Inserito il 10/09/2009 alle: 09:58:37
Ciao scusate ho notato che il link da me segnalato non si apre era stato pubblicato dalla Redazione di newcamp domenica 21 Settembre 2008 allora vi ho fatto copia incolla dell' articolo:
E' antipatico fare paragoni, ma è umano e doveroso quando accade quello che è accaduto durante questa edizione di Mondo Natura: ovvero la penosa accoglienza per i visitatori muniti di camper o di caravan (per gli organizzatori: caravans), che hanno sostato con il proprio mezzo fuori dalla fiera. Chi fa giornalismo non può tacere, non può far finta che non sia accaduto nulla.
Per farlo, preferiamo far parlare le immagini, eloquenti, a iniziare dal paragone tra come era parcheggiata la "Eldiss" della redazione al Caravan Salon di Dusseldorf (appena concluso) e la situazione non certo dignitosa di Mondo Natura a Rimini.
Ricordiamo che essere giornalisti non vuol dire godere di privilegi, ma essere trattati come tutti, quindi in tutti e due i casi, la situazione era nostra, ma anche di tanti e tanti visitatori.
Non ci sono scuse, la situazione è stata vergognosa, come se i visitatori fossero bestie non degne della miglior accoglienza in assoluto.
Giusto per capirci, riportiamo alcune foto del Park Platz di Dusseldorf. Giova ricordare che quel posteggio viene anche utilizzato in occasione di altre manifestazioni. Insomma, in tre anni se lo sono ampiamente ripagato e oggi è in utile, pur avendo per chi sosta non certo un costo impegnativo, anzi.
Vogliamo fare i conti di quanto costa parcheggiare nelle due fiere o per amor di patria ci fermiamo qui?
Non c'è giustificazione, le due situazioni sono tali, che dovrebbero far insorgere in primis le associazioni degli utenti, quelle dei costruttori e quelle dei concessionari, poi chiunque sia dotato di buon senso e sappia che differenza c'è tra un parcheggio dignitoso e un centro temporaneo per l'accoglienza di extracomunitari appena sbarcati.
Ci domandiamo dove siano i vari Presidenti. Ivan Perriera, dell'Uca, certamente in mezzo a noi, nel parcheggio, ma gli altri?
A Dusseldorf abbiamo visto i vari Presidenti sostare con i loro mezzi lì, o comunque fare il giro di posteggi, di tutti i posteggi, per verificare, parlare, salutare.
Qui non abbiamo visto Stefano Campanelli, ad esempio, ovvero il Presidente di Anfia-Apc (o Apc-Anfia?), venire nemmeno una volta. Se volete, cari lettori, possiamo però fornirvi l'indirizzo dell'albergo in cui ha alloggiato. Insomma, in fondo, che importa della situazione parcheggi dei visitatori (potenziali clienti) quando si dorme in albergo? A chi frega?
In queste foto, la situazione al Park Platz, durante la fiera di Dusseldorf, giusto per poter meglio capire.
Ultima annotazione, lì tutti a richiesta potevano essere forniti di corrente elettrica, esistendo numerose colonnine di erogazione (nella prima delle tre foto, è ben visibile il blocco elettrico accanto al timone della "Eldiss").
Eppure avere un veicolo ricreazionale da parcheggiare in una fiera di settore, significa (o almeno, dovrebbe significare) avere a disposizione servizi igienici in abbondanza, aperti 24 ore su 24 e puliti e lavati da personale specializzato ogni 2 ore.
Per renderci conto, al Caravan Salon c'erano 4 blocchi toilette e 3 con docce.
Inoltre altri blocchi w.c. di dimensioni molto più contenute, ogni 800 metri. A Mondo Natura si poteva usufruire dei w.c. (solo quelli interni alla fiera) e unicamente nella zona ovest.
E chi era nella est, che faceva? La tratteneva? E i tanti che erano arrivati con veicoli ricreazionali non dotati di vano toilette? Pensiamo ai molti Westfalia. Possibile che dentro si possono comperare nuovi e poi si deve andare in campeggio a parcheggiare perché la zona est dei posteggi non ha servizi igienici aperti a tutte le ore e mancanti di doccia?
Le 4 foto successive spiegano bene, al di là di ogni ragionevole dubbio, la situazione "cessi" durante il Caravan Salon.
E a Mondo Natura? Possibile che nessuno insorga? Possibile che nessuno abbia nulla da dire?
E' questo il senso igienico che hanno gli italiani? Possono liberamente sopportare di venire con il loro veicoli ricreazionale non provvisto di vano toilette o con vano toilette rotto (facciamo i nomi dei marchi e modelli?) o comunque inagibile.
