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maculani
maculani
-
Inserito il 25/05/2010 alle: 17:18:21
Sto seguendo in questi giorni il forum a tratti per problemi di salute di mia moglie molto strani. Noto comunque che questo post ha subito molte letture e che quindi ha destato un qualche interesse. Come già detto, ho avuto conferma che molti operatori lo hanno letto, traendone, almeno da ciò che ho ricevuto, più approvazione che disappunto, molti di loro vorrebbero cambiare marcia, ma da ciò che ho capito, è molto più difficile di quello che noi pensiamo anche perchè le situazioni economiche di un imprenditore sono sempre molto legate alle "Signore" Banche, in pratica sono quasi sempre loro che decidono per tutti. Non vedo comunque cieli sereni oltre l'orizzonte, a presto Macu.
17
a albert
a albert
21/01/2008 152
Inserito il 25/05/2010 alle: 18:39:30
quote:Risposta al messaggio di Canarino Feroce inserito in data 25/05/2010  08:50:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> come "venditori di camper", partendo da un "piazzaletto sterrato" con 2 o 3 camper supervintage [:)] ti straquoto Adriano
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a albert
a albert
21/01/2008 152
Inserito il 25/05/2010 alle: 18:41:00
quote:Risposta al messaggio di maculani inserito in data 25/05/2010  17:18:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> spero nulla di grave.. Ciao[:)]
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a albert
a albert
21/01/2008 152
Inserito il 25/05/2010 alle: 18:46:14
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 24/05/2010  21:43:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Oggi , nel 2010 non accetto piu' che non esista dialogo tra utenza e costruttori questo si dovrebbe chiamare customer satisfactionid="size6">id="red"> da questo devono ripartire in primis i costruttori assieme con la rete distributiva Adriano
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Roberto66
Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 25/05/2010 alle: 23:58:09
quote:Risposta al messaggio di maculani inserito in data 25/05/2010  17:18:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> e che cosa stanno decidendo le signore banche ? Guarda che il problema del credito ce l' hanno tutte le aziende ma pochi settori possono permettersi di spedire i documenti a pagamento avvenuto , questo genera un numero di insoluti veramante esiguo... questo e' il momento per investire piu' che sulle innovazioni di forma sulla sostanza della qualita'costruttiva. e' il momento di smettere di spingere i mezzi fuori dal capannone con gli operai ancora aggrappati che terminano di montarlo (perche' e' cosi' che hanno fatto i mezzi fino ad un paio di anni fa e lo sanno bene) e di riconquistare l' utenza con un bene durevole. la qualita' a mio avviso paga e premia sempre ed e' vitale sopratutto in fase di contrazione del mercato.
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quattroD
quattroD
25/02/2009 1628
Inserito il 26/05/2010 alle: 11:37:49
Sto seguendo interesse la discussione e vorrei portare un parere fuori dal coro. A mio avviso il fatto che non vengano più accettate permute con “transazioni” minori di 10.000€ non solo è inevitabile ma è semplicemente la fine di una anomalia, fine probabilmente non è dovuta a una scelta ma semplicemente al fatto che è scoppiata la Bolla dei camper. Provo a spiegare la mia provocazione con una storiella: Avverto che sarò prolisso e consiglio di proseguire la lettura solo se molto determinati.[:I] Io trovo che, nonostante le molte differenze, il mercato dei VR sia in una qualche maniera assimilabile a quello delle vetture alto di gamma. Immaginate di aver acquistato un SUV alto di gamma un paio di anni fa per una cifra che si avvicina pericolosamente alle 6 cifre. Dopo 2 anni di sopportazione degli sguardi torvi degli ambientalisti, decidete di togliervi uno sfizio diverso passando a quella sportiva cabrio con una marea di cavalli. Fate un rapido calcolo e stimate che con 15/20000 e l’operazione si potrebbe anche fare. Tornate al concessionario del SUV, parcheggiando date un occhiata ai 10 ponti in officina e vi stupite di come sia tutto pulito e ordinato (un tecnico che armeggia con un Pc vi saluta cordialmente), vi aggirate nel salone dove è esposta l’intera gamma ma andate diretti al Vostro nuovo futuro giocattolo. Il venditore vi accompagna in un giro di prova descrivendovi tutte le caratteristiche tecniche ma a voi interessa