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Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 22/03/2011 alle: 23:46:17
Grazie Rudy, riprendo la linea ma solo per augurarti la buona notte. Complimenti per le foto: inedite e particolari.Ottima documentazione. Se guardiamo la livrea Alitalia, però converrai con me che solo così hanno raggiunto il massimo splendore e l'armonia di forme e colori di quella che ritengo sia stata la più bella auto da rally del mondo. Anche perchè quel cuore di cavallino rampante...faceva impazzire. Peccato che la proprietà Fiat/Lancia abbia deciso di abbandonarla così presto in funzione delle strategie commerciali. Un decennio di successi l'avrebbero consegnata alla storia. Impagabile, irripetibile, inarrivabile...stratosferica! IL Commissario Marco stasera non si è visto. Starà studiando... Ciao buonanotte Silvio (BI) ops...mentre scrivevo il Commissario Marco si è materializzato. Ciao...Buonanotte anche a te. Silvio (BI)

Modificato da Mustang21 il 22/03/2011 alle 23:48:38
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team963
team963
10/02/2008 1469
Inserito il 23/03/2011 alle: 15:12:10
La Stratos rappresenta qualcosa di unico nell'automobilismo sportivo. Prototipi cotruiti appositamente per le corse si sono visti per le corse in circuito ed in Gruppo 5 o 6. La Lancia azzardò la costruzione di quest'auto andando poi a produrne 400 pezzi per poter gareggiare nel Campionato del Mondo (necessaria l'omologazione in Gr. 4) Aprì la strada ai costruttori ed alla Federazione (dimostrando che era possibile) per le specifiche del successivo Gruppo B con necessità di soli 200 esemplari, più eventuali 20 per le evoluzioni. Allo stesso tempo non fu certo una passeggiata mettere a punto una vettura così innovativa e che oltre alla velocità doveva avere l'affidabilità e la robustezza per finire un rally.
quote:Mustang21 wrote: Se guardiamo la livrea Alitalia, però converrai con me che solo così hanno raggiunto il massimo splendore e l'armonia di forme e colori di quella che ritengo sia stata la più bella auto da rally del mondo. Anche perchè quel cuore di cavallino rampante...faceva impazzire.>
>Condivido, ma quella livrea accompagnò la vettura nel periodo di maturità agonistica, con queste foto ho cercato di documentare come si arrivò a ciò.
quote:Mustang21 wrote: Peccato che la proprietà Fiat/Lancia abbia deciso di abbandonarla così presto in funzione delle strategie commerciali. Un decennio di successi l'avrebbero consegnata alla storia. Impagabile, irripetibile, inarrivabile...stratosferica!>
>Rivoluzionaria certamente, un decennio di successi no ma queste foto sono del maggio 1981 ed è l'ultima vittoria mondiale della Stratos, Darniche al TdC, sette anni dopo il primo successo e tre anni dopo essere stata abbandonata dalla squadra ufficiale, ottima longevità sportiva per un modello anche di quei tempi. In questa foto, assieme a Michael Parkes, vestito da pilota Silvio riconoscerà un suo paesano. A testimonianza di quanto fu curata ed allo stesso tempo laboriosa la messa a punto con Michael Parkes fu chiamato anche Emerson Fittipaldi. A stasera per il l'ultima trance dedicata al 1974. Rudy [CN]
Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 23/03/2011 alle: 16:19:22
a Rudy rimarrà impressa per sempre nella mente di tutti noi. Noi che abbiamo amato e per me è proprio il caso di dirlo...la più grande auto da competizione del secolo scorso. Per celebrarla vi voglio raccontare...il mio amore per lei! Il Principe e la Stratos…ovvero il bello e la bestia!id="size6">id="blue"> Ebbene sì, lo confesso…sono un principe e pure bello. Provengo dalla nobiltà rallystica, infatti i miei avi regnavano nel Principato di Turinì a Montecarlo (ai tempi monarchia italiana) ancora prima che inventassero la ruota, anzi furono proprio loro in qualche modo ad inventarla e con il passare del tempo a perfezionarla. Ma era alta e stretta, dura e rumorosa e non rispondeva alle esigenze per cui era stata costruita, quella di far correre più veloci le carrozze dell’epoca. Soprattutto con le carrozzabili bagnate per non dire nevicate ancorché ghiacciate. Si, in effetti cercarono anche di modificare il “moteur cheval” cambiandolo con uno di razza più selezionata: Il Mustang. La carrozza motorizzata col Mustang fece capire agli inventori che erano sulla buona strada, ma di