quote:Originally posted by Roberto66> Nel mio diario Loira, Normandia e Parigi del 2003 ho affrontato questo discorso con un atabella di riepilogo dei costi. L'anno prima avevamo fatto un viaggio io e mia moglie di durata inferiore di soli 11 giorni con gita organizzata nella Loira ed a PArigi ed abiamo speso lo stesso. Quindi il viaggio in camper per un numero di giorni superiore e per quattro persone è costato un pro-capite meno del 40% di uno organizzato. L'ammortamento dei VR non so se debba essere tenuto in considerazione, a distanza di dieci anni c'è chi riesce a vendere il VR allo stesso prezzo di acquisto. Quindi andrebe calcolata l'assicurazione e la manutenzione e basta. Nel mio diario (dell'aprile 2003) potrete trovare una statitisca delle spese già fatta. Per quanto mi riguarda la mia conclusione è questa: mediamente il cmaperista nelle loclaità che visita porta meno degli altri turisti quindi il paragone da farsi per farci apprezzare non è questo semmai dobbiamo includere e pesantemente il costo di acquisto dei mezzi nuovi non dell'usato perché per evidenziare l'usato dobbiamo dimostrare che chi vende poi acquista il nuovo. Tanto vale basarsi sui mezzi nuovi venduti. Da qui ne discende che la politica nazionale dovrebbe favorire incentivi ai comuni turistici per la nostra forma di turismo ma non perché porta valore ai singoli comuni, ma perché lo porta alla'economia nazionale nel complesso ove in verità il nostro settore non ha poi questi grandi numeri che pretendiamo di avere noi. La nautica ad esempio è molto più apprezzata perché poi ai comuni porta valore tramite i porti turistici, le tasse di stazionamento i servizi portuali etc. etc. tutte cose che a noi fanno inorridire perché pensiamo anche di contestare AA con incluso CS a 10 euro. Ciò premesso la differenza tra noi è gli altri turisti è: 1) non non siamo obbligati ai servizi di ristorazione locali perché possiamo fare la spesa e cucinare a bordo, gli altri invece si sono obbligati; 2) noi possiamo tenere tendenzialmente a zero i costi di soggiorno in loco presso strutture ricettive (sostiamo per strada e spesso a gratis) gli altri turisti no sono obbligati a campeggi (in tenda e roulottes) o in albergo e danno diretto ed evidente lavoro ad organici numericamente individuabili presso queste strutture; 3) chi beneficia di una fetta consistente del nostro itinerare sono i distributori di carburante e le autostrade, fetta cospicua delle nostre spese (vedasi il mio diario) ma qui il nostro apporto si perde nella massa e non è identificabile come tursimo. 4) Se qualche volta andiamo in ristorante o poi acquistiamo souvenir, e solo qui, lo facciamo come gli altri turisti. 5) Presso i comuni che visito da camperista oggi spendo comunque molto meno di quanto non spendevo quando viaggiavo con viaggi organizzati dal CRAL aziendale e nel mio diario c'è anche un paragone su questo. Ma possiamo sostenere che i camperisti vanno in mete anche fuori dai cicli normali ma in questo caso registriamo la presenza di AA perché i comuni sanno che solo così ottengono un po' di tursimo. Provare per credere.
Ciao In ufficio tutti di ritorno dalle ferie si raccontano le esperienze e ci si informa sui costi. 2 - 3 settimane in albergo formula servito riverito 3500-4500 euro. 3 sett in Francia con il Camper 850 euro. Ok ,lo so anchio che poi devo sommare tutti gli altri costi fissi+variabili pero' quando lo dico rimangono tutti (gli alberganti) sorpresi. Ciao Roberto >