quote:Mustang21 wrote: Se guardiamo la livrea Alitalia, però converrai con me che solo così hanno raggiunto il massimo splendore e l'armonia di forme e colori di quella che ritengo sia stata la più bella auto da rally del mondo. Anche perchè quel cuore di cavallino rampante...faceva impazzire.>>Condivido, ma quella livrea accompagnò la vettura nel periodo di maturità agonistica, con queste foto ho cercato di documentare come si arrivò a ciò.
quote:Mustang21 wrote: Peccato che la proprietà Fiat/Lancia abbia deciso di abbandonarla così presto in funzione delle strategie commerciali. Un decennio di successi l'avrebbero consegnata alla storia. Impagabile, irripetibile, inarrivabile...stratosferica!>>Rivoluzionaria certamente, un decennio di successi no ma queste foto sono del maggio 1981 ed è l'ultima vittoria mondiale della Stratos, Darniche al TdC, sette anni dopo il primo successo e tre anni dopo essere stata abbandonata dalla squadra ufficiale, ottima longevità sportiva per un modello anche di quei tempi.
In questa foto, assieme a Michael Parkes, vestito da pilota Silvio riconoscerà un suo paesano.
A testimonianza di quanto fu curata ed allo stesso tempo laboriosa la messa a punto con Michael Parkes fu chiamato anche Emerson Fittipaldi.
A stasera per il l'ultima trance dedicata al 1974.
Rudy [CN]
a Rudy rimarrà impressa per sempre nella mente di tutti noi. Noi che abbiamo amato e per me è proprio il caso di dirlo...la più grande auto da competizione del secolo scorso.
Per celebrarla vi voglio raccontare...il mio amore per lei!
Il Principe e la Stratos…ovvero il bello e la bestia!id="size6">id="blue">
Ebbene sì, lo confesso…sono un principe e pure bello. Provengo dalla nobiltà rallystica, infatti i miei avi regnavano nel Principato di Turinì a Montecarlo (ai tempi monarchia italiana) ancora prima che inventassero la ruota, anzi furono proprio loro in qualche modo ad inventarla e con il passare del tempo a perfezionarla. Ma era alta e stretta, dura e rumorosa e non rispondeva alle esigenze per cui era stata costruita, quella di far correre più veloci le carrozze dell’epoca.
Soprattutto con le carrozzabili bagnate per non dire nevicate ancorché ghiacciate. Si, in effetti cercarono anche di modificare il “moteur cheval” cambiandolo con uno di razza più selezionata: Il Mustang. La carrozza motorizzata col Mustang fece capire agli inventori che erano sulla buona strada, ma di certo quella non era la mia!
Io desideravo andar per boschi, sentieri e camporelle e mai dove indicavano i cartelli. Amavo la libertà e decisi di farmi costruire una carrozza con tanti cavalli da poter sfidare,in gare di certo impossibili,gli odiati francesi già ai tempi dotati di carrozze a doppio cavallo come la francese del double chevron o Citroen che dir si voglia.
Ero nato io, il principino da corsa. Sì perché impiegai meno di sei mesi a concludere il buio percorso e vidi volutamente la luce all’alba (e non poteva essere diversamente) proprio della vigilia della grande disfida motoristica: il rally di Montecarlo per l’appunto.
Me ne innamorai subito e ancora in fasce ma già di baschetto e di guanti senza dita, spingevo la carrozzina seminando il panico del reparto maternità dov’ero ospite. La mia carrozzina chiamata chissà perché "Stratos" aveva già sei marce, come sesta era la misura di coppe della mia tata, da non confondere con l’omonima marca automobilistica indiana.
Sei mesi, sei marce, sesta di seno fanno diciotto e io che ero ancora molto piccolo avevo già tre palle, quindi totale 21 e questo numero me lo porterò dietro per tutta la vita.
Gareggiavo già con i compagni di incubatrice ottenendo ottimi risultati nella gara a chi arrivava prima al lattino…anzi alla poppata. Non potevo lamentarmi in quanto quella sesta feconda mi provocava già i primi pruriti sessuali, mentre beatamente addormentato tra i due morbidissimi guanciali di forma e consistenza naturale e gratificante, ingurgitavo senza batter ciglio nettare di vita e di crescita.