certo quella non era la mia! Io desideravo andar per boschi, sentieri e camporelle e mai dove indicavano i cartelli. Amavo la libertà e decisi di farmi costruire una carrozza con tanti cavalli da poter sfidare,in gare di certo impossibili,gli odiati francesi già ai tempi dotati di carrozze a doppio cavallo come la francese del double chevron o Citroen che dir si voglia. Infatti il loro cavallo di battaglia non era uno ma due. la 2CV e io per quanto tentassi di accaparrarmelo acquistando a peso d’oro l’intera produzione, loro non lo vollero mai cedere. Anche gli inglesi producevano magnifiche carrozze da corsa.Il loro guaio era che la guida a destra permetteva sì di stare meglio in strada, soprattutto quella a curve dell’epoca, ma appena la via si faceva diritta non capivano più politicamente da che parte stare e inevitabilmente venivano sorpassati dai più progressisti nordici vichinghi già allora maestri di “derapàge” e controbriglie. I cocchieri dell’epoca riuscivano ad intraversare le carrozze con maestria, a dire il vero il più delle volte perdendo la totalità del carico: quello umano e quello mercantile. Insomma nelle prime gare di regolarità (erano così chiamati i rally una volta) noi italièns ci dovevamo sempre accontentare delle ultime posizioni, derisi e cornificati dalla “grandeur” del popolo transalpino, da quello britannico e nordico che per anni si dimostrarono i più forti in assoluto. Questa debàcle si ripetè fino alla fine degli anni quaranta, esattamente nel quarantanove, quando al Chateau de la Bòllene in quel di Sospel ci fu una grande festa. Ero nato io, il principino da corsa. Sì perché impiegai meno di sei mesi a concludere il buio percorso e vidi volutamente la luce all’alba (e non poteva essere diversamente) proprio della vigilia della grande disfida motoristica: il rally di Montecarlo per l’appunto. Me ne innamorai subito e ancora in fasce ma già di baschetto e di guanti senza dita, spingevo la carrozzina seminando il panico del reparto maternità dov’ero ospite. La mia carrozzina chiamata chissà perché "Stratos" aveva già sei marce, come sesta era la misura di coppe della mia tata, da non confondere con l’omonima marca automobilistica indiana. Sei mesi, sei marce, sesta di seno fanno diciotto e io che ero ancora molto piccolo avevo già tre palle, quindi totale 21 e questo numero me lo porterò dietro per tutta la vita. Gareggiavo già con i compagni di incubatrice ottenendo ottimi risultati nella gara a chi arrivava prima al lattino…anzi alla poppata. Non potevo lamentarmi in quanto quella sesta feconda mi provocava già i primi pruriti sessuali, mentre beatamente addormentato tra i due morbidissimi guanciali di forma e consistenza naturale e gratificante, ingurgitavo senza batter ciglio nettare di vita e di crescita. Creei, creebbi, creì…come si dice…crescei?…mmmhhh forse è meglio dire: sono cresciuto, ecco! Sono cresciuto a latte intero moooolto pastorizzato che in un battibaleno (povero baleno…quante ne ha prese…) mi fece diventare grande come due soldi di cacio (due…perché ero ricco…). Circondato da post-ventenni del ventennio, quindi trentenni, a cinque anni già m’innamorai…io principino pisellino precoce. Il mio primo vero orgasmo lo ebbi, lo avei, lo conobbi…azzzz…com’è difficile il libico scritto… l’ho avuto guardando passare sotto casa una strana automobile con un numero 21 sulla fiancata. Nei miei sogni futuristici: la mia Stratos Il suo motore urlava rabbia dallo scarico, perché rinchiuso in una scatola di latta che a malapena riusciva a stare in strada in quanto occupava costantemente sia il lato destro che sinistro, ondeggiando come un ubriaco al rientro dalla settimana rossa ( la vendemmia). Era rossa...color del vino! I paracarri venivano regolarmente divelti al passaggio di quel mostro rombante e io lo seguì con lo sguardo per alcune curve. Poi scomparve dalla vista e si udì un tonfo di ferraglia, là proprio dietro la collina. Mi precipitai e vidi l’auto in un fossato a gambe all’aria con il pilota ritto in piedi al suo fianco che teneva con la mano destra un fiasco di chianti semivuoto e con la sinistra una coperta che ne copriva la parte posteriore. Cos’è successo..chiesi ansimando per la folle corsa. Perché la copre? E’ morto qualcuno? Ma va…disse…la copro dagli sguardi indiscreti perché è femmina. Rimasi in silenzio a meditare quelle parole. Già la