dovrebbe trattarsi di Tony/Rudy.
Saluti
Rudy [CN]
edit:
osservate l'assetto di questa che ai tempi era una "signora macchina"
se facciamo dei paragoni con le auto odierne temo che uscendo dal quel tornante
la motricità non sia nemmeno paragonabile a quella di una Clio R3 di oggi...id="blue">
A dopo e buona cena...
Marco (FI)id="green">
Saluti.
Marco (FI)id="green"> quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 31/03/2011 11:53:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Marco, sono un po' latitante ma non perchè non ho tempo, voglia o sono impegnato all'Hosteria. Questo spazio (tuo e di Rudy) mi piace moltissimo e spesso sono intervenuto. Ma non potendo competere con voi a livello tecnico ne "agonistico" rischio sempre di passare come il giullare di corte. Quindi non pensare male, ti (vi) leggo sempre, tre volte al giorno e anche durante i pasti. Solo che pur essendo (i rally) la mia grande passione, non ho più modo purtroppo di frequentarli assiduamente e in diretta. Quindi i miei interventi sarebbero solo improvvisati o prelevati da qualcun'altro che invece li vive emotivamente e anche a volte professionalmente. Non mancherà l'occasione di postare da voi qualche storia o qualche ricordo, ma ci tenevo solo a precisare che il mio "silenzio" è solo dovuto alla mancanza di argomentazioni e non di rispetto. Cordiali saluti Silvio
quote:rovamperaid="red"> wrote: La parola a Rudy...>>Chiedo scusa a tutti ma nel giro di una settimana, lavorativamente parlando, sono uscito (per fortuna) da una fase di stallo ed anche la sera con una bimba di quattro anni non è facile rItaliarsi del tempo. Davvero non riesco a capire la manovra regolamentare che ignora gli investimenti in corso, boh? Dopo la Stratos avrei avuto piacere di scavare un po' nell'albo genealogico rallista della Ford per proporre a Marco qualche antenata interessante. La mastodontica Falcon impegnata al Monte
Rally Alpine 1964 - Ford Cortina GT - Taylor
East African Safari 1964 - Ford Cortina GT - Sprinzel
Stessa gara e stessa auto ma del vincitore Hughes
Concludo, solo per ora, con questa Mustang al Sofia-Liege sempre nel 1964 di Procter (notate il cineasta)
Saluti
Rudy [CN]
#75 - Clark / Melia
#7 - P. Procter / D. Mabbs (34°)
Nello stesso rally presenti ancora le Mustang - #184 - H. Greder / M. Delalande
con la caratteristica fanaleria gialla come da codice stradale francese del tempo
1967 Sweden Rally - Lotus Cortina - Sonderstrom
Altra versione di Cortina (sempre Lotus),
l'anno successivo di nuovo Sonderstrom sempre allo Sweden
East African Safari del 1968 - Huth
Altra interprete: la Taunus qui all'East African Safari del 1969, vincente con Hillyer
Temo di aver già sparato tutte le mie cartucce, la Escort ormai incalza e diventerà,
nelle varie versioni, protagonista per più lustri.
