Inserito il 11/03/2008 alle: 00:12:02
Agosto 2007, decidiamo di tornare in Camargue dopo +o- vent'anni. "Caricati" da un articolo scaricato in rete che testualmente diceva:
Plage de Piemancon,quando si arriva il panorama è incredibile, tutto attorno fino a dove spazia lo sguardo ci sono solo montagne di sale ed acquitrini, non un paese od una casa. Quando la strada termina direttamente contro il mare ci si sente quasi “alla fine del mondo”.
Parallelo alla spiaggia, per almeno un chilometro c’è uno spiazzo enorme e libero. Il silenzio quasi assoluto e l’uniformità del paesaggio fanno perdere ogni cognizione…..
Una volta era così!![V] Ora ti ritrovi di fronte e nel mezzo di un vero accampamento in stile “profughi del Ruanda”; mi scusino i “veri”profughi, l'oro non hanno scelta.
Ovunque dove lo sguardo venga rivolto, i tuoi occhi che ancora ricordano la bellissima spiaggia che vedevano venti anni fa, ora scorgono roulotte fatiscenti “fasciate” in pareti di “incannucciata” o assi di legno. Tettoie composte da materiali vari, tendali e ombrelloni.
Ovunque regna un senso di disordine e sporcizia. Scendere dal camper pare un impresa tipo attraversare un campo minato. Minato si. ma di escrementi di cane. Cani ce ne sono una moltitudine, la gran parte con il collare, o con simpatici foulard colorati. Lasciati liberi di scorazzare in lungo e in largo. E’ già che sono anche loro in vacanza. O forse sono i loro padroni che si sono presi una vacanza dalle loro responsabilità.
Dopo un po’ ti sorge un dubbio, una domanda si affaccia nei tuoi pensieri: Ma tutta questa gente che sosta qui ( e vedendo il tipo di piazzamento, non per pochi giorni), come si è organizzata per le risorse idriche? E per i rifiuti diciamo di tipo solido, liquido o misto?
Ragioni che sicuramente si saranno organizzati con taniche, cisterne, o chissà quali artifici di desalinizazione dell’acqua e condutture di scarico.
Si sottoporranno a chissà che lavoro faticoso per creare e coprire le necessarie latrine “campestri” per raccogliere i resti delle ricche magioni delle numerose tribù che via via si sono formate.
Oppure nel grande spirito di sacrificio che accomuna le società, si saranno imposti la regola di una dieta a base di limoni e chissà cos’altro. O forse sono i discendenti di antichi druidi?
I pentoloni sui fuochi li hanno.
Mi pervade un senso di……. sconforto. Mi convinco che non sono un ….. buon “camperista” organizzato.
Anzi non sono neanche minimamente preparato!
Io che sono partito con il dubbio di non avere scorte d’acqua sufficienti, serbatoi per le grigie che forse si sarebbero colmati troppo rapidamente, paure pre—sosta su come e dove riporre la spazzatura e tremori da mancanza di energia per le varie utenze. Dubbi amletici su: La doccia per le bimbe dopo il mare, lo scarico del “cesso” e il gas. Dove e come “procacciare” i rifornimenti!!!
Il mondo mi è crollato addosso.
Mi sono arrovellato la mente per mesi per nulla! La soluzione è lì sotto i miei occhi!
Solo che non riesco ad individuarla.
Decido di andare in perlustrazione per scoprire questo “arcano sapere”. Deciso a carpire il segreto di questi adepti del “sano campeggiare”.
Scelgo di aggirare la spiaggia passando dal lato delle dune verso lo stagno. Scavalco la bassa duna e ….. *****! anzi… Merde!!. Ci sono finito in mezzo!!! [:(!]
Mi ritrovo in mezzo ad una distesa di escrementi umani, con annessa carta igienica e spazzatura a fare da contorno.
Lascio spaziare lo sguardo; dovrei essere triste e disgustato da tale scempio. E lo sono, ma: un leggero sorriso di autocompiacimento increspa le mie labbra.
Perché ora capisco! Ho compreso!! Anzi, ho la certezza che: Sono un buon Camperista!
Si! avrò tanti difetti, non saprò forse apprezzare l’ essenza del campeggio “sauvage”, ho difficoltà a far accettare alcune scomodità alla mia famiglia e a volte dimentico alcuni accessori indispensabili al “perfetto camperista”. Sbaglio il percorso, litigo con il navigatore ( e la moglie)e le mie scelte dei luoghi e tempi non sempre sono corrette. Ma, ora so che..- Non accetto di vivere così le mie vacanze! Non ne sarei capace. Non posso pensare di spargere i rifiuti in mezzo ad un luogo così, di “accucciarmi” metodicamente a due passi da escrementi lasciati da altri.
Di deturpare un angolo di mondo così bello.
Non riuscirei più a sostenere lo sguardo dei miei familiari.
Non so come certa gente possa definirsi “campeggiatore” e ancora guardarsi allo specchio con dignità.
Ma sicuramente, loro la dignità l’anno gettata con la spazzatura lasciata alla Plage de Piemançon.
Mangiamo sul camper in un silenzio denso di tristezza. Ci è crollato un mito, per mesi io e mia moglie avevamo stordito le figlie con racconti di come era bella la plage de Piemancon, dei suoi spazi di natura, della flora e fauna dell’interno.
Ora tutto ciò resta solo nei nostri ricordi e in alcune vecchie foto che stanno sbiadendo.
S.tes Maries de la Mer
Il primo tratto di sentiero dal campeggio La Brise verso il faro di Gaucalle sembra la fotocopia della spiaggia de Piemanchon, Cacche e puzza ai bordi del sentiero che costeggia la zona dove si parcheggia una moltitudine di camper ( e che camper! tre assi, ful optional, e quasi tutti oltre i 7 mt.). Eppure i gendarmi passano anche qua di frequente come a Piemanchon. Ma probabilmente per loro è normale. “Camping sauvage”.[u][xx(]
Dopo, il panorama è veramente Spetta-co-la-re! Fenicotteri, altri volatili, pesci e spiagge e-no-r-mi!!
Perchè andando per il mondo con il camper devo sopportare le colpe e il disagio causato da degli incivili e maleducati?[?][?]