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3 20 70
annapasqua
annapasqua
rating

19/11/2009 3689
Rispondi Abuso
Inserito il 11/01/2023 alle: 21:19:48
Ci sono topic che vivono una vita propria, a volte anche piu' interessante.
vado anch'io OT, se e' permesso.
posso raccontere la mia esperienza di moglie di chi per lavoro ha fatto anni fuori.
ho seguito il consorte negli Usa e in Gb per alcuni anni.
entrambe hanno avuto lati positivi e negativi.
inserirsi in un paese che non e' il nostro non e' cosa facile, in particolare se non si lavora. Manca tutta la rete amicale e parentale.
Purtroppo come italiani partiamo con alcuni svantaggi: caciaroni, sfaticati ecc. ecc.
dobbiamo rimontare e questo capita in tutti gli ambienti:e' successo al marito al lavoro, piu' avanti ai figli  a scuola, a me nei vari gruppi di cui ho fatto parte.
certo poi, quando si riesce a dimostrare chi si e' davvero, la soddisfazione e' grande.
altro paragrafo il clima.
ho vissuto solo quello della gran bretagna, quindi niente di estremo, ma lunghi mesi uggiosi in cui si guardava fuori dalla finestra sperando succedesse qualcosa.
rientrare dopo le vacanze di Natale era abbastanza difficile.
nella mia personale opinione, vivere in altri paesi non e' tutto rose e fiori , il sentirsi straniero e' una condizione che pesa e , per giunta, nei paesi in cui si vive si lascia un pezzo di se per cui, anche rientrando, ci si sente sempre incompleti. 
wippet
wippet
10/02/2012 1454
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 11:24:44
In risposta al messaggio di annapasqua del 11/01/2023 alle 21:19:48

Ci sono topic che vivono una vita propria, a volte anche piu' interessante. vado anch'io OT, se e' permesso. posso raccontere la mia esperienza di moglie di chi per lavoro ha fatto anni fuori. ho seguito il consorte negli
Usa e in Gb per alcuni anni. entrambe hanno avuto lati positivi e negativi. inserirsi in un paese che non e' il nostro non e' cosa facile, in particolare se non si lavora. Manca tutta la rete amicale e parentale. Purtroppo come italiani partiamo con alcuni svantaggi: caciaroni, sfaticati ecc. ecc. dobbiamo rimontare e questo capita in tutti gli ambienti:e' successo al marito al lavoro, piu' avanti ai figli  a scuola, a me nei vari gruppi di cui ho fatto parte. certo poi, quando si riesce a dimostrare chi si e' davvero, la soddisfazione e' grande. altro paragrafo il clima. ho vissuto solo quello della gran bretagna, quindi niente di estremo, ma lunghi mesi uggiosi in cui si guardava fuori dalla finestra sperando succedesse qualcosa. rientrare dopo le vacanze di Natale era abbastanza difficile. nella mia personale opinione, vivere in altri paesi non e' tutto rose e fiori , il sentirsi straniero e' una condizione che pesa e , per giunta, nei paesi in cui si vive si lascia un pezzo di se per cui, anche rientrando, ci si sente sempre incompleti. 
...
yesyes
My world's miles of endless roads...
LaJena
LaJena
08/07/2013 1038
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 11:26:57
In risposta al messaggio di annapasqua del 11/01/2023 alle 21:19:48

Ci sono topic che vivono una vita propria, a volte anche piu' interessante. vado anch'io OT, se e' permesso. posso raccontere la mia esperienza di moglie di chi per lavoro ha fatto anni fuori. ho seguito il consorte negli
Usa e in Gb per alcuni anni. entrambe hanno avuto lati positivi e negativi. inserirsi in un paese che non e' il nostro non e' cosa facile, in particolare se non si lavora. Manca tutta la rete amicale e parentale. Purtroppo come italiani partiamo con alcuni svantaggi: caciaroni, sfaticati ecc. ecc. dobbiamo rimontare e questo capita in tutti gli ambienti:e' successo al marito al lavoro, piu' avanti ai figli  a scuola, a me nei vari gruppi di cui ho fatto parte. certo poi, quando si riesce a dimostrare chi si e' davvero, la soddisfazione e' grande. altro paragrafo il clima. ho vissuto solo quello della gran bretagna, quindi niente di estremo, ma lunghi mesi uggiosi in cui si guardava fuori dalla finestra sperando succedesse qualcosa. rientrare dopo le vacanze di Natale era abbastanza difficile. nella mia personale opinione, vivere in altri paesi non e' tutto rose e fiori , il sentirsi straniero e' una condizione che pesa e , per giunta, nei paesi in cui si vive si lascia un pezzo di se per cui, anche rientrando, ci si sente sempre incompleti. 
...
molto peso ha cosa/chi "si lascia qua". Se uno ha, genitori, fratelli, sorelle... è un conto, se come me... non hai nessuno... tutto diventa "relativamente" meno complicato. Credo/penso.
 
