Liberati dalla violenza, fa la cosa giusta

quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 09/05/2011  20:28:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Vivere nelle sabbie mobili dà proprio il senso dell'eterna incertezza, del senso di soffocamento, del grande desiderio di respirare ma nello stesso tempo della sensazione lenta ma continua di affondare. A volte nessuno lo può sospettare perchè tu sai sorridere e dare una parola di conforto a chi soffre come te anche se di diverso malessere. Come quella bellissima poesia di Umberto Saba che vi riporto: La capra Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d'erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell'uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.

quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 11/05/2011  10:17:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Ognuno ha un problema diverso naturalmente ma quello che io credo, al di là della pazzia che è un qualcosa di devastante ma insito in una determinata persona e che prima o poi esce fuori, è che ci sono persone deboli che si fanno forti con gli altri e attraverso gli altri, assorbendo quasi la tua forza come una specie di dracula che ti lascia esanime dissanguato.

quote:Risposta al messaggio di pantera rosa inserito in data 13/05/2011  18:46:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Sarebbe interessante sapere come è riuscita a superare questo momento che credo sia stato assolutamente difficile. Ha più avuto un chiarimento, un confronto con questa persona?

Leggere senza giudicare questo è il senso del post. Sapere che c'è sempre uno spazio dove poter lasciare le nostre impressioni, i nostri sentimenti, le nostre piccole gioie o dolori credo sia una cosa importante. Sapere che puoi comunicare come uno sfogo a persone che ti leggono senza giudizio fa sicuramente stare bene. Purtroppo la diffidenza è molta, l'argomento è personalissimo e ci vuole veramente molto coraggio per mettersi in gioco e io questo lo apprezzo moltissimo. Quando ero piccola e vivevo momenti difficili che a me sembravano senza soluzione, sapere che potevo contare su persone che mi sollevavano dai miei pensieri era un grandissimo aiuto. Ecco, vorrei regalare e chiedere un sorriso per vedere se i nostri momenti difficili possono diventare più sereni.

Io non posso, non mi sento di giudicare. Non l'ho mai fatto nemmeno quando lo facevano le persone vicine a me. Ho avuto un lutto anni fa, è stato devastante. Gli amici più vicini si sono allontanati ma io credo di aver capito. Il dolore era troppo grande, vedere la persona che tu conosci trasformarsi in quel modo a volte è troppo dura. Dura è stata anche per me, per noi familiari tutti. La fragilità cui giustamente fai riferimento a volte ci fa comportare in maniera vigliacca ma come agire contro il proprio modo di essere? Nauralmente non parlo di chi è opportunista e lo fa per cmodo ma di chi non sa non è capace o crede di non essere capace di affrontare certe situazioni.

quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 21/05/2011  09:05:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Il momento peggiore della mia vita è stato quando ho perso un familiare. Le persone vicine, gli amici si sono "allontanati" per rispetto del dolore non capendo che "fingere che non ci sia" è peggio di parlarne anche con durezza. Ho provato a parlarne con qualcuno ma subito cercavano di cambiare discorso e appena possibile fuggivano. Perchè il dolore fa paura. Imbarazza parlarne. NOn sai cosa dire. Non sai affrontare quegli occhi distrutti che ti chiedono ascolto. Non era però un continuo tentativo di parlarne, non era costantemente il discorso principale ma come ti avvicinavi loro si scansavano. Così resti da sola col tuo dolore.Altri momenti sempre molto brutti ma non drammatici li ho vissuti in perfetta solitudine. NOn è facile essere compresi perchè le tue sensazioni, emozioni, disagi non sono percepiti nello stesso modo dagli altri. Non so darti soluzioni perchè anch'io ho galleggiato fino a quando, toccato il fondo, non ho potuto che risalire. Credo che il rpofondo desiderio di conoscere di amare la vita e gli amici che pur si erano allontanati ha fatto si che rialzassi la testa. Poi incontri importanti, con persone che in cambio della loro amicizia non chiedono nulla se non il tuo benessere,sono fondamentali secondo me. Ti ridanno fiducia e forza ma nello stesso tempo se sbagli sai che pagherai sempre tu le tue scelte. Io posso solo dirti guarda avanti. La casa è lontana per raggiungere gli altri? Invita gli altri a casa tua! So che parlare è facile ma poi bisogna provare per capire le situazioni nella loro totalità IO credo che anche qui ora su Col sia iniziato per te un percorso che ti porterà a rialzarti. Ho sempre apprezzato la tua forza interiore. Non è vero che non ne hai più, fai solo tanta fatica a vederla. Ma chi ti sta accanto la vede e aspoetta che tu sorrida nuovamente.

Il problema medico purtroppo va risolto can pazienza e con la'usilio di persone competenti in grado di aiutarti in maniera concreta. Però mi sentirei di farti un appunto se permetti Mary; non farne una questione di tempi. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa e non ci sono persone più o meno brave. Credo che l'ansia di "dover"uscire per poter stare meglio possa alla fine diventare un ostacolo. Io per mia fortuna non ho mai avuto difficoltà di questo tipo ma restare in casa quello si che mi faceva passare la voglia di uscire. Meno esci meno frequenti e meno usciresti e frequenteresti. Ma fare una festa un pranzo a casa tua che immagino col giardino non ti piacerebbe? Magari ti fai aiutare da qualche amica. A me è successo una volta, dovevo partecipare ad un corso. Alla prima serata mi son venuti tutti i malesseri che mai ho avuto con sensazione di febbre e debolezza. Prima stavo bene e subito dopo son stata bene ma il fatto di dover uscire a confrontarmi con persone sconosciute mi aveva bloccata. La psiche gioca brutti scherzi ma per contro riserve risorse inaspettate quindi il mio messaggio è di avere pazienza e fiducia in te stessa!

quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 23/05/2011  22:00:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Dire la verità non ti riesce più! Mi piacerebbe sviluppare questo punto. E' la paura che ti blocca?

quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 24/05/2011  10:02:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Se scopre che hai parlato.... Intendi parlato di lui con altre persone? A volte diventa difficile dialogare. Spesso risulta iù facile parlare del niente, di cose meno importanti piuttosto che trovarsi in difficoltà parlando di cose personali e di coppia con la persona che dovrebbe capirti di più! Per rassicurare sorridi quando vorresti urlare la tua rabbia. E' lì che ti senti falsa dentro ma non lo sei!

quote:Risposta al messaggio di Marystar inserito in data 25/05/2011  13:04:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Allora la consapevolezza di un suo comportamento scorretto c'è.[V]

Eccolo qua. Ci siamo. Chi ha provato sa cosa vuol dire. Lo psicologo aiuta ma...questo proprio non lo capisco! Genitori separati, tribunale affida le figlie al padre accusato di maltrattamenti La madre può vederle solo per poche ore alla presenza di una educatrice a causa di una valutazione psicologica negativa

http://www.gazzettino.it/artico...