Creei, creebbi, creì…come si dice…crescei?…mmmhhh forse è meglio dire: sono cresciuto, ecco! Sono cresciuto a latte intero moooolto pastorizzato che in un battibaleno (povero baleno…quante ne ha prese…) mi fece diventare grande come due soldi di cacio (due…perché ero ricco…).
Circondato da post-ventenni del ventennio, quindi trentenni, a cinque anni già m’innamorai…io principino pisellino precoce. Il mio primo vero orgasmo lo ebbi, lo avei, lo conobbi…azzzz…com’è difficile il libico scritto… l’ho avuto guardando passare sotto casa una strana automobile con un numero 21 sulla fiancata.
Nei miei sogni futuristici: la mia Stratos
Il suo motore urlava rabbia dallo scarico, perché rinchiuso in una scatola di latta che a malapena riusciva a stare in strada in quanto occupava costantemente sia il lato destro che sinistro, ondeggiando come un ubriaco al rientro dalla settimana rossa ( la vendemmia).
Era rossa...color del vino!
I paracarri venivano regolarmente divelti al passaggio di quel mostro rombante e io lo seguì con lo sguardo per alcune curve. Poi scomparve dalla vista e si udì un tonfo di ferraglia, là proprio dietro la collina.
Mi precipitai e vidi l’auto in un fossato a gambe all’aria con il pilota ritto in piedi al suo fianco che teneva con la mano destra un fiasco di chianti semivuoto e con la sinistra una coperta che ne copriva la parte posteriore.
Cos’è successo..chiesi ansimando per la folle corsa. Perché la copre? E’ morto qualcuno? Ma va…disse…la copro dagli sguardi indiscreti perché è femmina. Rimasi in silenzio a meditare quelle parole. Già la macchina o l’auto che dir si voglia è femmina e quindi va trattata come tale: coperta…carezze, baci, bagnetti e lucidate…senza mai fargli male, con tanta delicatezza.
Capì anche, a cinque anni, perché avevano il cofano e il baule, ma per lo stesso motivo per cui noi portiamo le mutande e i pantaloni…
Capì anche perché ai tempi le professioni più gratificanti erano due: il meccanico e il ginecologo. E tutti e due si divertivano facendosi pure pagare. Ma, direte voi…non capisco cosa c’entri il meccanico. Il meccanico c’entra perché era l’unico autorizzato a “sollevare” il cofano per metterci dentro “le mani” e il baule per rimetterci “gli attrezzi”. E anche lui…veniva lautamente retribuito.
Papà..papà…dissi: da grande non voglio più fare il pompiere…voglio fare il ginomeccanico. Il gino cosa? rispose guardandomi per traverso. Il ginomeccanico... cioè il ginecologo delle auto.
Si rivolse a mia madre con uno sguardo preoccupato…E noi avremmo messo al mondo un mostro così? Disse sottovoce scuotendo la testa…e si allontanò smadonnando.
Sul momento non compresi cos’avesse voluto dire e me ne ritornai all’asilo rombando con in mano un volante preso dal trattore del vicino di casa. Che tra parentesi è ancora lì seduto e appoggiato alla ruota aspettando che l’aci gli venga in soccorso. Sono passati più di cinquant’anni e la signorina gentile continua ancora a ripetere di attendere perché la richiesta è stata inoltrata.
Crebbi, crescetti,….ancora…scusate ma sto studiando l’esperanto ( a proposito, qualcuno di voi ricorda che lingua è ?) dunque dicevo che continuavo a crescere e siccome già da piccolo ero un cartone animato…a sei,sette anni giravo per la campagna con una topolino…dello zio.
Imparai ben presto l’arte del traverso…anzi imparò di più lo zio…perché ogni volta che rimettevo la topolino nel garage…gli andava tutto per traverso…nel vedere i disastri che combinavo. Il bello era che siccome le fiancate non avevano più il colore “originale” io con un pennello e un barattolo di vernice cercavo di rimediare al misfatto…nacque così per caso in quegli anni sessanta…l’auto psichedelica…che fumava…ma fumava così tanto che…stranamente erano tutti allegri e beati.
