quote:Rudy wrote: "un nome che mi viene alla mente guardando la foto di Marco è sicuramente Canonica, specializzato in gomme e nei dischi, almeno dalle mie parti."id="red">>> Be' direi non solo dalle tue parti... gli appassionati conoscono tutti Canonica! Ma esiste sempre? Non riesco a trovare notizie sul web...[:(] Saluti. id="green"> --------------------------------------------------------------------------------------
Una giornata di prove in Transilvaniaid="size6">id="navy">
Salve rallysti, sono Benedetta Parodi. Mi avete riconosciuta? Si? Bene, sono quella del programma "cotto & mangiato". Sono qui per preparare una torta di pere… a quel caro ragazzo sempre così affamato… Volete la ricetta? Si accende il forno, ci si fa le pere e ci si mette nel forno. Dopo un’oretta qualcuno ci tira fuori et voilà… belli caramellati. Semplice no? Cotti e mangiati!
Sapete che il vostro Mustang dalle prime ore dell'alba è impegnato top secret in alcune prove sempre top secret sugli sterrati biellesi top secret perché sta collaudando una nuova arma top secret. E basta no! Abbiamo capito che la conoscono tutti…Nuova arma. Altro dir non poti….
Oh, finalmente si è deciso ad armarsi, dice un amico... Era da tempo che ripeteva continuamente bazzicando sul forum. Guardate che un giorno o l'altro vengo a trovarvi e vi perforo il radiatore e vi buco gli addobbi che avete inutilmente lì penzolanti come inutili zavorre. Le randellate con la mazza da baseball evidentemente non bastavano più ed ecco che finalmente si fa largo il pistolero che c'è in lui... West e pistola.
Ho sentito dargli del pistola. Ho sentito bene?
Siete talmente occupati voi ambisessi depravati mentali che non capite più niente. Insomma liberatevi una volta per tutte dalla vostra biancheria intima sporca, lasciate che gli ultimi raggi di sole di questa ottobrata romana e non solo, lasciate dicevo, che entrino tra le pieghe del vostro lattiginoso marasma che non avete il coraggio di svelare. Bagnatevi umilmente nel fiume sacro. Siete solo capaci di incensarvi, invece di insaponarvi voi ambosessi ricchi, ricchioni e prepotenti. Svelate al mondo le vostre brutture affinché i nuovi nati possano rimediare e non ricadere nell'errore di essere a vostra immagine e somiglianza.
Voi che siete nati brutti e sporchi e che siete stati subito cancellati dall'impiegato dell'anagrafe, non perseverate. Non copritevi di gioielli e fragranze di profumi afrodisiaci. Sporchi e zozzoni rallycamperisti, lavatevi e andatevene via dal parco assistenza. Non tornate mai più. I vostri meccanici mal pagati e costretti ai vostri volere e potere, di più non potrebbero fare. Il mondo (quel che resta) è bello... poi ci siete voi: le eccezioni.
Mus, scusa, dice Benedetta... ma con chi ce l'hai stasera?
Ce l'ho con i rallysti belli e impossibili.
Quelli che arrivano alle prove come da noi stamattina con motorhome da 16 metri grigio met con bandelle rosa marmo e jaguar cabriolet al seguito. Tute immacolate pluridecorate e scarpe di vernice nerogiardini che non hanno mai visto un filo d'erba. Capelli lunghi, naturalmente falsi biondi con la riga nera in mezzo e le sopracciglia ambrate. Barba di tre giorni anche le donne e cappellino ad ala rovesciata studiato in galleria del vento per evitare il decollo. Perché quando decollano si mettono in mostro... esatto in mostro e le loro bruttezze si manifestano in tutta la loro lunga fila di obbrobrii. ( me la passate questa parola indice di grande cultura e raffinatezza narrativa?) Idoli delle folle, dispensatori di mani e manolesti... attenti al loro saluto se hai l'anello al dito. Dopo il loro passaggio potresti ritrovarti come dire un po' come se ti mancasse qualcosa: anello e dito appunto! Viaggiano in coppia. Non parlano: cliccano. Lui clicca e subito dopo la clecca risponde. Sono multimediali inside. Mi fa un autografo? Venti euro... Papà, papà vieni... c'è da sputare in un occhio.
Hanno preso la patente e la licenza in Romania. Poi all'ACI bulgaro la pratica per la conversione. Pagando ti danno anche il "carnet de passage" oltre alla nuova identità. Già, lo pseudonimo. Come un nick name. Lo ritrovi stampato sul vetro laterale oltre alla bandierina panamanse e al gruppo sanguineo, naturalmente RH positivo... essendo tutti figli e figlie di dracula. Del Conte Dracula per essere circoncisi... circoncisi?... mhhhh, questa forse non me la passate. Vero?
(ammappela come somiglia ad un "giovane democristiano" sto draculetto)
Scaricano le loro auto tutte impomatate di sponsor che con le corse non avrebbero niente a che vedere... ma cacciano. Cacciano tanto di quel grano che darebbero da mangiare a tutto il continente nero…
Nel continente nero, paraponzi ponzi pò...
Alle falde del Kilimangiaro, paraponzi ponzi pò...
Ci sta un popolo di rallysti che ha inventato tanti balli
il più famoso è Gigi Galli...