Laika Kreos 5001 SL
ledzep
ledzep
06/10/2014 2738
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 17:13:09
nella mia famiglia "l'altrove" è sempre stato presente. Ho parenti parigini da tre generazioni, mio fratello vive in SudAfrica da vent'anni e anche noi abbiamo vissuto all'estero sei anni, non lontano, in Francia vicino a Ginevra, ma è stata una bellissima esperienza e soprattutto abbiamo donato a nostro figlio, che in Francia ha fatto tutto il liceo, una molto più vasta possibilità di scelta diventando bilingue e ormai trilingue. Oggi 25enne vive felice ad Amsterdam

Tornando al grande Nord. Ci sono stato due volte in inverno, la prima nel 2020 e la seconda nel 2022. Nessuna difficoltà per il camper che non ho dovuto preparare particolarmente. La seconda volta sono salito dall'Estonia e ho percorso la Finlandia per la strada più ad est, lungo il confine Russo fino a Kirkenes, avamposto norvegiese sul Mar Bianco.
La Svezia in confronto è affollata come Rimini in agosto. Ore ed ore senza incrociare nessuno e la stessa tensione che avevo provato nel Sahara Algerino o nel Kalahari. Però bellissimo e unico

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devo dire che anche arrivare fino a Capo Nord in quanto a paesaggi, almeno in inverno, vale decisamente la pena
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certo in Finlandia e nell'interno Svedese fa decisamente freddo. I meno 30 li ho visti più volte. In Norvegia no ma in compenso le strade sono molto più insidiose per la presenza di ghiaccio


 
Furio59
Furio59
06/03/2022 276
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 18:22:03
In risposta al messaggio di ledzep del 12/01/2023 alle 17:13:09

nella mia famiglia l'altrove è sempre stato presente. Ho parenti parigini da tre generazioni, mio fratello vive in SudAfrica da vent'anni e anche noi abbiamo vissuto all'estero sei anni, non lontano, in Francia vicino a
Ginevra, ma è stata una bellissima esperienza e soprattutto abbiamo donato a nostro figlio, che in Francia ha fatto tutto il liceo, una molto più vasta possibilità di scelta diventando bilingue e ormai trilingue. Oggi 25enne vive felice ad Amsterdam Tornando al grande Nord. Ci sono stato due volte in inverno, la prima nel 2020 e la seconda nel 2022. Nessuna difficoltà per il camper che non ho dovuto preparare particolarmente. La seconda volta sono salito dall'Estonia e ho percorso la Finlandia per la strada più ad est, lungo il confine Russo fino a Kirkenes, avamposto norvegiese sul Mar Bianco. La Svezia in confronto è affollata come Rimini in agosto. Ore ed ore senza incrociare nessuno e la stessa tensione che avevo provato nel Sahara Algerino o nel Kalahari. Però bellissimo e unico devo dire che anche arrivare fino a Capo Nord in quanto a paesaggi, almeno in inverno, vale decisamente la pena certo in Finlandia e nell'interno Svedese fa decisamente freddo. I meno 30 li ho visti più volte. In Norvegia no ma in compenso le strade sono molto più insidiose per la presenza di ghiaccio  
...
Immagini stupende, che alimentano in me la voglia e la consapevolezza che presto tornerò di nuovo da quelle parti, sarebbe la quarta volta ma la prima invernale  La prima nel 67, con la roulotte al circolo polare artico, la seconda con la tenda a capo nord, Norvegia e Finlandia percorrendo oltre 4000 km di strade sterrate. La terza nel 2020, 12000 km in moto e tenda, da solo. 
Ora vorrei tornarci con il van, ma invernale. 
Tu hai detto di poca preparazione al mezzo.  Ecco,  mi permetto di chiederti alcune domande:
-ritieni giusto partire con gomme invernali chiodabili e chiodarle sul posto da solo al momento giusto o hai usato altre soluzioni?  
-per il riscaldamento ritieni sufficiente affidarsi totalmente alla Truma 6 Kw?
-e ancora, hai usato olii particolari nel motore o antigelo più concentrato? 
-Altri accorgimenti, tipo copertura termica cabina?

 
Furio

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ledzep
ledzep
06/10/2014 2738
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 18:49:20
-ritieni giusto partire con gomme invernali chiodabili e chiodarle sul posto da solo al momento giusto o hai usato altre soluzioni?  

