quote:Risposta al messaggio di elfetto inserito in data 24/09/2010 19:43:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
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"Confermo".
Le virgolette non sono casuali: non ho mai visto niente di simile. E tuttavia...
Come si può sapere facilmente (qualche mio intervento sul forum, il mio profilo), ho da due anni un piccolo Laika, un X595C, il mio primo camper. Quest'estate, dopo una notte passata a Saint Malo sotto una pioggia battente, ci siamo svegliati con un'infiltrazione sui piedi del letto: non da una finestra o da un oblò, ma dall'angolo posteriore sinistro del tetto. Mi sono affacciato sul tetto, ho "tamponato" con una di quelle cose incredibili con cui la mia Ale riesce a riempire il camper (uhu tac) la probabile via d'acqua e così abbiamo potuto evitare ulteriori infiltrazioni.
Quando l'ho portato dal concessionario, sono rimasto... sorpreso quanto elfetto: hanno subito controllato che non ci fossero infiltrazioni anche dalla parte opposta del tetto, verso la cabina, perché se si fosse spostato il tetto si sarebbe dovuto mandare il camper a Firenze! Si sarebbe dovuto togliere e risistemare il tetto, quindi scoperchiare il camper.
Per fortuna dopo pochi giorni era tutto sistemato: il danno era decisamente più lieve.
E però... abbiamo avuto l'infiltrazione circa due settimane dopo che avevamo fatto eseguire il relativo test presso il concessionario, come richiesto dalla garanzia (che per fortuna è di sei anni).
Credo quindi che il danno sia stato causato dal passaggio sopra una di quei micidiali dossi francesi, che credo conosciate tutti.
Il limite di velocità è di 30 Km/h e la prima volta sono passato proprio a 30 Km/h: un bel sobbalzo! Poi sono sempre passato a 20, e anche meno.
Considerazione amara: le cellule costruite con pannelli sandwich (non so se dico bene, ma sono sicuro che avete capito) sono fragili. Reggono bene in un utilizzo normale, ma uno scossone di troppo - e può capitare - rischia di disallineare i pannelli e quindi di aprire vie d'acqua. Il silicone (o simili) ci mette una pezza, ma se la "pezza" diventa "troppo corta" entra l'acqua.
A quanto ho capito (ma si tratta solo dell'impressione di un camperista ben poco esperto), le cellule "buone" danno, da questo punto di vista, un unico vantaggio: l'infiltrazione appare subito ed è circoscritta alla zona che si vede umida. In altri casi l'acqua può far marcire un po' alla volta parti in legno, tanto che ci si accorge del danno solo quando diventa pesante.
Sono tornato dalla Francia col desiderio di una scocca in vetroresina, di un camper... più o meno come quello di elfetto (anche se ancora non li ho visti da vicino, mi piacciono la robusta scocca in vetroresina, i tanti spazi e spazietti per lo stivaggio, grazie anche al webasto fuori della cellula, l'arredamento razionale senza tanti fronzoli, la meccanica Renault).
Probabilmente, invece, prenderemo comunque un Laika perché Ale si è "innamorata" del concessionario (va be', lo sapete tutti: a Roma è Tecnocaravan): l'assistenza post-vendita è calda, accogliente, efficace. Ci hanno risolto anche problemi che non erano loro, ma della Ford (l'autoradio che si accendeva da sola, la presa a 12v del cruscotto che non funzionava).
Ma non è detta l'ultima parola [;)]
Tra l'altro, mi chiedo: visto che mi pare di vedere usata sempre più la vetroresina per tetti e mansarde, non è che possiamo sperate di vederla presto adottata più ampiamente, un po' da tutti i costruttori, per scocche monoblocco?