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Incredibile... pulendo il tetto del camper

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Voltsit
Voltsit
10/07/2014 435
Inserito il 03/07/2015 alle: 18:35:12

Quoto completamente
Un saluto a tutti
16
xy01
xy01
22/01/2009 1151
Inserito il 04/07/2015 alle: 07:58:35
Motivo per quale lo lavo solo ai rulli e accada quello che deve accadere. 
Anche i carrozzieri devono lavorare. 
 
ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 04/07/2015 alle: 08:26:58
Ognuno di noi è libero di trattare la propria roba come ritiene opportuno. Per quanto mi riguarda, io sul tetto del camper non ci salgo e, se debbo lavorarci, uso un trabattello. In casi particolari, ad es. il cambio di un oblò ecc. preferisco stendere sul tetto un foglio di legno di adeguato spessore (uso i pannelli che servono alla cassonatura del cemento armato) in modo da distribuire il più possibile il peso.

Da quanto ne so, nessuna casa dichiara per iscritto che il suo tetto è calpestabile; questo lo dicono solo i concessionari.
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
Kurt
Kurt
-
Inserito il 04/07/2015 alle: 09:50:16
C'è stato un periodo in cui la reclame era di metterci sopra una automobile.
Rimane il fatto che  diluire il peso inserendo una tavolona dove ripartire il peso è cosa saggia.
slt 
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
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21/03/2009 28515
Inserito il 04/07/2015 alle: 09:58:07
In risposta al messaggio di Kurt del 04/07/2015 alle 09:50:16

C'è stato un periodo in cui la reclame era di metterci sopra una automobile. Rimane il fatto che  diluire il peso inserendo una tavolona dove ripartire il peso è cosa saggia. slt  Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.

...io cercavo in internet la foto di camper sopra al fratello maggiore ed un altra dove sopra camper medio cerano una decina di operai
la cercavo digitando hymer ma forse era flair o nissman
oppure hanno pensato bene di toglierle vista la furbizia di molti umani magari capaci di voler ripetere la prova...
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ippocampo2009
ippocampo2009
22/02/2009 7455
Inserito il 04/07/2015 alle: 12:07:00
In risposta al messaggio di ik6Amo del 04/07/2015 alle 08:26:58

Ognuno di noi è libero di trattare la propria roba come ritiene opportuno. Per quanto mi riguarda, io sul tetto del camper non ci salgo e, se debbo lavorarci, uso un trabattello. In casi particolari, ad es. il cambio di
un oblò ecc. preferisco stendere sul tetto un foglio di legno di adeguato spessore (uso i pannelli che servono alla cassonatura del cemento armato) in modo da distribuire il più possibile il peso. Da quanto ne so, nessuna casa dichiara per iscritto che il suo tetto è calpestabile; questo lo dicono solo i concessionari. / L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
...

Qui lo hanno scritto...

Si può salire sul tetto del camper? Sì, perché il tetto è calpestabile, a eccezione delle superfici curve (sopramansarda) e situate sopra la cabina di guida e gli oblò.

http://www.caravansinternationa...



8. I tetti degli autocaravan sono calpestabili? 
I tetti dei nostri autocaravan sono tutti calpestabili per persone entro i 90 kg, ma con la dovuta attenzione e cautela in prossimità dell’aperture degli oblò e nella parte centrale del tetto.
 

http://www.placamper.it/FAQ/



 9-Il  tetto del camper è  calpestabile? Il  tetto può supportare un peso max. di 100 kg non puntuali

http://sea-camper.com/site/?pag...




 robusto tetto calpestabile

http://it.euramobil.de/fileadmi...


ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 05/07/2015 alle: 09:07:01
Il primo (CI) dice che si può salire mantenendosi ai lati del tetto, lì dove sono le pareti verticali cielo terra;
Il secondo (PLA) dice che il tetto, non specificando in che modo, sopporta 100 Kg NON PUNTUALI. In pratica dice NON CAMMINATECI ma applicate un peso DISTRIBUITO;
IL terzo (SEA) non specifica le modalità, dice solo che il tetto è calpestabile (ma come?);
Anche l'ultimo (E.M.) dichiara tetto calpestabile, ma non evidenzia le modalità.

