Buonasera ragazzi, ho approfittato della giornata piovosa e lavorativa, per me e festiva per quasi tutti voi, per preparare l'omaggio all'anello mancante della storia dei grandi rallysti Biellesi. Dopo Maglioli e l'iridato Liatti adesso è la volta dell'altrettanto grande Federico Ormezzano.
Quando un veloce "tramezzino" ti va di "traverso"id="Comic Sans MS">id="size5">id="red">
Federico Ormezzanoid="Comic Sans MS">id="size5">id="blue">
Non sono convinto che Federico sia nato il 21 maggio del 1948. Secondo me qualche giorno prima, ma siccome Pray Biellese è un paesino tutte curve lui ha sfatato quella legge che dice: la linea retta è quella più breve tra due punti. Lui asserisce che tra due punti la linea più breve è la curva e pure presa di traverso. [^]
Per questo motivo quindi ritengo che sia arrivato in Comune per la registrazione alcuni giorni dopo la nascita, non seguendo la strada già ai tempi asfaltata, ma percorrendo sterrati, guadi e sentieri, ovviamente sempre di traverso, per non smentirsi.
Misteri matematici di uno che già da piccolo studiava all’università dei rally, famosa curva, anzi inversione, di una PS del Rally della Lana che appunto laureava a pieni voti solo i meritevoli.
Tanti ci sono passati da quella curva ma Ormezzano ha pennellato come un grande artista la tela degli Dei…dei Miti.
La sua carriera di rallyman inizia nel 1971 con una Fiat 128 GR.2 magistralmente preparata da quel grande mago di motori e assetti il Fren Nazzareno il cui atelier di Biella era luogo abituale di frequentazione per gli appassionati di corse in salita, pista e appunto di rally.
Chi come me ricorda i pomeriggi passati a “toccare con mano” i segreti di quel tempio della velocità, non potrà mai scordare cos’è stato per noi l’Amico Fren. Dunque il “tramezzino” definito così a causa della sua magrezza…si gioca le sue carte partecipando a diversi rally tra cui il S.Martino di Castrozza dove per un pelo non riesce a salire sul podio...
Qui al San Martino di Castrozza
Nel 1973/74 la “mamma” Fiat lo chiama e diventa pilota ufficiale al volante di una 124 Abarth, ma si diverte anche con una Alfasud 1300 GR 1 dell’Autodelta, la famosa squadra corse dell’Alfa Romeo che ha come simbolo il quadrifoglio.
Nel 1975 passa all’Alfa Romeo pilotando sempre con maestrìa oltre all’Alfa Sud gr 1 e gr 2 anche un’Alfetta GT 1800 gr 1 e in secondo luogo un Alfa GTV gr.1 sempre dell’Autodelta
Il ritiro dai Rally dell’Alfa Romeo lo costringe a cercarsi un’altra sistemazione e viene accolto a braccia aperte dal Mago della Opel…Virgilio Conrero quel grande uomo dai capelli bianchi e dalla straordinaria capacità motoristica, a quei tempi sicuramente il miglior “preparatore d’Italia”. Ad Ormezzano viene consegnata una spettacolare Opel Kadett GTE prima 1,9 e poi 2 litri sia di gr 1 che di 2 che di 4.
Qui con Conrero in amichevole conversazione.
Qui in una fantastica ambientazione invernale...
Grazie al connubio Opel-Conrero il nostro “tramezzino” si porta a casa un lauto pranzo. Anzi pranzo e cena…con la vittoria di ben due campionati di gruppo 2
Guardate com'è rispettoso, anche in gara, del codice stradale...si è pure fermato allo Stop, di traverso comunque, per non smentirsi...
Nel 1978 con questa splendida vettura la GT/E 2000 fa sognare i tifosi di “casa” vincendo il Rally della Lana e l’entusiasmo è alle stelle.
Per “scaricarsi” un po’ la pressione…partecipa al Rally dell’Autodromo di Monza con un Porsche Carrera 2,7 RS gr3 e vince a mani basse e bisserà il successo anche l’anno dopo con la stessa Porsche ma stavolta di gruppo 4
Negli anni 1981 e 1982 diventa pilota della Talbot Italia sedendosi al volante della Talbot Sumbeam Lotus 2200, (Peugeot Italia/ AST squadra corse) vettura con la quale vince due titoli tricolori del gr.2
Negli stessi anni vince nuovamente per due volte di fila il Rally di Monza a bordo dell’affascinante Lancia Stratos.