è quello che ho fatto io. E' la soluzione più pratica ed economica. Avevo Good Year Ultra Grip Cargo chiodabili e poi ho comprato i chiodi Bestgrip. Circa 120 ogni gomma. Uno svitavvita e un paio d'ore di lavoro.

-per il riscaldamento ritieni sufficiente affidarsi totalmente alla Truma 6 Kw?

per mia esperienza si. Sia in Svezia che in Norvegia si possono ricaricare le bombole italiane. Il Van è piccolo. Durante il viaggio il riscaldamento della cabina (a tutto volume) riesce a non far gelare la cellula. Da fermi è come in montagna.
l'Oscurante esterno ritengo sia un accessorio fondamentale.

Viaggiando a meno 30 sia nel 2020 che nel 2022 mi sono congelati i tubi che portano acqua al lavello. Probabilmente perchè nel mio van passano dietro alla colonna del frigo e vicino alla parete esterna. Stando fermi col riscaldamento acceso il problema si è risolto.
Poi ho scoperto che aiuta parecchio tenere bloccato aperto il cassetto inferiore della cucina. Evita a creare un microclima glaciale sotto il lavello.
E' stato l'unico inconveniente.

Riguardo al motore certamente un Thermotop aiuterebbe a preriscaldarlo. Ma costava troppo e ci ho rinunciato. Se la batteria è buona problemi di avviamento non ce ne sono. Poi si tratta di andare con calma fino a che il motore è caldo.
 
Michellini
Michellini
09/02/2015 178
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 19:57:03
In risposta al messaggio di Furio59 del 12/01/2023 alle 18:22:03

Immagini stupende, che alimentano in me la voglia e la consapevolezza che presto tornerò di nuovo da quelle parti, sarebbe la quarta volta ma la prima invernale  La prima nel 67, con la roulotte al circolo polare artico,
la seconda con la tenda a capo nord, Norvegia e Finlandia percorrendo oltre 4000 km di strade sterrate. La terza nel 2020, 12000 km in moto e tenda, da solo.  Ora vorrei tornarci con il van, ma invernale.  Tu hai detto di poca preparazione al mezzo.  Ecco,  mi permetto di chiederti alcune domande: -ritieni giusto partire con gomme invernali chiodabili e chiodarle sul posto da solo al momento giusto o hai usato altre soluzioni?   -per il riscaldamento ritieni sufficiente affidarsi totalmente alla Truma 6 Kw? -e ancora, hai usato olii particolari nel motore o antigelo più concentrato?  -Altri accorgimenti, tipo copertura termica cabina?  
...
Buonasera. 
io uso lo stura lavandini a pompa (spara aria compressa e libera i tubi dall'acqua dove ci sono curve, sifoni o strozzature prima di andare a dormire. 
A -27°.. mai ghiacciato..quelle poche volte che mi sono dimenticato,  sì sad.
Furio59
Furio59
06/03/2022 276
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 20:34:48
Io  avrei la Truma a gasolio, certo che gli si affida la riuscita del viaggio,  e anche qualcosa di più.  Blocco cucina e serbatoio recupero con aria convogliata della stessa caldaia, per evitare i problemi che hai patito.
Per gli scarichi e il serbatoio delle grigie alcuni usano anche aggiungere sale grosso, ma penso che ce ne vada almeno 1 kg x 100 litri perchè faccia qualcosa. 
Pensavo anche ad una copertura da mettere all'occorrenza sulla griglia radiatore, come quelle che usavano una volta, e montare sotto al motore la copertura centrale che i Ducato non montano di serie. 
Per il gasolio immagino sia stato sufficiente quello artico acquistato in loco, senza aggiunta di ulteriori additivi, mi confermi?
Furio

Modificato da Furio59 il 12/01/2023 alle 20:48:26
Fleurette63
Fleurette63
30/01/2018 1403
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 21:45:53
In risposta al messaggio di LaJena del 12/01/2023 alle 11:26:57