Perché i tedeschi pensano sia necessario mettere ogni ottocento metri un blocco w.c. e fare un blocco servizi di degne dimensioni centrali e da noi no?
Caghiamo di meno? Pisciamo di meno? Non ci laviamo? Niente doccia? E' questo che gli organizzatori pensano di chi parcheggia a Rimini?
E' questo che le associazioni dei costruttori, dei concessionari, degli utenti ritengono utile per chi comprando mezzi li fa campare? Oppure è questo il livello di igiene di chi ha responsabilità organizzative?
Noi non sappiamo, ne possiamo sapere quali possano essere le difficoltà per realizzare qualcosa del genere, e nemmeno saperne i costi.
Ma crediamo che la dignità umana e il rispetto del cliente siano valori da cui partire.
La situazione non è paragonabile, eppure le due fiere sono tutte e due di settore, con visitatori identici, tutti uomini, donne e bambini con pari diritti, o no?
Ci domandiamo che cosa abbiano di più, di diverso i camperisti e i caravanisti tedeschi per meritarsi un trattamento simile o cosa abbiamo fatto noi di così terribile per essere trattati in ben altro modo.
Davvero lo meritiamo? Davvero devono essere disponibili dei parcheggi così diversi? Con servizi igienici così differenti? Con un livello igienico per molti versi opposto?
Pensiamo al camper service.
A Dusseldorf la situazione è quella della foto. Una struttura chiusa (così anche con la pioggia...), un addetto che gratuitamente provvede al carico e scarico dei serbatoi, in modo veloce e garbato.
A Rimini, le foto di documentano da sole: un tombino, pipì spesso attorno (quando non escrementi), il tubo dell'acqua potabile che spesso puzza di piscio.
Ma la chicca sono le ultime foto di questo servizio che è un grido di dolore e un richiamo al trattamento dignitoso a cui tutti abbiamo diritto. Si tratta del servizio ristorazione.
A Dusseldorf c'è un tendone coperto, riscaldato all'occorrenza, capace si 780 coperti, in grado dalle 19 alle 23.45 di fornire piatti a base di pasta, carne, contorni, dolci. Il tutto a prezzi calmierati. Abbiamo ancora la ricevuta, di un primo, stinco, patate, contorni di verdura e una pinta di birra, il tutto a 7,80 euro.
La musica è fornita da gruppi noti, conosciuti in Germania, che si alternano ogni sera, così da soddisfare i più vari gusti musicali.
In questo modo si vedono non solo pochi ultraottantenni ballare in un tendoncino bianco, spoglio e freddo, come accade a Mondo Natura, ma moltissimi giovani, persone di età media. E non tocchiamo il tasto della prima colazione. Al Park Platz la mattina dalle 7 alle 10, è possibile far colazione con caffé caldo, latte, capuccino, brioche o comperare pane, marmellata, latte fresco, quotidiani e farsela sul proprio veicolo ricreazionale.
Insomma, la ristorazione e la musica vengono considerate un punto irrinunciabile e fondamentale (F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-E), nella gestione complessiva del Caravan Salon. Tanto che molte aziende vanno lì con i loro manager la sera a discutere, parlare. E così si mantiene un contatto diretto e immediato con il popolo dei camper e delle caravan.
Allora, la domanda è sempre quella: perché da noi no?
Perché non si può? Cosa abbiamo fatto di male?
Qualcuno di può rispondere per favore? Con i fatti, of course.
Chiudiamo con un elogio, invece. Esattamente come al Caravan Salon e differentemente da quanto avviene in altre fiere nazionali in Europa, la Sala Stampa ci ha messo in condizione di lavorare come si deve, come è nelle aspettative, nei desideri e nelle necessità di un giornalista.
Soprattutto per noi che facciamo del giornalismo "just in time".
Un grazie sentito quindi a tutto il personale, serio e preparato, che ci ha supportato anche in modo commovente, arrivando a volerci offrire il caffé, visto che l'organizzatore, ad esempio l'ultima domenica, si è brillantemente dimenticato di portarlo, come se i giornalisti non dovessero berlo.
Tranquilli, la prossima volta mettetelo a pagamento ma mettetelo. Se nel vostro ufficio stampa c'è almeno un giornalista, vi può spiegare bene come sia fondamentale quando si sta a digitare tasti per ore, cercando di concentrarsi per scrivere articoli. E grazie ancora al personale della Sala Stampa. Loro se lo sono sudato davvero.
Scusatemi le foto che vi sono nell' articolo, non so come poterle mettere qui un visione Saluti Giuseppe Savona