Inserito il 17/04/2009 alle: 22:32:30
La tua domanda, Byron (da vero Lord), è legittima.
Sono sicuro che di camperisti "congiuntivisti" ce ne siano molti, più di quanti immaginiamo. Magari non si vedono e (non farcendo i loro discorsi di c. e di m.) non si sentono. Perchè sono convinto che faccia sempre più baccano un ramo che si spezza di una foresta che cresce. Ma ci sono.
Bisogna andare a cercarseli.
Probabilmente nella fila davanti alla biglietteria del museo, o fra la gente che con il naso all'insu resta a bocca aperta sotto la cupola di s.Pietro, o fra coloro, che sudati e stanchi, si siedono sulle panche rozze di un rifugio alpino ci sono molti camperisti.
Il camper è un mezzo. Ciascunolo usa per lo scopo che ritiene più adatto alle sue esigenze. Il viaggio, per come lo intendo io, anzi noi, dal momento che la mia compagna è assolutamente in sintonia, ha molti aspetti: mi deve far uscire dalla quotidianità, mi deve far conoscere gente e posti nuovi, mi deve far scoprire bellezze naturali. Insomma il viaggio deve essere per noi, che abbiamo la quotidianità scandita da treni, campanelle di scuola, cartellini da timbrare in entrata e in uscita, una rottura netta con tutto questo. Che sia poi arrivare a Capo Nord, inoltrarsi con gli sci di fondo nel silenzio dei boschi innevati o stare in ammollo a "panza ar sole" nel Lago di Bracciano dietro l'angolo di casa, non fa differenza. L'importante è tornare anche da un semplice fine settimana e poter dire: sembra tanto che manchiamo da casa!!!
E ritengo che il camper, in questo, sia il mezzo che meglio può rispondere a tutto ciò.
Naturalmente questo mio punto di vista può non essere condiviso (anzi non deve essere condiviso; viva le differenze di opinioni): è mio, è personale. Altri avranno altri punti di vista, per loro legittimi e sacrosanti. Io mi tengo il mio, e ben stretto.
Per quanto riguarda le parolacce (come pure le bestemmie... ma non eravamo un paese a maggioranza cattolica?!?), dobbiamo purtroppo rilevare che sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana e, grazie anche a certa televisione che sprofonda i livelli culturali a livelli sempre più bassi, destano sempre meno disgusto e sempre più risate sconce.
(Non sto facendo il Savonarola castigatore: mi ci metto anche io fra i sboccati, in particolare quando guido e devo subire o assistere a qualche pericolosoa bravata del t. di c. di turno. Soprattutto ora che le orecchie del figlio ormai cresciuto non sono più così tanto innocenti).
Un saluto a tutti
Riccardo