molto peso ha cosa/chi si lascia qua. Se uno ha, genitori, fratelli, sorelle... è un conto, se come me... non hai nessuno... tutto diventa relativamente meno complicato. Credo/penso.  
E la cucina? Dove la metti?
E il vino (da quelle parti l’hanno barattato con bevande di ogni colore).crying
Di solito non parto sovrappeso, ma quando vado sa quelle parti….. se mi beccano in Austria son dolori.
Il consiglio è di portare i figli prima possibile, prima che di abituino alla  nostra  cucina laugh
mejo na man de tersaroi che far navigar anca i pajoi
wippet
wippet
10/02/2012 1454
Rispondi Abuso
Inserito il 12/01/2023 alle: 23:52:58
Personalmente ho un atteggiamento, verso la preparazione del camper per quei climi, un po' meno semplicista e dissacrante, a costo di apparire, al contrario, magari esagerato o allarmista.
Se ci si prende la briga di consultare qualche statistica meteo, in effetti si scopre che in generale le minime difficilmente scendono sotto i meno 30 o giu' di li'. Difficile, dunque, ma non impossibile. E come mi hanno sempre spiegato i locali, fino a meno 35, di grandi problemi non ne sorgono. Ma oltre...Ho capito a mie spese in un paio di episodi, i soli occorsi in 6 inverni passati sopra il Circolo Polare Artico, che a meno 43, provati di persona, la cosa e' assai diversa. E' come aver oltrepassato un limite, oltre il quale cominci a temere per la tua vita, ti sembra che il mondo ti sia crollato addosso...e non e' piacevole. In quel caso, non c'e' preparazione che tenga: si deve abbandonare il camper e cercare rifugio in qualche abitazione, ammesso che ce ne sia una nei pressi. Sono evenienze rare, ma non impossibili, e non vanno ignorate. E' piu' saggio temerle.
Questi eventi estremi, fortunatamente, vengono al 90% annunciati con un certo anticipo, perche' li' il fetch e' molto ampio, e i servizi meteo sono eccellenti, in grado di prevederli e comunicare le allerte. Quindi tenere d'occhio costantemente i meteo locali, giornalmete, prima di mettersi in viaggio.
Inoltre e' ancora piu' raro che si manifestino a sud del Circolo Polare Artico, percio' particolare attenzione nella zona del Finnmark, e nell'estremo nord di Svezia e Finlandia.
Poi evitare di viaggiare col buio, avere a bordo piu' di un telefono, sul quale aver scaricato le app di soccorso; meglio se si ha un sos satellitare...soldi ben spesi; ne esiste uno di Garmin, ottimo e neppure caro.
Fermarsi presso una casa abitata, se la situazione andasse peggiorando, senza temere di.... disturbare...e senza vergogna, lo fanno tutti i locali, se c'e' un'emergenza. Farlo prima che l'accesso sia bloccato dalla neve che viene accumulata dal vento, bloccando la strada, o non si riuscira' nemmeno a raggiungere la porta di casa, neppure a piedi. E prima che la visibilita' si riduca a 5 metri.
Non sostare per la notte in luoghi isolati o nascosti o defilati. Ci si potrebbe svegliare al mattino completamente sepolti dalla neve, e sara' impensabile spalare qualche centinaio di metri per uscirne, gli spazzaneve potrebbero metterci giorni a passare di li'.
Avere a bordo un sistema di riscaldamento di scorta e' essenziale; se per caso si guastasse quello principale, si avra' una seconda possibilita' di continuare il viaggio...qualcuno ricordera' quando all'amico Cruiser, che ritengo persona esperta di quelle condizioni estreme, si congelo' la condensa nella marmitta del Webasto, bloccandolo. Si trovava a Vardø per l'esattezza; impossibile sghiacciare l'apparato, si salvo' perche' aveva a bordo un secondo riscaldatore, a gas e con lo scarico alto, col quale riusci' a tornare fortunatamente a casa sua a Stoccolma.
Questo per dire che puo' andare bene enne volte senza particolari precauzioni: un po' come andare diciamo in montagna a sciare, magari a Livigno che di solito non eccelle per la mitezza del clima. E fin qui tutto ok.
Ma attenzione, sorvegliare bene che il clima non riservi brutte sorprese, perche' non si puo' immaginare come tutto diventa insidioso, oltre la soglia dei meno 35; un'esperienza per nulla interessante, dai risvolti potenzialmente drammatici, e che non auguro a nessuno di incontrare, onestamente.

 
My world's miles of endless roads...
fabio55
fabio55
14/07/2006 852
Rispondi Abuso
Inserito il 13/01/2023 alle: 11:09:12
Seguo la discussione, distinguo tra "vado a capo nord" e "viaggio in scandinavia"
Per "vado a capo nord" correlato spesso a tempi stretti, gli itinerari sono pochi ed obbligati, per cui poi derivano commenti del tipo "ke palle", il "viaggiare in scandinavia" è perdersi in tutto il resto, nei luoghi frequentati dai locali, spesso nascosti, tutto un altro discorso quindi
Inverno: due esempi che mi spingono al viaggio invernale - inteso personalmente da metà febbraio a fine marzo/primi aprile) son aurora boreale e paesaggi tipo la foresta di Riisitunturi e le rapide di Myllykoski, non certo per sperimentare i record di temperature sottozero o pari record di viaggio nell'unità di tempo
Preparazione del mezzo: per "viaggiare in scandinavia" è esercizio impegnativo, per tempo e risorse economiche, come sottolineato dall'intervento di Wippet
Ot: forse non avete completa contezza di quanti giovani nostri indigeni decidono di proseguire/concludere gli studi in nord europa, dove la maggior parte di loro trova il partner di vita ed una integrazione utile nei due sensi. In merito alla lontananza, con gli attuali mezzi  a disposizione è assai ridotta, anche perchè spesso non è questione di chilometri..   
annapasqua
annapasqua
rating