Arrivarono in Italia le prime mini cooper…cuper che mini! Io che avevo solo la patente del tosaerba elettrico, non potei, non potetti, non…pussa de ratti…non potevo, ecco, non potevo ancora guidare sulle tangenziali ne autostrade e quindi affinai la mia guida soltanto attraverso prati per lo più coltivati, con grande soddisfazione dei proprietari terrieri che col forcone mi aspettavano ad ogni curva, proprio come fanno al giorno d’oggi i commissari di percorso.
Io che guidavo già oltre la media…la media di una capottata al giorno che non leva ma fa venire il medico intorno…saltellavo a destra e a manca lasciando che l’auto se ne andasse per i fatti suoi…solo con l’obbligo di rientro serale prima del coprifuoco.
Era un tipo di guida molto nordico…ma che avevo perfezionato sullo sterrato anche in assenza di neve e ghiaccio.
Adesso lo usano tutti, chi più chi meno, ma sappiate che sono stato io l’inventore del cosiddetto “pendolo” che ha fatto scuola.
La guerra tra bande rivali del quartiere non era incruenta. Si affrontavano da una parte i “lancisti” a cavallo delle loro fulvia coupè e dall’altra gli “alfisti” con le rosse GT junior.
Trasformazioni ed elaborazioni più o meno artigianali cercavano di combattere lo strapotere dello straniero che aveva invaso l’Italia…il “bienvuista” che pancia a terra e suole larghe era imbattibile nelle corse su asfalto, salita o discesa che fossero.
Qualche nobile decaduto ma ancor ricco, importava la Cortinalotus” così tanto per darsi un “englishton” da gentlemendriver.
Amavo le salite e le piste, ma io nacqui, nascetti, insomma sono nato… rallysta e questa passione mi porterà a diventare…ma lo scoprirete lettura facendo…
A tale proposito, chiedendo perdono al grande Lucio Battisti elaboro a vostro uso e consumo una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e la definitiva consacrazione del “principe del traverso” cioè me medesimo…io proprio io.
Mi rispose che mi avrebbe bocciato così sull’unghia ma quando si rese conto che stavo ripartendo verso la Bollène e l’avrei lasciato lì solo con i suoi pensieri suicida, mi chiamò e mi consegnò il foglio rosa firmato. Lo ricondussi, lo ricondetti, lo ricordai…lo riportai a casa a bassissima velocità, anche per fargli capire che di “manici” come me, ne nasceva uno ogni trentatre anni. Approvò!
Tornato a casa andai subito da Maglioli. Claudio, dissi…voglio correre con la bestia. Mi accontentò subito facendomi salire sull’asino che pascolava liberamente fuori dall’officina. Eccoti servito! Guarda di riportarmelo con i ferri degli zoccoli a posto e non consumati, sennò te li faccio pagare.
Diventammo subito amici…io e l’asino.
Gli parlai a lungo chiedendogli un favore: quello di raccomandarmi a Claudio per un volante. Glie ne parlò. Difatti la settimana successiva Maglioli mi regalò…un paio di briglie della Momo. Grazie, ma cosa me ne faccio gli risposi…Impara prima con queste, se poi riesci a domare la bestia ti insegnerò a guidare quell’altra, ma a tempo debito.
A sentire la parola debito mi vennero i sudori freddi. Corsi a casa e prelevai dal nascondiglio segreto il mio porcellino di terra cotta.
Gli feci un piccolo buco sotto per non fargli male e raccolsi viti, rondelle, monetine, due brioches mummificate, una matita, un ciocco di capelli della mia prima ragazza madre…qualche biglietto da mille… e contento come una pasqua a natale portai il tutto nell’atelièr del mago Magù…anzi Magliolù.
