipaggi erano entrati e avevano messo le loro astronavi al sicuro, la famigerata sbarra ere finalmente rimasta aperta grazie all'intrevento di Mileyla che aveva chiarito alcune opinioni fondamentali con il sorvegliante della base relax. La notte precedente, aveva confidato a Obi che quel tale le ricordava qualcuno, qualcuno che si chiamava S.T. qualcosa, S.T. Ronzo. Ma lei non portava rancore e si era addormentata subito rannicchiandosi nella classica posizione a "ciambella col buco" occupando senza ritegno quasi tutto lo spazio disponibile in cuccetta. Obi, dal canto suo avrebbe tollerato fino a quando, sgomitando nel sonno avrebbe ristabilito l'ordine primordiale della creazione degli spazi assegnati puntando, all'occorrenza, i talloni o le ginocchia in un punto qualunque della ciambella cercando di spianarla almeno in un croassant. Purtroppo, l'ingombrante ma per fortuna morbida ciambella della notte, non solo non si era trasformata in un croassant, ma verso mattina aveva assunto pure la posa plastica di una crocetta ferrarese appena uscita dal forno mettendosi in diagonale del letto e costringendo il povero Obi ad una ritirata strategica sul divanetto della dinett. Mentre pensava che ormai non avrebbe più dormito, diede un'occhiata all'esterno attraverso l'oblò della cambusa. Nel silenzio ovattato delle prime luci vedeva aggirarsi altri insonni, che come lui e per i più svariati motivi decidevano di abbandonare le proprie astronavi concedendosi pause di riflessione. Erano per lo più individui di sesso maschile che accompagnati dal proprio fido quadrupede, che poteva appartenere alle più svariate speci animali (cane, gatto, coniglio ecc.) approfittava di quel momento catartico per espletare in completa pace e senza sensi di colpa alcune funzioni corporali primarie che andavano dalla sigaretta, al cambio "dell'acqua", alla contribuzione dell'ampliamento del buco nell'ozono e a non dover provvedere al ricambio forzato dell'aria sull'astronave. Mentre aspettava che la moca, rigorosamente a cialde, riversasse nel mondo il suo aroma e il suo liquido medicamentoso e corroborante, ritornò a guardare fuori e il suo sguardo fu attratto dalla sagoma di un tizio che indossava uno strano pigiama con le effigi dei reali inglesi(?) o era una divisa? Era accompagnato da una specie di quadrupede a forma di "mop" peloso e biondo che procedeva al suo fianco con lo sguardo assonnato. L'uomo aveva con sè un contenitore grigio con un grande tappo giallo e sembrava stesse imprecando, nell'altra mano aveva una busta di carta con sopra la pubblicità di una nota casa di salumi famosa per la sua soppressa all'aglio della quale anche Obi era ghiotto. Bastò questo per rendergli simpatico quell'uomo che probabilmente stava per affrontare i 5 minuti più difficili delle sue prossime 48ore, ma nel frattempo era salito il caffè e smise di guardare fuori. Nella cuccetta intanto Mileyla si era svegliata e stiracchiandosi esordì "Obi, tesoro, perchè non vai fuori a vedere se qua vicino c'è qualcuno che vende "croassant" che con questo profumino di caffè ci starebbero proprio bene e già che ci sei magari compra anche del pane per oggi, magari "crocette ferraresi"!"
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 12/01/2011 alle: 00:24:05
Ti aspettavo da un pò... finalmente[:)]. Un abbraccio alla 'ciambella/cruassan' e uno anche a te tott i de. Hai un nome impegnativo. Rendigli onore[:D]

Modificato da Decimo Massimo il 12/01/2011 alle 00:24:41
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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 12/01/2011 alle: 00:39:00
lo so, lo so, ma è impegnativo scrivere e io devo aspettare l'ispirazione o ... l'aspirazione, dipende da cosa mi fumo, la cicoria non è più quella di una volta.[:D]
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 12/01/2011 alle: 00:45:10
A giudicare dal tuo racconto direi che è di ottima qualità[:D][:D][:D]
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m1971b
m1971b
14/06/2010 741
Inserito il 12/01/2011 alle: 11:09:06
qui c'è dell'altro lavoro da fare ... altra storia da impaginare [:D] ho idea che dovrò iniziare a fare i turni di notte pure io ... mandatemi un po' della vostra erba ... che si sa, quella del vicino è sempre migliore [:D][:D][:D] ciao tott i de.