19/11/2009 3689
Rispondi Abuso
Inserito il 13/01/2023 alle: 11:35:48
In risposta al messaggio di wippet del 12/01/2023 alle 23:52:58

Personalmente ho un atteggiamento, verso la preparazione del camper per quei climi, un po' meno semplicista e dissacrante, a costo di apparire, al contrario, magari esagerato o allarmista. Se ci si prende la briga di consultare
qualche statistica meteo, in effetti si scopre che in generale le minime difficilmente scendono sotto i meno 30 o giu' di li'. Difficile, dunque, ma non impossibile. E come mi hanno sempre spiegato i locali, fino a meno 35, di grandi problemi non ne sorgono. Ma oltre...Ho capito a mie spese in un paio di episodi, i soli occorsi in 6 inverni passati sopra il Circolo Polare Artico, che a meno 43, provati di persona, la cosa e' assai diversa. E' come aver oltrepassato un limite, oltre il quale cominci a temere per la tua vita, ti sembra che il mondo ti sia crollato addosso...e non e' piacevole. In quel caso, non c'e' preparazione che tenga: si deve abbandonare il camper e cercare rifugio in qualche abitazione, ammesso che ce ne sia una nei pressi. Sono evenienze rare, ma non impossibili, e non vanno ignorate. E' piu' saggio temerle. Questi eventi estremi, fortunatamente, vengono al 90% annunciati con un certo anticipo, perche' li' il fetch e' molto ampio, e i servizi meteo sono eccellenti, in grado di prevederli e comunicare le allerte. Quindi tenere d'occhio costantemente i meteo locali, giornalmete, prima di mettersi in viaggio. Inoltre e' ancora piu' raro che si manifestino a sud del Circolo Polare Artico, percio' particolare attenzione nella zona del Finnmark, e nell'estremo nord di Svezia e Finlandia. Poi evitare di viaggiare col buio, avere a bordo piu' di un telefono, sul quale aver scaricato le app di soccorso; meglio se si ha un sos satellitare...soldi ben spesi; ne esiste uno di Garmin, ottimo e neppure caro. Fermarsi presso una casa abitata, se la situazione andasse peggiorando, senza temere di.... disturbare...e senza vergogna, lo fanno tutti i locali, se c'e' un'emergenza. Farlo prima che l'accesso sia bloccato dalla neve che viene accumulata dal vento, bloccando la strada, o non si riuscira' nemmeno a raggiungere la porta di casa, neppure a piedi. E prima che la visibilita' si riduca a 5 metri. Non sostare per la notte in luoghi isolati o nascosti o defilati. Ci si potrebbe svegliare al mattino completamente sepolti dalla neve, e sara' impensabile spalare qualche centinaio di metri per uscirne, gli spazzaneve potrebbero metterci giorni a passare di li'. Avere a bordo un sistema di riscaldamento di scorta e' essenziale; se per caso si guastasse quello principale, si avra' una seconda possibilita' di continuare il viaggio...qualcuno ricordera' quando all'amico Cruiser, che ritengo persona esperta di quelle condizioni estreme, si congelo' la condensa nella marmitta del Webasto, bloccandolo. Si trovava a Vardø per l'esattezza; impossibile sghiacciare l'apparato, si salvo' perche' aveva a bordo un secondo riscaldatore, a gas e con lo scarico alto, col quale riusci' a tornare fortunatamente a casa sua a Stoccolma. Questo per dire che puo' andare bene enne volte senza particolari precauzioni: un po' come andare diciamo in montagna a sciare, magari a Livigno che di solito non eccelle per la mitezza del clima. E fin qui tutto ok. Ma attenzione, sorvegliare bene che il clima non riservi brutte sorprese, perche' non si puo' immaginare come tutto diventa insidioso, oltre la soglia dei meno 35; un'esperienza per nulla interessante, dai risvolti potenzialmente drammatici, e che non auguro a nessuno di incontrare, onestamente.  
...
Condivido in toto.
aggiungerei solo che non bisogna dimenticare l' effetto del vento che, anche a temperature piu' alte, puo' essere micidiale.
non sto parlando di una fresca brezza ma di un vento in grado di spostare il camper.
e per quanto uno preveda e isoli, ci sono mille fessure da cui si infiltra, tipo la maniglia della porta.
noi non ci siamo fidati ad andare con un solo tipo di riscaldamento: si puo' anche saltare un pasto perche' e' finito il gas, ma non si puo' stare cinque minuti senza riscaldamento e , a volte, in viaggio il riscaldamento motore non basta.
non e' un viaggio impossibile  ma e' un viaggio da prendere con molta serieta e, in particolare se lo si affronta nei mesi piu' bui, richiede anche una preparazione psicologica.
'
ledzep
ledzep
06/10/2014 2738
Rispondi Abuso
Inserito il 13/01/2023 alle: 11:41:04
La mia "preparazione invernale" del mezzo è consistita nel comprare i chiodi per le gomme. Di più secondo me non è obbligatorio.
Per il resto esistono le previsioni del tempo, i cellulari prendono e casomai si cambia strada o itinerario. Nel 2020 per esempio a capo nord non ci sono arrivato. Era impossibile per il vento. Nel 2022 il tempo era molto bello. In compenso mi son beccato una tempesta sull'altopiano per Alta che te la raccomando. 
Poi se uno vuole "perdersi" nel nulla le precauzioni son diverse. Ma è inutile avere due tipi di riscaldamento se poi picchi in un alce. Sempre bloccato rimani.
Per dire che troppo fasciarsi la testa è esercizio più psicologico che pratico. 
fabio55
fabio55
14/07/2006 852
Rispondi Abuso
Inserito il 13/01/2023 alle: 12:48:38
In risposta al messaggio di annapasqua del 13/01/2023 alle 11:35:48