Saluti
Rudy [CN]
Simpaticamente
Silvio (BI) quote:Risposta al messaggio di Mustang21 inserito in data 01/04/2011 08:35:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Caro Silvio, il pesce d'Aprile stamattina me lo ha fatto mia figlia di 16 anni... ti giuro che non sono mai stato tanto arreso in vita mia... se vuo ti/vi racconto ma in privato perchè altrimenti siamo completamente o.t.. Per rimanere i.t. spero di fare cosa gradita a Rudy introducendo quell'auto di cui andrà a parlare: Escort RS1600 Mk1: La prima Ford RS della storia, la prima Ford di serie ad essere spinta da un motore Cosworth... un mito! La produzione di questa splendida vettura iniziò il 14 gennaio 1970 ad Halewood per sostituire la già veloce (ma in alcuni frangenti di gara fragile) Twin Cam motorizzata Lotus, che rimase comunque in produzione fino all'aprile dell'anno successivo. Dopo l'esperienza con la già citata "TC", Ford si rese conto della necessità di creare un compartimento speciale dedicato all'esclusiva creazione dei modelli più performanti senza "interferire" con la normale produzione di Halewood. Ecco quindi nascere "Advanced Vehicle Operation" (AVO) per la costruzione dei modelli sportivi e "Rallye Sport" per commercializzarli col nuovo badge "RS". Il 2 novembre 1970 assistiamo quindi al "lancio" della prima Escort RS1600 realizzata ad Aveley, South Ockendon (Essex), nei nuovi "atelier" della AVO. Il corpo vettura era il già conosciuto "Type 49" rinforzato della Twin Cam e la vera novità della "RS" risiedeva nel motore. A spingerla era infatti un'unità motrice realizzata appositamente dalla Cosworth: il celeberrimo BDA (Belt Drive, serie A) di 1,6 litri con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, testata in lega leggera e basamento in ghisa del "Kent" montato sulla Cortina. Nel 1972 anche il basamento diventò in lega leggera grazie ad un personaggio chiave nella storia di questi motori: Brian Hart. Una costante di tutti i BDA (e dei futuri BDT) è la corsa, pari per tutti a 77,62 mm: praticamente un marchio di fabbrica! Tornando a noi... La potenza erogata dalla versione stradale di 1599cc era di 120 cv a 6500 g/m. Per ragioni puramente sportive la RS1600 venne però omologata in Gruppo 2 (Turismo Speciale) come 1601cc: con questo "escamotage" la RS risultò da subito iscritta nella categoria 2 litri e questo permise di aumentare la cilindrata prima a 1850cc ed infine a 2000cc con potenze che sono passate dai circa 170 cv dei primi 1600, agli oltre 200 del 1850 per finire con gli abbondanti 235 del motore di 2 litri (il cui nome ufficiale era "BDG") che fece il suo esordio nel 1972. In gara non fu solo il motore a ricevere attenzioni: si arrivò infatti ad avere 4 freni a disco, sospensioni posteriori rivisitate (dette "a torretta") e la trasmissione passò dalle 4 marce dei primi esemplari al cambio ZF a 5 rapporti e differenziale a slittamento limitato abbinati al 2 litri. Piccola curiosità: se cercate la batteria dell'Escort RS1600 Mk1 non aprite il cofano motore, non la troverete! La batteria venne infatti sistemata nel bagagliaio! Concludiamo questa breve sezione ricordando che erano disponibili due allestimenti (il "Clubman Pack" ed il "Custom Pack") e che con gli accessori speciali della linea "Rallye Sport" era possibile rendere la propria RS stradale praticamente identica alle gemelle da gara: quindi allargamenti dei passaruota, fari supplementari, cerchi in lega Minilite, ecc.id="blue"> EscortRSMK1 Makinen, Mexico70
A più tardi.
Marco (FI)id="green"> quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 01/04/2011 12:03:03 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Marco, passa all'Hosteria e tra un bianchetto, una fetta di prosciutto e del parmigiano, raccontaci di tua figlia stamattina... ti aspetto Silvio
QUI
. Ma che ci vado a fare, mi annoierei di sicuro, e poi tutti quei km. solo per mangiare del pesce...Buon 1° d'Aprile
Saluti
Rudy [CN]
edit:
anch'io son curioso, mia figlia ora ha solo quattro anni
e devo prepararmi su quel che potrebbe succedermi...id="blue">
Questo è il nostro Pesce d'Aprile, un April Fool, per tutti i lettori di Rallyemotion.it
Alessandro Puddinu non è il progettista, ma colui che ha realizzato questa splendida illustrazione che sarebbe fantastico Kia decidesse di far diventare realtà. Così come ci piacerebbe che fosse vera la notizia di un ritorno di Gigi sulle PS del Mondiale!id="red">id="blue">
A stasera amici...