Poi li vedi quando salgono in macchina. Si fanno pulire le suole delle scarpe. Che abbiano pestato la menta? None... lo fanno per non scivolare sui pedali... Poi si fanno allacciare le cinture... Pensa se io sulla Metro al mattino presto dicessi ad una bella signora che va al lavoro di allacciarmi la cintura dei pantaloni. Pensa! Al massimo chiederei di sbottonarmeli... Dico bene o dico bene. Bene! Tutti fighetti impomatati, ma sotto sotto... sotto le mutande (quelle con l’elastico sul deretano e l’etichetta rivolta all’insù nell’oltre po’ pavese). solo un topolino... che alla fiera dell'est per pochi soldi il loro padre comprò... E le rallyste naviganti? Armeggiano con note e strumenti digitopressori ma sotto sotto sperano di chiamare una nota... lunga... Assatanate? no, caso mai poco gratificate! Ecco perché cercano noi... uomini vissuti e incartapecoriti.
Noi unti e bisunti con le mani sporche di grasso e il piede destro pesante come un masso. Ci sarebbe anche un’altra corporea parte che farebbe rima, di grazia. Ma soprassediamo, sediamoci sopra e andiamo.
Noi siamo lì dall’alba, sgusciati fuori dai nostri mansardati accampati vicinivicini, odoranti di moka e profumi casalinghi. Cipolle ascellari e gorgonzole pedestri si mescolano in un tutt’unto di residui di salamelle affumicate e pareti annerite. E’ vietato l’accampamento svela il solerte con paletta e cappello alato. E mai come stavolta ha ragione. Scendo dal mio castello gemellato e pongoli… mhhh, meglio dire gli pongo… mhhhh, pongo una mano sulla spalla per cercare una "transazione" Vade retro camperista marrazzo! Grida agitando la visiera come per darsi aria di scampagnata… di lo scampata bella. Io ommo suogno! Io i transiti li facilito, gli agevolo, gli incanalono da altri parti, basta che restino a distanza dall’ala del mio cappello. E cioè? Che mi girino intorno a venti centimetri e la cosa non mi tocca. Sicuro? Io andrei di metro per sicurezza. Mi creda!
Ma io volevo solo spiegare… Dicono tutti così e poi zàc… No, lungi da me… Scusi, quanto è lungi? Ma per favore, faccia il tutore. Dicevo che volevo solo spiegare che non intendiamo accampare. Siamo qui per provare questa nuova arma ma non per sparare. Ella non lo saprebbe mai fare. Ella ama saltare, derapare, traversare e scollinare. E’ un diesel? No! Ma un bel dì vedremo da questi girasoli cosa si potrà estrarre. E fileremo puliti per le prove inseguiti. Vabbè per stavolta non vi multo. Ma quando sbaraccate? Se soir, esta noche segnor vigile. Y gracias por la comprensiòn. De nada, de nada. Bene, avviciniamo i nostri camper e li mettiamo in cerchio intorno al fuoco. Come nel vecchio west in attesa degli indiani.
Eravamo tutti senza ne mogli ne compagne. Un duro lavoro per uomini duri e puri. Qualcuno fischiò nelle sera di luna e ulularono i router. Era Rudy quello che fischiava. Abituato tra le sue montagne a chiamare da una vallata all’altra gli amici per una partita a scopa davanti al caminetto acceso ed a un quarto di rosso. Ma fischiò male evidentemente, oppure. Oppure!
Arrivarono le indiane… gonnellino, bolerino e bretelle. Per fare in fretta. In fin dei conti si trattava di far la festa ai rallysti, che notoriamente van di fretta. Anche troppa. Anche con la toppa. Ce le dividemmo da buoni amici, come abbiamo sempre diviso pane e companatico ma… cresceva un companatico. Chi la vuole? disse il Marco tuscàn abituato come dico sempre a chiantigiane e chianine. Tienila tu che sei più giovane, rispondo io. Non posso Mus, a casa non capirebbero, disse a malincuore cercando nella tasca del pastrano una fetta di finocchiona. Ho capito perché a casa non capirebbero, dico tra me e me. Un altro che per sostenere la sua fede politica mette l’orecchino… Ma no, ma no, grida di colpo. Cosa vai pensando. Io sono da sigaro e non da orecchino. Meno male… per un attimo ho pensato al dopo che finalmente dovrebbe essere il nuovo che avanza.
Eravamo tutti capaci a fare manutenzione, quindi le manutenammo per benino. Chi più chi meno. Chi in più chi in meno tempo. Alla fine ci ritrovammo tutti intorno al fuoco ad aspettare i ritardatari. Io non c’ero… mi ero addormentato sopra… l’età e la panza non mi consentivano più di fare certe evoluzioni. Dopo il primo maldestro tentativo caddi spanciando sulla squaw che appiattendosi rimase di stoccafisso. La vendemmo come tappeto a certi marocchini che passavano di lì per attraversare le piramidi.
Dalla parte opposta al fiume che scorreva lento e pacifico in una sera di luna piena c’era la movida. Fighetti ambosessi strafatti scendevano dai loro motorhome perlati con solo il sottocasco per proteggersi dalla rugiada notturna. Gli vedevi solo gli occhi e il resto era sparpagliato tra organi messi alla rinfusa come era rinfusa la loro vita. Disordinata. Uno di qua con quello là, l’altra di là con quella là. Un lei o una lui ermafroditi incapaci di decidersi se pilotare o navigare. Bibì e Bibò si leggeva sulla fiche di omologazione appesa al vetro posteriore, ma senza foto sul profilo Come si usa. E allora pensavi ad una Bibì navigatrice mingherlina, minutina, capelli corti, un filo di trucco. Mani piccole e dita affusolate che tenevano in grembo la loro creatura: non il libro delle fiabe ma il quaderno delle note. Quanta tenerezza le navigatrici rallyste. E t’immagini lui, il pilota orso, grande e grosso e peloso che con una mano sola tiene il volante e la sequenza tutta delle marce infilate una dietro l’altra. Che potenza il Bibò. Che fisico d’ atleta.