Condivido in toto. aggiungerei solo che non bisogna dimenticare l' effetto del vento che, anche a temperature piu' alte, puo' essere micidiale. non sto parlando di una fresca brezza ma di un vento in grado di spostare il
camper. e per quanto uno preveda e isoli, ci sono mille fessure da cui si infiltra, tipo la maniglia della porta. noi non ci siamo fidati ad andare con un solo tipo di riscaldamento: si puo' anche saltare un pasto perche' e' finito il gas, ma non si puo' stare cinque minuti senza riscaldamento e , a volte, in viaggio il riscaldamento motore non basta. non e' un viaggio impossibile  ma e' un viaggio da prendere con molta serieta e, in particolare se lo si affronta nei mesi piu' bui, richiede anche una preparazione psicologica. '
...
Il vento, figurati in un furgonato, che ha spifferi ovunque.
E tutto quello che comporta l' inverno, oltretutto di questi tempi, dove piove a Rovaniemi oggi, ma dopodomani potrebbe passare a - 30, previsioni meteo, mezzi di comunicazione adeguati, doppio riscaldamento, dei pneumatici è già stato detto, anche un elenco di officine e dei contatti delle società di recupero servono ad affrontare con rispetto un viaggetto simile.
Almeno questo vale per me, che possiedo un mezzo " fragile", dalla nascita affezionato a due mesi l'anno di ferie per conto suo .. in inverno cercherei di fargli evitare la tentazione wink
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LaJena
LaJena
08/07/2013 1038
Rispondi Abuso
Inserito il 13/01/2023 alle: 15:22:19
In risposta al messaggio di fabio55 del 13/01/2023 alle 11:09:12

Seguo la discussione, distinguo tra vado a capo nord e viaggio in scandinavia Per vado a capo nord correlato spesso a tempi stretti, gli itinerari sono pochi ed obbligati, per cui poi derivano commenti del tipo ke palle,
il viaggiare in scandinavia è perdersi in tutto il resto, nei luoghi frequentati dai locali, spesso nascosti, tutto un altro discorso quindi Inverno: due esempi che mi spingono al viaggio invernale - inteso personalmente da metà febbraio a fine marzo/primi aprile) son aurora boreale e paesaggi tipo la foresta di Riisitunturi e le rapide di Myllykoski, non certo per sperimentare i record di temperature sottozero o pari record di viaggio nell'unità di tempo Preparazione del mezzo: per viaggiare in scandinavia è esercizio impegnativo, per tempo e risorse economiche, come sottolineato dall'intervento di Wippet Ot: forse non avete completa contezza di quanti giovani nostri indigeni decidono di proseguire/concludere gli studi in nord europa, dove la maggior parte di loro trova il partner di vita ed una integrazione utile nei due sensi. In merito alla lontananza, con gli attuali mezzi  a disposizione è assai ridotta, anche perchè spesso non è questione di chilometri..   
...
Quoto ogni singola lettera.
Laika Kreos 5001 SL
fabio55
fabio55
14/07/2006 852
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Inserito il 14/01/2023 alle: 12:08:24
In risposta al messaggio di Michellini del 12/01/2023 alle 19:57:03