macchina o l’auto che dir si voglia è femmina e quindi va trattata come tale: coperta…carezze, baci, bagnetti e lucidate…senza mai fargli male, con tanta delicatezza. Capì anche, a cinque anni, perché avevano il cofano e il baule, ma per lo stesso motivo per cui noi portiamo le mutande e i pantaloni… Capì anche perché ai tempi le professioni più gratificanti erano due: il meccanico e il ginecologo. E tutti e due si divertivano facendosi pure pagare. Ma, direte voi…non capisco cosa c’entri il meccanico. Il meccanico c’entra perché era l’unico autorizzato a “sollevare” il cofano per metterci dentro “le mani” e il baule per rimetterci “gli attrezzi”. E anche lui…veniva lautamente retribuito. Papà..papà…dissi: da grande non voglio più fare il pompiere…voglio fare il ginomeccanico. Il gino cosa? rispose guardandomi per traverso. Il ginomeccanico... cioè il ginecologo delle auto. Si rivolse a mia madre con uno sguardo preoccupato…E noi avremmo messo al mondo un mostro così? Disse sottovoce scuotendo la testa…e si allontanò smadonnando. Sul momento non compresi cos’avesse voluto dire e me ne ritornai all’asilo rombando con in mano un volante preso dal trattore del vicino di casa. Che tra parentesi è ancora lì seduto e appoggiato alla ruota aspettando che l’aci gli venga in soccorso. Sono passati più di cinquant’anni e la signorina gentile continua ancora a ripetere di attendere perché la richiesta è stata inoltrata. Crebbi, crescetti,….ancora…scusate ma sto studiando l’esperanto ( a proposito, qualcuno di voi ricorda che lingua è ?) dunque dicevo che continuavo a crescere e siccome già da piccolo ero un cartone animato…a sei,sette anni giravo per la campagna con una topolino…dello zio. Imparai ben presto l’arte del traverso…anzi imparò di più lo zio…perché ogni volta che rimettevo la topolino nel garage…gli andava tutto per traverso…nel vedere i disastri che combinavo. Il bello era che siccome le fiancate non avevano più il colore “originale” io con un pennello e un barattolo di vernice cercavo di rimediare al misfatto…nacque così per caso in quegli anni sessanta…l’auto psichedelica…che fumava…ma fumava così tanto che…stranamente erano tutti allegri e beati. Arrivarono in Italia le prime mini cooper…cuper che mini! Io che avevo solo la patente del tosaerba elettrico, non potei, non potetti, non…pussa de ratti…non potevo, ecco, non potevo ancora guidare sulle tangenziali ne autostrade e quindi affinai la mia guida soltanto attraverso prati per lo più coltivati, con grande soddisfazione dei proprietari terrieri che col forcone mi aspettavano ad ogni curva, proprio come fanno al giorno d’oggi i commissari di percorso. Io che guidavo già oltre la media…la media di una capottata al giorno che non leva ma fa venire il medico intorno…saltellavo a destra e a manca lasciando che l’auto se ne andasse per i fatti suoi…solo con l’obbligo di rientro serale prima del coprifuoco. Era un tipo di guida molto nordico…ma che avevo perfezionato sullo sterrato anche in assenza di neve e ghiaccio. Adesso lo usano tutti, chi più chi meno, ma sappiate che sono stato io l’inventore del cosiddetto “pendolo” che ha fatto scuola. La guerra tra bande rivali del quartiere non era incruenta. Si affrontavano da una parte i “lancisti” a cavallo delle loro fulvia coupè e dall’altra gli “alfisti” con le rosse GT junior. Trasformazioni ed elaborazioni più o meno artigianali cercavano di combattere lo strapotere dello straniero che aveva invaso l’Italia…il “bienvuista” che pancia a terra e suole larghe era imbattibile nelle corse su asfalto, salita o discesa che fossero. Qualche nobile decaduto ma ancor ricco, importava la Cortinalotus” così tanto per darsi un “englishton” da gentlemendriver. Amavo le salite e le piste, ma io nacqui, nascetti, insomma sono nato… rallysta e questa passione mi porterà a diventare…ma lo scoprirete lettura facendo… A tale proposito, chiedendo perdono al grande Lucio Battisti elaboro a vostro uso e consumo una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e la definitiva consacrazione del “principe del traverso” cioè me medesimo…io proprio io. Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi Come può un po’ d’olio durante le gare anche se non voglio farci già volare… Le distese in fiore e le verdi terre le discese ardite e le risalite su nel cielo aperto e poi giù il deserto a poi ancora in alto con un grande salto… Dove vai quando poi resti sola senza ali lo sai non si vola Come può un motore rischiar di scoppiare anche se non voglio bisognerà pur tirare Le strade ghiacciate e le piogge intense le discese ardite e poi le derapate… Perché noi vogliamo sempre più volare verso la vittoria per poter poi dire che siamo noi, la storia… Presi la patente subito..al primo colpo. Cioè litigai subito con l’istruttore dopo aver percorso in retromarcia a folle velocità la salita verso il Col de Turinì. Arrivati in cima lo feci scendere perché il colore del suo viso faceva pandàn con le cime innevate e diede di stomaco. Gli dissi che era meglio che cambiasse mestiere, al limite il panettiere o il verduriere. Mi rispose che mi avrebbe bocciato così sull’unghia ma quando si rese conto che stavo ripartendo verso la Bollène e l’avrei lasciato lì solo con i suoi pensieri suicida, mi chiamò e mi consegnò il foglio rosa firmato. Lo ricondussi, lo ricondetti, lo ricordai…lo riportai a casa a bassissima velocità, anche per fargli capire che di “manici” come me, ne nasceva uno ogni trentatre anni. Approvò! Tornato a casa andai subito da Maglioli. Claudio, dissi…voglio correre con la bestia. Mi accontentò subito facendomi salire sull’asino che pascolava liberamente fuori dall’officina. Eccoti servito! Guarda di riportarmelo con i ferri degli zoccoli a posto e non consumati, sennò te li faccio pagare. Diventammo subito amici…io e l’asino. Gli parlai a lungo chiedendogli un favore: quello di raccomandarmi a Claudio per un volante. Glie ne parlò. Difatti la settimana successiva Maglioli mi regalò…un paio di briglie della Momo. Grazie, ma cosa me ne faccio gli risposi…Impara prima con queste, se poi riesci a domare la bestia ti insegnerò a guidare quell’altra, ma a tempo debito. A sentire la parola debito mi vennero i sudori freddi. Corsi a casa e prelevai dal nascondiglio segreto il mio porcellino di terra cotta. Gli feci un piccolo buco sotto per non fargli male e raccolsi viti, rondelle, monetine, due brioches mummificate, una matita, un ciocco di capelli della mia prima ragazza madre…qualche biglietto da mille… e contento come una pasqua a natale portai il tutto nell’atelièr del mago Magù…anzi Magliolù. Cosa pensi di fare con tutto questo capitale…rispose lui,divertito: Voglio noleggiare la bestia risposi talmente serio che caddero le persiane della casa di fronte. Noleggiare che cosa?…La bestia sig.preparatore…Questo è tutto sbiellato,disse ( noi biellesi siamo così). ma vediamo un po’ quanto hai. Considerando le rondelle inox e le grover, la bulloneria non ancora arrugginita, le monete peruviane e i biglietti da mille….totale £.99.000: orcocàn mi mancano mille per fare cifra tonda. Aspetta che vado un attimo a far una commissione. Passai a casa della mia amica più brutta, ma talmente brutta che quando usciva sul balcone il sole si eclissava e la luna si girava dall’altra parte. Si chiamava Secondina…perché la Primina di sua sorella era venuta male e i genitori speravano in una fortuna migliore per la seconda, Non fu così e dovettero aspettare la Terzilla per uscire di casa senza farsi mordere dai randagi impauriti dalla vista delle due primogenite. Secondina…senti…ti devo chiedere un favore. Mi presti mille lire? Certo che te li presto…ma tu cosa mi dai in cambio? Ti posso dare una penna. No, io di penne ne ho già tre. Allora un quaderno a righe. No,io quaderni ne ho già tre. Allora..ma che “cavolo” vuoi? Ecco,voglio proprio il tuo “cavolo”. Cavolo dissi fra me e me,anzi fra me e il mio cavolo…senti bello, fai il bravo, mi servono quei soldi. Il cavolo si ritirò nel suo appartamento e non volle più uscire. Esci, dai per favore… Per favore fallo…Ah, adesso mi chiami pure per nome! No e poi no,io con quella lì potrei fallire…dal disgusto. Abbello…chi ti credi di essere…testina di “cavolo”. Mi tenne il broncio per due mesi, si sentiva offeso e non usciva più “ di casa” neanche per le necessità impellenti. Mi toccò mettere il catetere con la relativa borsetta appesa alla gamba, che, ogni due ore dovevo svuotare per non camminare storto… Mi decisi: suonai alla porta della Primina, già in avanzato stato di decomposizione vista l’eta non più giovanissima. Ciao Primina,senti…Mi bloccò sull’uscio…non è che ti servono per caso mille lire? Coma fai a saperlo, dolcezza mia…no, non mi servono mille lire, me