Auswitz (Polonia) o Mauthausen (Austria)

Conosco tutte tre le realtà , in quanto la mia famiglia ha avuto diversi deportati , di cui mio nonno materno Recentemente sono stato a auswitz (PL), appunto dove è morto mio nonno, sono andato a accompagnare mia madre con i suoi 80 anni .che dire ancora oggi a parlarne ho la pelle d'oca . Dei campi di sterminio da voi citati sicuramente quello polacco è il più rappresentativo ,ricordo il binario e la piazza dove avveniva la prima selezione , destra morte sinistra vivere , il famoso cancello con la scritta beffarda , il lavoro rende liberi .Montagne di scarpe o gli occhiali dei deportati . A mio avviso Dachau è un simbolo in quanto si trova a pochi km da Monaco , ancora oggi ci si chiede come possibile che il popolo tedesco non fosse a conoscenza di quello che succedeva li dentro. Mathauesen e' l'unico rimasto veramente intatto è si ha un'idea vera della vita nel campo . Comunque se passate a Roma , come consigliato da qualcuno vi invito a visitare il museo della comunità' ebraica di Roma , aldilà della recente triste pagina nazista , vorrei ricordarvi che la comunità' ebraica romana è la più antica della Diaspore , gli ebrei sono a Roma da oltre 2000 anni , scusate se poco . Inoltre vi consiglio di inserire nelle vs visite a roma anche le fosse Ardeatine , altra pagina tragica della mia città

Auschwitz colpisce per due cose, la grandezza e e l'integrità, visto che i tederschi non sono riusciti a distruggerlo prima dell'arrivo dei russi. E' impressionante vedere i chilometri di recinzione elettrificata intatta, le decine di stalag e tutte le foto presenti nel museo che i russi hanno scattato appena arrivati. E' incredibile che ci sia ancora qualcuno che dice che è tutto falso.

State dimenticando anche l'unico campo di sterminio su suolo italiano: la risiera di San Sabba a Trieste. Da visitare.

Anch'io ho visitato tutti i campi di sterminio nominati, e vi posso confermare che quello di Auswitz in Polonia è molto toccante, di contro la lontananza dal nostro paese rispetto agli altri. Come diceva Alligator poi, lì vicino c'è l'altro campo di birkenau, veramente impressionante per le dimensioni. Non so se vi farà piacere, ma vorrei postare una foto in memoria di tutte le persone massacrate in queste drammatiche vicende a dir poco disumane...

quote:Risposta al messaggio di kreos 3003 inserito in data 02/09/2011  00:05:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Io ci metterei Silvio !! e i suoi compari per un po' di tempo!!

quote:Risposta al messaggio di Maurizio Monica Mattia inserito in data 02/09/2011  10:48:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

>non ho alcuna simpatia per questo governo, anzi . ma su questo argomento non ci scherzerei sopra. anche perchè sono pochi quelli che sono usciti da li' ... opinione personale!

Auswitz Dachau e Terezin abbiamo parcheggiato il camper fuori senza nessun problema.

Ciao a tutti, io "grazie" ad Auswitz sono diventanto camperista, nel senso che il mio desiderio di andarci mi ha portato a noleggiare il camper per andarci e, di conseguenza, ad innamorarmi di questo tipo di vacanza. è un'esperienza davvero toccante, vedere la scritta "il lavoro rende liberi" all'ingresso fa davvero rabbia, i reperti fanno venire la pelle d'oca, le docce, i forni ed Auswitz 2 - Birkenau, anche se non è rimasto molto, dà l'idea di quante persone ci potessero essere data la grandezza. Non sono ancora padre, ma quando lo sarò e mio figlio sarà adolescente in modo da poter capire sicuramente ce lo porterò per educarlo su cosa l'uomo è stato capace di fare ai suoi simili e fargli capire il senso della vita..