Buonasera.  io uso lo stura lavandini a pompa (spara aria compressa e libera i tubi dall'acqua dove ci sono curve, sifoni o strozzature prima di andare a dormire.  A -27°.. mai ghiacciato..quelle poche volte che mi sono dimenticato,  sì .
Ciao, ho letto il tuo intervento dall'altra parte, volevo rassicurarti che le dimensioni del tuo mezzo consentono di percorrere agevolmente la maggior parte delle strade norvegesi, fiordi, gallerie di terra e di mare, sempre nel caso tu già non lo sappia, ma non credo, i norvegesi viaggiano abitualmente con dei mezzi da 8/10m, in due, senza usare il bagno, e li trovi, specie in periodo di ferie, in ogni angolo, anche il più sperduto, tanto a volte da farmi pensare che ci sia un servizio elicotteristico per recapito e riconsegna..
Con calma e tranquillità là si arriva dappertutto, anche a girare e perdersi nei fiordi
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Michellini
Michellini
09/02/2015 178
Rispondi Abuso
Inserito il 14/01/2023 alle: 12:28:41
Ciao a tutti.  
per lavoro, felicemente abbandonato,  sono abituato a procedere steep by step (nel mio dialetto "nà roba ala volta) quindi le dissertazioni tra viaggio in primavera od autunno,  onestamente,  mi distolgono dell'obbiettivo quindi io partirei per fine maggio e ribadisco che cerco compagnia per raggiungere le Lofoten con qualcuno che, anche a mezza strada,  segua il proprio sogno ma dandomi dritte in proposito xkè,  chi ci è già stato, sà dove andare o meno.
le capitali Europee andata o ritorno, non cambia.
Seguire qualcuno.. ho tempo..andare di mio in solitaria,  non cambia.
Vorrei, per favore, qualche segno concreto di volontà di partecipazione. Un paio già arrivate ma mi sembra di chiedere l'elemosina anziché la volontà di un viaggio collaborativo e conviviale in piena libertà decisionale.
Per essere asettico.. partenza primi giugno,  ritorno da pianificare.. per citare la pubblicità...c'è qualcuno interessato e che mi dica "ci siamo" ? Ognuno di noi ha i suoi problemi organizzativi e, questo non è vincolante.. primi giugno,  fine maggio..ritorno per x od y.. basta avere risposte e non domande.
forse troppo franco ma ringrazio e saluto tutti.
wippet
wippet
10/02/2012 1454
Rispondi Abuso
Inserito il 14/01/2023 alle: 14:07:35
In risposta al messaggio di fabio55 del 14/01/2023 alle 12:08:24