I due commissari Marco e Rudy binocolavano la situazione dell’altra sponda. Erano perplessi. Andiamo a vedere dice il primo. Qualcosa non mi convince di quei nomi. Attraversarono il fiume e ne approfittarono per lavarsi i pedalini che necessitavano di una giusta rinfrescata. La scena che si presentava davanti aveva dell’incredibile. Bibì e Bibò erano lì in piedi, nudi con solo il sottocasco. Sulla pelle avevano il nome tatuato. Rudy si avvicinò, data la scarsità di luce e inorridì facendo ululare il router. Marco, di carattere più espansivo cercò un dialogo per poter capire. Ma si diede a gambe levate riattraversando il fiume e correndo, questa volta sulle acque tenendosi il malloppo e complimentandosi per essere normale. L’aveva scampata bella e tornò di corsa al convento di Montespertoli dove prese le note. Quella sera non aveva visto la Madonna, ma il diavolo in persona. Si chiamava Bibì il diavolo, ripeteva continuamente al priore. Si, Marco, sì… dormi adesso. Domani mi racconti.
Rimasi solo dopo che la carovana si spartì le strade per scendere a valle. Dovevo ancora completare la scheda di collaudo. I rallyfighetti sollevarono i loro stabilizzatori elettronici e ricaricarono le auto, pulite, immacolate. Non avevano manco provato il percorso. Non era necessario secondo loro. Meglio orgiare sul motorhome. Tanto avrebbero vinto loro. Si sa da che parte tira il vento. Gli sponsor decidono, comandano e fanno classifica. I privati come noi, come Marco, come Rudy e il sottoscritto ci dobbiamo accontentare. Privati, privati di tutto, costretti in ginocchio a racimolare un volante. Io non lo voglio quel volante. Ho deciso. Farò il giullare in gara. Mi viene bene. Sono un asino che RALLYa… ma non so se qualcuno questa la capisce.
Adesso faccio ancora un giro di collaudo. L’arma segreta dev’essere pronta per la nuova stagione. Questa è una notizia bomba...
Ve la 'volvo' svelare in tutta la sua bellezza. Chi l’avrebbe mai detto che si lasciasse guidare un giorno da top manager e un’altro da top driver. Di giorno a battagliare per traversi e la sera al teatro alla Scala con moglie in abito lungo e tacchi a spillo. Smoking e tuta. Incredibile. Eccola… roba da uomini veri, non da fighetti.
Benedetta! E’ pronta la torta di pere? Adesso faccio ancora un giro di speciale e poi arrivo.
Stratosilvio... l'unico poeta che le pere non se le fà... ma se le mangia [:D]
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Age: 21
Born: 02/02/1990
Lives: Waterford, Ireland
Height: 167.4cm
Weight: 56kg
Occupation: Full-time Rally Driver
Rally Debut: Aug 2007
Career Highlights
2010
Pirelli Star Driver Global Shootout Winner
Second Overall Citroen Irish Tarmac Championship
International Rally Northern Ireland Winner
17th Overall World Rally Finland
12th Overall World Rally Great Britain
2nd Overall S-WRC World Rally Great Britain
Debut Win for the Ford Fiesta S2000 in the British Rally Championship
Debut of the Ford Fiesta S2000 in the British Rally Championship
Debut of the Ford Fiesta S2000 in the Irish Rally Championship
2009
Maxol E85 Fiesta Sporting Trophy Ireland Championship, and Fiesta Sporting Trophy UK series Irish National Junior Rally Championship, plus other key Irish and UK rallies.
2008
Selected rally events (3rd in class on debut, followed by 3rd overall in Junior class in first forestry rally) European and British karting - KF2 (top Irish driver in Europe)
2007
Karting - Formula A and KF2 1st - All-Ireland kart championships.
2006
Irish karting - Formula A 1st - National Champion
2005
Karting - British and Irish championships - JICA and Formula A Won on Irish Formula A debut
2004
Irish karting - JICA 1st - National Champion (winning 8 of 10 rounds)
2003
Irish karting - JICA
2002
Irish karting - Junior Restricted 1st - National Champion
2001
Irish karting - Cadet 2nd - Irish National Championship
2000
Irish karting - Cadet
1999
Irish karting - Cadet 1998 - Irish karting - Cadetid="blue">
21 anni e già in S2000... perché noi italiani non riusciamo a portare a questi livelli i nostri giovani?[:(!]
Saluti assonnati...
Edit: Silvio, hai postato il secondo messaggio mentre completavo il mio. Sono felice che i tuoi racconti facciano star bene altre persone...oltre a me e ad altri che hanno il privilegio di leggerti![;)] Una stretta di mano anche da parte mia, si, forte e un po' unta, che sa di lavoro e fatica... a Luisa un abbraccio ma con le mani pulite...[:D]id="green">
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l'anno è quindi il 1966, la modella in primo piano è, perchè l'ho letto, una supertopmodel di quell'epoca: Jean Shrimpton, magari Silvio sa dirci qualcosa su di lei.
Chi sbuca dal finestrino è nientemenoche Jim Clark, bicampione del mondo di Formula 1 nel 1963 e 1965 alla guida della Lotus-Climax
Qui in volo al Nurburgring, notate l'auto parcheggiata a lato dopo un incidente avvenuto probabilmente in una gara di contorno al GP.