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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 22/01/2011 alle: 15:51:09
Dopo essersi accuratamente allacciato gli scarponcini da trekking-lunare, ObiuanTottidèKenobi scese per la prima volta dalla notte scorsa dal suo mezzo ipergalattico. Era intenzionato ad accontentare la sua Mileyla che, come al solito, nutriva smisurate voglie tipo donna gravida alla 102esima settimana. In caso contrario, lo avrebbe tormentato per tutta la giornata, doveva assolutamente trovare un negozio che vendesse qualcosa di dolce, caldo, croccante e profumato per colazione. Prima si allontanarsi fece, come al solito, un giretto perlustrativo attorno alla sua unità, controllò le gomme, gli sportellini, si assicurò che le scialuppe di salvataggio a due ruote fossero ancora saldamente ancorate al supporto posteriore quindi, soddisfatto del risultato si incamminò lungo il vialetto dell'area. Nel senso opposto, stava sopraggiungendo il tizio che aveva intravisto prima con la sua valigetta grigia, aveva un'andatura lenta ed un'espressione di mesta rassegnazione, man mano che si stavano avvicinando, Oby notò che il tizio aveva sicuramente affrontato un combattimento estremo, di quelli che lasciano il segno, difatti, i suoi scarponcini scamosciati portavano inequivocabili tracce della battaglia appena finita. Tracce aliene di colore bluastro facevano bella mostra sulle tomaie e sul fondo dei suoi pantaloni. Appena si incrociarono, il tizio alzò lo sguardo e biascicò un affaticato 'ngiorno', il bianco dei suoi occhi era iniettato di sangue. Oby, colpito dalla sofferenza dell'uomo, rispose: "Buongiorno, bella giornata vero? " Mosso da propositi amichevoli si era automaticamente reso conto di aver "mosso" la lingua a sproposito e aggiunse: "cioè, volevo dire che potrebbe esserlo..." Intanto il tizio si era fermato e lo stava guardando con le braccia lungo i fianchi ed un lieve sorrisetto cominciava ad increspergli un angolo della bocca. "cioè, mi scusi ma sono sicuro che lo sarà...non appena si sarà cambiato...cioè volevo dire..." E mentre gli veniva alla mente un detto popolare della sua zona di origine che diceva "Piò la s'armasda e piò la pozza" una risata impertinente di stava facendo largo tra le sue viscere. Il suo viso si stava trasformando e la sua maschera di compassata educazione stava lentamente lasciando il posto ad una smorfia orrenda decisa a non far trapelare il momento di sana e robusta comicità che la situazione imponeva. Ma dal canto suo, anche l'altro tizio stava cominciando a far smuovere qualcosa nella sua mimica facciale e il sorrisetto accennato prima aveva già lasciato il posto, finalmente, ad una corroborante e risolutiva risata catartica alla quale, finalmente, anche Oby si associò con gioia. "Mi scusi sa, non volevo mancarle di rispetto, ma certe situazioni, come dire... capita a tutti noi, prima o poi, sa cosa intendo vero..." "Certo certo, lo so bene e avevo proprio bisogno di sdrammatizzare...comunque, se avesse bisogno di servirsi dello scarico, faccia attenzione, non è molto curato e certe unità aliene si sono decisamente impossessate del territorio" "Grazie, lo terrò presente. Ah! Io sono ObiuanTottidèKenobi. Le stringerei volentieri la mano...ma...sa...Vengo,veniamo dall'Astrocity io e mia moglie Mileyla siamo in quella CORAL640DS, quella vicino al muretto. Ieri sera mia moglie ha avuto un leggero scambio di opinioni con il sorvegliante e in preda ai fumi dell'incacchiatura ha parcheggiato lei... si fa fatica a scendere... "Piacere, anch'io sono in viaggio con la famiglia, siamo in cerca di un posto tranquillo, in giro si sentono dire strane cose... per noi astrocamper-viaggiatori i tempi si stanno facendo sempre più difficili. Bhè, adesso vado a cambiarmi, se sosterete qui alcuni giorni ci potremmo vedere per arrostire qualcosa...che ne dice..." "Va bene, d'accordo, io stò andando a comprare qualcosa per colazione, ci vediamo dopo." "OK ci vediamo dopo." E mentre si stava allontanando con la sua valigetta, il tizio disse... "A proposito, mi chiamo Massimo, Decimo Massimo!" Oby rimase impietrito ad ascoltare lo scricchiolio della ghiaia sotto ai passi di quell'uomo che aveva pronunciato il suo nome con lo stile di James Bond. Un brivido gli percorse la schiena, sapeva che si era messo in viaggio proprio per sfuggire da lui o da quello che di lui si sapeva ma che nessuno aveva mai confermato per vero. Sembrava una persona normale, con i bisogni di tutti, chissà se era poi vero che era così micidiale. Comunque avevano un appuntamento, avrebbe verificato di persona attorno ad una neutrale tavolata di costolette.

Modificato da tott i de il 02/04/2011 alle 00:06:23
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 22/01/2011 alle: 15:58:25
Grandissimo tott i de. Mi piace[:D][:D]. Due precisazioni. La prima è che io 'non sembro una persona normale[:D][:D]. La seconda che non c'è nulla di neutrale il un piatto di costolette[:p][:p]. Avanti appena puoi e bentornati a 'tutt i du'[:)]
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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 01/04/2011 alle: 22:18:34