ne servono diecimila di lire. Si spogliò in una frazione di secondo…l’era già bella pronta e profumata. La strinsi a me girandomi dall’altra parte. Mi andò bene, perchè appena accarezzata…venne…Sì,venne talmente in fretta che le diecimila lire non fecero in tempo a svalutarsi. Grazie mille, anzi grazie diecimila…e corsi felice dall’amico elaboratore. Allora caro Maglioli. Qui ci sono le mille lire e siamo a posto. Poi queste servono per un set di gomme e il resto per la benzina. Affare fatto? Fammi vedere la bestia. Era lì sotto un telo azzuro, bella, larga,bassa, Gli sollevai il telo come feci la prima volta con la morosa…piano, delicatamente, sussurrandogli dolci paroline: La scoprì lentamente e si lasciò fare anche perché aveva da subito capito che l’avevo desiderata tanto… Era blu, ma talmente blu che pareva blu! Cielo grigio su foglie gialle giù Cerco un po’ di blu dove so che c’è Sento cose strane dentro e fuori me Ti sogno lanciastratos e un giorno io ti avrò... Entro in officina e cerco di capir ma il mio pensiero invece và ritorna sempre là nel rally che vorrei correre con te… Ti sogno lanciatratos e un giorno vincerò Vincemmo subito la prima gare: il MonteCarlo dei miei sogni. Lasciammo tutti di stucco: amici ed avversari. Una sola gara: quella mitica, quella sognata da tutti.. In trionfo sulla pedana all’arrivo, con tutta la Real famiglia schierata, la guardai e le diedi un bacio. Grazie amore. Stefania e Carolina di Monaco, si misero a piangere, commosse. Avrebbero voluto essere al posto della mia Stratosblu. Ma il mio cuore batteva solo per lei. Mettere in moto la belva non è stato facile. Non partiva. Stupido! dall’emozione non avevo schiacciato il pulsante giusto…adesso sì…il rombo del sei cilindri e dei duecento cavalli rampanti si scatenò nel quartiere….gheddati, gheddafi ci bombarda…aiuto, gridarono in coro le commari condominiali. Ma quale colonnello…sentenziò il capo scale. Tranquille donne…rivestitevi e non fatevi illusioni. Il Mustang ha trovato moglie. La portai dolcemente a casa. Non era mia ma avrei riscattato le rate con le prime vittorie. Maglioli era d’accordo. Iniziò cosi il grande amore della mia vita. Sempre e solo lei. Magari con vestiti diversi, a volte minigonne a volte tubini. Ma il cuore rampante batté sempre e solo per me. Adesso siamo in pensione ma l’amore non è per niente finito. Anzi! La amo sempre di più e non manca giorno che ci parliamo. Io gli dedico poesie e lei mi fa sentire il rombo, sempre bello pieno. Quando sono lontano da lei gli telefono tutti i giorni e lei mi risponde telegrafando…come ai bei tempi. Sono il suo principe azzurro e lo sarò per sempre. E' lei la principessa sul pisello. Spostati cara, che devo finire il racconto. Dai, mi dice: vestiti che si va in Norvegia…perchè devo sgranchirmi i chiodati. Pronto, eccomi…andiamo Lancia Stratos...numero uno!id="size4">id="green"> Le discese ardite e le risalite…..id="size6">id="blue"> Silvio (BI)id="blue">

Modificato da Mustang21 il 23/03/2011 alle 18:06:18
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
rating

21/10/2010 4138
Inserito il 23/03/2011 alle: 17:35:42
Uauuuu ragazzi... è come entrare in una cattedrale dei motori. Io non ho nulla da dire ma vi leggo. Soprattutto quando postate le foto e i filmati dei 'mostri sacri', macchine e piloti. Bellissime. [:)]
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team963
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10/02/2008 1469
Inserito il 23/03/2011 alle: 20:45:32
Il primo telaio (n. 1251) fu imbastito il 1° luglio 1972, il 10 settembre 1973 negli stabilimenti Bertone comincia la produzione vera delle vetture, la stessa terminerà il 31 luglio 1974 col telaio n. 1766; le 500 vetture vetture sono state costruite e la Lancia richiede l'omologazione alla CSAI il 23 luglio. La FIA rilascia l'omologazione in data 1° ottobre in tempo per iscrivere la Stratos al Rally di Sanremo che si correrà dal 6 ottobre in poi, dopo tutte le fatiche ed i chilometri percorsi in giro per il mondo in Gr. 5 l'auto non fallisce l'obiettivo e Sandro Munari andrà ad aggiudicarsi l'unica sua vittoria al Sanremo. Test in vista della gara In officina le vetture sono ormai pronte Finalmente la Stratos corre in Gr.4 raccogliendo l'eredità Fulvia HF Arriva così la prima vittoria firmata Sandro Munari / Mario Mannucci Il suo compagno di squadra Amilcare Ballestrieri/Silvio Maiga avrà un incidente. A quel punto il Drago sarà inviato in trasferta americana a far punti al Rally Rideau Lakes in Canada. Suo compagno di avventura Mauro Pregliasco con la Beta Coupè La Stratos di Munari assieme alle 124 Abarth della squadra Fiat continua