Passiamo invece all'auto, si tratta di una Ford Corsair GT, la foto promozionale si riferisce al fatto che in quell'anno Jim Clark partecipò al RAC rally navigato da Brian Melia su una Lotus Cortina GT.
Saluti
Rudy [CN]
Mi son dato del prolisso
ma non capivo perché
forse mi dilungavo troppo
senza accorgermi che...
rubavo spazio ai giusti
tirandola sempre lunga
non potendo fare
per ora il bunga bunga
Un posto bello fisso
avevo trovato qui
nessuno mi pagava
ma quel che volevo dì...
che ora me ne sono accorto
e le scuse scritte son lì
sulla vostra scrivania
e sono lunghe fino a qui...
Scusatemi tanto amici
in castigo me ne vò
castigo meritato
il perdono non ce l'ho
Se un giorno voi vorrete
di corsa tornerò
con un cerotto in bocca
e uno nel retrò...
Ma non preoccupatevi
qualcosa scriverò
non fosse altro che
per divertirvi un po'...
Stratosilvio...lo scrittore prolisso che vi fa venire un prolasso [:D]
Nessun dorma! Nessun dorma!
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! Un giorno tornerò
Tornerò, Tornerò...
id="navy">
ma tu non abbocchi [;)], pazienza.
Visto che il PC ed il router han fatto pace avevo promesso qualche foto di assistenze a Marco:
Monotone e pallose, problema mio di allora era il non avere un flash e mi arrabattavo come potevo appoggiandomi e prolungando i tempi di esposizione.
Per compensare posto qualche scatto relativa al Montecarlo 1982, una delle prime volte che fotografavo:
Björn Waldegård / Hans Thorszelius (ritirati)
Jochi Kleint / Gunter Wanger - 7° assoluti
Dany Snobeck / Denise Emanuelli - 6° assoluti
Aggiungo poi due equipaggi della categoria "Promotion" invidiatissimi, questa 5 Turbo:
e questa Lancia Beta HPE di Maurice Chomat / Jean-Bernard Vieu - 38° assoluti (2° di guppo N)
Saluti
Rudy [CN] quote:Risposta al messaggio di team963 inserito in data 14/10/2011 22:36:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ..come al solito quando cominci a postare le tue foto io mi incanto a guardarle per decine di minuti. Che dire della Opel Ascona 400 preparazione Conrero, con la famosa targa di Napoli e gli altrettanto famosi sponsor Mobil 1 e Radio Montecarlo! Che bella! Noto la meraviglia del vano motore dove si possono osservare cose che oggi sembrano preistoriche ma che a me ( e penso anche a voi!) fanno venire i brividi...E ancora la Porsche 911 preparazione Almeras, sponsor Eminence! FAVOLOSA! Insomma c'è da rifarsi gli occhi! Solo una precisazione: in realtà Waldegard e Thorzelius non si ritirarono ma arrivarono 92° a 3h e 50' dal vincitore Rohrl...[;)] Info di servizio: la Renault 5 turbo della tua foto era quella di di Pernoud Michel-Escoffier J.P., 21° assoluta all'arrivo...
Aggiungo, sempre per la nostra gioia un'altra chicca dall'Elba 1980..
Verini-De Antoni con l'Alfetta Gtv Autodelta...
Ecco adesso sono felice come un bimbo. L'aver visto e parlato dei nostri eroi del passato mi farà dormire più contento e rilassato...
Buona notte e miglior risveglio a tutti voi...id="green">
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Per documentarmi da ragazzo cercavo dei libri sui rally ma li trovavo sempre un po' datati come informazioni e illustrazioni quando uscì questo libro... lo sfoglio ancora ora.
Anche per questo motivo Maurizio Verini è sempre stato uno fra i miei piloti preferiti. Grazie per la foto!
Verini arrivò 2° al Sanremo nel 1973 con la 124 abarth e nel 1977 con la 131 abarth, mi par di ricordare che nel 1977 fosse stato rallentato per ordini di scuderia facendo vincere JC Andruet.
Foto dalla rete:
Qui al Valli Piacentine 1975 porta al debutto un'altra versione Gr. 5 della 131 (dopo Pianta al 100.000 Trabucchi) assieme a Bacchelli (che vinse).
Mi hai letteralmente sbaccalito dall'aver individuato l'equipaggio della Renault 5 Turbo, cercavo il #206 anzichè il #286...
A questo punto, sempre in quella curva, aggiungo:
#8 Jean-Luc Thérier / Michel Vial - 3° assoluti anche loro con una Porsche Almeras
#76 Philippe Touren / Jean-Louis Alric - 8° assoluti
#16 Jean-Pierre Ballet / 'Tilber' - 9° assoluti e... primi di gruppo B, possono vantare il record di essere stati il primo equipaggio vincitore di gruppo B nel WRC.
#279 Roger Krattiger / Franco Daminelli - 11° assoluti (sponsorizzati anche da Canonica)
Saluti
Rudy [CN] quote:team963id="red"> wrote: l'anno è quindi il 1966, la modella in primo piano è, perchè l'ho letto, una supertopmodel di quell'epoca: Jean Shrimptonid="blue">, magari Silvio sa dirci qualcosa su di leiid="red">id="size4">. >>id="green"> io ho trovato solo
questo
... Saluti Rudy [CN]quote:Risposta al messaggio di team963 inserito in data 15/10/2011 10:18:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ebbene sì... Anche lei è stata mia...id="size6">id="navy">
Prendo lo spunto di quanto scrive Rudy a proposito di Jean Shrimpton. In effetti ha fatto centro il mio amico commissario. Non me la ricordavo più, sapete, ai tempi ne avevo dieci al giorno e tutte di quella razza... e stazza e taglia ecc.ecc. [:D]
Jean è stata una delle mie educatrici sentimentali ( che finesse…) Più grande di me aveva le curve giuste per fare esperienza. Ed io uomo dalle mille curve percorse e vissute… dovevo fare esperienza e ne ho giustamente approfittato.