Cosa pensi di fare con tutto questo capitale…rispose lui,divertito: Voglio noleggiare la bestia risposi talmente serio che caddero le persiane della casa di fronte. Noleggiare che cosa?…La bestia sig.preparatore…Questo è tutto sbiellato,disse ( noi biellesi siamo così). ma vediamo un po’ quanto hai.
Considerando le rondelle inox e le grover, la bulloneria non ancora arrugginita, le monete peruviane e i biglietti da mille….totale £.99.000: orcocàn mi mancano mille per fare cifra tonda. Aspetta che vado un attimo a far una commissione.
Passai a casa della mia amica più brutta, ma talmente brutta che quando usciva sul balcone il sole si eclissava e la luna si girava dall’altra parte.
Cielo grigio su
foglie gialle giù
Cerco un po’ di blu
dove so che c’è
Sento cose strane
dentro e fuori me
Ti sogno lanciastratos
e un giorno io ti avrò...
Entro in officina
e cerco di capir
ma il mio pensiero invece và
ritorna sempre là
nel rally che vorrei
correre con te…
Ti sogno lanciatratos
e un giorno vincerò
Vincemmo subito la prima gare: il MonteCarlo dei miei sogni.
Lasciammo tutti di stucco: amici ed avversari. Una sola gara: quella mitica, quella sognata da tutti.. In trionfo sulla pedana all’arrivo, con tutta la Real famiglia schierata, la guardai e le diedi un bacio. Grazie amore.
Stefania e Carolina di Monaco, si misero a piangere, commosse. Avrebbero voluto essere al posto della mia Stratosblu. Ma il mio cuore batteva solo per lei.
Mettere in moto la belva non è stato facile. Non partiva. Stupido! dall’emozione non avevo schiacciato il pulsante giusto…adesso sì…il rombo del sei cilindri e dei duecento cavalli rampanti si scatenò nel quartiere….gheddati, gheddafi ci bombarda…aiuto, gridarono in coro le commari condominiali. Ma quale colonnello…sentenziò il capo scale. Tranquille donne…rivestitevi e non fatevi illusioni. Il Mustang ha trovato moglie.
La portai dolcemente a casa. Non era mia ma avrei riscattato le rate con le prime vittorie. Maglioli era d’accordo.
Iniziò cosi il grande amore della mia vita. Sempre e solo lei. Magari con vestiti diversi, a volte minigonne a volte tubini. Ma il cuore rampante batté sempre e solo per me. Adesso siamo in pensione ma l’amore non è per niente finito. Anzi! La amo sempre di più e non manca giorno che ci parliamo.
Io gli dedico poesie e lei mi fa sentire il rombo, sempre bello pieno. Quando sono lontano da lei gli telefono tutti i giorni e lei mi risponde telegrafando…come ai bei tempi.
Sono il suo principe azzurro e lo sarò per sempre.
E' lei la principessa sul pisello. Spostati cara, che devo finire il racconto. Dai, mi dice: vestiti che si va in Norvegia…perchè devo sgranchirmi i chiodati. Pronto, eccomi…andiamo
In officina le vetture sono ormai pronte
Arriva così la prima vittoria firmata Sandro Munari / Mario Mannucci
Il suo compagno di squadra Amilcare Ballestrieri/Silvio Maiga avrà un incidente.
A quel punto il Drago sarà inviato in trasferta americana a far punti al Rally Rideau Lakes in Canada.
Suo compagno di avventura Mauro Pregliasco con la Beta Coupè
La Stratos di Munari assieme alle 124 Abarth della squadra Fiat
continua
Questa è la classifica finale del Mondiale 1974.
Il Sanremo è la 4° tappa, i più attenti noteranno qualcosa di strano...
Gli appuntamenti sono relativamente pochi, ci troviamo in piena crisi petrolifera
e gli eventi automobilistici non sono proprio ben visti.
Ricordate le domeniche a piedi o a targhe alterne?
Nemmeno il Rally di Montecarlo fu disputato quell'anno.
Comunque la Stratos è ormai in moto.
Passo falso al Press-on-Regardless Rally, Sandro si ritira per problemi al motore, vincerà Thérier su Renault 17 Gordini.