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team963
team963
10/02/2008 1469
Inserito il 23/03/2011 alle: 21:27:27
Questa è la classifica finale del Mondiale 1974. Il Sanremo è la 4° tappa, i più attenti noteranno qualcosa di strano... Gli appuntamenti sono relativamente pochi, ci troviamo in piena crisi petrolifera e gli eventi automobilistici non sono proprio ben visti. Ricordate le domeniche a piedi o a targhe alterne? Nemmeno il Rally di Montecarlo fu disputato quell'anno. Comunque la Stratos è ormai in moto. Passo falso al Press-on-Regardless Rally, Sandro si ritira per problemi al motore, vincerà Thérier su Renault 17 Gordini. Fermiamoci un secondo e riflettiamo: Sandro si ritira e vince Thérier su Renault 17 Gordini. Se paragoniamo la Stratos alla Renault 17 Gordini capiamo cosa successe nel mondo dei rally con l'arrivo della "bete a gagner", senza nulla togliere al talento di piloti come Munari ed Andruet la Stratos avrà lasciato gli avversari come minimo disorientati... Tappa successiva il RAC (percorso segreto), Sandro sale terzo sul podio, prendetevi il piacere di leggere i nomi dei primi cinque, A mio avviso in quegli anni c'era un livello di piloti presenti neanche immaginabile ai nostri giorni e comunque in altri periodi. Paragoni di questo genere non si dovrebbero fare ma i campioni vanno anche valutati in base al valore degli avversari e se Sandro Munari fu soprannominato il Drago, con quegli avversari, vien da credere che il piede l'avesse ben ben pesante... Ultimo appuntamento che consacra la Lancia campione del mondo sarà il Tour de Corse a firma Jean-Claude Andruet detto "cavallo pazzo" Il 1974 va in archivio, chapeu! continua

Modificato da team963 il 23/03/2011 alle 21:35:22
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 23/03/2011 alle: 21:49:13
....silenzio, scrive Rudy... semplicemente fantastico, quando avrai finito salvo tutto... e poi metto un po' di foto e video sui test in Portogallo.... In attesa. Marco.(FI) id="green">
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team963
team963
10/02/2008 1469
Inserito il 23/03/2011 alle: 21:57:22
Marco e Silvio finisco e chiudo subito. Ho tralasciato le gare disputate nel 1974 ma precedenti all'omologazione, in officina ci si prepara per l'anno seguente e si abbozza la nuova livrea, l'auto è matura e pronta a raccogliere tante vittorie. Si fa prima a dire cosa non vinse la Stratos nella sua carriera, il RAC (Munari 3° nel '74) ed il Safari (Munari 2° nel '75). Piero Sodano accanto ad una Stratos in livrea Alitalia provvisoria, sullo sfondo ancora livree Marlboro Il 1975 comincerà trionfalmente sulle strade monegasche: Spero non diano fastidio questi interventi un po' troppo lunghi. P.S.: la Stratos nell'uso normale sarebbe stata un vero "disastros" l'abitacolo era talmente piccolo che il posto ove appoggiare i caschi venne ricavato nell'incavo delle portiere. Lascio la parola e vi saluto. Rudy [CN]

Modificato da team963 il 23/03/2011 alle 22:02:13
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
rating

21/10/2010 4138
Inserito il 23/03/2011 alle: 22:04:26
Hai una passione contagiosa. Complimenti. [:)]
Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 23/03/2011 alle: 22:08:39
Sei un grande, Rudy! Complimenti davvero. Mi (ci) hai fatto un grande regalo, a me poi ancora più grande. Non ho parole. Chapeau! Grazie Rudy. [:)] Con molta stima Silvio
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 23/03/2011 alle: 22:16:00
quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 23/03/2011  21:49:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Marco... in attesa del "tuo" Portogallo ti chiedo solo come "salvi" il pregevole lavoro di Rudy. Anch'io me lo voglio conservare. Mi metto comodo in poltrona e riguardo le foto di Rudy e attendo news e prove, e filmati. Poi la diretta in tempo reale. Marco, adesso tocca a te. Via libera e fatti onore e... anche aumentare la paghetta [:D] Buon lavoro Silvio (BI)

Modificato da Mustang21 il 23/03/2011 alle 22:17:32
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 23/03/2011 alle: 22:57:34