Ciao, ho letto il tuo intervento dall'altra parte, volevo rassicurarti che le dimensioni del tuo mezzo consentono di percorrere agevolmente la maggior parte delle strade norvegesi, fiordi, gallerie di terra e di mare, sempre
nel caso tu già non lo sappia, ma non credo, i norvegesi viaggiano abitualmente con dei mezzi da 8/10m, in due, senza usare il bagno, e li trovi, specie in periodo di ferie, in ogni angolo, anche il più sperduto, tanto a volte da farmi pensare che ci sia un servizio elicotteristico per recapito e riconsegna.. Con calma e tranquillità là si arriva dappertutto, anche a girare e perdersi nei fiordi
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Riguardo alla Lapponia svedese e finlandese, dipende da che tipo di strada si sceglie di percorrere. Quelle asfaltate sono al 99,99% sempre ok d'estate ma anche d'inverno, poiche' vengono spazzate regolarmente. Mal che vada, vengono creati dei convogli con spazzaneve apripista, si va abbastanza spediti, solo bisogna aspettare che parta, magari qualche ora. Oppure vengono sbarrate, e riservate, appena c'e' un po' di neve, allo sci di fondo e alle motoslitte.
Poi ci sono gli sterrati, che possono presentarsi ad una corsia e mezza o ad una sola, parecchio stretta. Per le prime, si deve fare attenzione al bordo destro, dove si accumula molto ghiaino spezzato, che facilmente "aggancia" l'anteriore destro trascinandolo nel fossato accanto: sara' difficile uscirne. Da evitare come la peste!
Percio' se si incrocia qualcuno, costui non accostera' piu' di tanto, perche' ne conosce l'insidia...a costo di apparire scortese o goffo nella guida. Personalmente faccio lo stesso, non mollo e semmai mi fermo; che e' la soluzione migliore: nessuno ha mai fretta, quindi con calma si trova il modo di passare. Spesso ci sono piccoli slarghi per facilitare il passaggio, e sono anche segnalati. Il mio vavigatore non se ne perde uno, questo e' un bel vantaggio.
Per gli sterrati ad una corsia, d'inverno non c'e' problema perche' sono in gran parte chiusi o vietati, ma anche in estate, se si incrocia qualcuno, c'e' poco da fare...quasi sempre chi si incrocia e' un'auto locale, sicuramente dotata di un grosso carrello, al tipicamente stracarico, e tocchera' a noi fare marcia in dietro, magari per qualche chilometro, per trovare un minimo di slargo, sperando che il terreno non ceda; va affrontato tutto con calma perche' non ci sono "esami a ottobre", un errore lo si paga caro; nel senso che un trattore che vi tira fuori, proveniente dalla piu' vicina (si fa per dire) fattoria, chiedera' una cospicua somma (con regolare ricevuta) per trarvi d'impiccio: e' la regola. Oltre alle ore perse...in attesa che si metta in moto l'operazione di recupero. Le app sos svedesi e finlandesi funzionano bene e rispondono subito, ma se il tipo che verra' a tirarvi fuori si trova a far legna per i fatti suoi, non arrivera' prima di aver finito il suo lavoro...tanto d'estate c'e' il sole tutta la notte.
Su questo genere di strade, in oltre 10 anni che le percorro per andare a pescare, di camper non ne ho mai incontrati; qualche furgonato, si , ma mezzi piccoli tipo VW T4 e simili. Di Ducato tetto alto, ne avro' visti un paio o tre in tutto, anche perche' lassu' sono poco diffusi. I boscaioli i loro enormi macchinari li lasciano sul posto, e quando organizzano degli spostamenti, bloccano le strade ore prima, percio' incrociarli e' impossibile. Anche il trasporto dei tronchi viene organizzato con molti mezzi in carovana, a stade chiuse preventivamente, per effettuare le operazioni senza intoppi.
Poi c'e' la tole-ondulee, terribile scuotitore di mezzi, capace di aprire in 4 un pannellato settemetri in pochi chilometri, di scardinare i pensili dalle pareti, di rimuovere tutto cio' che sta sul tetto. I locali dicono che e' il migliore deterrente contro l'invasione selvaggia dei turisti, e in effetti funziona!
Per tutti i possessori di camper di tipo "classico" che volessero andare d'estate a pescare, per fare un esempio, a Västerfjäll, consiglio di affittare un'auto a Arjeplog e andarci per un'escursione in giornata, o anche piu' lunga, se ci si porta sacco a pelo, materassino e quant'altro, utilizzando l'unico shelter presente sul lago, sempre che non sia gia' occupato. Il costo del noleggio auto risultera' ampiamente inferiore al valore dei danni, anche postumi, che si possono provocare al camper.
IMG_20220724_185910.jpg
My world's miles of endless roads...

Modificato da wippet il 14/01/2023 alle 14:16:12
Armando
Armando
11/08/2003 5516
Rispondi Abuso
Inserito il 14/01/2023 alle: 18:52:50
"Poi c'e' la tole-ondulee, terribile scuotitore di mezzi, capace di ... "

1510749_orig.jpg

.. tanto per esemplificare
(foto dalla Rete)

Avevo percorso alcune strade del genere lassù mooolti anni fa (1979? 80?), ma con una 127 Fiat e ricordo che O si andava a passo d'uomo - quasi fermi .. O si andava addirittura piuttosto veloci. Ma ci voleva un certo stomaco e comunque noi lo facemmo per 10 o 20 Km soltanto. (Per  seguire dei fiumi wink .. ricordo che in Finlandia avevo preso un temolo con un Mepps del 2, cosa strana ma che mi successe anche 20 anni dopo sul Sarca. Parentesi alieutica smiley)
_____________ Armando

Modificato da Armando il 14/01/2023 alle 20:18:03
wippet
wippet
10/02/2012 1454
Rispondi Abuso
Inserito il 14/01/2023 alle: 23:28:44
In risposta al messaggio di Armando del 14/01/2023 alle 18:52:50

Poi c'e' la tole-ondulee, terribile scuotitore di mezzi, capace di ... .. tanto per esemplificare (foto dalla Rete) Avevo percorso alcune strade del genere lassù mooolti anni fa (1979? 80?), ma con una 127 Fiat e ricordo
che O si andava a passo d'uomo - quasi fermi .. O si andava addirittura piuttosto veloci. Ma ci voleva un certo stomaco e comunque noi lo facemmo per 10 o 20 Km soltanto. (Per  seguire dei fiumi  .. ricordo che in Finlandia avevo preso un temolo con un Mepps del 2, cosa strana ma che mi successe anche 20 anni dopo sul Sarca. Parentesi alieutica )
...
I mepps, anche del 3, li uso prevalentemente in acque mosse, meglio sulle rapide, ma riesco sempre a perderli...
Per lo spinning nei laghi, uso i Rapala originali made in Fi...
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My world's miles of endless roads...

Modificato da wippet il 14/01/2023 alle 23:30:58
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