quote:Risposta al messaggio di Chiara0212 inserito in data 02/09/2011  12:49:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Credimi, anche traduzioni come questa fanno rabbia! @mondovado Estate, Inverno, Auswitz, Mauthausen non credo ci sia un posto "più significativo" di un altro. posso solo dire che, in giro per l'Austria, l'anno scorso mi sentii in obbligo di andare a Mauthausen e all'uscita..beh, mi passò l'appetito! Consiglio solo di sfruttare il camper per fare visita DI PRIMA MATTINA ed evitare così le resse di pullman ed il vociare assolutamente stridente di irrispettosi esseri umani in visita in un luogo così..così...devi andarci per capire[V]id="Comic Sans MS">id="size2">id="green">

visitare un Lager è un'esperienza "suggestiva", certo, perchè si calpesta il suolo dove maggiormente si è realizzato il punto più basso in assoluto raggiunto dall'umanità. scegliere tra mauthausen o auschwitz basandosi su indicazioni turistiche è quantomeno blasfemo, ma posso fornire alcune indicazioni, anche logistiche, chiedendo come presupposto alla visita un minimo di preparazione con letture specifiche, ne esistono moltissime, molto si trova su

www.lager.it

mio invito personale è di portare una poesia da leggere di fronte al monumento italiano o nei luoghi notevoli, i crematori o il luogo delle esecuzioni ad auschwitz mauthausen è senza dubbio più accessibile dall'italia, attraverso il brennero, è vicinissimo a linz. mauth è una fortezza unica nel suo genere, con accanto la grande cava di pietra con la scala della morte ed a pochi chilometri il sottocampo di gusen, da vistare in orario di apertura riservandosi il tempo (un paio d'ore) per un emozionante percorso a piedi con un'audioguida che si richiede gratuitamente al museo anche mauth è dotato di audioguida in italiano ma anche di guide vere. più lontani i sottocampi di ebensee, (sugli splendidi laghi del transee) dove si può accedere alla galleria scavata dai deportati, e melk, situato lungo l'autostrada in direzione vienna questi i sottocampi di mauthausen dove ancora esistono resti notevoli se si ha tempo a mauthausen cercare il cimitero degli internati italiani della guerra 15-18 (usciti dal ponte sul danubio verso la stazione a sinistra) mauth era un Campo di terza categoria, il peggiore per lo sterminio attraverso il lavoro di deportati politici o per ragioni razziali, di religione o comportamento auschwitz era più un Campo di sterminio attraverso la selezione già all'arrivo, ma non solo, si trova vicino a cracovia, in polonia, la visita richiede un'intera giornata. esistono bravissime guide che parlano italiano nel Campo principale esiste il grande centro museale, birkenau ( dove c'è la famosa entrata) è a pochi chilometri, imperdibile anche se i resti non sono molti. altri Campi di sterminio polacchi "suggestivi" majdanek e treblinka ma vi prego, PRIMA DI VISITARLI STUDIATE!! qui fotografie e i miei resoconti,

http://www.facebook.com/?sk=lf#...

@ deportatimaipiu

non più di 10 giorni fà ero ad Auschwitz . (quarta volta) Ti dirò che questo è diventato un luogo molto turistico e turisticizzato anche se una volta che sei dentro senti comunque la pressione. A due km c'è Birkenau molto diverso e qui riesci forse a riflettere sulle nefandezze fatte il silenzio regna negli ampissimi spazi del campo...eppoi la ferrovia!. un discorso a parte per Mathausen: lì devi essere molto forte emotivamente perchè è davvero tremendo, mi vengono i brividi solo se ripenso a quando siamo andati noi, noi come molti altri non siamo riusciti a terminare "la visita". Dachau non l'ho fatto ma molti dicono che sia ancora peggiore di Mathausen per emotività e sensazioni date.id="size3">id="blue">

io ho visitato Dachau, penso siano mete molto importanti perché ti aiutano a riflettere su tantissime cose... E' vicino a Monaco, per chi va alla Oktober fest consiglio di visitarlo, mi ha colpito molto, oltre a tanti drammatici dettagli, la quasi assenza di traduzioni in italiano in molte zone lungo il percorso. In una stanza a fine museo dove venivano poste targhe e ricordi di vari parenti e associazioni, le scritte in Italiano erano invece in questo caso molto più numerose ed evidenti di molte altre... Siamo un popolo molto criticato, anche da noi stessi, ma in queste cose restiamo sempre molto più sensibili...