quote:Risposta al messaggio di Mustang21 inserito in data 23/03/2011  22:16:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Eccomi, gravato di una responsabilità mostruosa dopo la "Stratos story" di Rudy e le parole di Silvio. Per prima cosa spiego a Silvio come io salvo i vari interventi: seleziono tutto il post (in questo caso quello di Rudy) comprese le foto, tasto destro del mouse e "copia". Apro Microsoft Office Word, tasto destro del mouse e "incolla". Nel giro di pochi secondi avrai tutto sul foglio di word e potrai salvarlo. Ripeti per tutti i post di Rudy... Le prime notizia riguardano in realtà i nostri campionati: "TRT / UFFICIALE: Skoda Italia nel Terra con Mikkelsen © Skoda Italia/Rally Emotion Se ne parlava già da qualche settimana, adesso c'è il comunicato ufficiale di Skoda Italia: la filiale nazionale della Casa ceca non parteciperà al CIR 2011. La struttura capitanata da "Checco" Zanchi si conferma "esterofila" e, dopo l'esperienza 2010 con Kopecky nel CIR, sarà al via del Trofeo Rally Terra con il norvegese Andreas Mikkelsen che già corre con la vettura italiana nell'IRC (con i colori di Skoda UK). Come anticipato dallo stesso Zanchi in una intervista al nostro mensile, l'obiettivo dichiarato per questa stagione è la vittoria di un Titolo e la scelta di Skoda Italia è ricaduta sul Trofeo Rally Terra. Una scommessa "ragionata" quella di puntare sul giovanissimo pilota norvegese, solo 21 anni ma con un curriculum di assoluto rilievo. Ha debuttato nel 2006 (all’età di 17 anni) nel Rally del Galles e, quindi, nonostante l'età, ha già maturato un’ampia esperienza ai piani alti del rallismo internazionale. Andreas è il più giovane pilota ad avere vinto un Rally nazionale inglese (Quinton Stages Rally 2006), ad avere conquistato punti del campionato WRC (Rally di Svezia 2008) e ad essere risultato il più veloce in una prova speciale di un rally WRC (Rally di Germania 2008). Al suo fianco, anche in questa stagione, ci sarà l'esperto Ola Fløene."id="blue"> La seconda riguarda alcune foto della Mini RRC ricevuta fresca fresca dalla Grifone in questi giorni: Passiamo al Portogallo. Questi i risultati dello shakedown: 1. Ogier - Ingrassia (Citroen DS3 WRC) 3:08,5 min 2. Loeb - Elena (Citroen DS3 WRC) 3:08,6 min 3. Latvala - Anttila (Ford Fiesta RS WRC) 3:08,8 min 4. P. Solberg - Patterson (Citroen DS3 WRC) 3:09,2 min 5. Ostberg - Andersson (Ford Fiesta RS WRC) 3:09,6 min 6. Hirvonen - Lehtinen (Ford Fiesta RS WRC) 3:10,8 min 7. H. Solberg - Minor (Ford Fiesta RS WRC) 3:13,4 min 8. Wilson - Martin (Ford Fiesta RS WRC) 3:14,8 min 9. Raikkonen - Lindstrom (Citroen DS3 WRC) 3:15,1 min 10. Villagra - Diaz (Ford Fiesta RS WRC) 3:15,6 min La notizia è questa: "L'idolo americano, Ken Block, inizia il Rally del Portogallo nel peggiore dei modi: capottandosi. L'incidente che ha visto coinvolti Ken Block e il suo copilota, Alex Gelsomino, ha costretto gli organizzatori a fermare lo shakedown per tirare fuori il pilota che era rimasto intrappolato nell'abitacolo dopo l'incidente. L'incidente è avvenuto al terzo giro dello shakedown, probabilmente per una pietra sul percorso che la Ford Fiesta RS WRC guidata da Block ha colpito accidentalmente. L'equipaggio per fortuna è intatto e domani dovrebbero essere normalmente al via." id="blue"> Alcune foto dell'incidente: Di seguito un video dello shakedown: Portugal shakedownid="red">id="size4"> A più tardi per nuove news... Marco (FI)id="green">

Modificato da rovampera il 23/03/2011 alle 22:59:29
Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 23/03/2011 alle: 23:20:36
Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 23/03/2011  22:57:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra) Marco, accidenti, hai incominciato alla grandissima! Grazie per la dritta. Domani sera farò tutto con calma, poi me lo stampo e Rudy passerà alla storia. Carta canta! Non so se andare a nanna. Mi tieni inchiodato al video. Bella la Mini, non mi dispiacerebbe... Comunque sei molto in gamba anche tu. Mamma mia che bravi che siete. A volte con due compagni così, mi vergogno di quello che scrivo! L'idea sarebbe di far ridere un po' ma ho paura che... Come siete gentili...veramente non mi aveta mandato a...??[:D][:D] Grazie,vi devo un favore! Buon lavoro Marco...il tuo rally promette bene! Ciao a tutti, buonanotte e grazie per la vostra bellissima compagnia [:)] Silvio (BI)