Continuo? ...io continuo...sopportatemi...[:)] “Sveglia Milly, Millllyyy, forza alzati, dobbiamo andare a fare la spesa, dai muoviti…” Obi aveva messo la testa dentro alla cuccetta della CORAL ma senza salire e, quasi si scontrò con i piedi di Mileyla che stava cominciando a rassettare come suo solito, il suo motto inalienabile era “comincia presto, finisci presto e fai pulire il bagno ad altri” “Cosa c’è, perché strilli tanto, il negozio non scappa mica …sei stato fino adesso a far chiacchiere con chissacchì, invece di aiutarmi, sempre a perder tempo…” “No, no, no, non ti puoi nemmeno immaginare chi c’era la fuori...mamma mia, non riesco neppure a dirlo…” “Ma chi vuoi mai che ci fosse, il fantasma di Paul Newman ?” “No,no, no, peggio…ho incontrato Decimo Massimo Meridio, il generale,quello pericoloso, molto pericoloso, quello dal quale eravamo stati messi in guardia da Yoda…e da quel tale in canottiera…,si, quello al comando della Mirage…,sembra un tipo normale…ci siamo accordati per una grigliata…anzi, ci ha invitato lui…che sia una tattica?” “Ma dai Oby, non essere sciocco, non credo che un generale di quello stampo e della sua fama si metta a sostare in un’area come questa, avrà certamente altri mezzi e seguaci affidabili, qui noi siamo tra gente comune…non credi? Porteranno lo stesso nome!” “Già,già, lo penso anch’io, ma mi ha fatto una certa impressione…quando ci siamo parlati, aveva una strana luce negli occhi, una scintilla sinistra gli brillava nell’occhio destro...vedremo… Però, adesso sbrigati, tu preparati che io smonto le scialuppe a pedali e andiamo al negozio…” Nell’aria fresca del mattino si stava delineando quello che si sarebbe rivelata quella giornata, una tranquilla visione di pace e serenità tra alberi e prati. Obiuan-Tottidè-Kenobi, sul retro della sua casa navigante, aveva ammarato la prima scialuppa ed era intento a slegare l’altra quando, con sorpresa si accorse di essere osservato. Dall’altra parte del vialetto, seduto al suo cavalletto da pittore all’ombra della veranda della sua navicella spaziale, c’era un tale di corporatura media con una coperta a quadri sulle ginocchia, capelli brizzolati, non giovanissimo, poteva sembrare un nonno. La cosa che stupì maggiormente Oby, era che aveva una benda su un occhio e a fatica stava cercando di dipingere e allo stesso tempo stava guardando lui, non ne era certo ma stava assistendo ad un rarissimo caso di strabismo monoculare a cerchio concentrico alternato e centrifugato con spasmo palpebrale. Imbarazzato, non essendo più certo se quel tale guardasse proprio lui o il suo quadro, Oby con spontaneità alzò la mano in segno di saluto. L’altro rispose allo stesso modo, segno inequivocabile che lo stava proprio guardando. “Salve! Che fa? Dipinge?” “No, sto facendo esercizio di pattinaggio acrobatico su erba con doppio avvitamento carpiato alla Blechedecher…lei cosa dice?” “Scusi sa, ma mi ha preso alla sprovvista e non sapevo cosa dire, comunque buongiorno, io mi chiamo Obiuan e lei? “Io mi chiamo Mirò, faccio il pittore ma tutti mi chiamano Opa che in una qualche lingua vuol dire nonno, ma le sembra? Nonno, io! Solo perché mi hanno affibbiato una badante…!” “Beh, di cosa si lamenta, prima o poi tutti diventiamo nonni, e poi…le badanti… sono quasi tutte certe …tope…!” “Ecco, appunto, a me è toccata una pentegana…ma per fortuna solo per poco, l’altra, quella ufficiale mi ha fatto diventare quasi cieco…per via sa…sa di cosa parlo…vero? Adesso è andata dai parenti tornerà tra qualche giorno, allora di che ne vedrete “della bella”…di topa s’intende!.” “Su, su, non si lamenti, ha sempre la sua arte lei…scusi…posso vedere…?” Il “vecchietto” si alzò dal suo sgabello e si spostò di lato, mostrando, contro ogni aspettativa una certa agilità. Il quadro che stava dipingendo era una sequenza di strani personaggi, decisamente astratti e sembrava che tutti avessero qualcosa da dire, gli mancava soltanto la parola, e Opa, confidò sottovoce che sperava, in gran segreto, di essere assunto da un forum satirico-pornopolitico che gli avrebbe arrotondato la pensione. “Complimenti, lei ha una mano veramente felice…quello che disegna fa veramente ridere…penso che anche i suoi futuri datori di lavoro rideranno di gusto, soprattutto quando dovranno pagarle lo stipendio… Scusi, ma adesso devo andare, c’è mia moglie che mi sta facendo dei cenni, dobbiamo fare la spesa, abbiamo una grigliata by-night…lei ha qualche impegno? “No, non credo di averne…” “Saremmo veramente felici se si unisse a noi…certo che…gli organizzatori non siamo noi…ma … penso non ci siano problemi…possiamo sempre dire che fa parte del nostro equipaggio…che ne dice?” “Scusi ma chi è che organizza…?” “Un tale che ho conosciuto stamattina presto…Decimo Massimo…si chiama…” “FRAUBRUUKEERRRRRR, FRAUUUUBRRUUUUKEEERRRRRRR….questa sera esco, preparami la tuta pulita….” Dalla porta della navicella si affacciò una matrona con le misure di un dugongo, capelli ispidi raccolti alla “carciofo selvatico” sulla testa e diversi peli sul mento ai quali erano attaccate delle perline decorative. “Ma Opa, foi dofete pfrendere le fostre medicine, mi essere stato pfroibito di lasciarvi tfroppa libérta, non pfotere andare dofe fi pare, dofete andare a letto pfresto, pfoi al resto ci pfenso io…io fare fostri giochetti preferiti…” “Torna dentro Frau, non ti preoccupare…il mio amico qui, mi accompagna e mi riporta entro le …gnugnundicmezza…gnove…va bene?” “Signore, mi fraccomando, il pofero Opa afvere una salute precaria…noi non fvolere una ricaduta…” “Tranquilla signora…Fraubrutter…ci pensiamo io e mia moglie Mileyla…è dolcissima con i “nonnetti”…vedrà lo riporteremo in perfetta forma…” Avvicinandosi con cautela all’orecchio di Opa, Oby gli sussurrò di stare al gioco e lo vide sforzarsi con coraggio di strizzare l’occhio diciamo “buono”… “Bene signor Mirò, ci vediamo questa sera… diciamo alle sette…” “Va bene, l’aspetto…” disse Opa che, abbassando la voce aggiunse: “Se può venga prima che devo parlarle…” Oby si era già incamminato e gli erano rimaste impresse le ultime parole di Opa, chissà cosa aveva da dirgli, sembrava una cosa importante…tuttavia si erano appena conosciuti e la cosa gli sembrava un po’ strana...ne avrebbe parlato anche con Mileyla mentre facevano la spesa. ...la spesa durerà per tutto il WE...arrivederci a tutti...