Jean Shrimpton nata a Buckingamshire il 7 Novembre 1942 è una modella inglese soprannominata “Shrimp” che in italiano si potrebbe tradurre in “scricciolo”
Buckingamshire e già il luogo è tutto programma. Pensate se fosse nata in quel di Cappelle sul Tavo o a Belsedere, Godo, Cocomaro di Focomorto o a Strozzacaponi o meglio ancora a Vagli Sotto e Vagli Sopra.
All’età di 17 anni ( secondo la mia modesta opinione questa è l’età più bella per una ragazza, nel senso che non è ancora maggiorenne e quindi non può fare sempre come vuole, ma la voglia di aprire gli occhi alle meraviglie dell’amore fa sì che spinga sull’acceleratore per raggiungere al più presto il traguardo finale. Quindi ha fretta di imparare ed è curiosa di sapere tutto della vita. Chi riesce ad intrufolarsi sentimentalmente in quel preciso momento ha la grande fortuna di poter ancora godere della purezza non solo materiale ed iniziare un percorso comune verso la vera felicità. Il primo amore non si scorda mai…)
... dicevo… all’età di diciassette anni è già sulle copertine di Vogue e Vanity Flair mentre noi eravamo ancora indecisi se schierarci con topolino o tex willer. Fece clamore nel 65 per aver indossato un abito cortissimo di mia creazione… da far girar le valvole e che attirò grande attenzione su di lei e niente su di me… Recitò anche in un film ma dopo che gli feci mettere la “testa a posto” continuò solo a fare la modella. Soprattutto per me.
La conobbi in occasione di una sfilata di filtri dell’olio e lubrificanti. Famosa la frase che mi disse e che fu riportata da tutti i quotidiani e dalle prime televisioni dell’epoca. “Mus… lubrificami tutta, anima e corpo”. Accettai di buon grado e ci appartammo nella stessa fiera dentro una Cadillac esposta. Era il modello “El Dorado” se ricordo bene ma la cosa fantastica è quando dopo aver felicemente lubrificato, lei scese da quell’auto nella sua sconvolgente bellezza e nudità mettendo in mostra il suo splendido corpo dorato e “senza attriti”. A quei tempi ero fidanzato con una dozzina di fanciulle e ricordo che gli amici invidiosi mi chiesero continuamente il consenso di controllare il livello dell’olio. Li lasciai fare chiedendo loro solo di essere educati e rispettosi e di non esagerare. Con una donna tanta educazione e rispetto: Sempre!
Nella foto postata da Rudy vediamo la mia amica Shrimp con Il grande Jim Clark e nella successiva foto un magnifico volo dell’uccello lotus british verde oro. L’auto parcheggiata a fianco purtroppo era la mia. Mi ero distratto un attimo mentre mi rimettevo a posto il tromboncino d’aspirazione dopo che la mia amica modella in quel caso navigatrice leggeva le note seduta sulle mie ginocchia. Si sa che ho sempre avuto problemi con le auto inglesi a gestire al contrario un volante, tre pedali, una leva del cambio a sinistra con sei marce, un freno a mano sempre a sinistra non idraulico ma ancora a dentatura meccanica e una modella in grembo e quindi è stato un attimo quando lei nel suo italiano inglesizzato mi disse… atentou…vieni… straengimy… ocio al paracarrou … ocio, ocioooooooooo. E fu paracarro. Bello grosso, di quelli in pietra che segnava il confine tra chi voleva o no salvare la regina.
Ci lasciammo un giorno di inizio Novembre dopo una notte di nebbia e fantasmi. All’alba sul più bello che la natura si risveglia accogliendo a piene mani il timido raggio di sole, io grippai e lei non ne volle più sapere. E se una rondine non fa primavera, una cilecca non dovrebbe far dimenticare che siamo anche noi motori che non sempre vanno al massimo ne a gonfie vele. Ma la vita di noi sporchi rallysti è sempre sospesa in bilico tra un’uscita di strada e un problema tecnico.
Si mise con un gommista che le aveva promesso di usare l’elio per librarla in volo come una colorata farfalla libera e gioiosa e di lei non seppi più nulla. Ricordo ai lettori che io ero più giovane di ben 7 anni e che quindi quell’esperienza mi maturò tantissimo, tanto che marcì subito e caddi dal pero rompendomi un tendine tra l’altro insieme all’amico Achille anche lui appeso a testa in giù sulla pianta.
Stavamo binocolando un campeggio naturista e in quegli anni la natura… non era per niente morta. Anzi.
Grazie Rudy per avermi risvegliato la memoria...
Stratosilvio... prolisso anche in amore [:D]id="navy">
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@ Marco
Guarda che Rudy è già arrivato stamattina. Manchi solo tu.
La polenta è pronta, il salame (io) anche e quindi tutti a tavola.
Ti aspettiamo... [:D]id="navy">
...Boetti su tre ruote...
...il capoclassifica Rossetti..
Buona pennichella...
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domani all'alba svenderai la tua auto per me... per il tuo incubo.