In effetti si può salire sul tetto, a patto di mantenersi nella zona dove si è sicuri di aver sotto rinforzi cielo-terra. Camminare nella zona centrale è il modo migliore per far deformare il tetto, anche in via provvisoria, creando problemi di infiltrazioni.

Se proprio si vuole, nulla vieta di montare un portapacchi CON PIANALE, in modo da poter salire in una zona sicura dal punto di vista della tenuta.

Poi, ognuno è padrone del sua camper. Io, sul mio non ci cammino e se devo salirci per forza faccio in modo da distribuire lo sforzo.
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!
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Roberto66
Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 06/07/2015 alle: 13:25:34
da quando anche io ho rischiato di scivolare durante le operazioni di lavaggio non salgo piu' volentieri sul tetto fasso salvo per i controlli sigillature.

Con la scala non mi sento tranquillo per via della forza che bisogna esercitare con lo spazzolone ...

Ci sono solo due giorni all' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)

17
Regoleo
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 06/07/2015 alle: 14:59:48
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Art. 146. Difesa delle aperture 1. Le aperture lasciate nei solai o nelle piattaforme di lavoro devono essere circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. 2. Qualora le aperture vengano usate per il passaggio di materiali o di persone, un lato del parapetto può essere costituito da una barriera mobile non asportabile, che deve essere aperta soltanto per il tempo necessario al passaggio. 3. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a m 0,50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede 127 oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone.
 

Chissà mai perché?

Leggo che la maggior parte degli interventi concentrano l'attenzione sull'integrità del tetto e non sul fatto che sia comunque un'azione da incoscienti. In base all'articolo di cui sopra se a farsi male fosse una persona diversa dal proprietario del mezzo, quest'ultimo passerebbe un guaio, sicuro sicuro.

La larghezza di un camper difficilmente supera i 2,3 metri. Ciò vuol dire che lavorando di lato, con un trabattello  o con una robusta scala a libro, con uno spazzolone si riesce a pulire agevolmente la metà del tetto. Facendo la stessa cosa sull'altro lato si completa il lavoro. Quindi non c'è nessun bisogno di salire sul tetto, mettendo i piedi su una superficie scivolosa già per sua natura, resa ancora più scivolosa dall'acqua, dal sapone o dalla cera.

I carichi concentrati non vanno mai bene, una persona di 90 kg concentra, passo dopo passo, lo stesso peso su una superficie non più grande della sua suola. Quindi quando proprio si è costretti, ad esempio per cambiare un oblò o una guarnizione, conviene stendersi a pelle di leopardo. Così si distribuisce meglio il carico, si lavora più comodi e si minimizzano i rischi di caduta.

Ulteriore precauzione: quando si lavora in queste situazioni, anche su scale o trabattelli, è saggio calzare scarpe chiuse con suola anti sdrucciolo. Le ciabatte si sfilano facilmente e raddoppiano il pericolo. Se si lavora nel bagnato come nel caso del lavaggio, vanno abbastanza bene i sandali di gomma che si mettono al mare per camminare sugli scogli. Oggi si trovano dei modelli a scarpa chiusa che sono perfino eleganti.
                 
www.regoleo.altervista.org

Modificato da Regoleo il 06/07/2015 alle 15:08:21
Kurt
Kurt
-
Inserito il 06/07/2015 alle: 19:32:26
Mi sembra proprio che ci si voglia salvare in calcio d'angolo.
Ricordate  il film di Toto' che diceva, con tanto di spiegazione logica che chi  si lava è una persona sporca e chi non lo fa è pulita..?
Rimane il fatto che tutti  lecitamente possono fare quel che vogliono.
Auspicherei che oltre la scaletta i costruttori dotassero il tetto di  strisce adesive anti sdrucciolo e barre almeno perimetrali.
///
Io il tetto sporco non lo accetto, anche se non nego che non lo lavo tutte le volte che lavo il camper ma una  si e una no
slt
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
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charlie60
charlie60
10/11/2012 105
Inserito il 06/07/2015 alle: 19:53:27
In risposta al messaggio di Kurt del 06/07/2015 alle 19:32:26

