Notizie ANSIA delle ore 10:00 zuluid="size4">id="navy">
Scomparsi nel nulla due famosi rallysti italiani.id="size5">id="navy">

La Turbìe (Montecarlo) - dal nostro inviato - Lele Caciaballeid="size4">id="navy">
Due noti rallysti italiani, Rudy Team e Marco Rovampera alla guida delle rispettive auto da gara, risultano dispersi da ieri mattina mentre eseguivano test di pneumatici lungo i boschi dei famosi tornanti che da Sospel portano al Col de Turinì.
Alcuni passanti piuttosto alticci e subito sottoposti al test di gravidanza… riferiscono di aver visto una Ford bianca e una Citroen rossa darsi battaglia senza esclusione di colpi al limite del regolamento. Dalle tracce lasciate dai larghi pneumatici possiamo dedurre che tra loro è stata battaglia vera, probabilmente ognuno per dimostrare la propria supremazia nei confronti dell'altro.
Tenaci avversari in gara sì, ma anche amici nella vita, la passione che li unisce questa volta pare abbia superato i limiti del buon senso. La Gendarmeria de La Bollène riferisce che sono in corso ricerche dall’alba di stamane con elicotteri, mezzi fuoristrada pompiere tirolesi e cani Sankta Bernarda, fatti arrivare a notte fonda dalla Svizzera Tedesca.
Mi giunge adesso una ‘ soffiata’ che se vera provocherebbe una svolta decisiva nella ricerca degli scomparsi. Pare che siano stati visti in compagnia di due splendide ragazze ombrello pur se col tempo bello, che in abiti discinti si dirigevano verso una abitazione rurale usata dai pastori durante la transumanza. Un contadino riferisce di averli incontrati mentre raccoglievano rami e foglie per occultare le due vetture, ma quando ha chiesto a loro spiegazioni, ambedue avrebbero utilizzato l’ombrello in un tipico gesto italiano. Il pastore per evitare problemi, ha richiamato le proprie bestie e si è allontanato di gran carriera senza aspettare la corriera, preoccupato dall’atteggiamento di quelle, che a prima vista sembravano proprio due brave persone.
Un'arzilla vecchietta che percorre di corsa tutte le mattine questo tratto di strada riferisce alle autorità presenti sul posto, di aver visto due alieni vestiti con strani abiti trapuntati e pieni di scritte oscene e con il viso parzialmente nascosto dal sottocasco che lasciava trasparire solo gli occhi (entrambi languidi da pesce bollito in maionese senza conservanti).
Portavano sotto braccio una specie di caciotta rotonda colorata e vuota all'interno con un’apertura tipo visiera e una cinghia di fissaggio. Probabilmente la versione primitiva della cassetta Thetford riconosciuta dall’anziana signora in quanto responsabile e tenutaria di un tombino camper service “en plein air” lungo i tornanti che portano all’olimpo del famoso colle, molto mal frequentato da camperisti italiani che si recavano all’annuale appuntamento con la gara monegasca.
L’anziana signora riferisce anche che le due signorine non portavano mutandine di pizzo, ma solo il pizzo e che ai suoi tempi una cosa del genere le avrebbe aperto gli occhi e non solo, invece di passare la vita da zitella in attesa di quella mortadella che invece di finire “in mezzo”... ai suoi pensieri è finita nel banco del supermercato e subito esaurita da una comitiva di donne sole che abitualmente fanno razzìa di salumi e derivati soprattutto quelli stagionati.
Alle ore 20.00 zulu un elicottero (Tra parentesi, sapete cos'è un elicottero? E' un elicrudero bollito...) atterra nello spiazzo spiazzato dal vento... e ne scende il lato B della Lady di Francia Carlà Sarkonò... preoccupata e di molto per la sorte dei due connazionali.
Si allestisce a volo radente una tavola rotonda pieghevole tipo quella da campeggio stanziale e vengono invitati i sindacati, i sindacalisti, i sindaci, i callisti e i prelati ma solo i porporati e anche le comari del quartiere spagnolo di Napoli e dintorni.
La Carlà prende la chitarra e inizia un concerto in solitudine beata anzi sulla beata ( la sua) secondo lei pure nobile, sempre la sua, e viene educatamente richiamata all'ordine e compostezza dal piccolo marito che dice sempre di sì. Sarkosì...salute! Grazie.
Bene, anzi male perché il comandante dei gendarmi propone di rinviare le ricerche al mattino dopo, vista la tarda ore della sera prima e tutti felici e contenti ripiegano la tavola rimasta senza argomenti. E i due scomparsi? Pazienza, tanto sono solo italiani. E le ragazze ombrello? Pazienza, tanto domani non piove.
L'anziana signora di cui sopra fa un gesto di stizza e dice che li cercherà per conto suo perché è convinta che ben presto i due aitanti latitanti si stuferanno di quelle rinsecchite carni bianche sui trespoli e prima o poi, dato il freddo della notte, cercheranno un buon brodo caldo di gallina vecchia che notoriamente appunto fa buon brodo.