solo sentire il vento fra i capelli. Tornati in salone vi accomodate alla scrivania e inizia la trattativa, si scelgono gli optional, gli accessori, il colore e si arriva al punto fatidico….. suspence: DELUSIONE! per lo sconto ci siamo ma la valutazione del vostro Panzer è quasi offensiva e la vostra stima di spesa in un attimo si raddoppia. Insomma è come nuovo, ben tenuto e con pochi km…Bah! si sarà sbagliato, o forse non ha bisogno di vendere…allora provate in altri concessionari anche di marchi concorrenti ma sostanzialmente il risultato non cambia. Una sera vi trovate in zona industriale e vedete in una vetrina la cabrio dei vostri desideri, entrate anche solo per curiosità, un tipo, di cui notate il Rolex tarocco, vi avvicina e inizia a decantarvi le doti della vettura (parcheggiata fra un gommone e un camper) anche se si capisce che non la conosce un gran chè. Di giro di prova non se ne parla perché è appena piovuto, ma quando arrivate alla trattativa nel gabbiotto del capannone rimanete di stucco: Il vostro SUV vale 10.000€ di più! Come può accadere? Semplice la seconda tipologia di azienda può lavorare con margini minori in quanto non ha spese per: - Strutture adeguate all’attività che svolge - formare un venditore che distingua il TAG dal TAEN - Ma soprattutto un reparto di assistenza in grado di risolvere i problemi del Cliente (personale e attrezzature) Inoltre un concessionario serio prevede che una vettura di valore ha comunque dei costi di ripristino importanti …non basta dargli una sciacquata e sa che la garanzia di un anno è una cosa seria e potenzialmente molto dolorosa a cui si deve essere pronti a far fronte. Provate a immaginare quando il nostro protagonista torna dopo 6 mesi dall’acquisto nella seconda azienda con il cambio macinato, cambio che ha un valore pari all’intero capitale sociale versato del salonista in questione. Secondo voi che probabilità ha di vedersi riconosciuto quello gli spetta in tempi brevi e senza ricorrere alle vie legali? Io temo, ma le mie esperienze mi portano a pensare che sia qualcosa di più di un semplice timore, che il mercato dei VR sia fatto quasi esclusivamente di aziende del secondo tipo, e che vista la loro preponderanza anche quelle sane in periodi di Bovini pingui (vacche grasse mi sembrava troppo volgare) si siano adeguate a tale metodo. Il sistema è stato in piedi (e ha addirittura arricchito qualcuno)nel periodo di continua crescita del mercato, ma ha creato le anomalie del passato, ad esempio camper venduti dopo anni allo stesso prezzo di acquisto, anomalie che adesso, per effetto della crisi, si stanno sgonfiando. La colpa è anche di noi clienti che abbagliati da queste compravendite facili abbiamo completamente abdicato sututti gli altri nostri diritti. Il Forum è pieno di esperienze che dovrebbero far rabbrividire un “consumatore consapevole” e che invece sono ormai sdoganate come normalità, quasi inevitabili: - venditori e tecnici non preparati - poche possibilità di provare o anche solo visionare dal vivo il mezzo che interessa - tempi di consegna imprevedibili - il balzello dei tagliandi scocca e delle spese accessorie - le (non) applicazioni fantasia della garanzia - mezzi da 100.000 € in cui si trova ragionevole dover intervenire personalmente per correggerne gravi difetti - attraversare l’Italia per trovare un punto di assistenza decente - aziende che scompaiono con caparre e mezzi in permuta -etc etc Anche considerando le 15.000 consegne l’anno il numero dei rivenditori di VR è a mio avviso evidentemente sproporzionato e visto il numero di mezzi venduti da ognuna, queste aziende devono trovare i margini con tutte le disfunzioni che conosciamo. A mio avviso i rivenditori dovrebbero essere molti meno, per avere un giro maggiore e per essere strutturati in maniera ben diversa e consona a fornire i servizi necessari. Vi sono case automobilistiche che pur avendo centinaia di concessionarie permettono solo a una ristretta cerchia di queste di vendere i loro prodotti di punta in modo da garantire un ritorno agli investimenti necessari alla soddisfazione del Cliente Credo che la soluzione passi anche da un atteggiamento più consapevole di noi Clienti che da una parte dobbiamo prendere coscienza che se un rivenditore accetta sistematicamente permute svantaggiose allora dovrà ricavarsi i margini in maniera diversa e dall’altra dobbiamo pretendere che mezzi e i servizi a essi collegati siano sempre adeguati … anche se questo ci costa un po’ di più.
