quote:Originally posted by mastroenrico
La Croazia è molto meno arretrata di alcune zone Italiane per quanto riguarda le strutture ricettive e sanitarie. Qui a Roma vi farei vedere cosa accade ad andare in un pronto soccorso alle 23,00.
Altro che medici in prima linea ed americanate, 6 anni fa con una infezione tipo tetano per la quale poi sono state necessarie oltre 70 iniezioni di antibiotico e ho rischiato l'amputazione del braccio, andando al S. Eugenio di notte mi sentii diagnosticare una allergia alla pomata Sifcamina. Inutili le mie proteste dicendo che mi ero invece tagliato con una gabbia di conigli e che la pomata non la avevo usata, loro avevano stabilito così e basta. Due giorni dopo al s. Camillo mi impartivano l'estrema unzione. Non è il paese ma la preparazione delle persone che fa la differenza.
Non si offenda nessuno ma io ho trascorso 4 anni di vacanze in Calabria tra Scalea e Sibari e quando ho avuto bisogno della guardia medica mi sono reso conto dello stato di estremo degrado in cui versano quelle zone. Non parliamo poi degli ospedali ( quasi inesistenti sulla costa tirrenica ) ce n'era uno a Praia a Mare che ricordava quelli della " grande Guerra" e quando mi è servito per una lussazione occorsa a mia figlia di 4 anni ho scoperto che non c'era un solo ortopedico in tutta la zona ma un volenteroso portantino si è offerto di ridurre la lussazione sulle scale del pronto soccorso e in tre minuti ha risolto il problema.
Ragazzi io vi dico andiamoci piano col considerare arretrati gli altri paesi, il resto dell'Europa parla di noi come noi parliamo della Croazia o della Bosnia. E in Croazia comunque dal punto di vista dell'educazione e dell'ospitalità e del rispetto della natura forse sono un paio di mondi avanti a noi.
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Concordo parzielmente con te. Alcune zone di Italia sono sicuramente più arretrate di alcune zone della Croazia. Ma da questo a sostenere che hanno raggiunto il livello medio di quello italiano mi sento di dire che non è proprio così. Ovviamente io mi riferisco alla mia zona di residenza che è il Nord-est, ed infatti l'esempio che ho citato, Bolzano, è di questa zona. Inoltre essere in Croazia con problemi sanitari diventa difficoltoso non fosse altro perchè un conto è esprimerti con i medici nella tua lingua madre e diverso è farlo in Croato (sarebbe impossibile) o in Inglese, ben conosciuto in Croazia. Io me la cavo discretamente con questa lingua, ma non sicuramente da fornire un anamnesi dettagliata e precisa come potrei fare in italiano. Il problema linguistico lo si ha anche in qualsiasi altro paese europeo, però a parte che in Germania ad esempio si trovano sempre medici e paramedici italiani, in altri paesi si confìda sul grado di preparazione superiore e sul livello di dotazioni diagnostiche migliore.
Per quanto riguarda l'educazione, l'ospitalità e il rispetto della natura parimenti sarei un po' più cauto. Anche in questo ultimamente sono migliorati, ma soprattutto gli anziani apostrofano spesso gli italiani come "tutti fascisti" o giù di lì. Io vado in Croazia da quando si chiamava Jugoslavia, il primo anno nel 1981 e ho saltato il periodo dal 1990 al 2002 un po' per la guerra un po' per l'età dei miei figli. Non sono mai andato 2 volte nello stesso posto e devo dire che dal punto di vista dell'accoglienza turistica hanno ancora molto da imparare. Non parlo di Istria, dove ormai hanno raggiunto livelli Europei, (anche nei prezzi), ma delle coste Dalmate, magari a sud di Zara o sulle isole. Nel 2005, con tanto di prenotazione pagata per 2 piazzole confinanti, in campeggio mi hanno detto che le mie 2 piazzole erano occupate e me ne davano altre 2 distanti fra di loro. Ho provato a discutere per far valere un mio diritto, ma mi hanno detto che avevano avuto un contrattempo e che se mi andava bene così ok viceversa potevo anche andare in un altro campeggio !! Per sistemarmi definitivamente ci ho messo 3 giorni !! Episodi di questo genere potrei citarne altri. Posso dire che nel 1989 a Spalato c'era la fila per fare i biglietti del traghetto per andare all'isole di Curzola. Stavano aprendo gli sportelli e in fila ci saranno state 50 persone in maggioranza italiane, ma anche tedeschi e francesi. Io avevo il traghetto dopo oltre 2 ore quindi mi sono seduto ad attendere che si smaltisse la coda. Improvvisamente sono entrati 4-5 ragazzi del luogo che hanno circondato questo gruppo di persone in fila e, tenendosi per mano fra di loro, hanno cominciato a spingere come si fa in una mischia di rugby. Schiacciando e pestando un po' di persone per 30-40 secondi. Poi se ne sono andati ridendo !!!
Io sono affezionato alla Croazia, mi piace molto e so che questi comportamenti sono tuttosommato marginali, ed è per questo che continuo a frequentarla. Forse queste cose succedono anche in Italia però, per quanto riguarda la mia esperienza diretta, li ho subiti/visti solo lì, non in Francia, non in Italia, non in Inghilterra, non in Germania, non in Austria, non in Svizzera e negli altri paesi europei da me visitati. Quindi questo mi porta a dire che dal punto di vista dell'accoglienza hanno molto da imparare !!
Rispetto della natura ?? Vedremo ! Per il momento la loro natura è abbastanza incontaminata, però le discariche lungo le spiagge ci sono ! Differenziata "nema" e se non stanno attenti tempo qualche anno e si troveranno con un bel problema !!! Prevenzione incendi ?? Molto aleatoria se non inesistente.
Insomma cosa ne penso della Croazia ? Credo che se saranno accorti potranno fare bene, devono istruire i propri operatori turistici ed investire in infrastrutture ed in formazione. Non possono al momento sostenere prezzi Europei come stanno facendo in alcuni casi perchè la loro offerta non è ancora Europea. Se saranno abili potranno fare concorrenza alla Spagna che ci ha surclassato negli ultimi anni !!