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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 04/04/2011 alle: 21:29:58
...si si, lo so...me le scrivo e me le leggo... Salendo sulle scialuppe che Mileyla stava sorreggendo, Oby la mise al corrente degli ultimi avvenimenti, della sua conoscenza con Opa, del relativo invito e del suo strano comportamento che gli era sembrato circospetto, soprattutto dopo aver nominato Decimo… Nel frattempo, come al solito, Mileyla decise di ignorare le perplessità del marito che, secondo lei erano sempre estremamente esagerate, lui trovava del torbido in tutto, anche nelle acque grigie dell’astronave che, attraverso un sofisticato sistema di ripotabilizzazione venivano riciclate…ma lui non si fidava… Remalando di buona lena Oby e Mileyla si diressero verso l’uscita dell’area di sosta che era stranamente pervasa da un appetitosissimo profumo di pasticceria, avvicinandosi alla sbarra, un po’ defilato alla vista, c’era un camper dall’aspetto alquanto bizzarro…sembrava la casetta di Hansel e Grethel. Aveva, sul parabrezza, al posto del tergicristallo, dei bastoncini di zucchero a righe bianche e rosse, i finestrini erano contornati di bottoncini colorati tipo Smart, all’interno, una bambagia di zucchero filato fungeva da tendine. Le fiancate, bianche e perlacee erano decorate a strati, tipo torta nuziale con confetti bianchi,rosa e azzurri, roselline di zucchero colorato erano delicatamente appoggiate fra gli strati sopra a ciuffetti di panna montata, completavano il tutto, festoni di palline argentate. Dal finestrone della dinett era stato ricavato uno spazio espositivo sul quale stavano, in bella mostra, svariare specialità di altissima pasticceria, dei veri capolavori…torte, biscotti, pasticcini,ognuno di loro sembrava vivesse di vita propria, sembrava quasi stessero lì aspettando solo che qualcuno gli infondesse l’uso della parola. Sulla porta di entrata una scaletta di blocchi di cioccolato extra fondente ne facilitava l’accesso e sul retro, era stata costruita una canna fumaria con mattoni di wafer alla nocciola dalla quale, non c’erano dubbi, stava uscendo quel celestiale profumo. Mileyla, che era risaputamene golosa come l’orso Yoghi in calore, venne attirata come un topo dal pifferaio magico e, inseguita dalle proteste di Oby che le diceva che si sarebbero fermati al ritorno, si avviò di gran carriera alla volta di quella visione.
“Da Donna Raffaè…trovi il dolce giusto per te…” “si eseguono dolci su misura “ “previsioni di carenze glucidico-affettive” “rinforzi calorici per sportivi” “e per serate…piccanti”
Questo era quello che decantava un bel cartellino affisso alla porta, Mileyla non seppe resistere e d’impulso, bussò. “Buongiorno! Cosa desidera cara signora?” “Beh….io….io….ecco….Ma che profumo meraviglioso….non riesco a smettere di “sniffare”…scusi il termine…questa mattina non ho neppure fatto una colazione decente e…lei casca proprio come il cacio sui macch…pardon…come lo zucchero a velo sulle frappe…” Sulla porta era comparsa una signora dall’aspetto gioviale, un viso sorridente con occhi vispi e brillanti, aveva i capelli avvolti in un fazzolettone bianco annodato sulla nuca e un altrettanto grembiule bianco l’avvolgeva fino ai piedi. Alcuni sbuffi di farina le sporcavano guance e fronte e, aveva le mani piene di una pasta gialla e appiccicosa. “Mi scusi sa, ma non ho ancora aperto perché sto facendo i babbà, ma se posso accontentarla…prego, salga…si serva pure…in quel bricco ho dell’ottima cioccolata calda…” E allungando lo sguardo oltre le spalle di Mileyla aggiunse… “Anche lei, prego…salga pure…è suo marito vero?...Salga, salga….che ha la faccia sciupata…sembra uno che si da un gran da fare…hi,hi,hi!…Me ne intendo io…ho proprio quel che ci vuole…” Mileyla si voltò appena e ammiccò al marito che stava iniziando a brontolare…decisa a salire sul camper e ad approfondire quella nuova amicizia. “No, la ringrazio signora…dobbiamo andare a far spesa, casomai ripassiamo dopo, ci servirà di sicuro un dolce per questa sera…abbiamo in programma una grigliata…poi lei adesso ha da fare..…Mia moglie appena sente parlar di dolci…non si tiene…Dai…. Milly….andiamo…?” “Oooh, non si preoccupi…mi piace avere gente…da dove venite?” “Veniamo dall’Astrocity…..là ormai non si vive più…., siamo alla ricerca di un posto tranquillo…siamo solo di passaggio….” “Davvero?…Qui da noi, c’è molta gente che era solo di passaggio, poi….stranamente ha cominciato a fermarsi più a lungo…come se avesse trovato qualcosa che la fa stare bene…vede quel Futurcamper laggiù?...E’ di una famiglia che viene tutti gli anni….ogni anno con un figlio nuovo…concepito proprio qui…ormai non ci stanno quasi più, sono già in otto compreso il cane…Vanno in giro ovunque tutto il resto dell’anno ma poi tornano sempre…come le rondini…e con un piccolino nuovo…che bello…gli vogliamo bene…” “Ha proprio ragione signora…sarebbe bello poter avere un posto sicuro…dove fermarsi…ma di questi tempi…si sentono strane cose…” Oby stava saggiando il terreno…quella donna gli sembrava una che sapesse molte cose…la sua attività la portava sicuramente a conoscere tante persone e poi aveva la “chiacchiera” giusta per sapere tutto di tutti o quasi. Mileyla intanto si era intrufolata sul camper e stava inzuppando un croissant in una tazzona di cioccolato fumante…alla faccia della linea….e una sfumatura di baffetti marroncini le incorniciava il labbro