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 24/03/2011 alle: 09:31:53
Buongiorno ciurma. Intervengo perchè ho trovato il video del cappottamento multiplo di K. Block nello shakedown: Block rolling on Portugal 2011id="red">id="size4"> Stay tuned... Marco (FI)id="green">

Modificato da rovampera il 24/03/2011 alle 09:34:33
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team963
team963
10/02/2008 1469
Inserito il 24/03/2011 alle: 11:54:16
Che mina! La dinamica mi ha ricordato l'incidente di François Duval/Stéphane Prévot su Citroën Xsara WRC ufficiale al 2º Supermag Rally Italia Sardinia del 2005. edit: la memoria mi ha tradito, lui la pietra la usa come trampolino col posteriore:

Duval crash - Rally Sardinia 2005

Saluti Rudy [CN] P.S.: Scavando alla ricerca di foto ne sono saltate fuori anche di Silvio, quindi è vera la storia della Stratos blu, eccolo qui con la mogliettina: ... e io che pensavo scherzasse, peccato siano in b/n [:D]

Modificato da team963 il 24/03/2011 alle 12:21:14
Mustang21
Mustang21
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Inserito il 24/03/2011 alle: 12:13:07
quote:Risposta al messaggio di team963 inserito in data 24/03/2011  11:54:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Merci de votre compréhension vous êtes un véritable amiid="size4"> [:D] Alain Silviònid="size4">
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 24/03/2011 alle: 14:16:25
Eccomi con qualche alta info multimediale: Shakedown interviews -WRC Portugal 2011-Best of rallyliveid="red">id="size4"> Anocra un'immagine di quello che rimane della Fiesta di Block... Loeb-Elena Oliveira-Magalhes H.Solber-Minor P.Solberg-Patterson Araujo-Ramalho A dopo con i risultati della 1° p.s.: Buona digestione. Marco (FI) Edit: Classifica prima prova- Video "chicca" di BestofRallylive, da intenditori...[;)] Wrc 2011 Portugal Shakedown by Bestofrallyliveid="red">id="size4"> Stay tuned...id="green">

Modificato da rovampera il 24/03/2011 alle 19:51:57
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rovampera
rovampera
24/11/2005 2391
Inserito il 25/03/2011 alle: 00:03:50
... tutto tace stasera...spero non sia per problemi ragazzi![;)]... Il Portogallo è iniziato con una prima p.s. molto interessante. Loeb e Hirvonen se le sono suonate a vicenda e anche gli altri sono li vicino. Certo la prova era corta e il bello viene domani ma se il buongiorno si vede dal mattino... Latvala-Antilla, notare l'escursione dell'ammortizzatore destro![:0] Kuipers, livrea ,secondo me, molto bella... Araujo, finalmente la Mini!... Nuova livrea anche per Henning Solberg.... Altra Mini, quella di Oliveira.... Petter Solberg, nuovo sponsor per lui... Mi fermo, domani altre foto e video dal Portogallo... Buonanotte e.. stay tuned... Marco (FI)id="green">
Mustang21
Mustang21
-
Inserito il 25/03/2011 alle: 00:17:42
quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 25/03/2011  00:03:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Ciao Marco Tutto tace? No assolutamente,sono in ascolto. Sei tu sulla scena in questi giorni di Portogallo e quindi come si dice dalle mie parti... "non disturbare il manovratore" Buonanotte, a domani Silvio un buonanotte anche a Rudy se è ancora sveglio
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team963
team963
10/02/2008 1469
Inserito il 25/03/2011 alle: 11:46:55
Il rally è cominciato, le quattro auto ufficiali (Citroën e Ford) racchiuse in 5 secondi, Petter Solberg paga un minuto a PS 3 e va a sommarsi al "vuoto" formato dai vari Wilson, Henning, Raikkonen, Villagra ecc. ecc. che viaggiano con distacchi di un secondo a Km. Araujo con la mini è partito col piede pesante. Ostberg già fuori dopo 3 Km. di gara, forse problemi al cambio. Voglio farmi odiare, ritorno ancora al 1974, la Stratos ha bisogno di macinare chilometri Rally Quattro Regioni: Munari/Mannucci Ballestrieri/Maiga Altro Rally; Neige & Glace – Andruet/Biche vincono Rally di Sicilia, antecedente all'omologazione ...Andruet e Ballestrieri conducono l'astronave (allora) e ancora quale foto della 24Heures de Chamonix – Munari/Andruet (2^) Saluti Rudy [CN] Un nanetto: La copertina dello Sportweek della Gazzetta in edicola domani sarà una foto di James Hunt che ho postato qui lunedì scorso...
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