E mettendosi una torcia in mezzo alle gambe si avvia zigzagando verso il bosco con la segreta speranza di incontrare il lupo anche se non proprio quello mannaro, almeno il cugino scoparo.
E le ragazze ombrello? A quest'ora dormiranno sul pisello. Principesse? No, collezioniste d'uccello.
Si fa l'alba senza concludere niente. Le autorità rientrano, i principi di galles anche e le gallesi pure: I pulcini no, sono ancora nella discopol che si impasticcano di granoturco. Turco? Quando va bene, normalmente cipriota. E la trota? Chiedere a suo padre: solo lui sa se è a casa.
Anche l'anziana signora esce dal bosco e riferisce di non aver incontrato il lupo e manco suo cugino e con l'aria afflitta decide di appenderla al chiodo... tanto è da tanto che non la usa, quindi... se per casso capitasse farebbe in fretta a rimangiarsi la parola, anzi il brodo.
Tutti rientrano alle loro case e palazzi che hanno avuto in dono senza neanche saperlo... ma visto che ci sono perché non approfittare della perdita di memoria? La casa non è mia ma siccome ci abito nessuno mi può costringere a darla via...
La vecchietta sentendo quelle parole magiche “ darla-via” si rimette la torcia dove sa e torna nel bosco stavolta convinta di essere lei nella giusta via. Tornerò con loro dice, ravvivandosi il ciuffo... quello a sfumatura bassa... Stavolta non mi scappano. Vedrete!
Il prete del paesino gli corre dietro per ricordarle che si era già promessa tanti anni fa ad uno con la barba che gira con i chiodati anche d'estate, ma poi desiste in quanto capisce che non si può votare tutta la vita senza cambiare idea. Bisogna provare l'alternativa per poter fare il confronto anche se poi se ne accorgerà perché ben conosce il detto che chi lascia la via vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa quel che trova. Se si ritrova poi un vendola... con l'orecchino a svendola, siamo a posto, vero tonino, dice il bocchino del grillo sparlante?
Dei due rallysti non si sa più niente da 24 ore abbondanti al peso... Ettecredo... con quelle svendole... la testa fuori dal finestrino... mica ce la mettono. Tanto sanno benissimo dove vanno, anzi quando vengono... e più il tempo passa e più maturano le nespole...
Di colpo laggiù in basso si sente un rumore assordante di motore elettroattuato che cambia marcia senza frizione. E' un rumore che pochi capiscono e sanno interpretare, ma che alle orecchie del competente pare musica celestiale da sotto il vestito... niente. Altro che nove settimane e mezzo, qui se non stai all'occhio ti si presenta un marmocchio chiamandoti papà senza neanche sapere che è buono il formaggio con le pere.
Lasciamo stare il formaggio, ma il rombo si avvicina nonostante il cielo terso e quando si fa sera, siamo ancora qui...noi due, noi soli e... siamo solo noi due, a due passi dal colle, quando è finita una lunga giornata e ci incontriamo più felici che mai,che mai, che mai, perché non ci vediamo un'istante per tutto il rally. Ma quando si fa sera, tu sei qui con me, incastrata con me sulla leva del cambio, stretta a me, a me. Also sprach Rudy... così parlò Rudy della sua “ombrella” dopo essere stato fermato dalla polizia due curve prima del mitico.
Fatemi fare il traverso... implorò il rallysta e poi verrò via con voi. Era successo che non ne poteva più di moìne, baci e carezze. Lui, uomo di motori e cambi, di pistoni e bielle roventi e di fuori giri ardenti, aveva dissotterrato l'auto come se fosse l'ascia ed aveva ripreso a salire con foga su per quei tornanti stretti con una sola idea in testa: arrivare lassù in cima per primo.
Ma non poteva sapere che... poco prima del cartello del passo o del colle, anzi del gioioso colle, si era nascosto il suo grande rivale di sempre: Il Marco tuscàn, che nel vederlo arrivare prontamente lo affianca in un duello all'ultima staccata dell'ultimo metro, ma che alla fine poi nessuno dei due vuole essere il primo. Chi è davanti aspetta l'altro che lo rincorre, come nel bellissimo episodio di Don Camillo e Peppone in bicicletta. Questa volta non sono due rivali politici, ma rallysti di chiara fama uniti da una grande amicizia.

E al traguardo sotto la bandiera a scacchi sventolata da me, il trionfo è per loro due, senza vinti ne vincitori. Così come dovrebbe essere in un mondo felice e giusto.
E le ragazze ombrello? Accompagnate all'aeroporto dal sottoscritto e in partenza con il primo volo per Casablanca. Forse non erano proprio delle ragazze...ombrello: A volte come tutti sanno... le sorprese si nascondono nel manico...
Da Sospèl è tutto. Il vostro inviato
Lele Caciaballeid="navy">
Dedicato ai miei amici Marco e Rudy
Silvio [:)]id="navy">
Modificato da Mustang21 il 21/07/2011 alle 15:29:51