Riscaldarsi in sole poche occasioni

In risposta al messaggio di Dash del 19/04/2018 alle 14:24:15

Ho capito bene? Vai via a fine maggio e torni a metà giugno (15 giorni)? Se vai via con due bombole piene, appena caricate, non dovrebbero esserci problemi. Se ci sta almeno una bombola da 15 kg, con 10+15=25 kg di gas

dovresti averne d'avanzo. Te lo dice uno che con 25 kg di gas:cucina in stile Dash (anche pane e pizze fatti in casa, forno la mattina per le brioche). Penso che poche persone cucinino in camper più di me. non prende mai l'elettricità neanche in campeggio (quindi frigo sempre a gas) spesso anche d'estate si trova con temperature notturne fino a 0° (sopra i 1600 m va così anche a ferragosto) fa fino a 35 giorni di vacanza senza dover ricaricare bombole. Poi magari prenditi l'adattatore autogas-bombola italia, se trovi un gasista che ti fa la ricarica (e sul lato bombola italia sei coperto), riuscirai a caricare anche in Danimarca. C'è un thread fresco fresco (anzi caldo caldo) sull'argomento. L'attacco detto Dish è il più diffuso e adatto nei seguenti paesi: Italia, Bosnia, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Lituania, Polonia, Montenegro, Norvegia*, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Svizzera*, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria, Svezia, Germania*.  (*) In Norvegia, Svizzera e Germania ci sono distributori sia con l'attacco tipo Dish sia Acme Nel vecchio camper avevo messo un riscaldatore elettrico radiante a tre elementi a infrarossi (400-800-1200W 230V), che anche in presenza di un bagno freddo riscaldava la pelle umana all'istante. Molto comodo per asciugarsi una volta usciti dalla doccia, o anche per lunghe permanenze sulla tazza (non il mio caso, quando vado è per fare piuttosto che leggere). Però richiede di essere connessi a mama DNEL (la versione danese di mamma ENEL). Con un solo elemento acceso non salta neanche nei campeggi con poca corrente erogata. Può essere una soluzione per risparmiare ulteriormente gas in quelle situazioni in cui sei connesso alla 230V. Ciao da Dash  

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In risposta al messaggio di Dash del 04/05/2018 alle 07:31:40

No, di solito è vietato, soprattutto perché le bombole domestiche potrebbero essere riempite troppo rispetto alla loro capacità. Però ci sono i centri ricarica, e se tui sei attrezzato con il tuo adattatore per la tua

bombola e la loro pistola, l'uomo che ti riempie la bombola non si troverà in difficoltà (magari ha solo l'attacco per la bombola norvegese o quella tedesca...). C'è un altro thread dove è stato sviscerato completamente l'argomento adattatori GPL: guarda qui: Per riassumere: Una bombola domestica ha un volume effettivo superiore rispetto alla capacità nominale. Ad es. la bombola da 10 kg ha un volume interno di 24 L, ma andrà riempita all'80% (max 20 L) per evitare che GPL in fase liquida arrivi al regolatore. Le pompe GPL misurano l'erogato in litri, e sapere quanto devi caricare una bombola è abbastanza semplice:Pesi la bombola, sottrai la tara (che per legge è indicata con un'etichetta attaccata al rubinetto) e sai i kg di gas ancora contenuti nella bombola. Moltiplichi per 2 e sai i litri di gas ancora contenuti in bombola. Sottrai dalla capacità in litri della bombola, e sai quanti litri puoi caricare in quella specifica bombola. Naturalmente se la bombola era completamente vuota, il conto è facile: la ricarica è uguale alla capacità nominale della bombola.Es. Bombola da 10 kg vuota. Puoi caricare 2x10 = 20 L di gas Bombola da 10 kg con ancora 3,5 kg = 7 L di GPL (calcolati come sopra). Puoi caricare 20-7 = 13 L di gas. Ciao da Dash  

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