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obionekenoby
obionekenoby
18/07/2006 3573
Inserito il 26/05/2010 alle: 11:49:33
quattroD, quel che dici è interessante e tutti auspichiamo la scomparsa di operatori improvvisati. Il rovescio della medaglia è che c'è il rischio che si ritorni ad un mercato d'elite riservato a pochi. Pochi venditori = cartello di prezzi non concorrenziale; d'altro canto, troppa concorrenza = prezzi ridotti all'osso ed assistenza... assistenza? che è? [;)][:o)] -- gilby
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quattroD
quattroD
25/02/2009 1628
Inserito il 26/05/2010 alle: 13:38:16
quote:Risposta al messaggio di obionekenoby inserito in data 26/05/2010  11:49:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Con i numeri in ballo, un mercato per pochi già lo è, ricordiamoci che alla stragrande maggioranza della popolazione del camper non gliene può fregare di meno.[;)] Il fatto che diventi d'elite o meno lo stabilisce l'offerta rivolgendosi target differenti, non certo la rete di vendita: 1000 concessionari Ferrari che si fanno concorrenza non renderebbero il prodotto popolare[:D][:D] peccato! Aziende con fatturati e strutture più importanti sposterebbero il break even più in alto e quindi non credo avrebbero interesse a far contrarre la domanda alzando i prezzi. Diventerebbero entità che devono avere un grosso giro per stare in piedi e con le spalle forti per proporre ai Clienti servizi e offerte per attirarne sempre di più. Ma il cambiamento dovrebbe coinvolgere in primo luogo i costruttori che strutturano le proprie reti e scelgono i concessionari ma anche i Clienti che dovrebbero porsi la seguente doomanda: è possibile acquistare un camper al prezzo commerciale del furgone su cui è costruito, in un'azienda che in tutto non vale la cifra che gli state versando e pensare di ricevere un prodotto valido e dei servizi soddisfacenti? Il tutto ovviamente facendo guadagnare il costruttore della meccanica, della cellula e il concessionario.... Credo che molto spesso la risposta sia: che me ne frega! io voglio andare in vacanza con il mio amico che già ce l'ha. Questo è un attegiamento plausibile da parte del consumatore ma assecondarlo non fa certo bene al settore nell' ottica a lungo termine Ma questo è il punto: occorrerebbe attuare comportamenti con strategie a lungo termine....ma pare essere un'atteggiamento molto poco di moda... diciamo che va di più il prendi i soldi e scappa[}:)]
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Roberto66
Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 26/05/2010 alle: 13:50:44
un concessionario di fronte alla richiesta di sconto mi rispose: noi non facciamo sconti ma interveniamo seriamante con la garanzia. Io gli risposi : ergo gliela pago io. La mia modesta esperienza mi porta a dire che piu' che il concessionario conta la casa che ci sta dietro anche perche' la maggior parte dei difetti , a mio avviso) viene creata direttamante in fabbrica . E' un peccato che le case madri non aprano dei punti vendita diretti.

Modificato da Roberto66 il 26/05/2010 alle 13:52:24
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Marino2
Marino2
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22/06/2003 7208
Inserito il 26/05/2010 alle: 14:01:10
Anni fa, mi recai da un concessionario lombardo per contrattare la permuta del mio ecovip 2 per l'acquisto di un motorhome Esterel nuovo (preciso che ora non è più concessionario di questa marca) ,a seguito di una bassissima quotazione del mio usato, che quasi non voleva neanche vedere anche se gli bastava uscire nel suo spiazzo, gli chiesi che sconto mi avrebbe fatto sul nuovo, la risposta fu" Noi siamo i più cari della Lombardia"[:D][:0]. Naturalmente l'acquisto ebbe poi seguito ma non da lui[:)][:D]. Evito ogni commento sul genere di comportamento. Cordiali Saluti. Marino2
19
obionekenoby
obionekenoby
18/07/2006 3573
Inserito il 26/05/2010 alle: 14:44:11
quote:Risposta al messaggio di Roberto66 inserito in data 26/05/2010  13:50:44 E' un peccato che le case madri non aprano dei punti vendita diretti.id="red"> (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> quotissimo...