Fermiamoci un secondo e riflettiamo:
Sandro si ritira e vince Thérier su Renault 17 Gordini.
Se paragoniamo la Stratos alla Renault 17 Gordini capiamo cosa successe nel mondo dei rally con l'arrivo della "bete a gagner", senza nulla togliere al talento di piloti come Munari ed Andruet la Stratos avrà lasciato gli avversari come minimo disorientati...
Tappa successiva il RAC (percorso segreto), Sandro sale terzo sul podio, prendetevi il piacere di leggere i nomi dei primi cinque,
A mio avviso in quegli anni c'era un livello di piloti presenti neanche immaginabile ai nostri giorni e comunque in altri periodi.
Paragoni di questo genere non si dovrebbero fare ma i campioni vanno anche valutati in base al valore degli avversari e se Sandro Munari fu soprannominato il Drago, con quegli avversari, vien da credere che il piede l'avesse ben ben pesante...
Ultimo appuntamento che consacra la Lancia campione del mondo sarà il Tour de Corse a firma Jean-Claude Andruet detto "cavallo pazzo"
continua
Il 1975 comincerà trionfalmente sulle strade monegasche:
Spero non diano fastidio questi interventi un po' troppo lunghi.
P.S.: la Stratos nell'uso normale sarebbe stata un vero "disastros" l'abitacolo era talmente piccolo che il posto ove appoggiare i caschi venne ricavato nell'incavo delle portiere.
Lascio la parola e vi saluto.
Rudy [CN] quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 23/03/2011 21:49:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Marco... in attesa del "tuo" Portogallo ti chiedo solo come "salvi" il pregevole lavoro di Rudy. Anch'io me lo voglio conservare. Mi metto comodo in poltrona e riguardo le foto di Rudy e attendo news e prove, e filmati. Poi la diretta in tempo reale. Marco, adesso tocca a te. Via libera e fatti onore e... anche aumentare la paghetta [:D] Buon lavoro Silvio (BI)
quote:Risposta al messaggio di Mustang21 inserito in data 23/03/2011 22:16:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Eccomi, gravato di una responsabilità mostruosa dopo la "Stratos story" di Rudy e le parole di Silvio. Per prima cosa spiego a Silvio come io salvo i vari interventi: seleziono tutto il post (in questo caso quello di Rudy) comprese le foto, tasto destro del mouse e "copia". Apro Microsoft Office Word, tasto destro del mouse e "incolla". Nel giro di pochi secondi avrai tutto sul foglio di word e potrai salvarlo. Ripeti per tutti i post di Rudy... Le prime notizia riguardano in realtà i nostri campionati: "TRT / UFFICIALE: Skoda Italia nel Terra con Mikkelsen © Skoda Italia/Rally Emotion Se ne parlava già da qualche settimana, adesso c'è il comunicato ufficiale di Skoda Italia: la filiale nazionale della Casa ceca non parteciperà al CIR 2011. La struttura capitanata da "Checco" Zanchi si conferma "esterofila" e, dopo l'esperienza 2010 con Kopecky nel CIR, sarà al via del Trofeo Rally Terra con il norvegese Andreas Mikkelsen che già corre con la vettura italiana nell'IRC (con i colori di Skoda UK). Come anticipato dallo stesso Zanchi in una intervista al nostro mensile, l'obiettivo dichiarato per questa stagione è la vittoria di un Titolo e la scelta di Skoda Italia è ricaduta sul Trofeo Rally Terra. Una scommessa "ragionata" quella di puntare sul giovanissimo pilota norvegese, solo 21 anni ma con un curriculum di assoluto rilievo. Ha debuttato nel 2006 (all’età di 17 anni) nel Rally del Galles e, quindi, nonostante l'età, ha già maturato un’ampia esperienza ai piani alti del rallismo internazionale. Andreas è il più giovane pilota ad avere vinto un Rally nazionale inglese (Quinton Stages Rally 2006), ad avere conquistato punti del campionato WRC (Rally di Svezia 2008) e ad essere risultato il più veloce in una prova speciale di un rally WRC (Rally di Germania 2008). Al suo fianco, anche in questa stagione, ci sarà l'esperto Ola Fløene."id="blue"> La seconda riguarda alcune foto della Mini RRC ricevuta fresca fresca dalla Grifone in questi giorni:
Passiamo al Portogallo. Questi i risultati dello shakedown:
1. Ogier - Ingrassia (Citroen DS3 WRC) 3:08,5 min
2. Loeb - Elena (Citroen DS3 WRC) 3:08,6 min
3. Latvala - Anttila (Ford Fiesta RS WRC) 3:08,8 min
4. P. Solberg - Patterson (Citroen DS3 WRC) 3:09,2 min
5. Ostberg - Andersson (Ford Fiesta RS WRC) 3:09,6 min
6. Hirvonen - Lehtinen (Ford Fiesta RS WRC) 3:10,8 min
7. H. Solberg - Minor (Ford Fiesta RS WRC) 3:13,4 min
8. Wilson - Martin (Ford Fiesta RS WRC) 3:14,8 min
9. Raikkonen - Lindstrom (Citroen DS3 WRC) 3:15,1 min
10. Villagra - Diaz (Ford Fiesta RS WRC) 3:15,6 min
La notizia è questa:
"L'idolo americano, Ken Block, inizia il Rally del Portogallo nel peggiore dei modi: capottandosi. L'incidente che ha visto coinvolti Ken Block e il suo copilota, Alex Gelsomino, ha costretto gli organizzatori a fermare lo shakedown per tirare fuori il pilota che era rimasto intrappolato nell'abitacolo dopo l'incidente. L'incidente è avvenuto al terzo giro dello shakedown, probabilmente per una pietra sul percorso che la Ford Fiesta RS WRC guidata da Block ha colpito accidentalmente. L'equipaggio per fortuna è intatto e domani dovrebbero essere normalmente al via." id="blue">
Alcune foto dell'incidente:
Di seguito un video dello shakedown:
Portugal shakedownid="red">id="size4">
A più tardi per nuove news...
Marco (FI)id="green"> Duval crash - Rally Sardinia 2005
Saluti Rudy [CN] P.S.: Scavando alla ricerca di foto ne sono saltate fuori anche di Silvio, quindi è vera la storia della Stratos blu, eccolo qui con la mogliettina:
... e io che pensavo scherzasse, peccato siano in b/n [:D]
quote:Risposta al messaggio di team963 inserito in data 24/03/2011 11:54:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Merci de votre compréhension vous êtes un véritable amiid="size4"> [:D] Alain Silviònid="size4">
Loeb-Elena
Oliveira-Magalhes
H.Solber-Minor
P.Solberg-Patterson
Araujo-Ramalho
A dopo con i risultati della 1° p.s.:
Buona digestione.
Marco (FI)
Edit:
Classifica prima prova-
Video "chicca" di BestofRallylive, da intenditori...[;)]
Wrc 2011 Portugal Shakedown by Bestofrallyliveid="red">id="size4">
Stay tuned...id="green">
Kuipers, livrea ,secondo me, molto bella...
Araujo, finalmente la Mini!...
Nuova livrea anche per Henning Solberg....
Altra Mini, quella di Oliveira....
Petter Solberg, nuovo sponsor per lui...
Mi fermo, domani altre foto e video dal Portogallo...
Buonanotte e..
stay tuned...
Marco (FI)id="green"> quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 25/03/2011 00:03:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Marco Tutto tace? No assolutamente,sono in ascolto. Sei tu sulla scena in questi giorni di Portogallo e quindi come si dice dalle mie parti... "non disturbare il manovratore" Buonanotte, a domani Silvio un buonanotte anche a Rudy se è ancora sveglio
Ballestrieri/Maiga
Altro Rally; Neige & Glace – Andruet/Biche vincono
e ancora quale foto della 24Heures de Chamonix – Munari/Andruet (2^)
Saluti
Rudy [CN]
Un nanetto:
La copertina dello Sportweek della Gazzetta in edicola domani sarà
una foto di James Hunt che ho postato qui lunedì scorso...