Tra l’altro passa alla storia per aver conquistato ufficialmente l’ultima vittoria di quella splendida carriera della “bète a gagner” (Lancia Stratos gr.4 )
Prosegue la sua sete di vittorie con auto diverse pilotando un’Alfetta GT 2500 gr A dell’Autodelta e a noi rimane impresso il “verso” dello sgancio della valvola del turbo…caratteristico “squittìo?” che ad ogni staccata ci riempiva di gioia…anche se la GT non era propriamente una vettura specifica per i rally.
L’anno dopo e siamo nel 1984, non contento di aver pilotato di tutto e di più, prende in mano una Ferrari, la 308 GTB 3000 della ProMotorSport
Qui la Ferrari di Ormezzano con il frontale aerodinamicamente modificato causa frontale...ma i fanali funzionano e quindi per lui nessun problema...via, più veloce della luce...
E nel 1985 torna ai primi amori…ritrovando un’altra Opel, stavolta la Manta 400 gruppo B sempre di Conrero e si aggiudica per l’ennesima volta il Rally della Lana.
Ora vi racconto un aneddoto sperando che Fede non si arrabbi.[:p]
Avrete notato che portava i baffi e proprio a causa di questa folta peluria non entrava nel casco integrale…ecco perché lo trovate quasi sempre in fotografia con quello semi…naturalmente quando le norme di sicurezza hanno imposto il nuovo casco…o smetteva di correre o si tagliava i baffi. [:D]
Dopo qualche tempo decise di rinunciare al “suo marchio di fabbrica” e si adeguò ad una sfoltatina necessaria per conservare la licenza…ma non aveva tenuto conto del naso…(ancora scuse Federico…) e quello purtroppo non si poteva proprio sfoltire…
Modificarono i caschi per farlo stare tranquillo e tornò ad essere il tramezzino d’una volta.[:D]
Visto che ormai ci sono…vado fino in fondo. Se non mi sentite più vorrà dire che Federico ha bussato alla mia porta e dovrete trovarvi un altro che completi il discorso [:D]
Dicevo che, come ben sapete, i piloti utilizzano un volante che nel bordo superiore reca un taglio/anello di colore bianco. Serve per sapere sempre come e dove stanno le ruote in confronto alla strada.
Nelle velocissime manovre con le due mani, quel segno bianco in alto ti dice che sei nella diritta via…che si era smarrita. Ormezzano no, lui non ce l’aveva…lui guardava sempre la punta del suo naso che manco era dritta ad indicargli la giusta direzione. Ecco perché era sempre di traverso! [:D]
Non ci credete? Non provatevi neanche a chiederglielo…ne va della vostra…pensione!
Dopo le dovute scuse rientriamo nella normalità del discorso…[^]
Nel 1986/87 sempre per non smentirsi, ”assaggia” un altro tipo di vettura: la Toyota Celica GR A che porta alla vittoria nel 4 Regioni e prosegue nell’elenco dell’enciclopedia delle auto da corsa prendendo stavolta il volante della Mazda 2200 turbo 4 WD gr A del Team Italia vincendo il Rally della Valle d’Aosta.
Ormezzano con Betty Tognana al Sanremo 86 con la Toyota Celica
Continua poi la sua grande passione disputando una innumerevole serie di gare per autostoriche con delle Lancia Flavia Coupè e Zagato, la Volvo 411P, un Alfa GTA 1600 e la Stratos gr 4.
Si è ritirato dall’attività agonistica lasciando in noi un grande rimpianto. Ci accontentiamo di vederlo sulle auto del passato che lui stesso ha guidato con grande maestria e sempre di…traverso.
Ciao Federico, a presto!
Alè Tramezzinoid="Comic Sans MS">id="size6">id="blue">
Silvio (BI)id="size3">
Modificato da Mustang21 il 18/03/2011 alle 15:32:00