Mi sembra proprio che ci si voglia salvare in calcio d'angolo. Ricordate  il film di Toto' che diceva, con tanto di spiegazione logica che chi  si lava è una persona sporca e chi non lo fa è pulita..? Rimane il fatto
che tutti  lecitamente possono fare quel che vogliono. Auspicherei che oltre la scaletta i costruttori dotassero il tetto di  strisce adesive anti sdrucciolo e barre almeno perimetrali. /// Io il tetto sporco non lo accetto, anche se non nego che non lo lavo tutte le volte che lavo il camper ma una  si e una no slt Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
...

Scusate se dico la mia.
Qualche post più sopra avevo peraltro già accennato che in ambito lavorativo questa operazione sarebbe proibita.
Ora, è chiaro che ognuno fa quel che vuole, ma bisogna essere un po' obbiettivi.
Anzitutto, direi che è pacifico che cadendo da 3 metri ed oltre ci si fa male, se poi ci si arriva di testa, è peggio.
Direi che è altrettanto pacifico che sul bagnato, con un po' di roba tra i piedi e magari in ciabatte, è più facile trovarsi in una situazione precaria.
Poi, che si voglia tirare fuori il D.Lgs. 81/08, figlio in qualche modo del più noto D.Lgs. 626/94 (da tutti i lavoratori, anche quelli che oggi sono in pensione, conosciuto come "la seiduesei") per spiegare la pericolosità è forse eccessivo, ma lo stato delle cose è che cadendo da 3 metri ci si fa comunque male, che si stia lavorando o che si faccia per hobby.
Io, e qui esprimo una considerazione personale ma con risvolti più ampi, ritengo che la libertà individuale sia sacra, ma finché questa rimane nell'ambito, appunto, individuale. E francamente, nel momento in cui una persona si infortuna (sto parlando di casi al di fuori dall'ambiente di lavoro), ritengo che i risvolti dell'infortunio non siano più solo individuali ma vadano inseriti anche in un contesto sociale, per cui sarebbe effettivamente bene che certe operazioni venissero fatte sempre con il massimo della sicurezza e quindi con il minimo della probabilità di incidenti ed infortuni.
 
charlie60
ik6Amo
ik6Amo
-
Inserito il 06/07/2015 alle: 20:32:36

Perfettamente d'accordo. Del resto quando ho iniziato ad esporre i pericoli per il tetto del camper ho chiaramente dichiarato che  lavorare sul tetto di un camper è pericoloso: "A parte il pericolo di stare su una superficie liscia ed a volte bagnata, quindi molto scivolosa, le più elementari norme di sicurezza IMPONGONO, quando si opera a d altezze pericolose, l'uso di sistemi di tenuta.".

Questo naturalmente senza tirar fuori il decreto 81, convertito in legge 106.
___________________________________/

L'esperienza?? E' la somma delle fregature!!!

Modificato da ik6Amo il 06/07/2015 alle 20:33:32
17
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 07/07/2015 alle: 13:38:34
Poi, che si voglia tirare fuori il D.Lgs. 81/08, figlio in qualche modo del più noto D.Lgs. 626/94 (da tutti i lavoratori, anche quelli che oggi sono in pensione, conosciuto come "la seiduesei") per spiegare la pericolosità è forse eccessivo

Infatti. Però vedo che è stato notato, e quindi ho colpito nel segno evidenziando il nocciolo della questione. wink

www.regoleo.altervista.org

Modificato da Regoleo il 07/07/2015 alle 13:39:57
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charlie60
charlie60
10/11/2012 105
Inserito il 07/07/2015 alle: 15:30:18
In risposta al messaggio di Regoleo del 07/07/2015 alle 13:38:34

Poi, che si voglia tirare fuori il D.Lgs. 81/08, figlio in qualche modo del più noto D.Lgs. 626/94 (da tutti i lavoratori, anche quelli che oggi sono in pensione, conosciuto come la seiduesei) per spiegare la pericolosità
è forse eccessivo Infatti. Però vedo che è stato notato, e quindi ho colpito nel segno evidenziando il nocciolo della questione.  www.regoleo.altervista.org
...