superiore. “Venga, si accomodi anche lei, sua moglie deve finire di mangiare…intanto io mi chiamo Raffaella…mi piace far dolci…se non si era capito!” “Io sono Obiuan, per tutti Oby, lei è Mileyla…” “Mmmmm, Millmmm…gnam, gnam, mi…chiami..pure…Milly…scusi, avevo la bocca piena…i suoi dolci sono…sublimi…per questa sera dobbiamo fare provvista… e non solo….” “Scusate, ma che tipo di occasione avete…questa sera?” “Non so, questa mattina ho conosciuto un tale…e mi è sembrato desideroso di stare in compagnia…e abbiamo progettato una grigliata… stranamente, durante il viaggio ho incontrato persone che mi hanno messo in guardia da lui…non so neppure se si tratta della stessa persona…. Si chiama….Decimo Mass….” “NOOOOOOO……MA ALLORA E’ ARRIVATOOOOO!!...DECIMO E’ QUI….!... Scusatemi ma ….sono emozionata….il dolce lo preparo io e….alla grigliata vengo anch’io….a che ora?...Scusate…ma adesso….via…fuori…fuori…andate a fare la spesa….ho da fare…sapete…il dolce….” Mileyla fece appena in tempo a posare la tazza che si ritrovò in un attimo all’esterno del camper assieme a Oby che aveva stampata sulla faccia un’espressione di stupore mista ad incredulità. Le persone che avevano avuto una reazione strana nel sentire quel nome stavano aumentando…non riusciva a capire…anche Mileyla, che di solito non reagiva, cominciava ad apparire perplessa. Ma chi era quell’uomo? Cosa sapevano di lui? Perché sembrava che tutti lo temessero o lo apprezzassero?...La giornata era ancora lunga e in serata …forse…le sue domande avrebbero trovato risposte. Ma forse no. ...continua... [:)]
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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 06/04/2011 alle: 22:36:06
Ogni riferimento a luoghi o persone realmente esistiti è puramente casuale...forse... Fuori dall’area di sosta, lungo la statale che costeggiava il parcheggio, sorgeva un gruppetto di case che, nel suo piccolo, doveva sembrare un paesino con tanto di cartello di località e gemellaggio con altra città di “Marte”; Borgo San Fancazio, gemellato con Città di Panciolle, prerogativa della zona non fare un “cip” tutto il giorno e sforzarsi di fare un “ciop” la sera…sindaco sig.Biagio Natostanco , assessore sig. Placido Ramengo originario del sud…ore di qualcun altro. Sulla piazzetta si intravedeva l’insegna di un negozio che attirò subito l’ attenzione di Oby e Milly, un’insegna sbiadita dal tempo diceva:
“ da Mustang specialità equine”
Si guardarono un attimo, quel negozio faceva proprio al caso loro, non che fossero intenzionati ad acquistare carne di cavallo per la loro grigliata ma era pur sempre una macelleria e qualcosa avrebbero trovato. Entrarono attraverso una porta di legno basculante tipo saloon e un muggito lugubre accompagnò il loro passaggio, era un ambiente fresco e in penombra, addossate alle pareti c’erano cesti contenenti diversi tipi di erbe aromatiche, granaglie e spezie varie, alcuni cartellini ne decantavano il contenuto, “Fagioli Grancassa”, “Erba Pipa”, “Peperoncino Profondo Rosso” ecc.ecc. Sugli scaffali, vasi, vasetti, barattoli dal contenuto indefinibile arricchivano la gamma dei prodotti, utensili vari, sacchi di juta e trecce di agli e cipolle completavano la coreografia. Nel bancone refrigerato da macellaio si trovavano alcuni tagli di carne, molto pochi per l’esattezza, talmente pochi che non pareva neppure di essere entrati in un negozio specializzato. Pareva, più che altro, di essere entrati nell’antro di uno sciamano. Da dietro una tenda di perline indiane comparve un uomo ben piantato, con un viso segnato dal tempo, pelle abbronzata e coriacea, capelli grigi e lunghi legati con uno spago e due occhi penetranti e sinceri che, si capiva, guardavano lontano. “Cosa posso fare per voi?” “Salve…abbiamo visto l’insegna…dobbiamo fare acquisti…ci serve della carne da grigliare…” “Intanto vorrei sapere chi siete…non vendo a chicchessia…i miei prodotti potrebbero essere molto nocivi pertanto mi serve un’accurata anamnesi…” “Ma noi stiamo benissimo…” “COME VI CHIAMATE!” Disse l’uomo con voce autoritaria. “Io sono Obiuan-Tottidè-Kenobi,…comune mortale…” “E io sono Mileyla, pulzella intergalattica della dinastia Star Wars…probabilmente anch’io comune mortale…o no?” “Ecco, avete visto, non ci voleva poi molto….adesso che vi siete presentati posso aiutarvi…mi chiamo Mustang, e come avete visto nell’insegna mi occupo di specialità equine…” “Ma noi non volevamo acquistare carne di cavallo…” “No, non avete capito…voglio dire che mi occupo di specialità, cioè cavalli,muli, asini e somari, qualche zebra ma soprattutto puledri…tutti rigorosamente vivi. Sapete, tra tutte le razze i cavalli fanno parte dell’elite, come per la razza umana, sono quelli che danno il loro meglio, quelli che si impegnano in quello che fanno,quelli che hanno cuore, un cuore molto grande, poi ci sono i muli… loro non è che non si impegnano o non hanno cuore…è solo che non lo sanno fare o non lo sanno usare, non hanno nessuno che li gestisce o gli insegna a vivere, spesso sono sfruttati e a capo chino vivono una vita triste, infine…arrivano gli asini e i somari…quelli sono proprio… che dire…per gli asini c’è speranza, sono solo molto ignoranti e mostrano tutta la loro asinaggine per mancanza di materia grigia sufficiente ma possono migliorare, mentre per i somari, quelli sono proprio somari dentro…sono quelli che, oltre ad essere somari di natura, ce la mettono tutta anche per dimostrarlo e si