Tu domani mi avrai... perchè è scritto nella storia! Svegliati uomo!
Mustang21L'incuboid="navy">
Buonanotte.id="green">
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Buongiorno domenicali... anche se ancora una volta lo Stefano non ha avuto un buongiorno (ormai delle tre forze, noi rossi siamo purtroppo la terza). Mi piacerebbe intavolare con voi una “tavola rotonda” (naturalmente imbandita) sulle differenze non tecniche ma di spettacolo tra la F1 ed i Rally.
So benissimo che non è facile e che sono due discipline completamente diverse, ma tentare di dare una risposta non sarebbe male. Devo dirvi che come ribadisce Marco, noi popolo della notte siamo abituati alle ore piccole e a volte anche oltre quelle per gustarci il vero spettacolo, che proprio perché notturno rende affascinante ogni piccolo particolare, complice il buio non sufficientemente illuminato dalle sciabolate di fari supplementari e non. Ma tra passare una notte intensa a bordo strada e mettere la sveglia riaddormentandosi poi quasi subito per vedere un noiosissimo GP, se dovessi scegliere, nonostante la mia non più giovane età non avrei dubbio alcuno: strada. Sempre e comunque.
Noi popoli di rallysti di vecchio stampo scegliamo la notte perché viviamo intensamente la notte. Non come i ragazzini al giorno d'oggi (una buona parte) che non hanno ne cultura ne passione, per certi avvenimenti. Vanno in quanto parte di un gregge senza cane pastore che si sposta in massa senza sapere ne dove va ne perché lo fa, è solo una scusante per tracannare birre e liquori nel loro disordine interiore fatto di gesti ripetitivi e murales idioti senza ne arte ne buon senso. Dispiace dirlo ma chi legge forse penserà alla solita esagerazione a senso unico. Mi pare di avervi detto che mi sono occupato di questo affascinante sport dagli anni settanta anche in forma attiva e non solo da spettatore. (dal di dentro,come si suol dire) Quindi conosco perfettamente la distinzione tra appassionato e spettatore occasionale, appassionato praticante e competente, tifoso e delinquente. Delinquere vuol semplicemente dire devastatore dei beni altrui. Quando mi occupavo anche di organizzazione ( e l'ho fatto fino al 2006, non tanto tempo fa quindi...) trovavo veramente mortificante il dover sostenere un dialogo diciamo “riparatore” nei confronti dei proprietari di case e terreni letteralmente devastati da quelle orde di scalmanati, ai quali, e ve lo garantisco, non importava assolutamente niente dello spettacolo che in quel momento si rappresentava. Loro facevano solo casino in branco naturalmente perché quando venivano prelevati dalle forze dell'ordine e noi chiedevamo singolarmente il perché di certi atteggiamenti, notavamo un linguaggio confuso e senza senso, con risposte tipo... mi andava di farlo. Così senza alcuna motivazione.
(qui la storia...siamo noi...quelli del Lana!)
Già il popolo della notte. Guardate amici che anche noi ai tempi non eravamo proprio delle verginelle. Transitare lungo le speciali voleva dire attraversare campi e poderi e chiaramente danni se ne facevano, ma da lì a spaccare piante per il gusto e usare le bombolette spray per il disgusto, quello assolutamente no. Direte... ma anche voi non disdegnavate la bevuta. Assolutamente no e vi posso garantire che il sottoscritto prendendo ad esempio l'olimpo delle prove notturne: la notte del Turinì, si tracannava tutta la produzione di distillati della famiglia di quell'anno. E tutto in una notte. Freddissima sì, come no e anche con tanta neve e ghiaccio a quei tempi.
(qui nientepopodimeno che l'Autobianchi Primula coupè di G.Pianta sul Turinì)
Ma erano “ ciucche o ciocche” diverse le nostre. Intanto gli amici che mi/ci accompagnavano avevano in mano “il potere” di “toglierci la polvere” con due begli sganassoni e buttarci in macchina o sotto la tenda quando vedevano che il livello di guardia non era più controllabile e soprattutto non armavano la mano per distruggere quando si passava nelle proprietà private. Questo è fuori discussione. Noi stinchi di santo? No, sicuramente stinchi di maiale... però con una visione e concezione dell'avvenimento sportivo visto sotto una diversa ottica.
Torniamo al discorso dello spettacolo tra F1 e rally. Qui mi faccio da parte perché so esattamente che il vorticoso businnes e lo strapotere politico ed economico della F1 condiziona e non poco certe scelte di rappresentazione dell'evento e divulgazione. Tv, giornali, media. Il rally da sempre considerato il parente povero sta incominciando piano piano a capire che siccome anche lì girano costi vertiginosi e a volte incontrollabili, il futuro sta nelle comunicazione rivolgendosi ad un pubblico sempre più vasto e disponibile anche a spendere. Pochi euro certamente (non come in F1 dove devi chiedere un prestito alla tua banca per andare in tribuna). Vuoi per sostenere le trasferte, vuoi perché si è incominciato a far pagare le prove spettacolo, vuoi perché il rally rappresenta ancora nell'immaginario collettivo l'evoluzione dell'auto che quotidianamente usa, almeno una parte di essa e quindi si va a cercare mentalmente un'affinità con chi,quella stessa auto con opportune modifiche corre per vincere. La vittoria di una C3 o una Fiesta o una Fiat Punto è anche la vittoria dell'operaio, dell'impiegato o dell'artigiano. La mente “arriva” a equiparare la tua auto con quella che vince sulle strade del mondo. E sei anche tu il vincitore.