Marco (FI)id="green"> quote:Rudy wrote: complimenti Marco, come sapete sono appassionato anche di modellismo e copia/incolla l'ho pubblicata su un forum di modellismo che frequento, omettendo però l'ultima didascalia, voglio vedere i primi commenti.. >> Be' devo dire che mi avrebbe fatto immenso piacere fosse stata vera, fosse solo per il ritorno del "Gallo" nel mondiale....[;)]
quote:Per quanto riguarda l'epopea Ford direi che sei molto più ferrato tu di me, qualche foto la posto volentieri ma per i commenti mi hai lasciato senza parole.id="black">>> Ho un debole per Ford e già lo sai e quindi nei miei lunghi viaggi nel mare di internet ho fatto incetta di notizie ma tu sei un grande e se solo lo vuoi mi metti al tappeto in 5 minuti...
quote:Altra news incredibile e che spero non sia un pesce d'aprile: pare che le donne di casa abbiano deciso per una uscita in camper questo fine settimana! Lo so la notizia ha dell'incredibile ma se confermata dopo circa quattro mesi potrei di nuovo avere il piacere di girare la chiave d'avviamento del ns. pegaso! Sono emozionato come un bimbo, vi terrò al corrente degli sviluppi.id="black">>> Ecco, sono strafelice per te e ti capisco quando dici di sentirti come un bambino. Pensa che io sono più dei tuoi quattro mesi che non muovo il mio "Pupone", tranne che per cose tecniche... e soffro veramente molto... va be', verranno giorni migliori. Ti auguro un sereno fine settimana in giro con la tua famiglia e il tuo Pegaso alato...[;)] Se ho il tuo permesso metto qualche altra info sulla Ford Escort... Successi sportivi Se la Twin Cam vinse moltissimo, la RS... lo fece all'ennesima potenza! L'Escort RS1600 divenne infatti l'auto da battere nei rally, rallycross e competizioni turismo! Impossibile citare tutte le affermazioni nelle varie discipline... Da ricordare in ogni caso il dominio nella Londra-Messico del 1970: in quei 25570 chilometri di gara che costituivano la "World Rally Cup", la Coppa del Mondo dei rally, l'Escort ottenne vittoria (con Mikkola) ma anche 3°, 5°, 6° e 8° posizione finale!! Ed è proprio nel ricordo di questa vittoria che Ford produsse in seguito le famosissime Escort Mexico. Doverosa precisazione: le Escort "messicane" del 1970 non erano delle RS1600 "pure" e la loro denominazione ufficiale era "GT 1850"! Ed ancora: la schiacciante vittoria nell'East African Safari del 1972 con Mikkola, primo pilota europeo ad aggiudicarsi la maratona africana. Da menzionare anche i tris di vittorie al 1000 Laghi (1970, 73 e 74) ed al RAC (1972, 73 e 74). Tra gli innumerevoli campionati nazionali e singole gare vinte, da evidenziare almeno la "top ten Escort" allo Scottish rally del 1973: 10 Escort ai primi 10 posti!! Con la RS1600 hanno vinto tantissimo i vari Hannu Mikkola, Timo Makinen, Gilbert Staepelaere e "Mr. Escort" Roger Clark, il pilota che ha vinto il maggior numero di gare (ben 23 tra il 70 ed il 74!!) con questa vettura. Nelle gare di rallycross va ricordata invece, tra le altre, la vittoria di John Taylor e della sua RS1600 nel campionato continentale del 1973. Spostandoci dagli sterrati alle piste la musica non cambia: la punta di diamante dei successi nelle gare turismo è il 1974, quando la RS1600 si aggiudica il campionato europeo Marche e Piloti (con Hans Heyer) ma moltissimi sono anche i campionati nazionali vinti durante gli anni '70 (le RS più famose furono quelle preparate da Zakspeed e Broadspeed). Una curiosità: nel 1995 venne indetta una riedizione della Londra-Messico... come 25 anni prima ad imporsi fu Mikkola e la sua Escort RS1600!! Nel 1970, per ragioni di affidabilità, venne impiegato il Kent di 1,85 litri ad aste e bilanceri depotenziato a soli 140 cv ma nel 1995 nel cofano della Escort venne istallato il "classico" BDA che con la stessa cilindrata di cavalli ne sviluppò 200.id="blue"> Escort RS MK1 Mikkola, Safari 1972..