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Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 26/05/2010 alle: 15:41:42
quote:Risposta al messaggio di Marino2 inserito in data 26/05/2010  14:01:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> a mio avviso il problema non sta tanto nelle differenze di prezzi o sconti o supervalutazioni che possono esservi da un posto all' altro , la questione e' che a volte a fronte di un prezzo piu' caro non corrisponde un servizio migliore. Il post vendita lo verifichi solo post mentre il vantaggio del maggior sconto e' subito tangibile. Come sempre ci vorrebbe un equilibrio tra guadagno e perdita disservizio e servizio. ma in questa giungla intricata come facciamo ad avere punti di riferimento ? Per l' acquisto del mio la forbice tra due offerte e' stata a conti fatti tra valutazione usato e sconto di 6000 euro. secondo voi che strada ho preso ?
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quattroD
quattroD
25/02/2009 1628
Inserito il 26/05/2010 alle: 15:52:20
Scusate ma in questi anedotti trovo solo conferme al mio ragionamento: 1) sui venditori che hanno pronunciato quelle frasi è evidente che poco è stato investito in termini di formazione[:D] 2) una gestione seria della garanzia è merce talmente rara che non viene vista come l'obbligo quale è ma una sorta di concessione da pagare profumatamente[xx(] 3) questi secondo me sono lampanti esempi di "azienducole", se non per dimensioni sicuramente per atteggiamento autolesionistico[;)] Visti i numeri di vendita esigui di cui stiamo parlando come può un produttore coprire il territorio e i vari mercati con una rete di vendita propria ed esclusiva?[B)] E se ne apre solo uno (come è già accaduto) il risultato è solo creare una turbativa al resto della rete per soddisfare ben pochi clienti. Ovviamente io non mi auguro che calino gli sconti, auspico solo che vengano fatti perchè l'azienda li può veramente fare e non a scapito degli altri servizi.[;)]
maculani
maculani
-
Inserito il 27/05/2010 alle: 09:41:15
La discussione ha preso uno spessore di ragionamento che a mio modesto avviso dovrebbe costituire parte del carburante da rimettere in una macchina ormai a secco. Ho ricevuto diverse telefonate da alcuni di Voi circa la salute di mia moglie, vi ringrazio tutti di cuore e sembra che l'allarme di cose strane sia rientrato. Si apprende che il Gruppo Adria parteciperà al salone di Parma, francamente è una notizia che mi lascia molto indifferente per diversi motivi, è comunque segno che anche loro credono ancora alle "vetrine" a cui avevano rinunciato nel 2009 con strane motivazioni. Nessuno degli operatori commerciali ha lasciato una sua opinione, interpretiamo questo silenzio come meglio ci pare, purtroppo il forum non è poi la totale realtà del mercato e la voglia di comprare un camper, quando ti assale, ti fa partire per la tangente senza neanche vedere a chi stai portando il tuo denaro che per il futuro, sarà sempre meno, viste le recenti e discutibili manovre governative, Maculani.
22
Roberto66
Roberto66
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19/10/2003 22556
Inserito il 27/05/2010 alle: 09:53:38
"Nessuno degli operatori commerciali ha lasciato una sua opinione, interpretiamo questo silenzio come meglio ci pare" nei tempi di magra si incrementa la pubblicita' , partecipare a questo forum potrebbe essere un modo per farsi conoscere , evidentemente le cose non vanno per loro cosi' male da doverne ricorrere. Nella mia disinformazione ipotizzo che siano in questi anni riusciti ad ammortizzare gli investimenti , macchinari e capannoni ,e ora stiano rimanendo in break even point producendo di meno e tagliando i posti di lavoro. Non ho idea di quale sia la struttura minima in termini di personale per gestire la cotruzione di un camper da zero ma probabilmente meno persone di quante si immaginino. Sperando solo che nel frattempo non sbarchino in Europa costruttori indiani e Cinesi , forse il volume del mercato non e' ancora cosi' appetibile ma e' vero anche che sembra vogliano ricoprire tutte le nicchie disponibili pur di crescere. ma questo e' un alttro capitolo.