ostinano caparbiamente a non voler neppure provare a migliorarsi… casi senza speranza… Le zebre sono un settore di nicchia, la parte esotica della razza, casi eccentrici e alternativi che non devono mancare mai in tutti i branchi. Per i puledri…beh, per quelli ho un settore speciale…loro sono il nostro futuro…dobbiamo allevarli al meglio, siano essi cavalli, muli, asini, o somari…si anche somari…io nutro speranze…” “Caspita signor Mustang, si direbbe che più che un macellaio lei sia un vero filantropo, un vetrin-filantropo, se ne intende davvero di tutte queste bestie…” “Certo, certo, ultimamente preferisco le bestie agli uomini…per quello che riguarda le donne…” Un occhietto porcino iniziava a comparire sul volto dell’uomo mentre sbirciava nel davanzale di Mileyla. “Senta…scusi se interrompo il suo filosofeggiare…ma davvero, volevamo delle costolette di maiale…18 chili…ma vedo che lei non ha…” “Non si preoccupi, sono fornito della ciccia migliore, la tengo nel retrobottega…posso darle la qualità migliore di costolette, sono rifornito di quelle all’ultimo grido, costolette autocombuste a strappo con osso a rendere. Sa, per il riciclaggio dei rifiuti differenziati, l’osso, basta riportarmelo indietro e io lo riciclo e lo rigenero fin quasi a rifarne un maiale nuovo…con le ossa faccio miracoli…riesco a farlo anche con lo stinco…dopo zoppica un po’ ma si vede appena…vede quella targa alla parete…sono stato insignito del premio alla carriera come miglior “massaggiatore di prosciutto” di questa parte del pianeta” La coppia era veramente sbalordita, erano incappati in un personaggio alquanto bizzarro ma simpatico e quasi all’unisono decisero di invitare anche lui per quella sera. “Allora, caro Mustang…vada per le costolette…18 chili…e poi…se le va…venga con noi stasera…siamo gia diversi…e in compagnia ci si diverte…” “Ma…non saprei…a volte la gente…non mi comprende…” “Ma che dice ? Uno come lei…sembra una garanzia….” “…e chi ci sarebbe…?” “Ma, non so, gente conosciuta di la in campeggio, noi, Mirò il pittore, Raffaella la pasticcera, e un certo Decimo…” Un silenzio corposo era calato nel negozio e si sentiva solo lo sgocciolio del grasso che colava dalle costolette. Oby e Mileyla si guardarono, Mustang si era immobilizzato e stava fissando un punto lontano davanti a se…sembrava di sentire il rumore dei suoi pensieri. “Va bene, scusi ma adesso andiamo…lei ci pensi.” Disse Oby mettendo sul banco la Col Card che era convenzionata per l’aquisto di materiale da grigliata su tutto il pianeta e nessuno la poteva rifiutare. “Non volevo essere sgarbato” disse Mustang registrando i dati della tessera, “E solo che …quel nome…Decimo…mi dice qualcosa…poi, questa sera deve arrivare un mio amico…arriva da molto lontano…lui è un gran viaggiatore…si chiama EtaVonDentieraBeta, fa l’odontotecnico…viaggia per galassie a risollevare tutti i molari e a ripristinare masticazioni scorrette…” “Ma porti anche lui… che diamine,con tutto quello che ci sarà da masticare questa sera...!” Esclamo Oby senza pensarci. “Non so come possa fare, lui è molto “ingombrante”, non che sia grasso, ma non si separa mai dal suo astrolabcamperatorio , un mezzo formidabile, pensi che per guidarlo la sua patente va dalla A alla Z e quando arriva, oscura il sole per almeno mezz’ora buona.” “Comunque …se venite…ne saremmo felici…vero Milly?” “Certo, sono convinta che ci divertiremo, l’aspettiamo e porti anche sua moglie” disse Mileyla che non aveva fatto a meno di notare che l’uomo portava la fede al dito. “Poi, volevo ringraziarla del tempo che ci ha dedicato, penso che lei sia proprio una brava persone…io queste cose le sento a pelle…Arrivederci…” “Arrivederci…anche a voi” Detto questo, uscendo dal negozio inforcarono le loro scialuppe a pedali e si diressero nuovamente verso l’area inseguendo ognuno i propri pensieri, Obi continuava ad arrovellarsi del perché…Decimo…ancora Decimo… facesse sempre quell’effetto strano…a molti…mentre Mileyla, aveva avuto la percezione che quella nuova conoscenza avesse in serbo tante sorprese. Proprio una brava persona… Non me ne volere Mus e neppure tu Eta…ognuno…si diverte come può…[:D][:D][:D] [:D]

Modificato da tott i de il 06/04/2011 alle 22:37:11
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 06/04/2011 alle: 23:00:45
quote:Un occhietto porcino iniziava a comparire sul volto dell’uomo mentre sbirciava nel davanzale>
> ... mi sono piaciuto nel tuo racconto...e poi quella dell'occhietto porcino che iniziava a comparire sul volto...me la scrivo sul famoso taccuino da lasciare ai posteri del forum[:D] comunque tu la sai lunga, ma cosa dico lunga...lunga! caro totti[:D] ciao Mus
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tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 06/04/2011 alle: 23:08:09
15
tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 18/05/2011 alle: 23:19:49