La F1 io così com'è non la concepisco. Dovrebbe essere la sublimazione della ricerca, della tecnologia. Dell'arte. Arte allo stato puro. Dall'aerodinamica improponibile all'uso quotidiano, ai materiali costosissimi che non potremo mai adottare, alle stessa incongruenza degli pneumatici che fanno solo tre giri quando la ricerca si è avviata verso la riduzione dei consumi e la lunga durata. Le stesse benzine particolari con costi elevatissimi che mai andranno a riempire i nostri serbatoi.
Ci sono sì , assolutamente sì materiali e tecnologie riversate sulle auto di tutti i giorni (beh, proprio di tutti i giorni... la nuova Ferrari stradale con il kers...non è molto proponibile come auto di massa) quindi sicuramente la valenza della F1 contribuisce al progresso delle nostre vetture abituali, ma incide per un 10/15 per cento sulla produzione industriale automobilistica. Un bellissimo cambio ellettroattuato ormai è alla portata di tanti (non tutti) ma ancora troppo complicato e costoso (provate a sostituirlo se si rompe e provate a chiedere quanto costa) per essere adottato dalla produzione di serie.
Per migliorare lo spettacolo anche se non si arriverà mai a quello proposto sulle strade di tutti i giorni, io vedrei la formula uno così:
Si decide per la cilindrata e frazionamento del motore prelevato dalla produzione di serie di almeno 100.000 esemplari, tanto per intenderci e non fare 10 mostri di macchina per pochi intimi a tre milioni di euro caduna e poi sviare il discorso. Si danno misure di ingombro per la vettura, si decide per un peso minimo (conglobando tutte le misure di sicurezza) e si dice... vai dove ti porta la ricerca. Allora sì che decine di piccoli geni sovvenzionate dalle case costruttrici mondiali, new asiatiche comprese e si inventerebbero una corsa tecnologica senza eguali e soprattutto su scala mondiale. Vietati rifornimenti e sostituzione pneumatici ( possibili solo in caso di foratura come facciamo noi tutti i giorni) e se poi si inventano i pneumatici eterni meglio per tutti. Aerodinamica libera e ricerca di materiali da riversare sulla produzione di serie. Tutto il resto lasciato alla fantasia dei progettisti. Si dirà che i costi sarebbero enormi... perchè adesso le case hanno il libretto di risparmio vincolato? Insomma se guardate le corse come stamattina... trenini costosissimi, gare noiosissime, biglietti tribuna carissimi. Spettacolo? Zero assoluto tranne che nei casi che qualche pilota “britannico?” non decida di dare seguito alla propria fantasia demenziale e improvvisi manovre spettacolari (solo per chi non è coinvolto).
I rally non sono e non saranno mai noiosi. Direte che vincono sempre i soliti. Non è così. Le gare al top e cioè quelle del WRC sono esattamente paragonabili al campionato F1 ma c'è una grande differenza almeno dal mio punto di vista. Guardate l'ultimo Rally di Francia. Fino all'ultimo e anche oltre (P.Solberg) Intanto ci sono molte più macchine e poi i piloti di secondo piano nella F1 arrancano per cinquanta giri facendosi da parte e lasciandosi sorpassare dai fenomeni. Nel rally anche l'ultimo comprimario va esattamente forte come il primo. Gli mancano i cavalli sotto il sedere e anche una certa esperienza. Però se messo in condizione di avere un volante discreto i talenti ci sono e vengono fuori. Poi lo spettatore (almeno io) ha sempre guardato e applaudito soprattutto loro che tra l'altro ci hanno fatto spesso divertire.
Io sono convinto che il trofeo “monomarca” sia in pista che nei rally (naturalmente senza colpi bassi e fraudolenti, come spesso succede) siano la grande occasione per vedere il manico dei campioncini in erba. Solo così può avvenire una selezione naturale. Motori piombati a rotazione. Assetti decisi dalle case e aggiornamenti e step limitati o comunque controllati e soprattutto sanzioni ed esclusioni rigorose in caso di ( “italian furbery”...) porterebbero i giovani a ricominciare a credere nei grandi valori di questo sport.
Certo che se si prendono i figli di papà, lo stesso papà miliardario compra la fabbrica e si fa preparare un auto per il figliolo allora il discorso è perso in partenza. Non si compra niente. Niente si deve vendere. Tutti devono pagare lo stesso prezzo del noleggio. Non sono tollerati sponsor personali. Lo sponsor investe nella ricerca, fonti alternative comprese. E finanzia un progetto, non un singolo. Questo progetto avendo il giusto sostegno economico andrà a beneficio di tutti nessuno escluso e quando il ragazzo è meritevole perché bravo e non perché ricco, si andrà in una categoria sempre monomarca superiore. E così fino al top. Se tornate indietro nel mio inutile discorso leggerete di tecnica libera e inventiva per la F1 e con pochi vincoli così da far lavorare la testa e non solo il businnes. Scoperta. Genio. Eureka! Questi ragazzi arriverebbero nel firmamento della formula uno ( o del mondiale rally o del mondiale salita ecc.ecc.) lanciati dalle rispettive case che nella formula uno rappresenterebbero l'apice della ricerca e della tecnologia innovativa. Per capirci non assemblatori occasionali in formula uno mantenuti da sponsor miliardari. Solo case costruttrici ufficiali e rappresentative della vera produzione automobilistica globale. Europei, asiatici, americani, due macchine per ogni produttore, trenta partenti in quindici marchi diversi - selezione e prove non solo per la pole position ma per entrare in griglia. Spettacolo, tanto spettacolo come nei rally e soprattutto niente treni, niente noia.