Io con questa roba ci devo convivere tutti giorni, per cui è risultato facile avere una visione seidueseistica della cosa.
In realtà, mi piacerebbe che passasse il messaggio che un infortunio è sempre legato ad una situazione di pericolo che si è trasformata, talvolta per casualità ma spesso per troppa confidenza o scarsa percezione del rischio, in una cosa brutta.
Gli incidenti non si evitano con l'imposizione di una legge, ma con l'applicazione del buonsenso. Solo che il buonsenso non è uguale per tutti....
Ecco che anche il solo far riflettere le persone su di una cosa, fatta perché no mille volte, può essere di aiuto.
 
charlie60
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franco49tn
franco49tn
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24/01/2008 10356
Inserito il 07/07/2015 alle: 15:50:43
Ecco per Voi alcuni esempi di "passerelle"
per lavori in alto :

http://www.frigeriospa.com/it/P...



http://www.frigeriospa.com/it/P...



Franco

Ps. Alcune di queste  le ho vendute a clienti che dovevano munirsene
dopo che vi erano stati degli incidenti !
17
Regoleo
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 08/07/2015 alle: 09:15:51

Ti prego di non prenderla come una polemica, perché condivido quasi tutto quello che dici, tranne "Gli incidenti non si evitano con l'imposizione di una legge, ma con l'applicazione del buonsenso.". Per quanto sia un'affermazione sensatissima le norme anti infortunistiche si sono rese necessarie non per contrastare la mancanza di buon senso, ma i pericoli dovuti alla routine, alla distrazione conseguente all'esecuzione di operazioni monotone, alla eccessiva fiducia in se stessi. In altre parole anche operai dotati di ottimo buon senso muoiono o si fanno male per una semplice distrazione del momento. Accade meno se si impongono i parapetti, le sponde ferma piede, le linee vita sui tetti, ecc.   

Quindi il mio pedante richiamo alla norma significava: "Badate che se nel mondo del lavoro si è dovuta fare una legge apposita , il rischi relativi a certe lavorazioni sono ben più alti di quanto si pensi". Purtroppo nello svilupparsi delle discussioni su COL (ma accade in qualunque forum) si perde sempre di vista il caso in esame. In questo è morta una persona, non è cosa da poco, e poco importa se sia accaduto per distrazione o forse perché era avanti con gli anni e poco agile.

Poiché la discussione è scivolata sull'esigenza irrinunciabile di lavare il tetto del camper, su "il mio tetto è più robusto del tuo", ecc. Mi è sembrato importante evidenziare che di tetto sporco non si muore, ma di tetto lavato senza le dovute precauzioni si.
        
www.regoleo.altervista.org

Modificato da Regoleo il 08/07/2015 alle 09:16:14
13
charlie60
charlie60
10/11/2012 105
Inserito il 08/07/2015 alle: 11:54:51
In risposta al messaggio di Regoleo del 08/07/2015 alle 09:15:51

Ti prego di non prenderla come una polemica, perché condivido quasi tutto quello che dici, tranne Gli incidenti non si evitano con l'imposizione di una legge, ma con l'applicazione del buonsenso.. Per quanto sia un'affermazione
sensatissima le norme anti infortunistiche si sono rese necessarie non per contrastare la mancanza di buon senso, ma i pericoli dovuti alla routine, alla distrazione conseguente all'esecuzione di operazioni monotone, alla eccessiva fiducia in se stessi. In altre parole anche operai dotati di ottimo buon senso muoiono o si fanno male per una semplice distrazione del momento. Accade meno se si impongono i parapetti, le sponde ferma piede, le linee vita sui tetti, ecc.    Quindi il mio pedante richiamo alla norma significava: Badate che se nel mondo del lavoro si è dovuta fare una legge apposita , il rischi relativi a certe lavorazioni sono ben più alti di quanto si pensi. Purtroppo nello svilupparsi delle discussioni su COL (ma accade in qualunque forum) si perde sempre di vista il caso in esame. In questo è morta una persona, non è cosa da poco, e poco importa se sia accaduto per distrazione o forse perché era avanti con gli anni e poco agile. Poiché la discussione è scivolata sull'esigenza irrinunciabile di lavare il tetto del camper, su il mio tetto è più robusto del tuo, ecc. Mi è sembrato importante evidenziare che di tetto sporco non si muore, ma di tetto lavato senza le dovute precauzioni si.          www.regoleo.altervista.org
...