Escort RS Mk1, Mexico-Londra 1995..
Escort RS MK1, Makinen RAC73...
Adesso vado in parco assistenza...ci sentiamo presto.
Marco (FI)id="green">
Quindi quella foto non si riferisce ad rally (e ad un'auto) qualsiasi, quella gara fu un evento unico nella storia dell’automobilismo il rally della coppa del mondo 1970. L’occasione scaturì dalla vittoria ottenuta dall’Inghilterra nei campionati mondiali di calcio del 1966, e dalla difesa del titolo in Messico nel 1970, si decise di creare un gemellaggio tra Londra e Città del Messico attraverso un rally su grandi distanze che avrebbe attraversato le nazioni europee e sudamericane. La gara che si svolse dal 19 al 27 Aprile fu sponsorizzata dal Daily Mirror, e il percorso assai severo fu scelto con molta cura, si iscrissero più di cento concorrenti e le squadre ufficiali più preparate erano la Ford e la BMC, la prima preferì optare per vetture semplici e leggere con due uomini di equipaggio, mentre la BMC aveva scelto vetture più pesanti con tre uomini di equipaggio.
Oltre alla Ford con le Escort 1850 GT, e alla BMC con le Triumph 2.5 PI presero il via molte altre vetture come Citroen, Morris, Austin, BMW, Mercedes, addirittura delle Moskvich sovietiche, ed auto più pittoresche come un Buggy Volkswagen e due Rolls Royce. La partenza fu data il 19 aprile 1970 dallo stadio di Wembley con una cerimonia molto festosa, e le auto raggiunsero Dover e quindi la Francia, il percorso europeo benché lungo 7242 km venne considerato poco più di un allenamento, in attesa delle certamente più impegnative prove sudamericane. Le vetture attraversarono tutta l’europa fino alla Bulgaria, e quindi tornarono indietro e la prima sosta di riposo fu prevista a Milano, da qui si prosegui verso Lisbona ma solo 71 auto raggiunsero la città portoghese, molte furono fermate da guasti, incidenti e squalifiche.
La Rolls-Royce Silver Cloud #13 della Famiglia Martin
La Rolls-Royce Silver Shadow #52 Richards/Bengry/Skeffington
Fino a questo punto conduceva Renè Trautmann su Citroen DS21 con due minuti di vantaggio sulla Ford Escort di Hannu Mikkola, le auto si imbarcano per Rio de Janeiro, qui iniziano le grandi difficoltà in Brasile e Argentina è autunno e oltre alla lunghezza delle varie tappe bisogna abituarsi alla polvere, alle alte temperature a livello del mare, al gelo e addirittura alla neve nei tratti di montagna. In queste difficoltà Trautmann danneggia la sua Citroen e cede il comando a Mikkola, in sudamerica il pubblico era incredibilmente numeroso ed entusiasta e si affollava per assistere al passaggio delle vetture non solo nelle città ma anche nelle campagne e ai posti di frontiera, dove le guardie svolgevano con particolare rapidità le pratiche doganali per favorire i concorrenti.