Modificato da Roberto66 il 27/05/2010 alle 15:04:34
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Canarino Feroce
Canarino Feroce
20/09/2008 2987
Inserito il 27/05/2010 alle: 14:10:08
quote:Risposta al messaggio di maculani inserito in data 27/05/2010  09:41:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> la voglia di comprare un camper, quando ti assale, ti fa partire per la tangente senza neanche vedere a chi stai portando il tuo denaroid="green"> Questa tua giusta osservazione è stata la regola fino a ieri, forse fino ad oggi, ma dubito che il mercato possa reggersi, almeno per il prossimo futuro, unicamente (o quasi) su questa irrazionale voglia di camper. CANARINO [8D]
maculani
maculani
-
Inserito il 27/05/2010 alle: 15:01:52
quote:Risposta al messaggio di Canarino Feroce inserito in data 27/05/2010  14:10:08 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Vorrei tanto poterti credere, ma come tu stesso mi hai detto oggi, delle famiglie giovani con due o tre figli comprano un v.r. mosse dalla "disperazione" di potersi concedere un qualcosa che gli possa dare quel ritaglio di felicità per rompere la monotonia di tutti i giorni. A questi poco importa sul momento di capire cosa significhi poi avere un camper, mantenerlo e utilizzarlo realmente per lo scopo per cui è stato concepito. Anche se li prendi per mano, alla fine, rischiano comunque e incrociano le dita continuando a paragonare un v.r. ad un auto, anzi ormai succede molto spesso che il primo ha questa funzione per i viaggi oltre porta e rinunciano al cambio della seconda (l'auto). Tu sai che con 35mila euro ti porti a casa v.r. nuovi, lasciamo stare poi cosa in realtà di stanno consegnando, ad esempio che dopo due anni già i martinetti che aprono l'oblò sono spompati e cali 45 euro l'uno [:D][:D][:D][:D][;)][;)][;)]ciao Marco.
18
Roma 1927
Roma 1927
06/06/2007 3911
Inserito il 27/05/2010 alle: 17:48:04
Il parallelo con i concessionari auto regge ma fino ad un certo punto, sui VR ruota tutto intorno un mondo molto redditizio che va dagli accessori con relativi montaggi, sui ricambi venduti a peso d'oro e su tutto quello che è after-market, tant'è che mi viene il dubbio che il vero core-business sia più questo che la compra-vendita, poi parliamoci chiaro i concessionari di camper lavorano su percentuali di ricavo che qualsiasi altro commerciante di auto o di moto si sogna. Le supervalutazioni dell'usato sono derivanti proprio dalla forbice che c'è tra il listino e il pagato al produttore, lo sbaglio di alcuni, in particolare dei grandi concessionari del nord, è stato quello di dotarsi di strutture esagerate, di pensare che questo mondo era sempre in costante ascesa e non si sarebbe mai arrestato, lì hanno commesso l'errore grave di valutazione, questi mega-market di Vr costano una follia e ormai non ci stanno più dentro, a questo punto sono costretti a non ritirare l'usato o a svalutarlo in maniera eccessiva, chi è stato lungimirante e non si è fatto prendere da manie di grandezza è oggi più adeguato al mercato in crisi, il piazzale è il suo, il capannone lo stesso e non ha debiti con le banche per aver creato strutture giganti con i piedi d'argilla. Mi fa sorridere il parallelo con l'officina meccanica per le auto, l'officina per la cellala del camper non ha bisogno dell'omino in tuta bianca che ti accoglie nel salotto con il computer sotto il bracci, bastano uno o due ponti, nessuna diagnosi elettronica, un paio di bravi tecnici, due o tre rumeni per aiuto e il gioco è fatto.
maculani
maculani
-
Inserito il 27/05/2010 alle: 18:13:14
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 27/05/2010  17:48:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Condivido molto ciò che hai scritto, arrivo ora da un negozio molto grande di vendita di accessori, era pieno, ormai si parla di antenne satellitari a tutte le cifre e guai a non averla, persone che su mezzi completamente nuovi cambiano la Truna a gas con quella a gasolio in pratica buttando l'altra, facendo sconguassare mezzo v.r. perchè il webasto in aggiunta pesa e allora con 5mila euro ti fai passare il prurito, non lo so, di fronte a queste vicende mi viene solo da [:D][:D][:D][:D] Ciao Marco.
19
obionekenoby
obionekenoby
18/07/2006 3573
Inserito il 27/05/2010 alle: 18:14:53
quote:Il parallelo con i concessionari auto regge ma fino ad un certo punto, sui VR ruota tutto intorno un mondo molto redditizio che va dagli accessori con relativi montaggi, sui ricambi venduti a peso d'oro e su tutto quello che è after-market, tant'è che mi viene il dubbio che il vero core-business sia più questo che la compra-venditaid="navy"> >
> Un po' come accade in informatica, ove il pc oramai non costa un piffeero ed è sui servizi che si fanno i dindini... -- gilby
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