Nota per i moderatori: sto postando questo intervento in Altro sui Camper proprio perché inerente i camper ma non specifico di accessori (nella fattispecie, i pannelli solari).
Cari amici camperisti, da qualche giorno, forse i primi caldi, sono colpito da una illuminazione che, credo, già molti di voi avranno già avuto e sono quindi curioso di capire quanti si sono già posti la stessa domanda.
Tutti noi siamo al corrente della diatriba pannello sì, pannello no. Già nella vita civile, montare pannelli solari fotovoltaici è una operazione che probabilmente alla lunga non produce utili se non dopo 20 anni.
Men che meno su di un camper che per 300 giorni l’anno resta fermo, se va bene, in rimessaggio.
Già, in rimessaggio…
Metti caso che il rimessaggio in questione sia anche una piccola attività di installazione e vendita di accessori, che dunque ha bisogno di corrente per andare avanti.
Ergo, se potesse sfruttare l’energia solare prodotta dai camper, meglio, se i camper fossero dotati di ‘porta’ su cui indirizzare il surplus di corrente prodotto, un campo in cui sono rimessati all’aperto (e sono la stragrande maggioranza) diciamo 200 camper, con pannelli da 80-100-120 watt e quindi con una resa media rispettivamente di 60-80-100 watt (ergo 80 watt/ora), nei momenti migliori, avremo una produzione di 200x80=16000 watt pari a 16kilowatt, sufficienti per far andare avanti l’attività e pure per rimetterne in rete.
Ovviamente per il camperista che aderisce al progetti il rimessaggio deve essere gratuito.
Vediamo i vari aspetti positivi. Il terreno su cui sono rimessati i mezzi in realtà diventa un campo di produzione solare. Mettiamo poi che il rimessatore abbia anche una attività certificata di montaggio pannelli solari, potrebbe montare p.s. ai clienti che ne fossero sprovvisti aumentando per se la produzione, con soddisfazione per entrambi: il primo ben due volte, perché avrebbe lavoro per la sua officina e più corrente per la propria attività di imprenditore elettrico, per il cliente che avrebbe un rimessaggio sicuro ed a costo zero, nonché una sorgente in più su cui contare quando viaggia.
Ma teoricamente come siamo messi? Suppongo che, su un parco circolante di 200mila camper ce ne siano un quinto dotato di pannelli, diciamo 40mila e che di questi almeno il 25% sia rimessato al coperto. Restano 30.000 camper e, sempre se è valida la media detta sopra, produciamo 2,4 megawatt che vengono buttati via…
Che ne dite? Ci avevato pensato anche voi? Sono io che vedo tutto rosa o ci sono delle (molte o poche) controindicazioni?
Ragionateci su un po’ e fatemi sapere come la pensate.
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gilby
Ps. Alla faccia di tutti quelli che dicono che i camperisti inquinano… [;)]
Modificato da obionekenoby il 08/06/2010 alle 11:55:08