Gli dei del Rally al Rally degli dei!id="red">id="size3">
La sesta gara del Campionato del mondo Rally 2012 si svolgerà in Grecia (
24-27 maggioid="red">) dove le calde e stressanti strade costituiscono sempre una dura prova per gli pneumatici. Jari-Matti Latvala ritornerà in quest’occasione al volante della sua Fiesta in seno alla squadra Ford WRT, assieme a Petter Solberg.

Sei settimane dopo aver riportato la frattura della sua clavicola sinistra, il finlandese è recentemente tornato al volante della sua Fiesta RS WRC per disputare una sessione di prova di due giorni, in Portogallo. Jari-Matti ha percorso molti chilometri di prova dando conferma d’essere di nuovo abbastanza in forma per prender parte alla sesta gara del Campionato, dove il suo compito sarà quello di supporto al suo compagno di squadra, Petter Solberg, che è secondo nella classifica generale del Campionato Piloti, a 18 punti di distacco da Loeb.
Il Rally dell’Acropoli inizierà con la tradizionale cerimonia di partenza ad Atene, giovedì pomeriggio. Poi, i concorrenti affronteranno la prima tappa sulla via di ritorno verso Loutraki, vicino al Canale di Corinto. Il percorso del week-end prevede che la gara visiti anche le regioni di Delfi e del Pelepponesso.
Il programma di venerdì sarà particolarmente intenso, con partenza alle 6.00 del mattino e ritorno a Loutraki alle 21.00, dopo aver consumato un menù ricco di ben otto speciali, tra cui Bauxites (23,17 km) e Drossohori (22 km) che non erano più state percorse dal 2009. Si tratta di due speciali notoriamente molto dure ed aggressive con gli pneumatici, eppure dovranno esser affrontato con le stesse gomme…
I piloti Prioritari 1 e 2 partner equipaggiati dalla Michelin potranno utilizzare fino a 48 Latitude Cross H1 (Hard) nel corso della gara, mentre altri 10 pneumatici soft Latitude Cross S1 costituiranno un’alternativa nel caso in cui dovesse piovere. Complessivamente, comunque, resta un limite di 48 pneumatici per il week-end.
Sabato verrà effettuato un giro del Pelepponneso, con un gruppo di quattro speciali che verranno disputate tutte due volte, mentre l’ultimo giorno di gara vedrà un percorso concentrato nelle vicinanze di Loutraki.
Il Rally dell’Acropoli è anche la quarta gara del PWRC e la seconda della WRC Academy. Al comando di queste due competizioni troviamo rispettivamente Benito Guerra (Mitsubishi/Michelin) ed Alastair Fisher (Ford).
edit abbastanza pro-rovamperaid="green">:
Che all’Ovale Blu siano devoti di Zeus o meno, non ha importanza: gli uomini del team Ford non aspettano altro che correre ai piedi dell’Acropoli, per (ri)mettersi in gioco sulle strade di un Mondiale che li ha visti sinora raccogliere molto meno di quanto fosse nelle loro possibilità. Ci si avvia ormai verso metà campionato e la lotta, calda in tutti i sensi in Grecia, sarà davvero aperta ad ogni verdetto.
Loeb, neanche a dirlo, è nel gruppo dei più quotati per la vittoria finale – benchè l’attuale leader della classifica, vincitore due volte qui, conservi anche qualche brutto ricordo dal passato: l’edizione 2009 in cui uscì brutalmente di strada, quando a vincere fu poi l’odierno compagno di squadra Hirvonen, certo speranzoso di bissare quel successo tra il Golfo di Corinto ed il Peloponneso cogliendo, così, il primo con indosso la casacca transalpina.
Ma la Penisola ellenica si è più che spesso rivelata terra “fordista”, ed a maggior ragione i pupilli di boss Wilson vorranno mirare al gradino più alto sul podio di Loutraki. Solberg, a cui un trionfo manca ormai da troppo tempo; e Latvala, assente in Argentina e più che intenzionato a togliersi l’ormai solido marchio di velocista falloso. Tra gli outsider, a dare spettacolo saranno più o meno i soliti: Tanak, Novikov, Ostberg, Neuville, Al-Attiyah. Ed anche i talenti del PWRC, affiancati dalle giovani promesse della WRC Academy.
Traslocato in maniera ormai fissa, dopo anni di continui cambiamenti, nella località turistica di Loutraki, il rally greco si articolerà su quattro giornate molto impegnative – con l’aggiunta di una prova inedita, la Ziria di 21 km. Delle maratone massacranti delle decadi passate non è rimasto molto, ma qualche aspetto si è mantenuto intatto: uno su tutti, la natura “spaccamacchina” dei suoi sterrati, in cui le forature sono all’ordine del giorno ed il consumo delle gomme è da tenere in gran considerazione, complici il fondo spesso abrasivo e le alte temperature. Temperature che metteranno a dura prova la meccanica ed il fisico dei piloti, tra i quali sarà premiata non tanto la velocità quanto la costanza.id="blue">
Modificato da team963 il 24/05/2012 alle 09:19:27