Per scrivere un buon libro a volte ci vogliono anni, ma anche a fare della buona carta igienica.[:D][:D][:D] Stavano lentamente ritornando a piedi alla base, le scialuppe, ormai cariche di vari pacchetti e sacchetti di vettovaglie,venivano spinte faticosamente a mano. Si erano fermati dai vari commercianti della zona acquistando generi alimentari per tutti i gusti. Per l’occasione, che si sarebbe svolta in serata, avevano deciso di non presentarsi a mani vuote. Mazzi di cipollotti Tropea/Colgate spuntavano dai vari sacchetti che Mileyla aveva nel cestello del suo mezzo. Melanzane globose e violacee, assieme a peperoni colorati, rallegravano la scialba livrea delle zucchine e si facevano compagnia dentro a cassette di legno ancorate sul retro di una scialuppa. Ai lati erano stati legati scatoloni pieni di panini, filoni e pagnotte profumate e croccanti. In un'altra cassa, sistemata saldamente sul mezzo di Obiuan-Tottidè-Kenobi, c’erano numerose bottiglie di vinello tipico della zona che era già stato preventivamente e abbondantemente assaggiato da Oby prima dell’acquisto e che lo stava facendo canticchiare allegramente sulla via del ritorno. Sulle loro spalle, dentro a capienti zainetti, erano stati equamente suddivisi i 18 chili di costolette. “Oby, tesoro, pensi che sia sufficiente quello che abbiamo preso? Forse sarebbe meglio preparare anche qualche antipasto non credi? Prima, poco più avanti, ho visto un furgoncino che vendeva porchetta…e se ne prendessimo una…così tanto per sgranocchiare qualcosa intanto che cuociamo…e poi se vende anche qualche bella caciotta …che so due o tre…di pecora…quelle saporite…tanto per assaggiare…e uno o due salami nostrani di quelli belli stagionati….e si,si…un due chiletti di ciccioli secchi…e anche…già… un etto scarso di olive, tanto per dare colore! Oby non la stava neppure ascoltando, era tutto preso dall’intonazione stile gallo cedrone con la raucedine di “Romagna mia” , al suo passaggio, molti abitanti della zona si affacciavano credendo stesse passando il furgone dell’arrotino. Mileyla era abituata a sentire il marito cantare…”cantare”…,ma si rendeva conto che un nutrito pubblico cominciava a dare segnali di malcelata insofferenza, quindi gli si avvicinò sussurrandogli di smettere perché probabilmente c’era qualcuno che stava dormendo anche se era già quasi mezzogiorno e gli infilò velocemente una BIGBABOL modello extralarge sotto alla lingua. Oby strangozzò un attimo poi tacque, il rimedio come al solito era stato efficace e la donna si ripropose di metterne un pacchetto tra lo sciampo e il bagnoschiuma, così, nelle docce delle aree di sosta, Oby non avrebbe più attirato tanto pubblico quando si lavava. Erano quasi arrivati quando vennero lentamente accostati da un astrocamper modello ELNAGHMARLIN65G dal quale si affacciò il volto sorridente di una donna dai lineamenti simpatici e da una corporatura altrettanto “simpatica” nella quale era evidenziato un “davanzale” decisamente fiorito. “Heilà, siete del posto? Ho sentito qualcuno che cantava e vi ho seguito…anche a me piace cantare…gentallegra…non è vero?” “Buongiorno signora” disse Mileyla, “ Non ci faccia caso, era mio marito che stava facendo i gargarismi , lui si definisce cantante, ma serve per lo più a togliere il calcare dalla doccia…poi, quando assume liquidi…soprattutto quelli a gradazione, sia di temperatura che alcolica, la sua ugola si riempie di vesciche che entrano in vibrazione ed emettono strani suoni…” Intanto Oby, che stava masticando convulsamente aveva uno sguardo fisso e la faccia da fesso puntata come un segugio da penna sul davanzale della signora in questione. “Mi scusi il divagare…noi siamo qui in sosta, è un bel posticino…ci si sta abbastanza bene, siamo arrivati ieri e c’è ancora posto” “Allora restiamo, io mi chiamo Laroba ma gli amici intimi mi chiamano “Cheroba!” per via del…beh, tra donne, sa di cosa parlo…poi mi chiamano così solo gli amici maschi che, alla fine non so se siano poi tanto amici…magari sono “interessati”…e comunque deiamoci del tu…va bene?” “Ma certamente, da quando siamo arrivati è stato soltanto mio marito a fare amicizia, lui è Oby, io sono Mileyla…Oby…, OBY…, OBIIIY, torna in te, chiudi quella bocca e saluta…! “ “…ngiorno.” Strano, lui non era timido, ma qualcosa lo aveva colpito e non era stato di sicuro un colpo di sole ma un colpo di seno. “Bene Laroba, sistematevi con tutta calma, e per cena non preoccuparti, qui al campo si sta organizzando una bella grigliata, ha cominciato un tale conosciuto da Oby e la cosa si sta estendendo a macchia d’olio, siamo già in diversi, io mi sono organizzata e ho fatto un po’ di spesa e…non so se ci sta tutto nel mio frigo, l’invito è esteso anche a te.” “Bene grazie, non mancherò, se vuoi ti tengo qualcosa al fresco…e poi per la musica ci penso io, sono un’esperta del “Caragnoke” e per questa sera ne canterò delle belle, vi va?” “Certo certo, non vediamo l’ora, vero tesoro?” Oby che fino a quel momento aveva taciuto godendosi lo spettacolo, deglutì e disse. “ Sono convinto che anche gli amici che ho conosciuto oggi apprezzeranno…e soprattutto Mirò, dai sui disegni si capisce che il “Caragnoke” gli piace… e non solo quello…” “Dai non mi dire che Mirò è qui!” Esclamò Laroba. “Certo, l’ho conosciuto questa mattina e ho anche conosciuto un certo Decimo…” “Non mi dire, è arrivato anche lui, finalmente…finalmente…sono veramente felice, e dov’è, dimmi dove si è fermato…devo andare subito a salutar……..” “Ma insomma, mi potete spiegare chi è sto DECIMO?.” Esclamò Oby “E’ da quando sono partito che in un modo o nell’altro il solo nominarlo fa andare tutti in delirio, neanche fosse Elvis Presley!” Laroba scese dal camper, si avvicinò a Oby e gli mise una mano sulla spalla, gliela strinse leggermente e prese a parlare lentamente. “Lui, Decimo, è….la Leggenda…” Laroba stava continuando a parlare ma Obiuan non riusciva a sentire, gli si era chiuso lo stomaco e un brivido gelato si stava insinuando subdolamente nel suo fondoschiena.