Oh, scusate mi sono risvegliato... stavo guardando la corsa e mi sono addormentato. Chi ha vinto? Vettel? Tanto lo sapevo già...
(che splendida opera d'arte...)
Permettetemi anche se vado otite... ma la passione per i mutòr è anche a due ruote...
Oh Valentino caduto di nuovo
come quei brocchi di stupidini
Solo ai piedini provati dal rogo
porti la pelle degli stivalini
Porti le scarpe che Casey ti fece
e non vincesti più da quel dì
che alla ducati costarono invece
come il vestito che ti cucì
Costa il dottore con tutte le spese
quel tintinnante salvadanaio
ora esso è pieno e cantò più d'un mese
per riempirlo, tutto il pollaio
Pensa quest'anno cos'hai combinato
vederli davanti tremavi ahimè
e gli avversari cantavano:Un brocco
Ecco ecco, un brocco adesso sei tè.
Poi i colleghi chiocciarono e venne
la fine dell'anno fortuna per te
e da gennaio tu contadinello
rimarrai a piedi,come un uccello
come l'uccello venuto dal mare
che tra le moto salta e non sa
che oltre il guidare e il cadere
ci sia qualch'altra felicità...
Buongiorno (D) domenicali. Ciao Stefano sarà per la prossima volta, salutami Fernando...Vale, su con la vita. In fin dei conti ci sono sempre i rally...
Va bene signori della domenica, mi preparo per il pranzo e con l'aperitivo in mano vi auguro una felice giornata...
Stratosilvio... di tutto un po'...tanto di tutto, poco di po'...[:D]id="navy">
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...il nuovo equipaggio campione europeo, Rossetti-Chiarcossi su Fiat Punto Abarth S2000..
..Betti-Barone, secondi classificati...
...Oleksowicz-Obrebowsky, terzi clasificati...
Salut.id="green">
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Bucare una gomma per tanti un dramma... per me il nirvana! [:D]
uhuhuaaaawauwau...uhuahhhhhwauwau... fate largo, via via... Cos'è successo chiede una coppia di villeggianti milanesi... E' il Mus, risponde la folla riunita davanti al pronto soccorso. Che sucèss... Nient! E' che il Mus ha forato una gomma. Embè che c'è di strano in un rallysta che fora una gomma. No è che glie l'ha cambiata l'assistenza... E meno male, è il loro lavoro... No è che l'assistenza si chiama Ilona e il Mus in quel momento s'è dimenticato di avere a bordo la navigatrice... Ho paura che per qualche tempo non si farà vivo sul forum [:D][:D][:D]id="navy">
Stratosilvio o Mus... la differenza? Di tutto un po'. Tanto di tutto, poco di po' [:D]id="navy">
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P.S. della notte:id="navy">
Ah, commissà... se volemo dà na mossa... ma quanto me tocca aspettà. Annamo su.id="size3">
Meno cinque... quattro... tre... due... uno... evvai... emmovete... [:D][:D][:D]
la buonanotte è offerta da:
Stratosilvio... il tuo incubo sul forum [:D]id="navy">
Stratosilvio... l'istruttore che tutte vorrebbero avere [:D]id="navy">
[:)][:D][8D][:I][:p][}:)][;)][:o)][B)][8][:(][8)][:0][:(!][xx(][|)][:X][^][V][?]
P.S. caspiterina... sul forum non rispondete mai e non partecipate... Poi mi subissate di mail e telefonate...
Ma dimmi chi è, ma come si chiama, ma da dove viene, ma come l'hai conosciuta, ma me la presenti, ma ce l'hai il suo numero...
A parte il fatto che io sono un rallyprofessionista molto serio e che non divulgo mai i dati delle mie allieve... soprattutto di queste allieve... finchè non partecipate attivamente non vi dirò mai niente! Chiaro il concetto? Oh! Ecchecaspita [:D]
Comunque il nome ve lo posso dire. Si chiama Inessa ed è russa... [;)]
Ve la faccio conoscere meglio... ma non chiedetemi di più. Sono inflessibile, io!
Sono pronta Mus... prendimi e guidami: sono tua...
Mus... ho tanta sete... dissetami tu... e poi ascigami le labbra ancora...
Ammappa che istruttore che ho... Mus mi fai morire... sei meravilgioso...
Spiegami tutto... a modo tuo... voglio sapere... per poi ricambiare... a modo mio...
E' proprio necessario Mus... fare sesso protetto? Va bene... allora che sia integrale!
Mus... mi hai fatto sentire le note celestiali... le sette note per sette volte...
Ah... che uomo... ah... che istruttore... Mus non mi sono mai sentita cosi appagata... così devastata, così istruita, così derapata, così traversata, così arrivata... ah, come sono arrivata... ah... Mus ancora... ancora...
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Stratosilvio... continuate pure a non partecipare... intanto io godo e voi fate pure come vi pare... [:D][:D][:D]id="navy">
[:(]
P.S. Non ci posso credere, sono le 17,30 e ancora nessun commento. Ma so io il perchè. Tutta invidia nei miei confronti, tanti sospiri e tanti occhi rossi. Ai miei tempi ci sarebbe stata la fila e dietro ai cespugli uno scuotimento di rami e foglie non causati dal vento... [:D][:D][:D]
A meno che... il nuovo che avanza... già... epoca di orecchini e trans...formazioni. [:D][:D][:D]
Stratosilvio... l'ultimo istruttore che rifiuta il "cambiamento..." [:D]id="purple">