Nessuna polemica, ci mancherebbe.
Anzi direi che il mio post poteva lasciare qualche dubbio su quello che intendevo dire quando ho scritto "Gli incidenti non si evitano con l'imposizione di una legge, ma con l'applicazione del buonsenso" .
Anzitutto partivo dal presupposto che, non trattandosi di un contesto lavorativo, la legge non è applicabile. Poi, la legge, per applicarla bisogna conoscerla non solo in un articolo, ma nella sua totalità (non faccio riferimento alle tue conoscenze, parlo in generale), per cui già è difficile in ambiti lavorativi avere i sistemi e i dispositivi di protezione tutti a posto, la formazione, le verifiche, etc, figuriamoci quando è il proprietario che vuol montare sul tetto del suo camper....
Quindi, il mio riferimento non era al buonsenso in "alternativa" al rispetto della legge, ma il buonsenso inteso come spunto di riflessione intelligente, anche verso i risvolti sociali di un infortunio, dal quale poi prendere le misure di sicurezza più opportune, eventualmente prendendole dal mondo del lavoro, perché no!
Comunque, il mio intento era semplicemente quello di tenere alla luce un problema evidenziatosi per la caduta del poveretto, e che forse viene sottovalutato.
Certamente di tetto sporco non si muore..... così come non si cade per il cedimento del tetto....

 
charlie60
15
pane vino
pane vino
21/11/2010 1488
Inserito il 16/07/2015 alle: 19:16:20
Morire cadendo dal tetto del camper,fa parte di quelle fatalità uguali a chi pota un albero,taglia un albero,cade spalando neve dal tetto  della sua dimora,cade dalla bicicletta,scivola da un sentiro in montagna,stà ascoltando la s.messa ecc.ecc.Fatalità. Saluti
pane vino
13
charlie60
charlie60
10/11/2012 105
Inserito il 16/07/2015 alle: 21:59:07

No, perdonami ma non sono per niente d'accordo.
La fatalità è un concetto legato ad un evento casuale. Ad esempio, sto transitando su una strada e mi cade addosso un albero. Questa è fatalità, dato che non c'è alcun elemento, del comportamento della persona che subisce il danno, che ha contribuito al danno stesso. In altre parole il danno dipende ESCLUSIVAMENTE da cose che non dipendono dal danneggiato.
Quando con il mio comportamento aumento la possibilità (vorrei dire la probabilità, ma è un termine che non piace) di avere un danno, è come se sfidassi la fatalità, ovvero chiedo al fato di essere clemente con me, e in pratica spero che mi vada bene, magari contando sulla mia attenzione.
Che poi ci siano azioni quotidiane, quali quelle di andare in bicicletta, che mi espongono ad un pericolo ma che tutti socialmente accettiamo, è un altra cosa. In tutti gli altri esempi, tranne quello della S. Messa, chi fa quell'azione sta aumentando le probabilità che gli succeda qualcosa.
Spero di essermi spiegato.



 
charlie60

Modificato da charlie60 il 16/07/2015 alle 22:51:05
16
Yuma-58
Yuma-58
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14/12/2009 33145
Inserito il 17/07/2015 alle: 06:37:47
Fatto ieri... l'ho lavato... era circa un anno che non lo facevo... ci ho messo un paio di ore tanto detersivo e olio di gomito, sembra un altro camper....
il bello e il cattivo tempo, non dura tutto il tempo

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