Modificato da tott i de il 18/05/2011 alle 23:25:46
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Mandovai
Mandovai
08/01/2009 1078
Inserito il 19/05/2011 alle: 09:19:37
Uhmmm, si preannuncia una serata interessante... non è che c'è un altro posticino? [:D]
15
tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 23/05/2011 alle: 08:56:25
quote:Risposta al messaggio di Mandovai inserito in data 19/05/2011  09:19:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ...avanti che c'è posto...[:D] “…e quindi…è per questo che tutti, ma proprio tutti, gli vogliono bene. Purtroppo, come in tutte le guerre, e su Forum City da dove lui proviene il clima è gia veramente pesante, ci sono sempre dei nemici in agguato e lui è costretto a restare guardingo e sulle difensive per il bene dei suoi cari. A volte per non essere preso di mira se ne va, come se scappasse, ma in effetti, cambia solo aria, lui è uno spirito libero ed è anche per questo che gli aleggia attorno un certo mistero…e finisce pure per essere invidiato e per questo, i più spregiudicati lo prendono di mira mettendo in giro svariate chiacchiere sulla sua pericolosità. Ma lui ha il camper “pieno di mosche” per quanto si sentono al sicuro!! Scusami sai, ma adesso mi sistemo poi vado a salutarlo, è da tantissimo che non lo vedo e mi è mancato…” Laroba era stata chiara, si era aperta con Oby raccontandogli con estrema sincerità tutto quello che sapeva su Decimo e si capiva che era mossa da un grande affetto. Oby e Mileyla la guardarono percorrere lentamente i vialetti dell’area fintanto che non scomparve tra gli alberi. Con le loro provviste e un certo senso di sconforto non ben definito iniziarono ad avvicinarsi alla CORAL. Nello spiazzo a fianco aveva preso posto un’altra carovana di viaggiatori con i loro mezzi e si erano piazzati in modo da creare la forma di un ferro di cavallo. Erano tutti 1.2 PIVOCE AKIAL e rispecchiavano in gran parte le caratteristiche dei vecchi modelli del passato LAIKA ECOVIP 2.1 e i loro equipaggi erano tutti indaffarati a sistemarsi per quella sosta. Avvicinandosi ulteriormente, dal gruppo si staccò un bel cagnolone chiaro che gli venne in contro tutto festoso, la coda gli sferzava i fianchi in modo convulso, una bella linguona rosea gli penzolava dalla bocca facendo gocciolare la saliva ed aveva una bella espressione sorridente come se li conoscesse da tempo, Non appena fu a portata di Mileyla, con slancio affettuoso buttò le zampone sul suo petto facendola barcollare. Immediatamente, dal gruppo, un uomo comincio a gridare. “ Scendi ssubito, che tu stai facsendo, torna ssubito ui!” Intanto si era avvicinato anche lui e trattenendo per il collare il cane, che non ne voleva sapere di smettere le sue effusioni verso Mileyla cominciò a scusarsi. “Mi spiasce, ma fa ssempre cossì, è talmente affettuosso che uando vvede ualcuno che gli piasce finisce co’ lleccarlo fin all’osso! Spero un v’abbia spaventato, un so’riuscito a trattenerlo n’ tempo!” “Ma noooo! Guardi che a noi i cani piacciono tantissimo e quando sono esuberanti è ancora meglio, è così bello quando sono affettuosi, e quando giocano…” “Bene! Mi pressento, io so’ Mmandovai, viaggio co i mi fratelli e famije, Mmandovieni lè l’ mi’ jemello, poi ce sta Mmandolino che sona pe’tutti, e quellollà è Tecemando che lè l’più bischero. Siamo Toscani e stiamo fascendo conoscere le nostre spescialità ne’mmondo. Ve volevo avvisà che stasera ce sarà festa, cosceremo la ffiorentina, pe’ ttutti e se ve unirete ce farà piascere!” “Urca!” esclamò Oby “ Come no! Però qui al campo, già da questa mattina si sta organizzando una mega-grigliata, ci sono diversi equipaggi coinvolti, credo sia meglio che siate voi ad unirvi, adesso, dovevo andare a chiedere se possiamo usare il campo da calcio per portare i tavolini e le sedie…se volete saperlo ci saremo noi, Mirò il pittore, la pasticciera Raffaella, la signora Laroba che è appena arrivata, il signor Mustang che ha il negozio nel paesino qui fuori e che ha detto che forse verrà con il suo amico EtaBeta quello delle dentiere, voi, e le rispettive famiglie di tutti quanti…volevo dirvi che ci sarà anche…Decimo Massimo…lo conoscete?” “Descimo…quel Descimo?” “Penso di si…quel Decimo…perché ce ne sono altri?” “Mah! Un saprei, s’è tanto sentito parlà di lui, si ddisce che sia uno che c’hà la penna fascile. E si sa, ferisce più ‘a penna che ‘a spada, uindi…” “Io non credo che sia così terribile…l’ho visto questa mattina ed era alle prese con…il bastone del…pollaio…non so se mi spiego, e secondo me quando uno si trova nella…pupù fino al collo, non ha tempo di nascondere il suo vero io…, mi è sembrato solamente uno come tanti…poi, questa sera potremo approfondire la sua conoscenza, è sempre meglio farsi un’opinione personale sulla gente, non credi?” “L’è che tu t’ha proprio ragione, però l’è davanti a n’bel tocco de ciccia che l’omo se riconosce peddavvero. Adesso vo a preparamme, ce se vede dopo!” Detto questo l’uomo si avviò verso la sua carovana trascinando il cane che non ne voleva sapere di seguirlo tanto era attratto dai nuovi amici ma tutti sapevano che era più attratto dall’odore di costolette che cominciava a sollevarsi dagli zaini dei nostri amici.
16
Mandovai
Mandovai
08/01/2009 1078
Inserito il 23/05/2011 alle: 11:13:56
Adesso che DMM manca, caro mio, sei tu che devi tenere alto l'onore del Forum e quindi ci aspettiamo che tu onori il tuo nick scrivendo un pezzo tott i de...[:D]
15
tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 23/05/2011 alle: 14:30:54
quote:Risposta al messaggio di Mandovai inserito in data 23/05/2011  11:13:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ...la vedo dura...e anche grigia...cosa sarà?[:D][:D][:D]
15
tott i de
tott i de
30/08/2010 546
Inserito il 23/05/2011 alle: 23:18:01
...dura...grigia...appuntita da un lato...forza...![:D][:D][:D]
16
Mandovai
Mandovai
08/01/2009 1078
Inserito il 24/05/2011 alle: 10:27:03
[:I] non avevo capito che era un quiz... Dura, grigia, appuntita da un lato? Mhmmm, ma dura quanto? B, HB, ...?
16
EmilG
EmilG
03/11/2009 4885
Inserito il 24/05/2011 alle: 10:47:09
Si potrebbe dire " fuori uno, avanti il prossimo" Lo stile è diverso, giustamente, se no sarebbe una copia, ma la sostanza non manca. Insomma in poche parole, il divertimento continua. ciao Emil
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