Il ritiro dell'equipaggio Colin Malkin / Richard Hudson-Evans uscito di strada in Yugoslavia
Nazioni che avevano avuto forti divergenze le appianarono momentaneamente in onore del Rally, e si dice che per l’occasione sia stata addirittura rimandata una rivoluzione. Non mancarono episodi di concorrenti trovatisi in una sparatoria a un passaggio di frontiera, molti altri concorrenti si ritirano in questa fase perché fuori tempo o privi di assistenza meccanica, l’unico a non avere problemi nonostante l’insidia del percorso è Hannu Mikkola. Niente riesce a fermarlo fossi, animali sul percorso, nuvole di polvere che rendono la visibilità nulla, Mikkola guidò cosi veloce da provocare le proteste del suo navigatore Gunnar Palm, al punto che minacciò di abbandonare l’auto se non si fosse dato una calmata. Andrew Cowan subisce un incidente, e i problemi meccanici e climatici a causa della lunghezza delle tappe si fanno sempre più drammatici, in Perù si disputa una speciale di 901 km dove dei concorrenti bucarono anche dieci volte, e Zasada su Escort sostitui l’avantreno della sua auto montando un freno a disco e uno a tamburo. 52 vetture raggiunsero Montevideo, 43 Santiago del Cile e 30 La Paz, durante questi percorsi si ingaggia un’avvincente battaglia per i primi posti tra Mikkola e Rauno Aaltonen su Ford, e Paddy Hopkirk e Brian Culcheth su Triumph, sono ancora in gara tre delle Moskvich, mentre un incidente ad una Citroen costò la vita al copilota, e la Escort di Greaves investi un cavallo imbizzarrito.
Un parco assistenza a Monza:
A Panama arrivano solo 26 vetture, e Culcheth passa al secondo posto scavalcando Aaltonen, solo 23 concorrenti superstiti arrivano a Fortin prima del percorso d’onore di 322 km che li avrebbe portati a Città del Messico, dove allo stadio Azteca li attendeva Graham Hill. Il Daily Mirror dedicò tutta la prima pagina all’impresa di Mikkola, e molti continuano a ricordare la Londra Città del Messico come il rally di Mikkola, ma a contribuire al successo della gara non fu solo la bravura del pilota della Ford, ma molti altri fattori come la grande adesione del pubblico l’eccezionale lunghezza del percorso un totale di 25.750 Km, la varietà del fondo stradale, la partecipazione di equipaggi da tutto il mondo. Per la prima volta un rally includeva l’attraversamento della Pampas Argentina e delle Ande Peruviane e Boliviane. Per la Ford il rally fu un grande successo piazzando cinque vetture nei primi otto, e fu l’occasione per battezzare il nuovo modello “Mexico”, da allora si disputarono altri rally sulla lunga distanza, ma nessuno seppe uguagliare per durezza del percorso ed entusiasmo del pubblico in due continenti la Londra – Città del Messico del 1970.
continua
Se siete d'accordo proseguirei con un po' di galleria fotografica anche se le foto a colori sono la minoranza...
Una speciale si disputò anche sulle strade del Sanremo:
Roger Clark alla partenza nell'entroterra sanremese alla "Sanremo Prime" composto dall'unione delle classoche prove Colle d'Oggia, Passo Teglia, Langan...
e qui in questi confronti 1970 - giorni nostri riconosciamo il passo del Teglia
Nel 2006 Waldegaard e una escort 1850 GT restaurata furono apripista all'Acropolis:
Si potrebbe andare avanti ancora molto...
qui sarà in prova? Palm ha calzato il casco, Hannu no...
e qui in parata ormai vicino a Città del Messico:
Sforzi economici notevoli ricambiati da pubblicità a livello globale ma ancora oggi sarebbe inimmaginabile affrontare la logistica dell'organizzazione di un evento simile.
Trionfatrice quindi la Ford Escort MkI 1850 GT.
quella di Roger Clark
Le sue avversarie più agguerrite, la Citroen DS21:
e la Triumph 2.5 Pi MkII
allo sbarco in Colombia
un altra foto della traversata
ancora una foto del parco assistenza a Monza:
e ancora una foto dal Passo del Teglia dove si evince una cosa:
gli ufficiali no, ma gli altri correvano con la bagagliera sul tetto
P.S.: Le Escort eran dei carri armati travestiti, osserva le foto all'arrivo con Mikkola e Palm sul tetto dell'auto e questo che non flette minimamente, il tetto della mia auto flette sotto il peso della spugna mentre la lavo...
Ci risentiamo domenica sera, buon week.
Rudy [CN]
Andrea Navarra e Simona Fedeli durante lo sakedown con la Mini RRC Jhon Cooper Works
Buona serata
Marco (FI)id="green">