quote:Risposta al messaggio di annapasqua inserito in data 13/04/2011 18:20:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Crescia?? me gusta, non so cos'è ma ci sto [;)]
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 13/04/2011 18:42:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ho le lacrime agli occhi ma stavolta non dalle risate. Il tuo racconto tenero mi ricorda i miei zii, morti ormai, ma che hanno vissuto insieme una vita e si muovevano solo con la bici. Solo per le grandi occasioni chiedevano un passaggio a noi nipoti, tipo quando dovevano andare a comperare i pulcini, altrimenti facevano chilometri con le borse della spesa per poter spendere meno al supermercato di una decina di km di distanza. E' lì che è nata la mia passione per la bici e quella che ho io è un'eredità di un lontano zio. Gli altri parenti si contendevano i soldi, io quando ho avuto la bici non ho pensato ad altro, solo che a nessuno venisse in mente di metterci gli occhi addosso. Gli altri cugini ridevano ma i miei occhi brillavano. [:X]
quote:Risposta al messaggio di poesiadAmore inserito in data 13/04/2011 20:31:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Leano Morelli...mamma mia da quanto tempo non lo sentivo!! bellissima canzone, grazie per averla messa [:I]
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 13/04/2011 18:42:12 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> io a Milano ci sono nata, al confine esterno di porta venezia. anche nella mia famiglia la bici ha avuto la sua bella importanza, in realtà è stata... galeotta. mio padre era idraulico, dipendente, e la sua ditta stava mettendo l'impianto di riscaldamento nel palazzo in cui la mia mamma era la nipote della portinaia. così "dove posso mettere la bici perchè sia sicura?" "non si preoccupi gliela guardo io" e così giorno dopo giorno.... per me invece era importante la nebbia, quella densa, fitta, che c'era una volta. quella dove non vedi niente, ti ci perdi e il mondo che fino a cinque minuti prima conoscevi benissimo, diventa nuovo, ovattato, pieno di suoni diversi, attutiti. la nebbia che a milano aveva un profumo tutto suo. quale? quello della nebbia (con la e aperta) ovviamente