Io ho visitato Dachau e Matthausen e penso di visitare Auswitz quest'anno. Impressionanti tutti e due ma quello che è rimasto piu impresso è stato Matthausen, eravamo 3 equipaggi, siamo arrivati d'inverno' verso le 16,30 avvolti in una nebbia fitta (era solo li) e neve...ti lascio immaginare già lo scenario. Gli altri due equipaggi li abbiamo persi dopo poco che eravamo entrati, non ce ne siamo nemmeno accorti, alla fine della visita mia figlia allora 15enne non ha parlato per ore, pallidissima. Come dice qualcuno, è consigliabile leggere un po di storia e documentarsi, certo che poi però, visti quei posti dal vero ti scioccano, se uno invece va per sentito dire, si emoziona....ma quello che si prova conoscendo è pesante. Buona visita e buona riflessione. Visto anche San Sabba, ci dimentichiamo spesso che anche noi abbiamo dei reperti storici macabri, Fossoli è addirittura un rudere, ci vergognamo?

Vorrei postare anche la mia esperienza che pur essendo limitata a dachau è stata molto"forte" perchè secondo me non è importante il numero di reperti visibili o quant'altro...la vera differenza la fa' il tuo stato d'animo,il fardello che ti porti dietro,con chi vai etc. Noi eravamo due equipaggi con tanto di bimbi al seguito che a casa hanno sentito dalla voce del loro nonno,sopravissuto,questi racconti drammatici. Era un pomeriggio d'inverno ,poca gente,la neve e la nebbia... Un silenzio surreale di tanto in tanto interrotto dai bimbi che chiedevano sottovoce se anche il loro nonno aveva subito queste cose... Il loro papà porta il nome di un compagno di sventura del nonno che non ce l'ha fatta... mi si sta' appannando lo schermo...vi devo lasciare...apprezzate tutti ciò che abbiamo,,,, Stefano

Non so perchè ma in gioventù ho letto tantissimi libri sull'olocausto e, di questa follia umana ne avevo una certa conoscenza. Per lavoro sono stato in Austria poco prima di Natale del 1987 e proprio nelle vicinanze di Mauthausen. I miei colleghi austriaci hanno sempre glissato sulle mie richieste di chiarimento su quel paese. Un pomeriggio sul tardi ho deciso di andarci per conoscerne la corrispondenza e veridicità con la tragica storia. Mauthausen è un carinissimo paese, sdraiato lungo il Danubio, circondato da fitti boschi e proprio sopra una collina uno di questi si apre per lasciare posto a questa truce ed opprimente costruzione. Per me è stata una esperienza dolorosissima, davanti ai forni ho pianto come un bambino! ..poi di 'lager' ne ho visti tanti, più grandi, più famosi ma il primo provoca una mazzata allo stomaco che non si dimentica più. Ci ho poi portato la famiglia ed anche degli amici perchè ritengo sia importantissimo conoscere e vedere per ricordare ed anche i più piccoli capiscono quanto si racconta! Non mi sembra di aver letto tra queste righe ma a Mauthausen c'è una grande cava di pietre dove quei poveri dannati dovevano caricarsene una di grossa e salire una ripidissima scalinata tutta esposta, quando qualcuno cadeva inevitabilmente trascinava con se altri sventurati. Molto toccanti anche i diversi monumenti costruiti dalle diverse nazioni che hanno avuto cittadini morti in quel luogo. A Mauthausen è stato imprigionato anche Mike Buongiorno allora soldato. Anch'io ho e notato con grande rabbia la targa rapprensentata nella foto più sopra e gioito e condiviso la giustissima correzione! Ritengo quindi non sia importante quale ma uno e...basterà per tutta la vita! Alessandro

ho appena finito la ristampa del libro della storia di mio padre, sopravvissuto alla ritirata di russia e poi alla deportazione a mauthausen-gusen, scritto da lui. è in vendita anche nel buch center di mauthausen. potete leggerlo online qui:

http://www.deportati.it/recensi...

oppure posso inviarvelo al prezzo tutto compreso di 10 euro scrivendo a iosapia@yahoo.it @ deportatimaipiu

Ieri sera su rete 4 hanno trasmesso Il Pianista, lo abbiamo guardato (anche se si è fatto tardi per entrambi) con mio figlio di 15 anni che è stato sui campi di concentramento più importanti di cui stiamo parlando, beh neanche una parola, se non ”la gente che vede questo forse mette in dubbio che possa essere stata così” parole del ragazzo. Mondovado, se vai solo per i campi di concentramento non torni tanti allegro, un consiglio uniscilo a qualcos’altro, almeno distoglierai la mente per un po’. Se si può ancora dire, per oggi, buona giornata. Renato